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 Libro del mese   

Anno 2017


Tecnologie dell'informazione e della comunicazione
NOVEMBRE 2017 Prima edizione nella nuova collana,
settembre 2017

L'Autore

Charles Seife insegna Giornalismo all'Università di New York.

Charles Seife


Le menzogne del web.
Internet e il lato sbagliato dell'informazione

Editore

Bollati Boringhieri, Milano, 2015. Collana "Saggi tascabili". Traduzione di Susanna Bourlot.

Ed. or., Virtual Unreality. Just  because the Internet told you, how do you know it's true? (2014).

Seife
Fino a pagina 101 è una lettura piacevole. A pag. 102 trovo un capitolo che mi colpisce molto. L'autore spiega che esistono persone che creano case editrici virtuali che sfornano libri a getto continuo. Sono ebook, quindi non esistono costi di stampa. Ma il fatto non è solo questo. Le persone che ci lavorano utilizzano il computer per scandagliare la rete alla ricerca di contenuti. Poi tramite un  algoritmo questi contenuti vengono assemblati e in pochi minuti viene realizzato un libro. Poi l'opera è messa in vendita sui negozi online e anche se fattura poce centinaia di dollari, tale cifra rappresenta comunque un profitto, a fronte di zero costi di produzione. Qualche esempio? Matematica all'asilo, edizione in inglese per il Malawi rurale, con dizionario inglese-chichewa. Oppure, Rapporto 2013 sugli scopini e i porta-scopini da bagno: segmentazione del mercato mondiale in base alle città. Io, che ambisco di essere considerato uno statistico di atletica leggera, ho pensato che le mie tabelle storiche potrebbero diventare un ebook. Ne verrebbe fuori un libro di oltre cento di pagine, tutte piene di numeri: un mattone illeggibile. Però mi piacerebbe avere la soddisfazione di venderne anche uno solo. Voglio provare.

Nel libro precedente contenuto in questa sezione (Il Filtro. Quello che internet ci nasconde) l'autore prevedeva che i giornalisti tenderanno sempre più a trattare gli argomenti che "tirano" sui social network: il loro scopo sarà scrivere pezzi con la speranza che vengano cliccati. Il libro era del 2011. Appena tre anni dopo C. Seife conferma che la profezia si è avverata: le grandi compagnie come America On Line hanno elaborato un metodo per creare delle notizie in base a ciò che gli utenti di internet cliccano sui motori di ricerca. Inoltre, per risparmiare sui costi fissi, gli articoli vengono scritti materialmente da dei robot espressamente attrezzati per scandagliare la rete, recuperare testi (in base a determinate parole-chiave) ed assemblarli per realizzare dei simil-articoli di giornale (cap. 7).

Non c'è che dire: se questa era la situazione nel 2014, a distanza di tre anni, come si sarà evoluto il sistema?