Tratto da Gente del 9 gennaio 2003
ORA LO DICE LA SCIENZA: IL MIELE HA PROPRIETA’ TERAPEUTICHE
GLI ANTICHI EGIZI LO USAVANO GIA’
Se le ferite non riescono a guarire perché i batteri resistono agli antibiotici, potrebbero essere curate con il miele. Le proprietà medicinali, sono state confermate da una ricerca pubblicata recentemente sulla rivista Journal of Applied Microbiology. Già nell’antico Egitto era conosciuto l’uso del miele come medicinale. Finora si riteneva che le sue proprietà terapeutiche fossero dovute semplicemente alla sua densa consistenza, capace di tenere l’aria lontana dalle ferite, e al suo contenuto di zuccheri che rallenta la crescita dei batteri. Ma la microbiologia Rose Cooper, dell’University of Wales Institute di Cardiff, ha dimostrato che non è così. Rispetto a una soluzione mielosa artificiale, con la stessa densità e l’identica concentrazione di zuccheri, il miele naturale uccide i batteri con una efficienza tre volte superiore. Alcuni tipi di miele, se opportunamente diluiti, formano perossido di idrogeno, che uccide i batteri e può essere usato efficacemente per pulire le ferite. Anche altre varietà di miele, che non generano questa sostanza, sono in grado di arrestare la crescita dei batteri. Le ricerche di laboratorio, svolte su Staphylococcus ed Enterococcus in grado di resistere ai tradizionali antibiotici, hanno dimostrato che le proprietà antimicrobiche del miele potrebbero derivare dagli enzimi secreti dalle api che lo producono o, in alternativa, dalla sua acidità o da elementi chimici presenti nel nettare della pianta di origine. Dunque gli antichi egizi non sbagliavano a essere convinti delle proprietà terapeutiche del miele e a impiegarlo in molteplici occasioni.
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