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 Libro del mese   

Anno 2017


Scienze della complessità
DICEMBRE  2017 Prima edizione, agosto 2013

La Curatrice

Lucia Urbani Ulivi è professore associato di Filosofia teoretica all'Università Cattolica di Milano.

AA. VV.

Strutture di mondo.
Il pensiero sistemico come specchio di una realtà complessa

Editore

il Mulino, Bologna, 2013. 
Collana "Percorsi/Filosofia".

Urbani Ulivi
Nel 2015 ho recensito un libro sulla complessità intitolato Strutture di mondo. Recentemente mi sono accorto che è stata pubblicato un seguito. Come il precedente, è un volume collettaneo. Gli autori sono tutti docenti universitari o ricercatori: persone esperte che da anni si occupano della materia. Ho scorso l'indice e poi ho letto l'Introduzione. Ci sono saggi che m'interessano, e altri no. Di questo secondo volume ho deciso di leggere i saggi n. 2 e 10.

Anche in questo volume gli autori dei saggi ricordano più volte lo studioso Ludwig von Bertalanffy, attribuendogli la primogenitura negli studi sulla complessità. Creatore della Teoria generale dei Sistemi, apparsa negli anni sessanta, il suo primo contributo sull'argomento data addirittura al 1940 (p. 73).

Eliano Pessa (saggio n. 2: Emergenza, metastrutture e sistemi gerarchici: verso una nuova teoria generale dei sistemi) afferma come oggi gli sviluppi degli studi sulla Sistemica vertano su tre temi principali, tra loro interrelati: l'emergenza, le metastrutture ed i sistemi gerarchici (p. 74).
Facendo un passo indietro, quando negli anni sessanta apparve la teoria di von Bertalanffy subito riscosse un buon successo tra gli studiosi: essa diede una scossa al mondo scientifico tale da scuoterlo dal “torpore meccanicista” (p. 81). 

Quanto alle metastrutture, alla fine del saggio ho capito di che cosa sta parlando l'Autore. Pessa si riferisce a: l'insieme dei neuroni del nostro cervello, gli individui di un gruppo sociale, i siti internet, le macromolecole biologiche ed altro. Tutte queste metastrutture hanno in comune il fatto di essere reti complesse (metastrutture =  reti complesse, secondo l'Autore). Cioè sono degli insiemi costituiti da elementi di base ("nodi") collegati tra loro da apposite connessioni. Poi aggiunge una specificazione importante sulle connessioni: anche se esse sono pensate come mezzi di trasmissione dell'informazione da un nodo all'altro, ciò che conta è la struttura topologica della rete, dato che è quest'ultima a determinare i “possibili scenari comportamentali” associabili alla rete presa in esame (p. 85). Oggi un numero sempre crescente di scienziati studia specificamente come avvengono le transizioni d'informazione all'interno di una rete complessa.

Il secondo capitolo che ha attirato la mia attenzione è quello riguardante la musica (saggio n. 10, Musica dell'emergenza. Prospettive di ricerca sistemica in musica e in musicologia di Emanuela Pietrocini). Fino al XVIII secolo l'esecuzione di un brano musicale era notevolmente diversa da ciò che è diventata nell'Ottocento. La notazione si alternava all'ornamentazione: pagine scritte si alternavano a spazi “bianchi” che l'esecutore riempiva inventando, creando sul momento. L'improvvisazione aveva dunque una parte attiva nell'esecuzione di un brano. Le prima forme di musica strumentale indipendenti sia dalla vocalità che dalla danza sono derivate dall'improvvisazione. Ne sono esempi la toccata, il preludio, il ricercare (p. 304).
Il passaggio dalla monodia alla polifonia può essere inteso, in termini sistemici, come un passaggio di stato (p. 305).

Durante la lettura ho trovato alcune definizioni molto convincenti:

Sistema: unità di elementi organizzati e interagenti, con proprietà che i singoli elementi non hanno (Emanuela Pietrocini, Musica dell'emergenza).
Conoscenza: il termine indica l'insieme delle nostre convinzioni dotate di oggettività e sorrette da motivazioni razionali, escludendo naturalmente tutte le credenze che esprimono gusti o preferenze personali, ma senza limitare il campo alle sole conoscenze incontrovertibili;
Abduzione: inferenza logica che si può intendere anche come scelta tra le più efficaci disponibili. Si parte dal fatto che sono osservati fatti di tipo B. Una regola del tipo “se A allora B” può spiegare B. Allora se nessun'altra ipotesi può spiegare B meglio, si può assumere la validità di A;
Algoritmo: procedimento di calcolo che permette di pervenire alla soluzione di un problema mediante una sequenza di un numero finito di operazioni, completamente e univocamente indicate; tipicamente, un programma (Roberta Corvi, Né roccia né palude. La conoscenza verso un approccio sistemico).

Anch'io ho prodotto una definizione! Propongo la mia definizione di brain storming.
Eccola: procedimento creativo che consiste nel creare combinazioni d'idee nuove e inusuali a partire da dati noti, attraverso la viva interazione di un gruppo di persone riunite insieme.