Allatto della
sua fondazione il Movimento dellEsasperatismo Logos & Bidone si presentò in
netta controtendenza rispetto al clima culturale del tempo. Si era agli albori del terzo
millennio e la popolazione mondiale viveva un momento di euforia, convinta che con la fine
del 900 si sarebbero estinte, quasi per magia, tutte le problematiche originatesi
nel XX secolo e lumanità avrebbe conosciuto un radioso futuro di benessere
materiale e spirituale.
Forse per questo fu accolto con un certo scetticismo da parte degli ambienti artistici
napoletani certamente persuasi che i movimenti culturali, come pure lopera
darte intesa come mezzo despressione critica, fossero retaggio di un passato
che non si sarebbe mai più proposto e che larte stessa dovesse vivere di vita
propria, avulsa da ogni legame con la realtà. Alcuni ne presero le distanze, in altri la
stessa icona del Movimento, il contenitore, non mancò di suscitare anche una certa ironia
per le sue fattezze evidentemente giudicate indegne di uninterpretazione artistica e
per la metafora dellimbroglio che il bidone inevitabilmente evocava.
Altri, invece, intuirono tutte le potenzialità simbolistiche ed artistiche di quel Logos
e decisero senza indugi di aderire al Movimento, di condividerne i precetti e di avviare
una ricerca artistica per offrire la migliore espressione a quellidea tanto
originale quanto significativa. A rafforzare la credibilità del Movimento contribuì
anche ladesione di quattro grandi Maestri del Novecento napoletano quali Libero
Galdo, Guglielmo Roehrssen, Domenico Spinosa e Antonio Tammaro, ma allinizio
lattenzione dei critici e dei mezzi di comunicazione in generale fu scarsa e
raramente si andava oltre il consueto trafiletto, quando si trattava di annunciare le
prime mostre collettive dellEsasperatismo.
Una prima svolta si avrà nella primavera del 2003, quando una mostra di 33 artisti del
Movimento Esasperatismo Logos & Bidone è inserita nel programma del Maggio dei
Monumenti. Lesposizione si svolge in Galleria Principe di Napoli, un luogo che
si rivelerà molto importante per la vicinanza del Museo Nazionale che attira turisti
italiani e stranieri. Molti forestieri visitano anche la mostra dellEsasperatismo,
chiedono informazioni, scattano fotografie, ricevono il catalogo, cresce linteresse
dei cittadini e non mancano le visite di rappresentanti istituzionali. Da quel momento la
stampa riserverà una sempre crescente attenzione al Movimento.
Nella primavera del 2004 il Movimento espone a Grosseto, e al gruppo base si aggiungono
anche importanti artisti toscani. Intanto presso il Centro dArte a Cultura Il
Bidone, che è diventato la casa madre dellEsasperatismo, si svolgono le prime
mostre personali.
Nel giugno dello stesso anno si tiene la I Mostra Internazionale presso la
Casina Pompeiana di Napoli, con 32 artisti provenienti da nove nazioni.
LEsasperatismo comincia a trovare spazio anche sulla stampa estera, mentre in Italia
il Movimento conquista linteresse di eminenti personaggi del mondo culturale.
Negli anni 2005 e 2006 il Movimento viaggia con gli stessi artisti che ne fanno parte e
che attraverso le loro mostre collettive e personali diffondono il messaggio esasperatista
in molte parti dItalia e in qualche caso anche allestero. Alla II Mostra
Internazionale, del novembre 2007, si giunge dunque forti di un percorso che porterà al
definitivo riconoscimento della critica ufficiale, ma anche da parte delle istituzioni.
Lesposizione è inaugurata dal Sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino nella
prestigiosa sede di Castel dellOvo e in mostra ci sono opere di 84 artisti
provenienti da dodici nazioni. È il momento più importante della storia ormai quasi
decennale dellEsasperatismo, cui nei mesi successivi faranno seguito diverse
esposizioni personali o mostre collettive che ora cominciano a trattare i singoli precetti
indicati nel Manifesto del Movimento fondato da Adolfo Giuliani.
Nel 2008 è stato istituito, come premio annuale riservato a personalità di spicco del
panorama culturale contemporaneo, il Bidone dOro per la cultura. Il
primo riconoscimento è andato allAvv. Gerardo Marotta, Fondatore e Presidente
dellIstituto Italiano per gli Studi Filosofici, nel 2009 lo stesso premio è stato
assegnato al Maestro Roberto De Simone, figura di primissimo piano nel mondo artistico
internazionale.
Nel 2009 il mondo attraversa una recessione economica di proporzioni storiche, ma molti
considerano la crisi finanziaria soltanto leffetto tangibile di una più profonda
crisi etica le cui tracce sarebbero ben identificabili nel Manifesto del 2000.
LEsasperatismo si afferma dunque come un Movimento cosmopolita di grande attualità
e con queste interessanti premesse ha festeggiato il suo decennale, mentre per il 2011 è
in programma anche la terza esposizione internazionale.
Il dibattito culturale sul significato di questo percorso, e sulle sue interazioni con la
nostra realtà, è già aperto e troverà la sua massima espressione proprio in occasione
del prossimo appuntamento con gli artisti esasperatisti provenienti da ogni parte del
mondo.
Tratto dal libro Esasperatismo Logos & Bidone
2000-2009 |