L'immagine mentale affascina da sempre la scienza. È un processo
particolare, magico. Da sempre gli studiosi hanno cercato di capire come
riesce il nostro cervello a ricrearsi l'immagine della realtà.
È stato calcolato che la maggior parte dell'attività visiva
umana è interna, è cioè attività immaginativa,
non semplice vedere e guardare.
Da un punto di vista cognitivo il sistema visivo è un'interfaccia.
Esso si attiva indipendentemente dalla nostra volontà. Quando e
come si attiva? Il primo contributo di questo libro collettaneo tratta
proprio l'attività immaginativa (imagery in inglese). Segue
la spiegazione della distinzione tra imagery e percezione. Il terzo
capitolo tratta l'analisi sui differenti tipi di immagini mentali. Ci
sono immagini generali, cioè sono le stesse per tutti (p. es. il
Colosseo), poi ci sono immagini specifiche, autobiografiche. Il quarto
mi ha incuriosito molto: "Immagini mentali e memoria". Si conferma
sperimentalmente che le immagini interattive servono a ricordare un oggetto
meglio delle immagini "singole"; che è più efficace
produrre immagini bizzarre che standard e che tutti possono immaginare
e trarre così un vantaggio mnestico da ciò. Le femmine hanno
meno capacità di creare immagini dei maschi, tuttavia ricordano
meglio.
Cesare Cornoldi tratta della memoria di lavoro visuo-spaziale mentre Alessandro
Antonietti esplora una questione ontologica: "Le immagini mentali
nei processi di pensiero: epifenomeni o proprietà emergenti?"
Concludono due saggi scritti da neuropsicologi: Vilfredo De Pascalis tratta
della localizzazione delle strutture e dei circuiti neuronali che presiedono
al processo di elaborazione delle immagini mentali. Dario Grossi mostra
qual è il contributo della neuropsicologia nella localizzazione
del "sistema immaginativo" (è chiara la sua ottica cognitivista)
e nel localizzare le capacità immaginative nei due emisferi cerebrali.
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Francesco
S. Marucci
(a cura di)
Le
immagini mentali
Editore
La Nuova Italia Scientifica, 1995.
Collana "Psicologia".
L'autore
Francesco S. Marucci insegna Psicologia del pensiero all'Università
"La Sapienza" di Roma
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