Tratto dalla "Gazzetta del Mezzogiorno" dell’11/8/2002
Da Bari a Putignano a Egnazia, a Mola, il terrore delle presenze oscure
Dove vivono gli spiriti
Non solo, ma anche i folletti, i gaguri, i diavoli
Abitualmente si pensa ai fantasmi o ai mostri come a frutto della fantasia, della letteratura di voci che circolavano nei paesi. In realtà, esiste qualcosa di più di semplici dicerie. Andando indietro nei tempi è possibile verificare che non solo si trattava di voci insistenti su presenze strane in certe case o in certi luoghi, ma che c’erano anche testimonianze e racconti minuziosi di questi strani fenomeni. Fantasmi a Bari, fantasmi in Puglia?
Ebbene sì, anche questo in una regione, la Puglia appunto, che riserva spesso sorprese. Armando Perotti, storico molto serio del secolo scorso, segnalò un fatto particolare, una casa infestata dagli spiriti sin nel Cinquecento, che fece parlare le cronache cittadine.
Nel ‘500, di fronte alla porta del castello svevo, quella che si affaccia verso la città vecchia, c’era una piazza molto grande e tutt’intorno i palazzi più signorili della città nei quali abitavano le famiglie più ricche e più importanti. Fra questi un certo Franco Carofiglio che, alla sua morte, destinò la propria casa per la costruzione di una piccola chiesa in onore di santa Caterina e un ospedale (non come lo intendiamo oggi, ma come ricovero) intitolato a San Tommaso. Anni dopo la sua morte Giosuè De Ruggiero, considerato il favorito della duchessa Isabella Sforza, voleva costruirsi un palazzo nella piazza più prestigiosa della città e chiese alla duchessa i1 permesso di abbattere chiesetta e ospedale per edificare lì i1 proprio palazzo. Isabella acconsentì. I baresi videro di mal occhio questa decisione, che prevedeva la realizzazione di un palazzo di un signorotto su un terreno sacro. Quando Isabella morì, il popolo dette vita a una rivolta e dopo aver incarcerato De Ruggiero, gli tolsero tutti gli averi e lo scacciarono dalla città. Questo palazzo diventò di proprietà dell’Università di Bari (allora così si chiamava il Comune). Privo di cure, i1 palazzo cominciava a rovinarsi ma soprattutto i baresi cominciarono a non vivere bene perché intimoriti da strani rumori notturni. Inoltre, qualcuno assicurava di aver assistito a tremende apparizioni notturne. Secondo Beatilo, era il castigo di Dio per chi costruiva edifici sui luoghi sacri. De Ruggiero, dal canto suo, morì solo, povero e disperato. Ma la malasorte pare colpisse anche coloro che andavano ad abitare in quel palazzo. Nella notte si sentivano rumori di catene, suoni vari, pare che fantasmi e larve apparissero. Da quel momento nessuno volle andare ad abitare in quel palazzo. Alla fine, divenuto un rudere, fu abbattuto. Anche sulla litoranea fra Mola e Bari, c era una vecchia casa in rovina, detta la torre dei diavoli, perché un secolo fa molti dicevano di veder uscire di notte gruppi di demoni. O a Egnazia, bastava porre sulla pietra dell’ara della ninfa Egnazia un cero o un pezzo di legno e subito prendeva fuoco. Sotto le pietre, dicevano, si nascondeva un diavolo. Come anche il gaguro, un folletto misterioso di Putignano che, fino agli anni Cinquanta, faceva molti dispetti e terrorizzava la gente che di notte attraversava le strade del centro storico.
ManlioTriggiani
HOME | Misteri di Puglia |