IL SITO DEL MISTERO

Tratto da "La Gazzetta del Mezzogiorno" del 21 agosto 2003

L'ottagono ideato da Federico II riproduce un raro allineamento

Castel del Monte, mistero che affascina i visitatori

di Michele Palumbo

Castel del Monte, il sito più visitato di Puglia (con presenze mediamente che vanno tra le duecentomila e le trecentomila in un anno), continua a produrre teorie, a provocare studi. Dopo circa ottocento anni (il documento base della costruzione del maniero risale al 1240), dunque, Castel del Monte, voluto dall'imperatore Federico II di Svevia, è un ottagono di pietra che crea suggestioni in chi lo visita. E chi lo visita, sempre più spesso, non è un semplice turista, ma uno studioso, o almeno un curioso del sapere che vuol conoscere il perché di questo castello ottagonale, con otto torri pureottagonali.

L'ultima teoria è stata spiegata, a metà luglio, da un gruppo di docenti e studenti tedeschi del Liceo "Ludwig Uhland" di Kirchheim (Stoccarda). Gli studenti hanno montato sul piazzale del castello un modello di Castel del Monte, in scala 1 a 50, diametro di 1 metro e 20 centimetri, altezza di 60 centimetri e peso di 75 chilogrammi, e pure un cerchio che rappresenta lo zodiaco che contiene l'ottagono celeste del 26 dicembre del 1241, un cerchio che ha un diametro lungo più di due metri. E proprio questo zodiaco è alla base della nuova teoria, spiegata dal professor Martin Kiess, matematico: "II 26 dicembre 1241, il sole, la luna e i pianeti erano iscritti in uno zodiaco che presentava un ottagono regolare. Negli angoli di questo ottagono c'erano gli astri, ma anche l’ascendente, vale a dire la "casa della fortuna".

Alle 16.30 di quel giorno, ora di Andria, il ciclo proponeva quell'allineamento celeste e, dunque, Castel del Monte altro non è che la riproposizione in pietra, almeno nella pianta, di quella combinazione celeste. Una combinazione rara, visto che tra il 1000 avanti Cristo ed il 2003 dopo Cristo si è verificata solo quindici volte".

Naturalmente, non accade tutti i giorni di vedere il castello circondato da studiosi e studenti che continuano a misurare, a fare calcoli, a confrontare tabelle. Ma può capitare, come è capitato a metà luglio di quest'anno. Sempre più spesso, invece, c'è la possibilità di visitare Castel del Monte e di avere l'opportunità anche di vedere una mostra (quella più recente: ceramiche sveve) o ascoltare una conferenza (l'ultimo ciclo di "Estate Federiciana" ha permesso di ascoltare interventi sulla gastronomia, sull'architettura e sull'arte del tempo), a cura della Sovrintendenza ai beni artistici. Non solo: Castel del Monte è tornato ad essere uno dei centri motori del Festival internazionale di Andria "Castel dei Mondi", organizzato dal Comune, ospitando due spettacoli, uno dei quali dedicato al confronto-incontro tra le tre religioni monoteiste (ebraismo, cattolicesimo, islam).

E chi visita Castel del Monte (aperto ogni giorno, dalle 10 alle 19.30; bus da Andria: alle 8.30 -13.30 -17; ritorno: alle 10.15 -14.15 -19), infatti, oggi in realtà più che essere riportato al passato (anche se, come abbiamo visto, gli studi sul perché del castello continuano a moltiplicarsi), viene proiettato nel futuro. Castel del Monte è un sito che sempre più si afferma come un valore simbolico per il presente, un'immagine per il futuro. Immagine simbolica che invita alla tolleranza, alla pace, all'accoglienza. Bene del patrimonio mondiale dell'umanità Unesco, sito della Pace (sempre Unesco), effige sul centesimo di euro dell'Italia (diffuso in tutta Europa): l'ottagono di pietra è sempre più un ottagono di accoglienza. Un castello che non rimanda a battaglie, a scontri, ma all'accoglienza, al sapere, alla filosofia.



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