UN POCO DI STORIA
Sul finire dell'800 e durante la prima metà del secolo scorso in tutta Italia era in auge la cultura della musica per strumenti a plettro con in primo piano il mandolino. Ragazze di buona famiglia lo studiavano, molti artigiani e negozianti nei momenti di riposo si dilettavano con questo strumento, virtuosi si esibivano nelle osterie e altri locali di ritrovo. Si venivano così a formare piccoli complessi ed anche orchestre ampiamente articolate dedicate a questo tipo di strumenti. Anche i musicisti del tempo non lesinavano i loro sforzi per comporre o trascrivere musica adatta.
La città di Parma non fu da meno.
Rileviamo dal "Dizionario dei Musicisti del Ducato di Parma e Piacenza":
>"La prima notizia che abbiamo di un Club mandolinistico parmense risale al 1890. Nel programma della Festa universitaria data al Teatro Regio il 10 mag., risulta che le musiche furono eseguite dalla Banda del 64° fanteria e da questo Club. Nel primo dopoguerra il professore di viola Attilio Campanini dette vita a un circolo mandolinistico, che si articolò in un'orchestra di strumenti a plettro e in una scuola, intitolati a Giovanni Bottesini. Il primo concerto, riporta Il Piccolo del 23 apr. 1921, si tenne al Teatro di S. Giovanni. Seguirono ogni anno diversi concerti anche nelle città vicine. Nell'ott. 1923 l'orchestra vinse il concorso di Bologna indetto dal giornale Il concerto, e il Campanini fu premiato di medaglia d'oro per le 4 composizioni presentate. L' orchestra, la cui sede era in piazza S. Francesco 12, ebbe una viva attività autonoma poi, quando il regime fascista regolamentò le attività artistiche, mutata nel nome, divenne il Gruppo Mandolinistico del Dopolavoro Provinciale. In questa veste si presentò con un concerto del 10 dic. 1932, il primo di una lunga serie, nei quali solista fu spesso il chitarrista Renzo Cabassi. Docente e direttore d'orchestra rimase sempre il Campanini, avendo come assistente Guido Del Canale. L'orchestra era composta da 6 mandolini primi, 6 mandolini secondi, 4 mandole tenorili, 1 mandola contralto, 6 chitarre. Nel 1937 al gruppo degli strumenti a plettro si aggiunse un'orchestra con annessa scuola di fisarmonica, diretta da Antonio Guidetti che, assieme al coro e alla banda, costituì il gruppo musicale dell'Opera Nazionale Dopolavoro. Morto il 29 agosto 1938 a 64 anni Attilio Campanini, il complesso mandolinistico volle intitolarsi al suo nome e fu diretto da Silvio Melasi. Sia i mandolinisti che i fisarmonicisti (tra i quali si distinsero Pierino Barbieri e Artemio Fava) furono attivi con un grande numero di concerti fino alla seconda guerra mondiale." <
L'orchestra de I Mandolinisti di Parma, sorta nel 1997, si è prefissa di riprendere il filo di quel discorso, tralasciato ormai da diversi decenni, al fine di rinverdire una tradizione amata dagli appassionati di questo genere musicale.