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 Libro del mese   

Anno 2008


Manuali universitari APRILE 2008

Seconda edizione,
febbraio 2004



L'autore

Stefano Cristante è Professore associato
all'Università del Salento (Lecce).

 

 

 

Stefano Cristante

Potere e comunicazione.
Sociologie dell'opinione pubblica




Editore

Liguori editore.
Collana "Socio/Logie".


 

Il libro inizia con una disquisizione sull'antinomia potere/comunicazione in Max Weber. Il sociologo austriaco, indagando l'origine del potere, elaborò una famosa tripartizione:

  1. Potere razionale-legale;
  2. Potere tradizionale;
  3. Potere carismatico.

Nel resto del volume l'Autore analizza i più importanti contributi della sociologia nordamericana ed europea sull'argomento. Negli anni Venti prende le mosse la corrente di studi americana, che nella seconda metà del XX secolo diverrà dominante. L'apripista è Walter Lippman, del quale nel 1922 (lo stesso anno di Economia e Società di Weber) esce L'opinione pubblica. La questione che Lippman pone sul tappeto è "come funziona il potere"?
Predomina nella pubblicistica scientifica americana ed europea, anche nei successivi anni Trenta, l'idea che i media abbiano un impatto totalizzante sugli individui. Gli studiosi americani elaborano, sulla base della teoria comportamentista, una spiegazione meccanica dell'influenza dei media, sul modello stimolo-risposta.

Nel 1950 esce Potere e società di Harold Lasswell. Per la prima volta non si parla più di impatto totalizzante dei media, ma di un effetto di rafforzamento delle opinioni consolidate. Contemporaneo di Lasswell è Paul Lazarsfeld, che adotta un approccio psico-comunicativo: gli atteggiamenti ed i comportamenti comunicativi vanno esaminati all'interno delle dinamiche di gruppo.

Il Paese non anglosassone dove, nel dopoguerra, si sviluppano di più gli studi comunicativi è la Francia. All'inizio degli anni '60 Pierre Bourdieu e Edgar Morin pubblicano interessanti pamphlet sul'industria culturale. Nel 1967 esce La società dello spettacolo di Guy Debord, che critica i concetti tradizionali di opinione pubblica.

Tornando in ambito anglosassone, un contributo determinante allo studio dell'opinione pubblica nella società dell'informazione fu quello dato dal canadese Marshall McLuhan, teorico della Galassia Gutenberg e autore della classificazione dei medium in caldi e freddi. Nell'ultimo capitolo del libro si riprende la definizione di potere in Weber e si traccia una mappa del potere e della "doxasfera" Ð la sfera dell'opinione pubblica.