REMINISCENZE DI UN CULTO SOLARE NELLE ANTICHE RELIGIONI
di Vito Foschi
Per i cattolici di tutto il mondo il 25 dicembre è una data importante, è la data in cui è nato Gesù, ma non tutti sanno che la stessa data riveste la medesima importanza per moltissime altre antiche religioni di tutto il globo. Il 25 dicembre è la data di nascita di moltissime divinità. Ecco un breve elenco:
Come si vede, sono una moltitudine gli dei nati in questa data, e abbracciano tutto il globo, il "Vecchio Mondo" e il "Nuovo Mondo". Ci sono altre coincidenze con la religione cattolica, per esempio il fatto che il dio Ati sia nato da una vergine, o il dio Mithra nato anch’egli da una vergine in una grotta, ha una vita terrena di 33 anni e i suoi seguaci celebrano in suo ricordo un pasto seduto nella stessa mensa. Queste coincidenze fanno pensare, ma io voglio soffermarmi sul significato della data del 25 dicembre. La religione cattolica è relativamente giovane e ha assorbito varie influenze.
Il 25 dicembre si trova in prossimità di un evento astronomico di notevole importanza: il solstizio di inverno. In tale data le ore di luce raggiungono il minimo per poi riprendere a crescere. Un evento talmente naturale, che quasi non ci pensiamo più. Per i nostri antenati era invece importantissimo. Basta pensare alle condizioni in cui vivevano per rendersi conto che un inverno poteva rappresentare la morte. Per questo il fatto che le ore di luce tornavano a crescere era festeggiato con tutti gli onori. Era come se il Sole rinascesse. Quando i nostri progenitori sono diventati contadini il Sole è diventato ancora più importante, perché scandiva le stagioni, e con le stagioni i lavori agricoli. Inoltre esistono numerose prove che il Sole sia stata una divinità adorata in tutto il mondo preistorico. Dopotutto, è quasi naturale pensare che proprio intorno al sole nascesse un primitivo culto. Per quelli che hanno pensato che simili coincidenze siano il frutto di una antica religione comune a tutto il pianeta, di una qualche civiltà perduta ad esempio Atlantide, si sbagliano. Non perché non sia possibile l’esistenza di una antica civiltà perduta, che si chiami Atlantide o con un altro nome, ma per il semplice motivo che un culto solare si è potuto benissimo sviluppare indipendentemente in più parti del globo, in diversi periodi.
Un’altra data è comune a molte religioni del passato è corrisponde all’incirca all’equinozio di primavera. In questa gli dei morivano e risorgevano dopo 3 giorni. È curioso notare ancora una volta la coincidenza con le festività della Pasqua cattolica. Ma la spiegazione è la stessa data per la data del 25 dicembre. Sono tutte reminiscenze di un antico culto solare che si sono conservate nelle antiche religioni. Con lo sviluppo della civiltà, si sono sviluppate nuove idee, e anche le religioni si sono modificate e complicate. Ma il punto di partenza comune era lo stesso culto solare. Benché sviluppato indipendentemente in varie parti del globo non poteva prendere che caratteristiche comune, per il fatto che il ciclo solare, eccetto alcune regioni estreme, ha lo stesso svolgere su tutto il pianeta. Poi con le tecnologie dell’epoca non potevano certo misurare le differenze minime fra una regione e l’altra del globo. Un’altra idea: i tre giorni di morte prima della resurrezione possono rappresentare i tre mesi centrali dell’inverno, dicembre, gennaio e febbraio. Inoltre se si osserva lo sviluppo della religione cattolica, non si può non pensare che queste coincidenze possano aver avuto origine come spiegato sopra. La Chiesa cattolica per sconfiggere gli altri culti ha sovrapposto a festività pagane le sue, dandole un nuovo significato cristiano. Gli esempi sono molteplici, basti pensare ai santi protettori, chiara reminiscenza degli antichi dei pagani che sovrintendevano ad ogni attività umana. Ma l’esempio più clamoroso è la data di nascita di Gesù. Tutti sanno che è il 25 dicembre e si sbagliano. La data del 25 dicembre è stata fissata a posteriori, per sovrapporla alla festività del Dies Natalis Solis Invicti (Il giorno natale del sole Invincibile) festeggiato in tutto l’impero romano e nel resto d’Europa. Così per la Pasqua che oltre a sovrapporsi all’analoga ebrea, si sovrapponeva alle festività dell’equinozio di primavera. Al solstizio estivo si è sovrapposto la festività di S. Giovanni.
Basta vedere questo per rendersi conto di come le antiche religioni conservino memoria del culto solare più antico e di come questo abbia fatto nascere simili coincidenze.
Bibliografia:
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