PRIMO FORUM NAZIONALE

DELL’EDUCAZIONE E DELL’ISTRUZIONE

FIRENZE

23 e 24 ottobre 2004

Il Governo Berlusconi sta radicalmente trasformando il nostro Paese, danneggiando i molti a vantaggio di pochi. In questo quadro il cambiamento del sistema pubblico di istruzione e ricerca gioca un ruolo fondamentale. Ci troviamo di fronte ad un disegno politico che subordina l’istruzione e la ricerca al mercato, aumenta la selezione, sclerotizza la cultura ed impoverisce l’apprendimento, elimina la collegialità, privatizza la funzione pubblica dei docenti, destruttura il sistema nazionale, mette a rischio il futuro del Paese.

Di fronte ad un’operazione così vasta e radicale occorre diffondere la consapevolezza tra gli insegnanti, i genitori, gli studenti, i cittadini, allargare il fronte dell’opposizione, organizzare occasioni di confronto e riflessione perché nel Paese si affermi un’idea di scuola, università e ricerca, capace di difendere e far crescere il valore sociale della conoscenza e l’istruzione come fondamentale diritto di cittadinanza.

Con queste premesse le organizzazioni presenti al "Tavolo per fermare la riforma Moratti" invitano tutti coloro che hanno a cuore il futuro dell’istruzione e della ricerca pubblica a partecipare al Primo Forum Nazionale dell’educazione e dell’istruzione.

 

SABATO 23 ottobre 2004

Teatro PUCCINI – P.zza Puccini

 

ore 9.30 – 13.30 - Prima sessione - plenaria

Apertura del Forum

ore 10.00 - Il Forum Sociale Europeo di Londra

ne parlano Piero Bernocchi (Cobas scuola), Vittorio Cogliati Dezza (Legambiente Scuola e Formazione), Gabriella Giorgetti (Flc Cgil), Fabio Marcelli (Ass.S.U.R.) –

presiede e coordina Sergio Giovagnoli (ARCI)

ore 11.00 - Educazione, istruzione e conoscenza nella società attuale

dibattito

è previsto il contributo di Marcello Buiatti (Università di Firenze)

Marcello Cini (Università La Sapienza di Roma)

ore 15.00 – 19.00 Seconda sessione - Seminari paralleli

c/o Istituto Tecnico Agrario - Via delle Cascine, 11

  1. Autonomia scolastica e sistema nazionale dell’istruzione.

  2. Fare l’insegnante nella scuola pubblica.

  3. Il valore sociale della conoscenza: saperi e progetto culturale.

  4. La scuola secondo Moratti: alternative possibili.

  5. Università in crisi: alternative possibili.

  6. La scuola funzione pubblica o servizio a domanda?

  7. La scuola di tutte /i: intercultura, integrazione, diritti di cittadinanza.

 

DOMENICA 24 ottobre 2004

Teatro PUCCINI– P.zza Puccini

 

ore 9.00 – 11.00 - Terza sessione - plenaria

Restituzione in plenaria dei lavori dei seminari

Ore 11.00 - 17.00 Quarta sessione- plenaria

La conoscenza è patrimonio sociale. Sconfiggere il disegno "riformatore"

dibattito

è previsto l’intervento di Pino Giampietro (Cobas)

Gianni Rinaldini (Fiom CGIL)

Il Primo Forum Nazionale dell’educazione e dell’istruzione è promosso da

ARCI, Associazione per la Scuola della Repubblica, Ass.S.U.R. (Associazione Scuola Università Ricerca), CESP, CGD, CGIL, CIDI, Cobas, C.U.B., Democratici di Sinistra, Didaweb, Federazione Verdi, FLC CGIL, FNISM, Legambiente, Libera, Movimento di Cooperazione Educativa, Movimento Interregionale Insegnanti Precari, Partito dei Comunisti italiani, Proteo fare sapere, Rifondazione Comunista, UDS.

Per informazioni rivolgersi alla segreteria organizzativa:

Paola Coarelli (06-585480), Vittore Luccio (06-441821), Maria Maranò (06-86268415) – fax 06-86268351, 06-44182643 – e.mail forumfirenze@virgilio.it





Finalmente SCIOPERO GENERALE!


Il 15 novembre tutta la scuola italiana, dalla materna alle superiori, sciopererà nella stessa giornata contro la riforma Moratti e la politica scolastica del governo. Qual è la politica scolastica in atto da anni? Se non la generalizzazione della precarietà nella scuola e nella vita per i lavoratori del settore, ma anche per alunni e studenti per i quali si apre, con l'alternanza scuola/lavoro, il canale regionale dell'istruzione e formazione professionale e la possibilità di assolvere l'obbligo formativo nell'apprendistato, un futuro di lavoro flessibile e precario?
Con l'attuazione della Controriforma Moratti, tra la riduzione del monte ore, l'abolizione del Tempo Pieno e Prolungato, l'abolizione di alcune discipline, il passaggio dell'Istruzione Tecnica e Professionale alle Regioni, con l'esternalizzazione del lavoro degli ATA attraverso l'appalto alle cooperative, si produrrà un taglio di 200.000 posti di lavoro di docenti ed ATA e la conseguente espulsione definitiva dei precari, che attualmente costituiscono ben un quinto del personale del comparto scuola.
PER MOLTI DI NOI QUINDI L'ANNO IN CORSO SARA' L'ULTIMO ANNO DI LAVORO NELLA SCUOLA.
INFATTI - ALMENO PER IL MOMENTO - NON SARA' LICENZIATO NESSUNO del personale a tempo indeterminato, pur diventato sovrannumerario, SEMPLICEMENTE, SE NON BLOCCHEREMO/CANCELLEREMO LA "RIFORMA" MORATTI, NON ASSUMERANNO PIU' NOI PRECARI ALL'INIZIO DELL'ANNO SCOLASTICO SEGUENTE, NOI NON ESISTIAMO, E PER NOI NON C'E' ALCUN AMMORTIZZATORE SOCIALE.
SE NON ORA QUANDO? Se i precari della scuola non trovano visibilità, non si danno forme di autorganizzazione e di lotta ORA, da qui al grande sciopero generale del 15 novembre, il loro destino è segnato: saranno espulsi definitivamente, anche dopo quindici o venti anni di servizio, oppure retrocessi ad una precarietà ancora più profonda, fatta di "contratti a prestazione d'opera" o di "praticantato", stipulati direttamente con il Dirigente scolastico e indipendentemente da qualsiasi graduatoria pubblica trasparente. Con l'assunzione diretta da parte del D. S., prevista dall'art. 5 della Legge Moratti e dal D.d.L. sullo "Stato Giuridico dei docenti", viene stravolta completamente l'idea di scuola pubblica, laica, pluralista, d'incontro delle diversità. Con il potere al preside di assumere o licenziare a piacimento, viene dichiarata la fine della libertà d'insegnamento.
- BASTA CON LA PRECARIETA' A VITA E I REDDITI SOTTO LA SOGLIA DELLA POVERTA'.
- VOGLIAMO LO STIPENDIO DAL 1 SETTEMBRE AL 31 AGOSTO DI OGNI ANNO, SUPERANDO L'ARTIFICIOSA DIVISIONE TRA SUPPLENTI ANNUALI E SUPPLENTI FINO AL TERMINE DELL'ATTIVITA' DIDATTICA.
- PARITA' DI DIRITTI FRA DOCENTI A TEMPO DETERMINATO E INDETERMINATO, INCLUSO L'ADEGUAMENTO DELLO STIPENDIO AGLI ANNI DI SERVIZIO.
- IMMISSIONE IN RUOLO SU TUTTI I POSTI DISPONIBILI.
Dobbiamo trovare, anche con azioni eclatanti, momenti di visibilità per denunciare lo sfruttamento e la discriminazione dei precari.
- Organizziamo banchetti informativi sulla questione precariato/precarizzazione e sulla rivendicazione di REDDITO, DIRITTI E DIGNITA' per i precari davanti alle scuole e nelle piazze.
- Esercitiamo una pressione politica nei confronti dei parlamentari dei collegi elettorali di appartenenza, affinché presentino in Parlamento interrogazioni sulla vergognosa condizione dei precari della scuola e sul loro futuro occupazionale, in attuazione della "Riforma Moratti".
- Assoluta non collaborazione dei precari: niente attività che non rientrano nel mansionario per il personale ATA, niente gite scolastiche, visite d'istruzione, attività extra non obbligatorie, niente supplenze "tappabuchi", rifiuto di accettare gruppi di alunni di classi smembrate per assenza docente, come ospiti in classe - visto che non si chiamano più supplenti e non ci sono più ore a disposizione essendo le cattedre tutte ricondotte a 18 h -.
- Si invita ad assumere il 27 di ogni mese come data simbolo per organizzare iniziative di lotta e mobilitazioni contro la precarizzazione che coinvolge in primo luogo i precari, ma comincia a pesare su tutto il personale della scuola. Il 27 di ogni mese, giorno di paga per gli statali, deve diventare per chi non ha - come i precari della scuola - lo stipendio garantito ogni anno ed ogni mese una data simbolo di lotta e di mobilitazione.
- OGNI 27 DEL MESE E' SAN PRECARIO, visto che i precari della scuola non sanno più a che Santo affidarsi e visto che i colleghi docenti di Religione (immessi in ruolo in 15.000 per una materia facoltativa) hanno avuto un buon Santo Protettore.
- DA QUI AL 15 NOVEMBRE GIORNO DELLO SCIOPERO, i supplenti si presenteranno in classe, nei collegi docenti, negli OO.CC. e ai colloqui con i genitori, con la coccarda "precario sfruttato", aprendo la campagna ad uguale lavoro uguale diritti, a ricordare a tutti che l'Amministrazione risparmia, con lo sfruttamento dei supplenti (tra stipendi estivi mancanti, progressione di carriera inesistente, ritardi nelle nomine, ecc.), mediamente in un anno ben 8.000 ? per addetto rispetto al personale di ruolo, pur essendo la prestazione professionale la medesima.
- Organizziamo per la manifestazione nazionale a Roma del 15 novembre
UNA MASSICCIA E VISIBILE PARTECIPAZIONE DEI PRECARI AL CORTEO.


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