Interfacce e interazione uomo-macchina | SETTEMBRE 2012 | Prima edizione,
marzo 1997 | |||
L'Autore |
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Siamo nel 2012. La rete internet fa parte della vita di tutti i giorni. Com'era vista internet una quindicina di anni fa? Avevo conservato, tra le mie carte, una bibliografia di libri sulle tecnologie della comunicazione risalente al 1996-97. Ho cominciato a sfogliarla. Sono arrivato alla lettera "D" ed ho trovato questo libro. È un gioiello. L'autore brilla per intelligenza e preparazione. Com'era il mondo prima? Prima del World Wide Web esistevano già ipertesti. La facoltà di mettere in relazione più testi è connaturata all'atto di lettura (per esempio, leggo un libro di Salgari e poi apro l'Atlante a cercare dov'è la Malesia). La differenza è che prima l'ipertestualità era un evento mentale, oggi invece è possibile renderla evidente in una pagina web. Comunque, esistevano già ipertesti disponibili su supporti ottici (CD-ROM). Anche dalla lettura di un CD-ROM si può intuire che la multimedialità implica l'ipertestualità, anche in assenza di interattività. Prima del web, Internet era una serie di archivi da consultare da punti remoti col proprio computer; serviva a scambiare tra gli utenti soprattutto informazioni di natura testuale, senza il corredo di suoni o immagini, e il rapporto tra mittenti e destinatari era sempre simmetrico e i ruoli si potevano invertire. Esistevano FTP (trasmissione di documenti) e Telnet (connessione diretta da terminale a terminale). L'idea di Berners-Lee fu: basta con questo schermo nero. Facciamo che l'informazione appaia nella forma di immagine. Ho raccolto in due tabelle le perle del libro:
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