Diamo uno sguardo all'indice:
1. La semiotica: dalle origini al Novecento;
2. La comunicazione;
3. Le lingue storico-naturali
4. Semiotica del testo.
Sembra che l'autrice voglia parlare di tutto in poco spazio, col rischio
inevitabile di perdersi o non approfondire niente. Invece riesce nel suo
intento. C'è proprio tutto quello che è necessario sapere
sulla semiotica per chi studia questa materia per la prima volta.
Viene spiegato il Cratilo, ci sono dieci pagine sia per de Saussure
che per Peirce. Ci sono diverse definizioni di comunicazione, si parla
di Austin e Grice.
Vengono spiegati bene i codici monoplanari e biplanari (argomento ostico
per tutti, non solo per i principianti). Altra cosa interessante: l'Autrice
giunge a parlare di connotazione partendo dal concetto dicreatività
all'interno dei codici, parlando poi dei neologismi e definendo infine
il metalinguaggio.
Anche nella sezione di Semiotica del testo l'Autrice riesce a parlare
di tutto. Trova lo spazio per elencare le 31 funzioni di Propp. Spiega
benissimo la differenza tra discorso e storia, tra intreccio e fabula.
Efficaci le trattazioni di Greimas e di Eco, chiare nei concetti e ricche
di schemi.
|
Anna Cicalese
Semiotica e comunicazione
|
Editore
FrancoAngeli, Milano, 2004.
Collana "Scienze della Comunicazione".
Autrice
Anna Cicalese insegna Semiotica e
Linguistica Informatica all'Università di Salerno. Si occupa
di analisi del testo, in particolare del testo pubblicitario, e di analisi
formale dei dati linguistici.
|
|
Mi ha colpito lo Schema 3 di pag. 73 dove si fa il confronto tra approccio
greimasiano ed approccio peirciano. Sopra il primo termine c'è
l'indicazione "anni Sessanta-Ottanta" e sopra il secondo c'è
il riferimento "dagli anni Ottanta in poi". I primi anni Novanta,
queli dei primi iscritti a Scienze della Comunicazione, appartengono già
al passato...
|