Coordinamento bolognese
per la difesa del tempo pieno e
prolungato
Vademecum sull'adozione dei libri di testo
(aggiornato dopo l emanazione del decreto ministeriale
del 12 maggio)
OBIETTIVO
Dare un altro forte segnale di resistenza e di protesta contro la Legge
Moratti, dopo la conferma dei Pof e degli assetti attuali e il rifiuto
del tutor. Anche chi si trova in Collegi in cui non si è riusciti finora
ad opporsi, ha ora la possibilità individuale di dare un forte segnale di
resistenza.
COME OTTENERLO
Tramite una massiccia pratica di adozioni
alternative, sia di strumenti diversi dal libro di testo che di testi
preriforma, in risposta alle "Indicazioni nazionali"
provvisorie, culturalmente inadeguate che tentano di imporci
illegittimamente come programmi, con pratiche coercitive ("questi
sono i libri, dovete adattarvi"). Un forte aumento percentuale della
voce "adozione alternativa" nei tabulati delle scuole, in
quelli ministeriali ed in quelli dell AIE (Associazione Italiana
Editori") sarà un segnale forte, chiaro ed efficace che le riforme e
soprattutto le controriforme non si fanno senza il consenso degli
insegnanti e non si possono imporre con forzature illegittime.
L ADOZIONE ALTERNATIVA E SEMPLICISSIMA, RAPIDA E BASTANO
POCHE RIGHE PER MOTIVARLA VALIDAMENTE.
L adozione alternativa è praticata da almeno vent anni, come esempio di
"buona scuola".
Quella "classica" era ed è grosso modo concepita così: invece
che avere un libro di lettura uguale per tutti, preferiamo avere una
biblioteca scolastica; invece di avere un sussidiario uguale per tutti,
preferiamo avere monografie tematiche (magari con l aggiunta di cd o
altri sussidi) con le quali operare un lavoro di ricerca (a seconda delle
scuole si indica o meno già a maggio l elenco dei testi, che comunque può
ampiamente essere revisionato a settembre, sulla base della produzione
editoriale aggiornata all inizio dell anno scolastico). L importante è
che il totale dell acquistato corrisponda al valore cedolare attribuito
anno per anno dal Ministero.
Su questa base sono poi state concretamente costruite numerose varianti
(es. una percentuale tot per narrativa, una percentuale tot per altri
sussidi o magari per l acquisto di alcune copie di quaderni operativi,
ecc.) e chi più ne ha più ne metta (se provate con un motore di ricerca,
ne troverete un ampia casistica).
Attenzione: quasi sempre gli esempi di adozione alternativa che si
trovano "in archivio" sono sorretti da poderosi
"progetti": questo perché fino al 1999 l adozione alternativa
era sì possibile (ai sensi dell art. 7 del Dl 297/94, "Testo
unico"), ma solo sotto forma di "sperimentazione" e dunque
solo dopo aver seguito una complessa procedura preventiva e autorizzativa
ed anche, a posteriori, "rendicontiva" (articoli 276-277-278
dello stesso Dl 297/94).
Il Dpr 275 dell 8 marzo 1999 (cioè il "Regolamento sull autonomia
delle istituzioni scolastiche", che dà attuazione a quanto già di
principio stabilito dal Dl 297/94, cioè l autonomia didattica ed
organizzativa degli istituti scolastici) da un lato conferma la
possibilità dell adozione alternativa (art. 4 comma 5), dall altro la
libera di quelle complesse procedure (abrogandole seccamente con l
art.17); come del resto è ovvio, poiché con l autonomia le scuole devono
sostanzialmente rispondere solo a sé stesse ed alle famiglie (cioè
assumere scelte e pratiche coerenti con il Pof che si danno). Vorremmo
sottolineare che questo passaggio è fondamentale e da tenere a mente:
molti insegnanti che fanno le adozioni alternative, o per eccesso di
serietà (dare buone motivazioni progettuali), o per pigrizia (semplice
aggiornamento di vecchi progetti), o perché sollecitati dai loro
dirigenti, hanno continuato anche dopo il 1999 a fare poderosi progetti e
seguire laboriose procedure che non sono più necessarie per legge. Non
solo: persino in molte mozioni o vademecum "nostri" si fa
ancora riferimento alla possibilità di adozione alternativa (giusto)
"secondo le procedure indicate dagli art. 277 e 278 del DL
297/94" (sbagliato, prima perchè non è vero, poi anche perchè è
controproducente: è fortemente disincentivante per gli insegnanti e dà in
mano ai Dirigenti una carta intimidatoria che invece non possono
giocare).
Riassumendo: l adozione alternativa da parte del "team", se non
contrasta con il Pof, è possibile e va motivata semplicemente ed il
Collegio docenti è sovrano nell approvarla o meno (cioè la cosa, per
legge, finisce lì).
E POSSIBILE AVERE LIBRI NON RIFORMATI
Molti insegnanti, non volendo adottare i nuovi testi riformati, hanno
cominciato a "pressare" gli agenti editoriali per avere i
vecchi testi. Dopo varie risposte negative (è impossibile, sono al
macero, non li ristamperemmo mai, vi arriverebbero troppo tardi, ecc.),
finalmente alcune case editrici (Nicola Milano) o singoli agenti (in
alcune province della Giunti, a Bologna anche l agente di marchi
collegati a Mondadori) hanno dato la disponibilità materiale a garantire
la fornitura dei vecchi testi al valore della cedola di quest anno,
rendendo di fatto possibile l adozione "istituzionale" dei
testi disponibili. Due giorni dopo (il 12 maggio) il Ministero ha emanato
un decreto, che sta arrivando sul tavolo dei Dirigenti, con cui si
stabiliscono "testi di ordinanza" (titolo unico, numero di
pagine, modalità di fascicolazione, ecc.): cioè si dicono adesso cose che
avrebbero dovuto essere ufficializzate da mesi (come avveniva gli scorsi
anni) per permettere agli editori di redarre in maniera tecnicamente
omogenea i libri di testo (non a caso molti dei testi presentati ai
docenti, soprattutto per la terza, non rientrano, ad esempio per numero
di pagine o raggruppamento delle discipline, nei parametri obbligatori
stabiliti dal Ministero per cui sarebbero da considerarsi
"fuorinorma"!).
E palesemente un tentativo di bloccarci, ponendo paletti a cosa può
essere istituzionalmente adottato oppure no.
Bene, prendiamo atto di questa nuova irregolarità (far finta di regolare
tardivamente ciò che non può più essere regolato, perché in assenza di
indicazioni vincolanti le case editrici hanno fatto come gli pareva) e
procediamo, noi sì in maniera legale: adottiamo i vecchi testi non
riformati che le case editrici ci rendono o renderanno materialmente
disponibili al prezzo cedolare per il prossimo anno scolastico (anche
quello solo ora ufficialmente conosciuto) all interno della legittima
ed incontestabile scelta di adozione alternativa.
COME SI FA L ADOZIONE ALTERNATIVA DI LIBRI PRERIFORMA
1. si individua un libro di lettura (adozioni classe prima e seconda) o
un libro di lettura ed un sussidiario (classe terza) preriforma
(richiedendoli in visione alle Case editrici se c è tempo e
disponibilità, o più rapidamente e sicuramente ai colleghi che li hanno
usati gli scorsi anni);
si chiede al rappresentante della Casa editrice (o a più Case
editrici, nel caso di più testi individuati come coerenti con le proprie
programmazioni didattiche) formale garanzia scritta (tramite fax o
e-mail, vedi allegato) di disponibilità materiale ed economica (quel
libro o quel libro+quel sussidiario al valore della cedola per l a.s.
2004/2005). Nel caso di Nicola Milano (speriamo ne seguano presto altri),
se c è fretta, può essere sufficiente fotocopiare la sua dichiarazione
(vedi allegato).
se si ottiene l o.k. scritto, si presentano all interclasse le
motivazioni didattiche per cui si procede all adozione alternativa (sono
sufficienti poche righe, si veda allegato) chiedendo e verbalizzando l
opinione favorevole dei genitori.
Si portano le proposte dei team e dell interclasse al Collegio che
delibera, rendendo ufficiali e legittime, le adozioni.
Si compilano i moduli tradizionali (vedi esempi in
allegato) aggiungendo la dichiarazione di disponibilità dell editore o del suo
rappresentante.
Nel caso di Collegi che abbiamo già preso posizione contro la
Riforma, alla delibera con cui di prammatica si confermano le scelte dei
team e degli interclasse può essere proposto un "cappello"
tendente a rendere più esplicita l opposizione alle "Indicazioni
nazionali" (si veda l allegato o mozioni simili presenti in
rete).
Nel caso di Collegi in cui il Dirigente svolge un ruolo attivo di censura
o intimidazione è il caso di prepararsi bene, studiarsi gli allegati e
portarseli dietro.
Diamoci da fare:
- Diffondiamo queste informazioni e pubblicizziamo questa pratica di
resistenza ed opposizione.
- Tempestiamo le diverse case editrici, tramite i loro agenti, di
richieste specifiche e vediamo chi risponde anche alle legittime
richieste degli insegnanti (come eticamente e professionalmente dovrebbe
fare) e chi solo a un Ministro furbescamente pasticcione.
- Facciamoci sapere quali case editrici danno la disponibilità e per
quali libri (in allegato, per ora, trovate l offerta della Nicola Milano
e i vecchi titoli della Giunti).
ALLEGATO 1 Perché rifiutiamo le
"Indicazioni nazionali"
A proposito delle Indicazioni nazionali, che vengono stabilite dal
ministero come quadro di riferimento per le indicazioni sulla redazioni
dei libri di testo per le scuole elementari va rilevato che:
- nel decreto n° 59 del 19/2/2004 e
nella Circolare Ministeriale n° 29 del 5/3/2004 si ribadisce che
"gli assetti pedagogici, didattici ed organizzativi individuati
nelle Indicazioni Nazionali relative alla Scuola dell Infanzia, Primaria
e Secondaria di Primo Grado sono adottati, ai sensi del Decreto
Legislativo, in via transitoria fino all emanazione dei Regolamenti
governativi previsti dal decreto stesso";
- le Indicazioni Nazionali, ossia il
testo su cui si individuano i nuovi curricoli formativi, è un documento
allegato al Decreto, introdotto solo in via transitoria in attesa del
regolamento governativo che individui il nucleo essenziale dei Piani di
Studio;
- le suddette Indicazioni, per il loro carattere di transitorietà
non consentono una sicura programmazione degli obiettivi formativi,
poiché questi potrebbero subire modifiche anche nel corso dell anno
scolastico in seguito all emanazione dei nuovi decreti governativi
previsti, come confermato dall insediamento della commissione insediata
dopo le contestazioni sui programmi di scienze relativi alla teoria
evoluzionistica;
- i programmi contenuti nelle Indicazioni Nazionali
sono notevolmente riduttivi rispetto all attuale ordinamento della
programmazione didattica approvata dai POF d istituto.
Le Indicazioni Nazionali, introdotte dal decreto, non rappresentano
quindi i nuovi Curricoli Nazionali. Sono semplicemente un ulteriore
documento offerto all attenzione delle scuole, che non supera la vigenza
degli attuali programmi (Orientamenti 91 per la scuola dell infanzia,
Programmi 85 per la scuola elementare, Programmi 79 per la scuola
media).
Inoltre, il regolamento dell autonomia scolastica (DPR 275/99 art.8) e la
legge 53/03 prevedono che la definizione dei Curricoli Nazionali abbia
luogo attraverso un regolamento con specifiche procedure di approvazione,
che, tra l altro, prevedono l espressione di parere delle commissioni
parlamentari competenti, del Consiglio di Stato e, secondo il percorso
previsto dal DPR 275, anche del Consiglio Nazionale della Pubblica
Istruzione.
Non è mai stata avviata, sino ad oggi, nessuna procedura legittima per la
definizione dei curricoli della scuola dell autonomia. Le Indicazioni
Nazionali risultano quindi introdotte in via assolutamente transitoria
("fino all emanazione del relativo regolamento governativo").
Non esiste quindi nessuna ragione di tipo normativo che imponga di
ricondurre le scelte di programmazione didattica e la scelta dei libri di
testo alle indicazioni nazionali.
Si ricorda infine che:
Contro le "Indicazioni nazionali" è stato depositato un
ricorso dei sindacati confederali in data 8.5.04 presso il Tar del Lazio
Nell ultimo incontro con le organizzazioni sindacali,
il Ministro ha affermato l intenzione di discutere le Indicazioni con le
associazioni disciplinari, di voler reinserire Darwin e l evoluzionismo di
fatto quindi considerandole un documento di lavoro.
ALLEGATO 2 La normativa
sulle adozioni e sulle adozioni alternative
Dl 297/1994 (Testo
Unico):
art. 7 - Collegio dei docenti (comma 2 e): "Il Collegio dei docenti
(&) provvede all adozione dei libri di testo, sentiti i consigli di
interclasse o di classe.."
art 128 Programmazione ed organizzazione didattica : "La
programmazione dell attività didattica, nella salvaguardia della libertà
di insegnamento, è di competenza dei docenti che vi provvedono sulla base
della programmazione dell azione educativa approvata dal collegio dei
docenti in attuazione dell art.7."
art. 151 Adozione libri di testo: "I libri di testo sono adottati,
secondo modalità stabilite dal regolamento, dal Collegio dei docenti,
sentiti i consigli d interclasse".
L adozione alternativa al libro di testo era consentita nel 1994 sotto
forma di "sperimentazione"; i docenti che intendevano
realizzare sperimentazioni dovevano presentare un "programma"
ai collegi di interclasse e ai Collegi docenti che approvava o respingeva
"con deliberazione debitamente motivata" e "dopo aver
sentito il consiglio di circolo o d istituto". "Ogni
proposta" doveva "contenere: l identificazione del problema che
si vuole affrontare con la relativa motivazione; la formulazione
scientifica dell ipotesi di lavoro; l individuazione degli strumenti e
delle condizioni organizzative; il preventivo di spesa; la descrizione
dei procedimenti metodologici nelle varie fasi della sperimentazione; le
modalità di verifica dei risultati e della loro pubblicizzazione".
Attenzione: gli articoli che procedevano tale complessa procedura (si
tratta degli "ex "277-278) sono stati abrogati dall art.17
del Dpr 8 marzo 1999, n.275 (il "Regolamento dell autonomia delle
istituzioni scolastiche").
Vediamo dunque cosa dice il "Regolamento" (Dpr 275/99)
Art. 1. (Natura e scopi dell autonomia delle istituzioni
scolastiche): "Le istituzioni scolastiche sono espressioni di
autonomia funzionale e provvedono alla definizione e alla realizzazione
dell'offerta formativa".
Art. 3 - (Piano dell'offerta formativa)
1. Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte
le sue componenti, il Piano dell'offerta formativa. Il Piano è il
documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale
delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare,
extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole
adottano nell'ambito della loro autonomia.
2. Il Piano dell'offerta formativa è coerente con gli obiettivi generali
ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi (&) Esso comprende
e riconosce le diverse opzioni metodologiche, anche di gruppi minoritari,
e valorizza le corrispondenti professionalità.
Art. 4 -(Autonomia didattica)
Comma 5. : La scelta, l'adozione e l'utilizzazione delle
metodologie e degli strumenti didattici, ivi compresi i libri di testo,
sono coerenti con il Piano dell'offerta formativa di cui
all'articolo 3 e sono attuate con criteri di trasparenza e tempestività.
Esse favoriscono l'introduzione e l'utilizzazione di tecnologie
innovative.
Dunque: l unico criterio che rimane a base della scelta e dell adozione
degli strumenti didattici è la sua coerenza con il Pof (il quale, tra l
altro deve comprendere e riconoscere le diverse opzioni metodologiche); l
unico che può giudicare, respingere o approvare la scelta e l adozione è
il Collegio docenti.
Ultima avvertenza: se dunque qualche Dirigente dovesse tirare fuori l
argomentazione che per operare la scelta alternativa occorre una progetto
di sperimentazione e che tale progetto doveva essere fatto entro il 30
aprile (o addirittura entro il 28 febbraio), siate pronti a rispondere
che tali procedure sono vecchie e decadute insieme agli articoli 277-278
del Dl 297/94, abrogati dal Dpr 275/99 (non a caso l ultima volta che
comparve una data differenziata e precedente per le adozioni alternative
fu nella C.m. n. 767 del 24 dicembre 1996, per le adozioni 97-98). Se
come ultima "irratio" si aggrappasse ad una minaccia del tipo
"state facendo una cosa irregolare, non saranno riconosciute le
cedole, dovranno pagarsi i libri i genitori o addirittura voi" (gira
anche quest ultima leggenda metropolitana) siate pronti a farvelo mettere
a verbale.
ALLEGATO 3 - Fac simile della richiesta agli
agenti di libri non riformati
Sig.
&&&&&&&&&&&&&&&..
Rappresentante Casa Editrice &&&&&..
Fax:
&&&&&&&&&&&&&&&..
(o e-mail:
&&&&&&&&&&&&&.)
Gentile sig. &&&&&&&.
abbiamo preso visione dei testi proposti dalle varie Case editrici in
vista della adozioni per la classe terza del prossimo anno scolastico.
Le proposte portate fin qui alla nostra attenzione sono tutte fondate
sulle "Indicazioni Nazionali" introdotte dal primo decreto
applicativo della Legge 53/03.
Considerato che tali Indicazioni (fatta salva la configurazione degli
obiettivi di apprendimento) sono adottate solo in via transitoria e i
Curricoli presentati nei nuovi testi appaiono riduttivi, sia rispetto
agli attuali programmi tuttora vigenti sia rispetto alla programmazione
didattica approvata dal POF d Istituto, abbiamo individuato, tra le
proposte dello scorso anno, due testi della Sua Casa editrice che più
coerentemente risponderebbero alle nostre intenzioni e programmazioni
didattiche.
Si tratta dei seguenti testi:
&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&..
Poiché potrebbero sussistere problemi relativi alla disponibilità
materiale dei testi e problemi legati al diverso valore della cedola
libraria rispetto allo scorso anno, Le chiediamo se esista, da parte
della Casa editrice da Lei rappresentata, la possibilità e la
disponibilità a fornire il libro di lettura ed il sussidiario
sopracitati, nell ambito del valore attribuito dal Ministero alla cedola
per la classe terza per l anno scolastico 2004-2005.
Gli insegnanti:
&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&&
Scuola elementare
&&&&&&&&&&&&&&&&&.
Fax (o e-mail)
&&&&&&&&&&&&&&&&&&&
Luogo e data
&&&&&&&&&&&&&&&&&&&
ALLEGATO 4 - Elenco libri non riformati per
ora disponibili
1. Offerta Nicola Milano
Gent. Ins.
Gentile Insegnante,
ecco la nostra proposta completa per le tre classi.
In particolare, quest anno, con la cedola in classe prima vengono
pagate 160 pagine, la nostra proposta è:
L Isola incantata 1 + La mongolfiera delle parole + La
mongolfiera dei numeri
(pagg. 128+96+64)
oppure in alternativa
A scuola con Luca e Mara 1 + A scuola con noi le
lettere + A scuola con noi i numeri (pagg. 128+96+64).
Con la cedola in classe seconda vengono pagate 224 pagine, la nostra
proposta è:
A scuola con Luca e Mara 2 + (a scelta tra) Matemondo
2 o Il Punto di partenza 2
(pagg. 160+144 oppure 160+96).
Con la cedola in classe terza vengono pagate 320 pagine, la nostra
proposta è:
Impariamo a leggere 3 + Impariamo a riflettere +
Impariamo a studiare 3
(pagg. 160+160+224)
oppure in alternativa
Dire Leggere Fare 3 + Riflessioni sulla lingua + Sulle
tracce& 3
(pagg. 160+160+224).
Con l occasione Le chiediamo di diffondere la proposta nella Sua
Scuola e in altre scuole, con Voi in rete, interessate all
iniziativa.
La ringraziamo ed inviamo cordiali saluti.
NICOLA MILANO Editore
Mario Musso
Bologna, 14 maggio 2004
2. Libri di testo pre-riforma delle Edizioni Giunti
N.B.: L effettiva disponibilità e i sussidi aggiuntivi omaggio vanno
richiesti ai singoli agenti provinciali
ALLEGATO 5 - Esempi su come compilare i moduli
delle adozioni alternative
1. ESEMPIO DI ADOZIONE ALTERNATIVA DI LIBRI PRE-RIFORMA
ELENCO TESTI CONSULTATI:
(indicare i testi "riformati" avuti in visione dai
rappresentanti)
LIBRO DI TESTO: scelta alternativa
MOTIVAZIONE DELL ADOZIONE
tutti i libri di testo presentati alla nostra attenzione sono a nostro
giudizio sostanzialmente inadeguati rispetto agli obiettivi didattici ed
al curricolo del Piano dell offerta formativa del nostro Istituto, frutto
di anni ed anni di pratica didattica, riflessione e risistemazione
condivisa. La scansione delle attività risulta diversa e soprattutto i
contenuti appaiono fortemente riduttivi rispetto a quelli attualmente
delineati e riconfermati nel Pof, che rimarrà anche per l anno scolastico
2004-2005 lo strumento privilegiato sul quale fondare la nostra
progettazione didattica, in attesa del regolamento che definisca in
maniera certa e definitiva i nuovi curricoli nazionali. Per questi motivi
abbiamo deciso di dotarci di testi alternativi a quelli proposti,
individuando nei testi sottoindicati quelli più adeguati e coerenti con
lo sviluppo delle scansioni e dei contenuti fondamentali delle singole
discipline delineati nel Pof d Istituto, con le nostre opzioni ed
intenzioni metodologiche-didattiche (in aggiunta per le classi seconda e
terza: con la opportuna e necessaria continuità didattica del/dei
piano/piani di lavoro seguito/i lo/gli scorsi anno/i).
(prima e seconda) Autore- Titolo editore
(terza) Sussidio per la lettura e l educazione linguistica:
Autore-titolo-editore
Sussidio per le altre discipline: Autore-titolo-editore
Si allega copia della garanzia avuta dall agente editoriale a fornire i
testi indicati ed al valore cedolare stabilito per l a.s.
2004/2005.
2. ESEMPIO DI ADOZIONE ALTERNATIVA "CLASSICA"
LIBRO DI TESTO: scelta alternativa
MOTIVAZIONE DELL ADOZIONE:
I testi presi in visione non rispondono nella forma, nel contenuto e
nella struttura agli obiettivi che intendiamo perseguire. Intendiamo
utilizzare il valore delle cedole librarie per la costituzione (o l
ampliamento) di una biblioteca di classe.
(per la classe
prima)
Siccome apprendere a leggere e a scrivere non è un fatto
"naturale" come parlare e comprendere, noi intendiamo favorire
un approccio alla lettura e alla scrittura attraverso testi e contesti
significanti. In tal modo i bambini, oltre a superare la barriera del
codice alfabetico, possono rendersi conto ben presto che leggere è
cogliere il significato e scrivere non è "vergare lettere
ordinate", ma esprimere e comunicare qualcosa che significa, che
"dice". Siamo convinti che il bambino debba scoprire la lettura
come un bellissimo gioco e non come un fastidioso obbligo.
Ciò può essere attuato solo suscitando nei piccoli il gusto alla lettura
e l'amore per i libri. Testi vari e diversificati favoriscono la
partecipazione attiva e l'iniziativa dei bambino, che fin dai primi
giorni potrà toccare, sfogliare, sentire la consistenza, osservare
liberamente e poi guidato, le caratteristiche del libro. Egli se ne
gioverà indirettamente per la sollecitazione dell'interesse e del
desiderio di leggere, rinforzata dalla lettura dell'insegnante e
direttamente per la formulazione di ipotesi sul contenuto, di
anticipazione del significato, di ricerca di parole o suoni che potrà
compiere.
(per le classi seconda e terza)
Per mantenere viva la curiosità, propria dell'età, verso la scrittura e
la lettura, crediamo che sia necessario proporre più testi in modo che
l'alunno possa avere la possibilità di "scegliere" i libri che
preferisce.
Naturalmente i testi dovranno essere facilmente comprensibili, con
illustrazioni che riescano a veicolare l'attenzione del bambino verso il
testo scritto.
Più libri permettono all'insegnante di elaborare strategie idonee per il
raggiungimento degli obiettivi prefissati perché possono essere adattati
ai ritmi di apprendimento dei singoli alunni. Testi vari e diversificati
favoriscono la partecipazione attiva e l'iniziativa dei bambino. Nel caso
di libri di narrativa egli se ne gioverà indirettamente per la
sollecitazione dell'interesse e del desiderio di leggere, rinforzata
dalla lettura dell'insegnante; e direttamente per la formulazione di
ipotesi sul contenuto, di anticipazione del significato, di ricerca di
parole o suoni che potrà compiere.
Anche per quanto riguarda le conoscenze legate ai saperi disciplinari,
crediamo che la scelta da operare sia quella di sostituire il testo unico
diversi testi monografici libri su singole tematiche disciplinari che
verranno affrontate col metodo della
"ricerca".
Allegato 6 - Esempi di delibera del Collegio per
rafforzare la scelta alternativa
Il COLLEGIO DEI DOCENTI DEL ...CIRCOLO (ISTITUTO)
PRENDE ATTO CHE
- nel decreto n° 59 del 19/2/2004 e
nella Circolare Ministeriale n° 29 del 5/3/2004 si ribadisce che
"gli assetti pedagogici, didattici ed organizzativi individuati
nelle Indicazioni Nazionali relative alla Scuola dell Infanzia, Primaria
e Secondaria di Primo Grado sono adottati, ai sensi del Decreto
Legislativo, in via transitoria fino all emanazione dei Regolamenti
governativi previsti dal decreto stesso";
- le Indicazioni Nazionali, ossia il
testo su cui si individuano i nuovi curricoli formativi, è un documento
allegato al Decreto, introdotto solo in via transitoria in attesa del
regolamento governativo che individui il nucleo essenziale dei Piani di
Studio;
- le suddette Indicazioni, per il
loro carattere di transitorietà non consentono una sicura programmazione
degli obiettivi formativi, poiché questi potrebbero subire modifiche
anche nel corso dell anno scolastico in seguito all emanazione dei nuovi
decreti governativi previsti;
- i programmi contenuti nelle
Indicazioni Nazionali sono notevolmente riduttivi rispetto all attuale
ordinamento della programmazione didattica approvata dal POF d
istituto.
Le Indicazioni Nazionali, introdotte dal decreto, non rappresentano
quindi i nuovi Curricoli Nazionali. Sono semplicemente un ulteriore
documento offerto all attenzione delle scuole, che non supera la vigenza
degli attuali programmi (Orientamenti 91 per la scuola dell infanzia,
Programmi 85 per la scuola elementare, Programmi 79 per la scuola
media).
Inoltre, il regolamento dell autonomia scolastica (DPR 275/99 art.8) e la
legge 53/03 prevedono che la definizione dei Curricoli Nazionali abbia
luogo attraverso un regolamento con specifiche procedure di approvazione,
che, tra l altro, prevedono l espressione di parere delle commissioni
parlamentari competenti, del Consiglio di Stato e, secondo il percorso
previsto dal DPR 275, anche del Consiglio Nazionale della Pubblica
Istruzione.
Non è mai stata avviata, sino ad oggi, nessuna procedura legittima per la
definizione dei curricoli della scuola dell autonomia. Le Indicazioni
Nazionali risultano quindi introdotte in via assolutamente transitoria
("fino all emanazione del relativo regolamento
governativo").
Tutto ciò considerato, il Collegio dei Docenti,
avvalendosi:
delle prerogative dell art. 7 del DL 297/94 ("potere deliberante
del Collegio dei docenti in materia di funzionamento
didattico...adeguamento dell azione educativa alle specifiche esigenze
ambientali, coordinamento interdisciplinare");
dei diritti sanciti dal DPR 275/99 (Regolamento sull Autonomia) che
attribuisce alle istituzioni scolastiche "autonomia didattica"
(definizione dei tempi dell insegnamento e svolgimento delle singole
discipline e attività, aggregazione delle discipline in aree e ambiti
disciplinari,
ecc.), e "autonomia organizzativa" (impiego dei docenti,
modalità organizzative coerenti con il piano dell offerta formativa della
scuola, ecc.);
del decreto ministeriale n° 547 del 7/12/99, che al punto 7 recita:
"in rapporto a specifiche esigenze didattiche nella scuola
elementare o a specifiche esigenze di alcune discipline negli altri gradi
di scuola, il libro di testo può essere sostituito dall adozione di
idonei strumenti alternativi";
della Circolare Ministeriale n 38/04 che recita "l
adozione dei libri di testo rappresenta una delle fondamentali espressioni
della libertà di insegnamento e dell autonomia didattica"
DELIBERA di mantenere il progetto educativo e didattico delineato
nel POF dell anno scolastico 2003/2004 ispirato ai programmi vigenti e
conseguentemente di dotarsi di tutti gli strumenti adeguati all
attuazione del POF comprese le adozioni alternative e, all interno di
queste, anche la scelta di testi proposti nell anno scolastico precedente
al primo decreto attuativo della legge 53/03.