Anche se il titolo è la citazione di una celeberrima opera di Weber, il libro non è una critica al sociologo austriaco, bensì il suo scopo è superarlo. Le proprietà "critiche" dei popoli protestanti che, secondo Weber, li condussero sulla strada della modernità e del capitalismo, sono in realtà ben presenti anche nell'etica cattolica. Anzi, al termine di un secolo (il XX°) di dibattito interno alla Chiesa di Roma, è sorta una visione del capitalismo più completa e soddisfacente dell'"etica protestante".
L'Autore analizza le "pietre miliari" della discussione cattolica sul capitalismo, cioè le tre Lettere encicliche: Rerum Novarum (1891); Quadragesimo Anno (1931) e Centesimus Annus (1991).
Il punto cruciale dell'etica cattolica in relazione al capitalismo è l'innata e geniale capacità creativa dell'uomo.