SPECIALE
LA " ESTRADA DE FERRO MADEIRA-MAMORE' "
Un contributo dal Brasile - foto e testo di Antonio Carlos Amancio
Ancora
una volta... La colletta dell’oro minerale, nel 18º secolo, destò l’interesse ad un tragitto fluviale, attraverso i fiumi Guaporé, Madeira e Amazonas, legando la città di Vila Bela, antica capitale, del Mato Grosso alla città di Belém, capitale del Pará. Un lungo percorso , con circa 4.000km, con appena un piccolo tratto inadeguato alla navigazione, nel passaggio tra pianura e altipiano, dove il dislivello originò varie cateratte. Nel 19º secolo, un prodotto estratto dalle piante del caucciù nativo fu trasportato fino all’Oceano Atlantico utilizzando gli stessi fiumi. La gomma fu un importante prodotto di esportazione, collaborando a che si iniziasse la costruzione di una ferrovia per contornare quel piccolo tratto. La ferrovia ebbe il nome dei fiumi prossimi alle stazione iniziale, nella attuale Porto Velho e della stazione finale Guarajá Mirim, 366 km piú avanti: Estrada de Ferro Madeira Mamoré. Scandali, fallimenti, altissimi costi, quantità di operai, molte malattie e innumerevoli morti, tempo di costruzione, vita utile, tra altri motivi, fecero di questa la più – tristemente – famosa ferrovia brasiliana. Con la costruzione iniziata nel 1872 , abbandonata e iniziata diverse volte, fu finalmente inaugurata nel 1912. Sostituita da una autostrada, fu disattivata nel 1972. Ebbe un piccolo tratto riattivato a fine turistico che però, ancora una volta... Molto tempo dopo, nel Mato Grosso ancora una volta l’oro, adesso vegetale, nella lotta per il mercato internazionale, trova una strada economica fino all’Oceano Atlantico e suscita l’interesse per un tragitto fluviale e, ancora una volta... La
Estrada de Ferro Madeira Mamoré, attende , abbandonata, un’altra
tappa nella sua conturbata esistenza, cerca amici, poiché nemici ne
ebbe sempre e continua ad averli e, ancora una volta... Articolo
e foto di:
Antônio Carlos Amâncio Traduzione
di:
Bianca
Maria Mazza
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