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 Libro del mese   

Anno 2010


Area linguistica e semiotica MAGGIO 2010 Prima edizione,
maggio 2008

L'Autore

Massimiliano Canuti svolge l'attività di ricercatore presso l'Università di Perugia.

Massimiliano Canuti

Basco ed etrusco
Due lingue sottoposte all'influsso europeo


Editore

Fabrizio Serra, Pisa-Roma: 2008.
Collana "Studia erudita".

 ISBN: 978-88-6227-049-6

Basco ed etrusco
L'etrusco è una lingua che attira da sempre l'interesse degli studiosi.
Fin dal 1875 è stata chiarita l'origine non indoeuropea della lingua etrusca (pag. 170).

I linguisti, forse spiazzati da questa "anomalia", hanno cercato in tutti i modi di attribuire comunque all'etrusco una parentela con le lingue indoeuropee. In particolare, hanno cercato di trovare dei collegamenti tra l'etrusco e le lingue dei popoli confinanti.
L'autore spiega come la maggior parte delle spiegazioni siano però autoreferenziali e, in alcuni casi, ''ad hoc''. A cosa si devono allora gli elementi (fonetici, morfologici, sintattici) presenti all'interno dell'etrusco riconducibili alle lingue indoeuropee?

L'autore si propone di fare un paragone con il basco. Il basco è una lingua agglutinante, come l'etrusco, è sempre stato circondato da lingue indoeuropee, come l'etrusco, con la differenza che, fortunatamente, è vivo ancora oggi.
Le influenze che ha subito il basco durante la sua millenaria esistenza dovrebbero essere paragonabili agli influssi subiti dall'etrusco tra i secoli VII e I a.C.

L'autore analizza la fonetica etrusca, il lessico, la morfologia.

Giunge alla conclusione che i tentativi di accostare l'etrusco alla famiglia indoeuropea non sono credibili. Il paragone con il basco lo dimostra: infatti la lingua basca, nella sua millenaria esistenza, non ha mai subito modificazioni nella sua struttura, pur acquisendo diverse centinaia di parole dalle lingue confinanti. Nel caso del basco le lingue indoeuropee confinanti sono state l'iberico, il latino ed il francese.
Nel caso dell'etrusco sono state il greco, l'osco-umbro, il sabino ed il latino. Tutte lingue che hanno "accerchiato" l'etrusco, e dalle quali ha ricevuto molti prestiti, ma che rimangono strutturalmente esterne all'idioma dei Tirreni.
La teoria di una comune ascendenza genetica è quindi confutata.
L'autore dimostra invece un'interessante analogia strutturale tra l'etrusco e due lingue antiche, ed entrambe estinte: il retico ed il lemnio.

È interessante l'idea di concludere il volume condensando la tesi proposta in una proporzione:

Etrusco : basco = lingue italiche : latino e lingue romanze