Opera di Stefano Sterbini
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"Occhi di cenere" –Sedimentazioni luciferine
Januarum Tres Opus Mystericum
Personaggi :
Magister Icarus
Il Poeta
La Danzatrice Strega
Vox Daemonica
Penombra. Sulla destra della scena si trova un Salice piangente ricoperto di maschere tutte uguali a quella indossata da Magister Icarus. Si può intravedere solo la base del tronco mentre il resto è nascosto alla vista da un drappo di velluto nero. Sulla sinistra, invece, è posizionata una finestra oscurata da tende nere. Al centro della scena un ceppo di legno sul quale è conficcata un’accetta. Un piccolo candelabro d’argento e a un solo braccio è appena visibile sullo sfondo.
VOX DAEMONICA - …Ho intessuto per te un sudario di neri capelli….Mater Lacrimarum è il mio Nome…Ho scritto la tua vita con una piuma di corvo intinta nel Sogno…Mater Suspiriorum è il mio Nome….Ho illuminato il tuo Sentiero con la mia Oscurità…Mater Tenebrarum è il mio Nome…Sicut incepit Opus Magnum….
Proiezione di immagini alchemiche:"Azoth" di Basilio Valentino. Breve stacco musicale. Luce azzurrognola diffusa soffusamente sulla scena.
(Magister Icarus è appoggiato, in piedi, a una parete. Ha il volto coperto da una maschera metà nera e metà di color argento. Sembra assorto nei suoi pensieri mentre manovra i fili di una piccola marionetta. La marionetta indossa una maschera uguale a quella di Magister Icarus . Lo strano personaggio si accorge della presenza dei "viaggiatori-spettatori" e, così, con grande cura ripone la marionetta sul ceppo.)
MAGISTER ICARUS (Rivolgendosi ai "viaggiatori") – E così, vi siete finalmente degnati di rendermi visita…Siate, allora, i benvenuti giacché quest’umile Dimora sarà per voi confortevole rifugio durante la vostra breve permanenza. Amabili creature di Sale…Servono occhi di fantasma per penetrare i Misteri di quest’Antica Dimora….
(Sfiora, con aria pensierosa, una delle pareti)
MAGISTER ICARUS – Antica Incorruttibile Dimora…Immane Disumano Sacrificio…consumato all’ombra di nove pallide candele…
(Si avvicina al Candelabro e, con gesto di devozione, accende la Candela. Poi, torna a guardarsi attorno)
MAGISTER ICARUS – Mi sento graffiato, quasi delicatamente ferito, da un raggio di Poesia…Le pietre di questi muri, stelle solitarie incendiate dalla Luna…cadute dal Cielo…ingoiate dal Silenzio…
(Osserva, per alcuni istanti, la fiamma della Candela. Dopo di ciò, accende alcuni fiammiferi con la Fiamma e, con gesti rapidi e secchi, li lancia nel vuoto)
MAGISTER ICARUS (Guardando malinconicamente i fiammiferi caduti a terra) – Fui come queste stelle…volli seguire il mio capriccioso Destino..assecondai il mio istinto e i miei desideri…
(Magister Icarus, in rispettoso silenzio, si avvicina al ceppo di legno e, inginocchiandosi, ne estrae una resina rossa.)
MAGISTER ICARUS (Rivolgendosi ai "viaggiatori") – Che effetto fa estrarre da un corpo inerte il sangue rappreso di sogni bizzarri??!! Una cosa è certa..una sola cosa…(Magister Icarus guarda il ceppo sfiorandolo con una mano) Ora, il mio corpo ha smesso di sanguinare…
(Costruisce una sorta di scranno con la resina e i fiammiferi caduti a terra. Vi depone sopra la marionetta. Quindi, dopo aver estratto l’accetta, si siede sul ceppo come fosse un trono. Stacco musicale. Proiezione su Magister Icarus dell’immagine Microprosopica. Terminato lo stacco musicale, si alza e si dirige verso la Finestra.)
MAGISTER ICARUS (Si rivolge ai "viaggiatori") – E tutto questo non è altro che l’Anticamera del mio Regno….
(Scosta appena le tende della Finestra guardando aldilà di essa come se riuscisse a vedere oltre ogni umana percezione. La voce è malinconica.)
MAGISTER ICARUS – Qui, le Speranze, i Sogni, i Ricordi, i Desideri stessi si tramutano in Pietra e rimangono lì a guardarti per l’Eternità come pesanti monoliti preistorici. Eppure, è così bello vedere sorgere la Luna che, con i suoi timidi raggi, proietta a terra le ombre di quelle immobili figure granitiche; così, il Cammino della Luna, in questo limpido Cielo, sembra infondere vita a quelle maestose statue…e tutto ti diventa più familiare…
Silenzio riempito
MAGISTER ICARUS – Da me il Sole non esiste.. e allora, io attendo il sorgere della Luna così come voi attendete l’alba…Talvolta, poi, si alza un tiepido vento simile a quello di primavera che, passando fra quei bizzarri monoliti, crea una specie di Voce…come un Lamento….
(Repentinamente volge lo sguardo verso i "viaggiatori". Appare visibilmente infastidito)
MAGISTER ICARUS – Per il resto, solo Ombre, vuote sagome che brancolano nel buio…
(Guarda severamente i "viaggiatori". Quindi, dopo breve pausa di silenzio, si tranquillizza e si rivolge ancora a loro)
MAGISTER ICARUS – Già…non siete qui per questo…
(Si siede sul ceppo-trono)
MAGISTER ICARUS – Non siete qui per sentirvi raccontare la Storia e la Geografia del mio Regno…Dovrei esservi solo guida nel vostro difficile Viaggio…
Pausa
(Si mette la testa fra le mani come se stesse per esplodere)
MAGISTER ICARUS – Chi sono io…chi sono io…Il vostro inopportuno desiderio di conoscere la mia identità mi ammorba!!!
(Si alza quasi di scatto)
MAGISTER ICARUS – Possibile che dobbiate sempre ridurre ogni cosa ad un semplice nome?!! La realtà che vi circonda vi sfugge continuamente di mano, ma ricordate che un semplice nome potrà afferrare solo l’essenza del niente. Avete paura e, così, tentate di ingannarvi con puerili giochi di parole! Tutto si trasforma, tutto si trasmuta…è il normale ciclo degli eventi…
(Proiezione dell’immagine dell’Ouroboros)
MAGISTER ICARUS – Tutto ciò che non ha nome non esiste, vero??!! Conoscere il mio Nome…
(Ride sarcasticamente)
MAGISTER ICARUS - Ho tanti nomi…troppi, forse…e neanche uno scelto da me…un Mare inquinato di umane definizioni in cui io mi perdo e annego. E allora, se proprio non ne potete fare a meno, chiamatemi come volete ma non fatelo mai di fronte a me…potreste ferire la mia sensibilità….
Pausa
MAGISTER ICARUS – Ma guardiamoci…siamo solo io e voi in questo assurdo "dove" dimensionale, in questo Limbo in cui anche il Tempo rimane ucciso…
Pausa
MAGISTER ICARUS (Rivolgendosi ai "viaggiatori" con tono da ultima sentenza) – Il vostro Viaggio sta per avere inizio e per esservi buona guida è necessario che richiami alla mente la Memoria di un vecchio amico…lui sì che è un vero Poeta, anzi il Poeta della Trasformazione…
Silenzio riempito
MAGISTER ICARUS – Perché faccio tutto questo? Perché proprio per voi? La solita vostra curiosità, vero? Ebbene, voglio rispondervi…Per noia o, forse, per gioco; o, forse, perché indicandovi il Sentiero e offrendovi, così, una possibilità di salvezza, potrò rimanere solo…
(Si avvicina alla Finestra e ne scosta le tende)
MAGISTER ICARUS – Solo…in questo mio Regno di malinconica Fantasia…
Pausa
MAGISTER ICARUS – In fondo, il mio Inferno me lo sono costruito io…e ora, Buio poiché sento arrivare il Poeta…
La luce azzurrognola si affievolisce cedendo il passo alla penombra.
(Magister Icarus si trasmuta nel Poeta all’insaputa dei "viaggiatori")
VOX DAEMONICA – E un giorno, un bel giorno di Primavera, il Bruco diventò Farfalla, una bellissima farfalla nera dai riflessi color dell’Argento. Dopo lunghi e faticosi voli, un altro bel giorno d’Estate, la Farfalla vide, sotto un grande Albero, il corpo disteso di un uomo che aveva la bocca spalancata. Lei vi entrò e fu la Vita. Fu molto felice di scoprire i segreti di quel corpo e di esprimere le sue più profonde emozioni con l’Arte della Poesia. Ma si sa…la farfalla vola da un fiore all’altro; è sempre protagonista di una continua ricerca. Un giorno, però, un bel giorno d’Autunno volle indagare l’Arcano Segreto dell’Universo e non riuscendo a trovare risposta lanciò il suo Urlo…Venne, infine, l’implacabile Inverno…
(Il Poeta è in piedi e ha lo sguardo perso nel vuoto)
I – ARCANI SECRETI VESTIBULUM
"L’Urlo della Farfalla"
Luce azzurrognola soffusa. Stacco musicale carico di sofferenza. Proiezione di immagini "volti e parole" direttamente sul Poeta. Fine dello stacco musicale. Silenzio irreale.
( Il Poeta afferra l’accetta e comincia a colpire con ritmo regolare il ceppo di legno. Il silenzio è spezzato, all’improvviso, dal respiro ansimante del Poeta.)
Proiezione sul Poeta dell’immagine dell’Ombra della Farfalla.
(Il Poeta si accanisce sul ceppo, finché sfinito, lascia cadere a terra l’accetta.)
Si alza la Nebbia.
( Il Poeta cade sulle ginocchia di fronte al ceppo. Tenta di scavare il ceppo con le unghie. Alle sue spalle, viene proiettata l’immagine evocativa della Ribellione).
Stacco musicale.
(Il Poeta si rialza lentamente.)
L’immagine proiettata si sovrappone al Poeta divenendo un corpo unico. La musica sfuma; subentra la "voce" di un battito cardiaco.
( Il Poeta è in piedi immobile. Lo sguardo è trasfigurato.)
Inizia la Cerimonia di Cassiel. Improvvisa esplode la musica.
( Il Poeta è, ancora, avvolto dalla Nebbia. Egli afferra il Candelabro e versa alcune gocce di cera sulle sue mani. Ripone con gesto di devozione il Candelabro. Egli è, di nuovo, davanti al ceppo; allarga le braccia rivolgendo le palme delle mani verso l’alto).
Proiezione di immagini "evocative" sul Poeta. La musica si spegne.
(Il Poeta incrocia le braccia sul petto.)
IL POETA – Ad extremum spiritum te invoco, Matre Lacrimarum!
Ad extremum spiritum te invoco, Matre Suspiriorum!
Ad extremum spiritum te invoco, Matre Tenebrarum!
Così portami la Tua Luce di Tenebra,
così insegnami il Cammino delle Remote Stelle,
così conducimi fino al Regno del Folle Azatoth!
Tibi me coniungo in aeterno…
(Si raccoglie a terra su se stesso)
VOX DAEMONICA – La nera Farfalla dai riflessi color dell’Argento invoca il Suo Ultimo Supplizio prima della Sepoltura…La Luce s’illumina di Tenebra…
(Un’Ombra, danzando, stende sul Poeta un velo nero. L’Ombra è accompagnata da musica surreale.)
VOX DAEMONICA – L’Anima si avvolge su se stessa et in pacem requiescat…AMEN
II – JANUA SATURNIA
"Il Regno del Dio Sciacallo"
Suoni sepolcrali. Proiezione dell’immagine di Nigredo o Putrefactio
VOX DAEMONICA - ..e fu così che la Farfalla implose di Morte nel Suo estremo percepirsi..Ho visto squarciarsi il petto dell’Uomo disteso sotto il Grande Albero ma non vi trovai il passaggio di farfalla alcuna. Era solo un corpo senza vita. Il mio…
III – JANUA LUNARIS
"La Falce dell’Intuizione Selenica"
Il Risveglio. Lampi di luce.
VOX DAEMONICA – solo, alzai lo sguardo e vidi uno strano uccello dorato senza zampe nutrirsi della Rugiada del Cielo. Mi guardò…i suoi occhi avevano riflessi color dell’Argento..divenne lo Specchio della mia Poesia fino al momento in cui apparve l’Angelo Samael…Allora, l’uccello dorato si lasciò catturare e Samael, con mani di Fuoco, lo plasmò a Sua immagine e somiglianza..Fu così che compresi…
Lampi di luce
(Il Poeta si risveglia squarciando il velo. Egli si rialza scrutando con lo sguardo una remota Dimensione.)
VOX DAEMONICA – Haec est clara dies..clararum clara dierum..de Profundis clamavi cum magno dolore…Aradia rispose mostrandomi la Sacra Foresta di Cernunnos…
Proiezione di immagini di glifi runici. Stacco musicale di atmosfera pagana.
( Sgorga l’Animalità del Poeta)
IV – JANUA MARTIALIS
"La Catarsi Licantropica"
IL POETA (In uno stato di semitrance) – La Luna affonda, come lama di pugnale, la Sua Luce spettrale nel cuore della Foresta rivelandomi un Sentiero. Lo vedo…un ancestrale richiamo mi guida; è come il verso sordo di una Bestia in agguato…non so da dove provenga..ho, comunque, la netta sensazione che ogni singolo organo del Corpo della Foresta pulsi di un’arcana Energia vomitata dal Cosmo stesso..ho Sete…
(Assorbe l’Energia inebriandosene)
IL POETA - ..Dolce Flusso Orgonico…Sento scorrere in me il Caldo Sangue dell’Universo…
Effetto sonoro che richiama l’urlo di piacere e il verso sordo della Bestia
IL POETA – Leviatano si è risvegliato in questa Notte di tregenda in cui giovani streghe celebrano Antichi Riti…
Proiezione dell’immagine del Baphomet sul Poeta
IL POETA – Seducenti Litanie di Liberazione…Vibrazioni sabbatiche percorrono il mio Corpo…gonfio di primeva Forza Demonica…Purpurea Materia con cui ho forgiato la Spada di Samael…la mia Spada
(Mentre il Poeta scivola, lentamente, in un profondo stato di rapimento estatico entra in scena la Danzatrice Strega accompagnata da un incalzante ritmo tribale. La danzatrice Strega, con movimenti ammalianti, danza attorno al Poeta rendendo l’atmosfera ancor più coinvolgente.)
V – EXTREMA SENTENTIA
"Coincidentia Oppositorum"
(La Danzatrice Strega e il Poeta si uniscono in un Demonico Amplesso. La Danzatrice Strega sfila la camicia al Poeta e, dopo esserselo tolto, cinge il petto del Poeta con il suo mantello. La Danzatrice Strega "segna" il Poeta con la Cenere sigillando, così, il processo di Trasformazione. La Danzatrice Strega, con atto di estrema devozione, si accomiata dal Poeta. Il ritmo tribale s’interrompe. Sul Poeta viene proiettata l’immagine del Rebis alchemico.)
Stacco musicale evocante una mistica quiete
VOX DAEMONICA – Fu così che le creature di Sale e Sabbia esplosero in vertiginosi frammenti di Cenere e le loro Anime caddero pesanti nel ventre vorace dell’Antico Crogiolo…
Penombra
(Il Poeta si trasmuta in Magister Icarus all’insaputa dei "viaggiatori")
Luce azzurrognola soffusa
MAGISTER ICARUS - ..le loro Anime furono Una e in me le accolsi per l’Eternità di un Eterno Istante…in fondo ai miei occhi rivive ogni singola esistenza nutrita dal Cibo Incorruttibile della Memoria..rivive ogni singola Vita…anche quella di un Poeta che mai è esistito…
(Si toglie la Maschera rivelandone, al di sotto, una perfettamente identica. Si tocca il viso. Prende la Maschera tolta e la guarda come fosse uno Specchio).
Il drappo che copre il Salice si alza rivelando altre maschere tutte uguali alla sua.
(Ripone la sua Maschera accanto alle altre. Esce ridendo.)
Penombra.Stacco musicale. Immagine finale proiettata FINE
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