Gli autori
Tony Buzan, inglese, è
nato a Londra nel 1942. Si è laureato nel 1964 in psicologia e
in matematica. È il creatore delle "mappe mentali", che
ha scoperto autonomamente nel corso delle sue ricerche sull'apprendimento
e la mnemotecnica. Ha scritto su quest'argomento dei libri di successo;
ha condotto una fortunata trasmissione alla BBC ("Use your brain"
- "Usiamo la testa"), da cui ha tratto un libro - anch'esso
diventato best-seller. Oggi svolge attività di consulenza per governi
e aziende sull'impiego delle risorse mentali e sulle capacità di
apprendimento.
Barry Buzan, fratello di Tony, insegna Studi internazionali all'università
Westminster di Londra. Si occupa dell'uso e dello sviluppo delle mappe
mentali fin dal 1970 e collabora con Tony dal 1981.
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Tony e Barry Buzan
Mappe mentali
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Editore
NLP Italy, Milano: 2003.
Collana "Strategie dei geni".
Ed. originale: The Mind map book, 1993 e 2000.
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La mappa mentale è una forma di pensiero associativo.
Di solito quando ascoltiamo un discorso o leggiamo un testo, siamo abituati
a riassumerlo secondo la successione degli argomenti. Alcuni amici, quando
si andava all'università, mi dicevano che facevano la "fotografia"
della pagina scritta e questo li aiutava a ricordarne il contenuto.
Dopo aver letto questo libro posso dire: quanta fatica sprecata! La nostra
mente è sì particolarmente adatta a sviluppare idee associative,
ma non tra i concetti e la loro cornice! Invece di memorizzare cornici,
è molto più opportuno ricostruire il processo mentale che
ci fa capire un concetto e memorizzare quello!
Le mappe mentali, infatti, riflettono la natura del pensiero. Le due novità
delle mappe mentali che balzano subito agli occhi sono: a) la loro forma
(purtroppo una mera descrizione a parole non può rendere l'idea):
le mappe mentali sono disegnate, prima si vedono e si guardano, poi si
legge cosa c'è dentro; b) il metodo con cui sono realizzate dipende
dal fatto che, nella nostra mente, creatività e memoria, lungi
dall'essere processi separati, sono piuttosto lo specchio di un unico
processo; c) forma e contenuto sono direttamente correlati, tanto che
una spiega l'altro. Per esempio, gli appunti di un discorso involuto presi
in forma di mappa mentale appaiono essi stessi poco "attraenti"
e confusi.
In origine le mappe mentali erano una tecnica di memorizzazione, poi l'Autore
le ha fatte evolvere fino a farle diventare una tecnica creativa e multifunzionale
del pensiero. In questo lavoro è stato aiutato da due esperti:
il prof. Roger Sperry per gli studi sul cervello e Paul Torrance per la
creatività.
Oggi trovano applicazione nella risoluzione di problemi (problem solving)
e persino nella formazione e nella presentazione di argomenti in pubblico
(p. es. in conferenze). Le mappe mentali possono essere usate anche in
gruppo, per esempio per gestire una riunione aziendale, o organizzativa
in genere.
Il libro contiene numerose foto originali di mappe mentali a colori (sia
in italiano che in inglese) e numerosi esercizi per chi vuole imparare
a disegnarle da sé.
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