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IL TRAP E L'ACQUASANTA

Premetto che da qualche anno sono diventato un sostenitore del Trap dopo averlo odiato quando ero bambino per la sua juventinità di fine anni 70. Da quando vinse l'ultimo preistorico scudetto dell'Inter(1990) è risalito nella mia personale scala di gradimento allenando agliari,Fiorentina e Bayern e seminando ovunque vittorie e simpatia grazie anche alla nuova immagine datagli dalla Gialappa.

Seconda premessa, io che religiosamente mi definisco agnostico mi troverò in questo articolo nella scomoda veste di difensore della cristianità (Orsù, liberiamo il Santo Sepolcro!).

Come molti di voi avranno visto, il nostro Trap nelle fasi finali delle partite contro Croazia e Messico, trovandosi nella cacca in entrambe, ha pensato bene di tirar fuori dalla tasca una boccetta di acqua santa donatagli dalla sorella suora e rinfrescarsi la mani come rito propiziatorio.

Queste immagini hanno fatto il giro del mondo, rinvigorendo i vecchi stereotipi della solita italietta che mischia i santi col pallone, che ringrazia S.Gennaro per lo scudetto del Napoli e S.Ambrogio per quelli di Milan e Inter (S.Ilario, fagli vedere chi sei!).

Al mondiale ho visto solo un solo episodio simile: durante Camerun - Germania due spettatori africani si 'segnavano' a vicenda con un bastone in atteggiamento molto solenne. Tra l'alto, le squadre africane in queste cose sono molto serie: durante l'ultima finale di coppa d'Africa tra Senegal e Camerun (ha poi vinto il Camerun), non potevano entrare nello stadio amuleti ed erano vietate cerimonie propiziatorie sia in tribuna che in campo. Addirittura il leggendario N'Kono, mitico portierone del Camerun dell'82 che in quella partita era accompagnatore della squadra, è stato fermato dalla sicurezza prima della partita proprio perchè sorpreso in comportamento sospetto.

Se contro la Croazia il rito del Trap non ha funzionato (anzi, Totti subito dopo ha preso il palo), contro i messicani ha subito segnato DelPiero e il Trap ha poi spudoratamente detto:"Visto che ho fatto bene?".

Sinceramente, mi sono cadute le biglie giù per la braga. A parte la italiota figuretta di cacca, per me certe manifestazioni sono proprio una mancanza di rispetto, sia verso la religione stessa(qualunque essa sia), sia verso l'avversario. Altri comportamenti simili e più diffusi avvengono di solito "dopo" ,come ringraziamento per un fatto già avvenuto (classico il segno della croce dopo il gol).

Questi sono più accettabili, sono un atto di riconoscenza verso la divinità e non una esigente richiesta di intervento divino a favore proprio e contro l'avversario. E questo è un altro aspetto fastidioso: la presuntuosa convinzione di essere 'favoriti' davanti alla divinità rispetto all'avversario, evidentemente ritenuto più "indegno". E' imbarazzante notare che i poveri messicani sono ugualmente di religione cattolica e forse perfino più praticanti degli italiani, ma evidentemente meno "furbetti" ed abili nelle richieste di intervento dall'alto.

Già alla prossima (scrivo tutto ciò alla vigilia della partita con la Corea) incontreremo una nazionale e un allenatore di religioni diverse dalla nostra; la Corea (penso prevalentemente buddista) e l'olandese Hiddink (presumibilmente cristiano ma non cattolico). Sarebbe ancora più imbarazzante se ad un'ennesima esibizione del Trap, gli avversari rispondessero tirando fuori i loro simboli e i loro altari; ecco che ci troveremmo in un pericoloso scontro tra religioni, anticamera di una delle tante guerre di religione che infestano il pianeta. Esagero, esagero, lo so, ma quando due popoli si fronteggiano esibendosi a vicenda standardi, bandiere e immagini sacre diverse, non mi viene proprio di vederlo come un attegiamento pacifico.

Il discorso si potrebbe poi allargare a tante altre manipolazioni della religione per usi non solo sportivi (comunque non religiosi) ma ho scritto già troppo e quindi vi lascerò solo con qualche "seme" di discussione futura su cui riflettere : "Gott mit uns" di hitleriana memoria, paurosamente identico ai recenti slogan di Bin Laden e di Bush, partiti che usano subliminalmente la religione nella denominazione e sono alla guida di uno stato laico (democrazia "cristiana" o "cristiano" democratici) il cui messaggio, se troppo subliminale, è stato semplificato nel chiaro monito "Dio ti vede, Stalin no".

Per chiudere un ricordo e una cattiveria: impersonificandomi nell'avversario calcistico sconfitto, mi torna in mente l'immagine del religiosissimo (ai limiti dell'integralismo) Taffarel che indica vittorioso il cielo dopo che una squadra sedicente cattolica aveva fatto battere in finale il rigore decisivo all'unico buddista della squadra!. Caro Trap, è questo il vero motivo della mancata convocazione del codino infedele e sacrilego?.

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