La storia delle equazioni si intreccia con la storia del pensiero scientifico:
per gli Egizi erano uno strumento dagli infiniti usi: serviva per calcolare
l'equa spartizione di forme di pane come la pendenza delle piramidi. In
realtà il libro tratta delle equazioni solo in una parte, la prima,
dove viene narrata anche la vita di Nicolò Tartaglia e Gerolamo
Cardano. Nel resto si sofferma sull'importanza della forma simmetrica
nella natura, per altro molto avvincente. Già: uno dei meriti dell'Autore
è proprio quello di raccontare una storia e di inframmezzarla con
qualche spiegazione dotta; in questo modo riesce a rendere attraente una
materia che, purtroppo, a molti di noi è sempre risultata oscura
e arida. La seconda parte, relativa alla descrizione della simmetria,
è invero attraente. Sorprende come la simmetria attraversi tutti
i campi della scienza e come, volendo parlare di questo argomento, sia
in Il punto di unione tra le due parti del libro è la spiegazione
della famosa dimostrazione di Evariste Galois (1813) che scoprì
come non sia possibile risolvere un'equazione di quinto grado (ecco l'"equazione
impossibile" del titolo). Il metodo che usò Galois per arrivare
alla dimostrazione gli fruttò la creazione della Teoria dei gruppi.
Con la teoria dei Gruppi sono spiegabili molti dei concetti-chiave della
fisica del Novecento, dalle teorie di Einstein al poderoso tentativo della
scienza di oggi di riunificare le quattro forze fondamentali dell'universo.
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Mario Livio
L'equazione impossibile
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Editore
Rizzoli, Milano, 2005.
Autore
Mario Livio, astrofisico, vive e lavora
negli USA all'Istituto per la scienza dei telescopi spaziali, nel gruppo
che coordina il programma scientifico del telescopio spaziale "Hubble".
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