Tratto da "La Gazzetta del Mezzogiorno" del 20 aprile 2003
La più antica scrittura, forse
In Cina, nel 6600 a. C.
Le incisioni rinvenute in una antica tomba a Jiahu (Cina occidentale) su otto gusci di testuggine, risalenti a 8600 anni fa, vengono interpretate dagli archeologi locali come rudimentali pittogrammi con significato simbolico, che precorrono le prime forme di scrittura (quella dei Sumeri). Era una tomba collettiva: oltre ai gusci di tartaruga, conteneva scheletri umani senza testa, e faceva parte di un complesso sepolcrale di 24 tombe. L’analisi al radio-carbonio 14 ha assegnato i gusci di tartarughe in questione ad un’epoca neolitica compresa fra il 6.600 ed il 6.200 a. C., ossia un’età che precede di oltre tre millenni le prime figure-simbolo apposte dai Sumeri (Mesopotamia meridionale) verso il 3000 a. C. sui loro sigilli: fino ad ora erano quei sigilli a detenere il primato dei più antichi precursori della scrittura. Ma la disputa sulla corretta interpretazione delle incisioni, cioè se siano simboli precursori di una successiva scrittura, ovvero disegni semplicemente decorativi, si è subito accesa con una certa asprezza fra gli studiosi.
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