TESEO e Procuste-Teseo e Arianna-Teseo e Piritoo-ratto di Proserpina-Theseus-Ariadne-Pasiphae-minotaur
Teseo è l'eroe per eccellenza dell'Attica, come Eracle lo era stato del Peloponneso.
Era figlio di Egeo, re di Atene (o di Poseidone, secondo una complicata versione del mito) e di Etra, figlia del re di Tregene, Pitteo..
Trascorse l'infanzia presso quest'ultimo, poi - sedicenne - intraprese il viaggio per raggiungere il padre ad Atene.
Giunto ad Atene e riconosciuto dal padre Egeo, partì di nuovo per affrontare un toro mostruoso che infestava la pianura di Maratona e ne tornò vincitore; poco dopo accompagnò a Creta i giovinetti che costituivano il tributo dovuto dagli Ateniesi al re Minosse per il Minotauro; si fece chiudere nel labirinto dopo che Arianna, la figlia del re, gli aveva procurato il filo seguendo il quale ritrovò alfine l'uscita, dopo aver superato ogni insidia e ucciso il mostro..
Partito da Creta con Arianna, la abbandonò nell'isola di Nasso per ordine di Dioniso ; giunto nelle vicinanze delle coste dell'Attica, addoloratissimo per la perdita di Arianna, dimenticò di cambiare le vele nere, con le quali, in segno di lutto, la nave era partita, con quelle bianche, segnale convenuto col padre per indicare il successo dell'impresa; per cui Egeo, ritenendo il figlio perduto, si uccise gettandosi da una rupe nel mare che da lui prese il nome.
Ippolito 1
AFRODITE [3] : Importante e non senza fama tra i mortali io anche nel cielo sono chiamata la dea Cipride; quanti abitano dentro il Ponto [4] ed i limiti di Atlante e vedono (vedendo) la luce del sole, quelli che rispettano il mio potere io (li) proteggo, mentre quelli che sono superbi verso di noi io (li) rovino.
Il figlio di Teseo, il rampollo dellAmazzone [5] , Ippolito [6] , allievo del casto Pitteo [7] , solo fra i cittadini di questa [8] terra di Trezene dice che io sono la più spregevole delle dee: rifiuta lamore e si astiene dalle nozze; egli onora Artemide, sorella di Febo [9] , figlia di Zeus, in quanto la considera la più grande delle divinità, stando sempre con la fanciulla per la verde foresta, con i (suoi) agili cani [10] egli stermina gli animali selvatici di (questa) terra, avendo trovato una (compagnia) più alta di unamicizia mortale.
Ma per i torti che ha avuto verso di me punirò [11] Ippolito oggi stesso; essendo andata avanti [12] già da tempo nella maggior parte delle cose (che devono essere fatte), non ho bisogno di grande sforzo [13] .
Fedra [14] , la nobile [15] sposa di suo padre, infatti, avendo visto lui venuto un giorno dalla casa di Pitteo nella terra di Pandione [16] per la contemplazione e la celebrazione dei sacri misteri [17] , fu presa nel cuore da amore tremendo per i miei disegni.
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Sogno di una notte di mezza estate, di J. Neumeier, direttore A. Presser
La drammaturgia è sempre stata una delle fonti predilette dai coreografi che hanno contribuito alla storia del teatro di danza del XX secolo e Shakespeare è forse l'autore che, più di altri, li ha spinti a cimentarsi in originali rivisitazioni, tutte accomunate dal desiderio di reinterpretare nel linguaggio della danza le più importanti pièces dell'autore di Amleto .
E se è vero che l'incompiutezza di un testo teatrale resta oggettiva fino alla sua messinscena, è altrettanto vero che un ulteriore inverarsi di questa insita provvisorietà si realizza quando musica e danza sostituiscono voce e parola..
L'applauditissimo Sogno di una notte di mezza estate di John Neumeier , andato in scena al Teatro Comunale di Ferrara con il Balletto della Bayarische Staatsoper di Monaco, è in tal senso una delle dimostrazioni più lampanti..
Nel balletto, datato 1977, quello che affascina è la mano di Neumeier che trasforma questo dancedrama in un esempio di 'teatro di regia' coreutica esaltata dalla partitura di Mendelssohn, dalla musica elettronica di Ligeti e dalle arie della Traviata di Verdi.
Edipo a Colono
Edipo a Colono è, tra le tragedie di Sofocle, una delle meno rappresentate, schiacciata tra l'immensa grandezza della precedente Edipo re e il fascino più moderno e comprensibile di Antigone che si dividono più o meno equamente i favori di una moderna riproposizione del mito: la prima con la inarrivabile efficacia del ritmo drammaturgico che ne fa il più serrato (e certo il più grande) giallo della storia, la seconda con la creazione del personaggio femminile più capace di offrirsi a letture politiche senza subire le deformazioni dell'ideologia, oggidì, in particolare, quella femminista.
Se si va un po' più indietro nel tempo c'è però un altro grandissimo e non troppo ameno testo che incunea i suoi nervi e il suo sangue nella tessitura mitica dei due momenti estremi della vicenda della progenie dello sfortunato figlio di Laio, portando a compimento gli effetti della maledizione del destino (e di Edipo stesso) nei confronti dei figli che lo hanno scacciato da Tebe e creando le premesse per la successiva tragedia di Antigone: I sette contro Tebe , in cui Eschilo mostra gli effetti della lotta fratricida tra Eteocle e Polinice, figli di Edipo che hanno tradito il patto di governare a fasi alterne e che si ritrovano tra le mura di Tebe a capo di due eserciti ostili e su quelle mura moriranno, consegnando il potere nelle mani di Creonte, l'arrogante fratello di Giocasta, madre e nonna, insieme, degli sfortunati fratelli.
Ufficio del Turismo e dei Congressi di Nizza
Agilea ama Teseo, partito per combattere con gli Ateniesi.Essa si preoccupa della sua sorte con la sua confidente Clizia amata da Arcano.
Il re Egeo annuncia che Agilea diventerà la sua regina.
Medea informa allora Teseo che Egeo lo sospetta di tradimento.
Agilea riceve Teseo e gli comunica il suo prossimo matrimonio con Egeo.
Medea minaccia Agilea e usa degli incantesimi su lei e Teseo.
Arcano, che ha visto tutto, riporta la scena al re che giura di vendicarsi.
Agilea consente infine a sposare Egeo in cambio della vita di colui che ama : Teseo, lamore della sua vita.
Medea prepara una coppa avvelenata che Egeo offre a Teseo, il quale gli giura fedeltà.
Il re celebra il matrimonio di Teseo e Agilea e quello di Clizia e Qrcano.
Medea, ebbra di rabbia, tenta di dare fuoco al palazzo ma Minerva salva l'assemblea dalle fiamme..
Commedia lirica in 3 atti basata sulla commedia eponima di Carlo Goldoni (1707-1793).
Quattro bei signori di nazionalità diversa si disputano i favori d'una giovane e ricca vedova, mentre due servitori direttamente venuti dalla commedia dell'arte servono da intercessori.
Indecisa, la bella Rosaura deciderà di metterli alla prova in occasione d'un ricevimento in maschera, e la sincerità dell'Italiano gli permetterà allora di spuntarla sui suoi rivali stranieri, gioiosamente caricaturizzati..
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arianna
Figlia di Minosse e sorella di Fedra e di Deucalione.
Si innamorò di Teseo venuto a Creta per uccidere il Minotauro e lo aiutò a orientarsi nel Labirinto fornendogli il proverbiale gomitolo di filo.
Compiuta limpresa Teseo portò con sé Arianna, ma la abbandonò a Nasso; secondo alcune fonti per ordine di Dioniso, secondo altre perché se ne era stancato.
Del destino di Arianna c'è una versione 'a lieto fine' che la vuole sposa di Dioniso.
Un'altra, invece, racconta che Dioniso era indignato poiché, per i suoi amplessi con Teseo, Arianna aveva scelto e profanato una sua grotta sacra.
Si lagnò del fatto con Artemide che la fece morire di parto o la indusse a impiccarsi.
dioscuri
Si racconta che Zeus si sia trasformato in cigno per unirsi a Leda, la sposa di Tindaro, re di Sparta.
Pausania dice di aver visto in un tempio di Sparta l'uovo partorito da Leda da cui sarebbero usciti i gemelli Castore e Polluce e la bella Elena.
I due fratelli hanno caratteristiche molto diverse: Castore figlio di Tindaro è mortale, mentre Polluce figlio di Zeus è immortale; Castore è un guerriero, mentre la forza di Polluce è guidata dall'intelligenza, Castore primeggia nella corsa, Polluce nel pugilato.
I dioscuri furono protagonisti di molte imprese eroiche, nonché gli antagonisti di Teseo che, con Piritoo, aveva rapito la loro sorella Elena.
Essi andarono a riprenderla mentre leroe era prigioniero negli Inferi e sottrassero anche sua madre, facendone la schiava di Elena.
Alla fine i dioscuri si scontrarono con i fratelli Ida e Linceo, cui avevano rapito le fidanzate Febe e Ilaira.
Al duplice duello sopravvisse solo Polluce, che non sopportando di vivere senza il gemello, scelse di dividere con Castore l'immortalità trascorrendo alternativamente un giorno fra i morti e un giorno fra i vivi.
Dal Tramonto All\'Alba: Il nuovo Portale Del Mistero Italiano- paranormale, misteri, criptozoologia, luoghi misteriosi
E' così che il vento della reminiscenza fa gonfiare questi veli facendo loro assumere le forme di una.
antica figura pagana la Dea Madre, divinità dai tanti nomi, Iside, Isthar, Venere, Gaia, Epona, e che oggi potremmo facilmente identificare con le numerose Vergini Nere presenti in tutto il continente.
Per conoscere le sue reali origini e andare alla ricerca delle tracce che la mater ha lasciato nel folklore e nella cultura popolare d'Italia e d'Europa, Andrea Romanazzi si è addentrato tra le lande desolate di miti e antiche leggende.
La dea non è mai scomparsa, essa si è solo ritirata nel profondo delle foreste e dei boschi, con il suo compagno, il Dio, apparendo nelle fiabe e nelle tradizioni popolari, lasciando come monito i suoi templi: le pietre.
Sarà proprio il culto della roccia sacra o belitico, presente nel folklore Italiano, a guidarci come mistico filo d'Arianna tra le figure di Artù e del paladino Orlando, di Teseo e il Minotauro, tra le Amazzoni e le divinità arboree, passando poi per Ulisse ed Enea alla ricerca del ramo d'oro che schiude la conoscenza, o della mistica mela dell'albero dell'Eden che tanto ricorda i pomi di Avalon o del giardino delle Esperidi.
Il Teatro come didattica: Ippolito di Euripide
v4.00 Intranet Mediterraneo online Il Teatro come didattica: Ippolito di Euripide Anche quest'anno, come è ormai consuetudine, il Liceo Classico 'R.
Settimo', realizza un progetto che fa vivere il teatro a scuola come disciplina, come momento di espressione e di confronto creativo di un gruppo di docenti e di studenti che ritiene che la scuola possa e debba essere un luogo vivo e vitale, denso di valori: non si studia soltanto sui libri, si può studiare anche sulla scena, imparando a conoscere se stessi e gli altri, imparando ad ascoltarsi e a darsi regole.
Sono stati attivati diversi laboratori: recitazione, regia, scenografia, costumi, grafica: gli studenti sono stati protagonisti attenti e consapevoli di tale itinerario di formazione, che è stato impegnativo e faticoso, ma soprattutto un'occasione di crescita umana e culturale.Lo spettacolo sarà al Teatro Bauffremont il 25 Maggio alle ore 21, 00 e il 30 Maggio al Teatro di Tindari alle ore 10, 00 .
Afrodite compare sulla scena e manifesta il suo rancore nei confronti del giovane Ippolito che, votatosi al culto della vergine Artemide, ha scelto di condurre una vita casta, nella solitudine dei boschi, rifiutando l'amore e disprezzando le donne.
â¥ï¯FatadellaFantasiaï¯â¥âªraccontaï¯: Sogno di Una notte di Mezza Estate
June 25 Sogno di Una notte di Mezza Estate E come per incanto mi ritrovo in un bosco, da sempre rappresentazione onirica del mistero, luogo popolato da sogni ed incubi, di suggestioni arcane, di smarrimento fisico e mentale nonché magico ritrovo di fate ed elfi..
Ecco Il Sogno di una Notte di Mezza Estate..
Una parte di vita che si confonde con la morte..
Notte: il buio quale amico dei giusti, di chi non teme le tenebre ma le agogna; il sospiro tenue degli amanti; il silenzio delle parole ma il frastuono del pensiero ed il riparo sicuro di chi fugge anche da se stesso..
All’approssimarsi del giorno stabilito delle nozze fra Teseo, duca di Atene e Ippolita, regina delle Amazzoni, la bella Ermia fugge con l’amato Lisandro nel bosco per allontanarsi da Atene e dal padre Egeo che la vuole sposa di un uomo che non ama.
Ma Elena, con la speranza di conquistare il cuore di Demetrio, gli svela la fuga notturna dei due amanti.
Nel corso di quell’incredibile notte i quattro giovani si troveranno a rincorrersi e sfuggirsi, ad amarsi ed odiarsi in un susseguirsi di equivoci divertentissimi causati dagli incantesimi di uno sbadato spiritello che involontariamente sparge sugli occhi dell’uomo dormiente sbagliato una pozione magica che fa innamorare lo stesso del primo essere vivente che vedrà al suo risveglio.
Il Portale del Mistero -RECENSIONI
La storia della civiltà europea non coincide soltanto con il trionfo della ragione e della scienza sulle altre forme di pensiero.
Fin dall'antichità il sapere ufficiale ha nascosto un lato oscuro, le dottrine magiche ed ermetiche che hanno dato origine a una delle tradizioni culturali più durature e feconde.
"L'Elisir e la pietra" ripercorre la storia dell'esoterismo e dell'alchimia dalla sua nascita ad Alessandria d'Egitto con Ermete Trismegisto, attraverso gli scritti di Marsilio Ficino, Paracelso e Giordano Bruno, fino alle società segrete del Settecento.
Ma per Michael Baigent e Richard Leigh l'influsso della corrente ermetica e delle discipline esoteriche si avverte anche nelle opere di scrittori come Goethe, Flaubert e Thomas Mann; e nel Novecento l'occultismo ha vissuto un'autentica riscoperta.
Attraverso l'arte, la musica e la letteratura ha ispirato la controcultura degli anni sessanta e ha contribuito alla rinascita di una concezione del sapere che, al di là delle astrazioni della scienza, mette in luce i molteplici rapporti che legano l'uomo e il cosmo.
L'Italia è cosparsa di antiche dimore, ruderi, passaggi segreti, prigioni sotterranee, luoghi da sempre prescelti da queste entità disincarnate che all'improvviso si rendono visibili.
Libreria Theseus
La verità su Isabella la Cattolica, la sovrana di Spagna che finanziò Cristoforo Colombo, favorì l'Inquisizione ed espulse ebrei e musulmani.
E` impressionante lo schieramento avverso a colei che, con solenne decisione papale, fu attribuito l`onore unico di fregiarsi del titolo di "Regina Cattolica".
Contro la sposa di Ferdinando d`Aragona militano ebrei, islamici, massoni, liberal di ogni tipo, secessionisti ba schi, catalani e galiziani, antifranchisti di ogni obbedienza..
Obbiettivo comune, impedire che la Chiesa glorifichi, beatificandola, costei che qualche avversario è arrivato a definire un diavolo in forma di donna..
Ebbene, tutti costoro combattono un`immagine di Isabella di Castiglia che poco o nulla ha a che fare con quella vera..
Questa la sfida lanciata da Jean Dumont con questo libro che, utilizzando una grande massa di documenti spesso inediti, si propone di smontare la "leggen da nera", provando la falsità delle accuse e dimostrando che è ben fondata la fama di santità di Isabella..