Esasperatismo, un Movimento cosmopolita
Nel villaggio globale del mondo,
dovè ormai prassi che si progetti in Europa, si produca in Asia e si venda in
America, connotare territorialmente un Movimento culturale sarebbe limitativo. La Seconda
Mostra Internazionale del Movimento Esasperatismo Logos & Bidone sancisce in maniera
definitiva lo spessore cosmopolita di un movimento che, nato a Napoli agli albori del
terzo millennio, si è diffuso repentinamente in ogni continente raccogliendo le adesioni
di un cospicuo numero di artisti, alcuni dei quali sono presenti in questa esposizione
ospitata in una sede tanto prestigiosa quanto universalmente conosciuta come Castel
dellOvo. È significativo che sia proprio Napoli ad accogliere questa importante
collettiva, ma si sbaglia di grosso chi dovesse pensare che il contenuto di denuncia,
riscontrabile nelle opere degli artisti partecipanti, possa avere una qualche relazione
con la città partenopea.
Le questioni affrontate dal Movimento sono anchesse globali e riguardano in
particolare la casa comune degli uomini, la nostra terra, per la cui salvaguardia si rende
necessario il concorso di tutti i popoli del mondo. Problemi come linquinamento, il
buco dellozono e i conseguenti cambiamenti climatici che tante rovine stanno
causando, giusto per citare qualche esempio, non si possono di certo fermare alla
frontiera. Il ciclo industriale produzione-vendita-consumo che sta risucchiando nella sua
spirale uomini di ogni continente uniformandoli nellinsoddisfazione e nelle
frustrazioni di un vivere quotidiano privo ormai di ogni umano interesse, è una questione
che sta assumendo cittadinanza universale. Passaporto internazionale sembrano avere anche
altri scottanti temi dattualità quali la clonazione e gli organismi geneticamente
modificati, frutto di una scienza priva di etica già tesa a sostituirsi a madre natura
per partorire mostri dagli effetti imprevedibili. In questa occasione proprio da Napoli,
città vituperata, ma straordinariamente vitale e sensibile, giunge un invito universale
alla riflessione attraverso lo strumento dellarte che, quando si conserva libera e
pura, come quella espressa dagli artisti dellEsasperatismo, rappresenta un monito da
prendere in seria considerazione.
Larte riconquista così una nuova rappresentatività, diventa metafora della
nostra epoca nelle sue molteplici situazioni, si sostituisce a voci ben più autorevoli se
queste tacciono per calcolo o per mancanza di senno. Non ha la pretesa di fermare il corso
degli eventi, non sarebbe neanche suo compito, ma dintervenire sulle coscienze per
modificare i comportamenti più irresponsabili delle comunità, dei suoi rappresentanti,
come dei singoli cittadini. Il pericolo di non ritorno è già alto e riguarda tutte le
nazioni perché di fronte a problemi di tali dimensioni nessun paese può ritenersi esente
da rischi concreti. Gli artisti dellEsasperatismo convergono a Napoli per lanciare
proprio dallantica capitale europea un messaggio di speranza allEuropa ed al
Mondo. La città contenitore per antonomasia, di storia e di esperienze, vissuta, ferita,
sofferta, si desta e da metropoli cosmopolita qual è sempre stata si assume la
responsabilità morale e culturale di denunciare, attraverso le opere degli artisti
presenti in mostra, quei mali del mondo che stanno mettendo in pericolo la stessa
sopravvivenza del genere umano sul nostro pianeta. |