Leo Strozzieri |
ESASPERATISMO E UTOPIA BIDONE E LOGOS Ho sempre desiderato che il vivere quotidiano scorresse cadenzato come ticchettio di orologio. Ho sempre desiderato che la natura fosse biancovestita anche quando la serranda della mia anima è abbassata. Ho sempre desiderato che la scienza sconfiggesse la tristezza dei miei pensieri Ho sempre desiderato che larte nascondesse un sogno fruibile come neve, dinverno, per i bambini. E INVECE !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! I miei passi, i nostri passi sono diventati pesanti. Le mie mani, le nostre mani non dipingono più laurora. I miei occhi, i nostri occhi vanno a posarsi sul muro grigio. Qui appoggio, appoggiamo i nostri bidoni. Un tempo era fioca la voce della mia, della nostra esasperazione. Ora rinvigorita dalla frequentazione e -mi permetto di dire- dallamicizia di Adolfo Giuliani, promotore del movimento che va sotto il nome di ESASPERATISMO, il cui simbolo è proprio il BIDONE, diventa urlo contro i dottori che accudiscono le partorienti (il progresso e la globalizzazione) dei mostri. Unonda inarrestabile di sdegno per questi giorni infausti di nebbia che avvolge il nostro paese di cui la città partenopea ove vive ed opera Giuliani è lapalissiana testimonianza, ha coinvolto e tuttora sta coinvolgendo personaggi della cultura di ogni parte dItalia; e per me e per noi si sprigiona un cogente desiderio di neoumanesimo che non tarderà a spuntare. Ed allora questo novello Poverello dAssissi potrà, magari ebbro di un eccitante odore di mosto, nuovamente intonare il Cantico di frate sole, che a suo tempo fu indubbiamente mirabile profezia della rinascenza. Ritenetelo pure utopista, ma Giuliani da uomo colto pur conoscendo bene il significato di utopia (ottimo luogo che non è in alcun luogo), da sognatore persegue questo respiro più ampio, che poi è il respiro della poesia, che diventi da un lato denuncia dei mali della società, dallaltro indirizzo verso itinerari di assolutezza. Il territorio proprio praticato dallartista esasperatista è quello dellutopia; alluomo incatenato entro la caverna platonica non basta la reminiscenza del regno, ma il regno, ovvero lAssoluto, lIperuranio il luogo sopra il cielo, in pratica il non-luogo. In questa fittizia isola-regno, abitata da una società ideale, il bidone abdica totalmente in favore del logos. Tratto dal libro Esasperatismo Logos & Bidone 2000-2009 |