Angelo De Falco
Critico d’arte

Memoria della Vita

Un Bidone, Una Strada, Una Galleria d’Arte: contenitori aperti alla fluidità della Vita quotidiana. Nel fluire i mulinelli, l’ingorgo sono segni di vitalità. Ma se la forza diventa turbinosa è distruttiva, così se il lento fluire si ferma, si crea acqua stagnate, melmosa: la palude malefica!
In un momento di eccessivo ingorgo al fluire della Strada Adolfo Giuliani, ha avuto un intuito: con Intelligenza non ha distrutto il Bidone davanti la sua Galleria, ma lo ha illuminato. È stato un atto creativo essenziale e totale nella forma e nella sostanza. Facendo cadere, come una goccia d’acqua, la sua Intelligenza nel Bidone, ha creato un Suono, unico perchè primordiale: la vita che scorre manifestandosi!
Questo suono semplice libero da dogmi ha ricreato degli echi, delle risonanze. Altri artisti hanno provato a riprodurlo e, vista la semplicità di esecuzione e la forza che emanava, hanno armonizzato i loro suoni con Adolfo Giuliani creando consonanze interessanti. Il Manifesto de Il Bidone / Esasperatismo, nato da questo suono, non è mera denuncia, carica di rancori, invidia, rivendicazioni populistiche e pseudo egualitarie o mentali astrazioni artistiche, ma un appello alla Memoria della Vita. È stato il Senex, che svegliatosi, avanza per la strada tenendo per mano il Puer indicando il Sole, la Luna, le Stelle quali guide naturali del cammino. È un Senex che non ha paura della Notte buia e del Tanatos perché da essi nasce la Luce e l’Eros che permettono agli Uomini e alle Donne di incontrasi realmente! Così sia la Prima Mostra Internazionale che la Seconda si sono formate in pochi anni in modo naturale e semplice dalla pubblicazione del Manifesto
dell’ Esaperantismo. Essa, per la qualità degli Artisti confluiti in questo evento, permette anche la concretizzazione di un loro sogno: restare Uno nel camminare nelle infinite strade dell’Universalità dei Popoli.