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NOVEMBRE 2000 |
Prima edizione, |
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Eugenio Reale, napoletano, era il dirigente della sezione partenopea del PCI. È lui ad accogliere Togliatti al suo ritorno in Italia nel 1944 dopo l'esilio in Unione Sovietica. Tra i due nasce anche una bella amicizia. Il capo del partito incarica Reale di tenere i rapporti tra il PCI e i Paesi socialisti dell'Est europeo. Subito l'inviato si accorge delle condizioni di vita di quei popoli e della mancanza di libertà che sembra connaturale al regime socialista. Al suo ritorno in Italia cerca di avviare un dibattito all'interno del partito, ma ciò gli procura solamente silenzio e freddezza. L'amicizia con Togliatti si esaurisce. Reale viene messo sotto accusa e alla fine viene espulso dal partito. L'ex-dirigente avrebbe tutto il diritto di vendicarsi e di rivelare il vero motivo per cui era stato inviato all'estero per quegli anni. Ma il dirigente conserverà sempre con sé fino alla morte le carte che testimoniano le transazioni economiche in nero tra le aziende vicine al PCI e i Paesi socialisti. Ora vengono pubblicate dai suoi ex-collaboratori. |
Giuseppe Averardi Le carte del PCI. Dai Taccuini di Eugenio Reale la genesi di Tangentopoli. Editore
L'autore |
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