NOVEMBRE 2017 | Prima edizione nella nuova collana, settembre 2017 |
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L'Autore
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Editore
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Fino
a pagina 101 è una lettura piacevole. A pag. 102 trovo un
capitolo che mi colpisce molto. L'autore spiega che esistono persone
che creano case editrici virtuali che sfornano libri a getto continuo.
Sono ebook,
quindi non
esistono costi di stampa. Ma il fatto non è solo questo. Le
persone che ci lavorano utilizzano il computer per scandagliare la rete
alla ricerca di contenuti. Poi tramite un algoritmo questi
contenuti vengono assemblati e in pochi minuti viene realizzato un
libro. Poi l'opera è messa in vendita sui negozi online e
anche
se fattura poce centinaia di dollari, tale cifra rappresenta comunque
un profitto, a fronte di zero costi di produzione. Qualche esempio? Matematica all'asilo, edizione
in inglese per il Malawi rurale, con dizionario inglese-chichewa.
Oppure, Rapporto 2013
sugli scopini e i porta-scopini da bagno: segmentazione del mercato
mondiale in base alle città.
Io, che ambisco di essere considerato uno statistico di atletica
leggera, ho pensato che le mie tabelle storiche potrebbero diventare un
ebook.
Ne verrebbe fuori
un libro di oltre cento di pagine, tutte piene di numeri: un mattone
illeggibile. Però mi piacerebbe avere la soddisfazione di
venderne anche uno solo. Voglio provare. Nel libro precedente contenuto in questa sezione (Il Filtro. Quello che internet ci nasconde) l'autore prevedeva che i giornalisti tenderanno sempre più a trattare gli argomenti che "tirano" sui social network: il loro scopo sarà scrivere pezzi con la speranza che vengano cliccati. Il libro era del 2011. Appena tre anni dopo C. Seife conferma che la profezia si è avverata: le grandi compagnie come America On Line hanno elaborato un metodo per creare delle notizie in base a ciò che gli utenti di internet cliccano sui motori di ricerca. Inoltre, per risparmiare sui costi fissi, gli articoli vengono scritti materialmente da dei robot espressamente attrezzati per scandagliare la rete, recuperare testi (in base a determinate parole-chiave) ed assemblarli per realizzare dei simil-articoli di giornale (cap. 7). Non c'è che dire: se questa era la situazione nel 2014, a distanza di tre anni, come si sarà evoluto il sistema? |