Clara Guarino
Docente di materie letterarie e latino

L’attuale modello di vita ha allargato la forbice tra le generazioni, ignorando il concetto di limite, ha abolito la valorizzazione di ogni aspetto che non assuma il volto di un costo, tendendo a negare l’alterità, proponendo la priorità del possesso e dell’accumulazione come fini a se stessi. Questo rischiosissimo sistema della menzogna elabora una griglia sempre più fitta fra noi e le cose, tra le ragioni del nostro vivere quotidiano e le autentiche opportunità di soddisfarle.
E’ come un secondo velo di Maia.

Tutte le prospettive sono distorte e in questo quadro scomposto si vive malamente. L’utopia e l’ideologismo globale rinviano sempre al futuro, contro il godimento del presente che, invece, si carica di rabbia, mentre il piacere di vivere scorre tra le dita lasciando il sedimento del rancore, dell’insoddisfazione, dell’amarezza, dell’odio. Soltanto l’uomo colto, come lo è anche il contadino se non è stata "lacerata la trama del suo ambiente e delle sue conoscenze tramandate", è un uomo libero.

Soltanto l’uomo colto può vivere pienamente, senza agitarsi sotto il pungolo di influenze psicopatogene, senza abbandonarsi alla dimensione illusoria del futuro. Soltanto l’uomo colto può coltivare ( e può insegnare agli altri come si coltiva) il sottile piacere della riflessione, l’unico esercizio in grado di trascendere le ottuse suggestioni del sistema. Certo lo scenario non è confortante, ma sono esaltanti le idee per le quali si scende in campo. Ed esse valgono non soltanto per quello che rendono, ma soprattutto per quello che costano e che creano.

Eccezionale, significativo, coraggioso, incisivo è il grido di Adolfo Giuliani. Egli partecipa e interpreta l’inquietudine del nostro tempo, all’insegna dello svuotamento e dell’oltranza, mentre approfondisce la drammatica convinzione che nella qualità del segno e del linguaggio è la prova ultima e ultimativa dell’uomo. Come si semina la terra, così le opere sono il frutto della natura psichica, alla quale l’immagine non può sottrarsi, in quanto costruite come impulso vitale e veridicità.

L’Esasperatismo esprime il sentimento contraddittorio di amore, di soggezione, di lotta, di rancore, mai di noia, nei confronti della terra, della campagna, della città, della società marcia e ingannevole ma, paradossalmente, anche di fiducia, nell’affermare il convincimento che la maturità dell’individuo si misura nella sua capacità di affrontare la durezza della vita. Adolfo Giuliani, con il suo temerario "movimento", compie l’unico possibile atto di fede e di fiducia nell’uomo, il valore del filo che distanzia e unisce le gemme dei nostri giorni inquieti. E’ la storia di un disincanto che non si recupera mai.

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