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IL FUTURO DEL ROCK'N'ROLL

Abbiamo visto il futuro del rock 'n roll; il suo nome è Olmo! Fior di artisti e star internazionali spazzate via dall'entrata in scena del primo disco di un gigante destinato nei prossimi anni ad impadronirsi del panorama musicale internazionale. La prima facciata (se concedete questa antica terminologia dell'età del vinile), si apre con un pop dolce e romantico, intitolato Piccolo fiore bugiardo, e finalmente tornano le care, vecchie e tanto bistrattate rime con l'aggiunta di insinuazioni carnali, fino al trionfo di cuore-amore-odore-afrore. Ma già nel secondo brano l'atmosfera si riscalda; 'C'è simpatia', primo grande successo del giovane rocker, infiamma l'ascolto con questo tentativo di traformare elementari sentimenti ,di simpatia appunto, in qualcosa di più impegnativo e profondo; salvo capire alla fine che a tutto c'è un limite, anche alla simpatia, e che il vaffanculo non fa mai male. 'Sei il mio cucù' è già apoteosi; si pensava che solo Mietta ,con il suo coccolinoamorosoetututatata, potesse raggiungere le vette del dolciume sentimentale e invece Olmo riesce a raggiungere ben più audaci cordigliere al cui confronto le vette di Mietta sono le colline attorno a Sissa. Pettirosso di simpatia, Passerotto di allegria, Cinciallegra di malinconia sono già entrati nel linguaggio comune usato dai fidanzatini per i sussurri nelle orecchie (bellini!!!). Inoltre "sulla panchina del mio cuore, sei sempre tu la titolare" sono versi indimenticabili da lasciare ai posters (ai posteri, per quelle capre di voi che non conoscono l'inglese). Il problema della conoscenza delle lingue al giorno d'oggi è inoltre il tema principale del pezzo successivo, 'Dimmi cosa pensi di me'. I primi vezzeggiativi (patatina mia, rucolina mia) fanno pensare ad altre sfide per Mietta, ma poi il brano entra in argomenti più delicati e sensibili, affrontando la spinosa questione della difficoltà di instaurare un rapporto fra persone di lingua diversa e delle inevitabili incomprensioni che ne derivano. "Sei una merda" non è detto sia un offesa in altre lingue, anche se per fortuna c'è sempre un dizionario in cui, paper sings,carta canta, le incomprensioni si risolvono. Salta sul piatto (continuiamo in questo linguaggio aulico) il medley 'Non vuole un fratello'-'Fratello fever' che, con un soul carichissimo e un seguito molto 'disco', parte all'attacco del tormentone di questo inizio secolo. Pratici consigli per sopravvivere al grandefratello ('Se nella doccia ti cade il sapone, stai attento al fratello" , "Se te lo aggiusti lui di certo lo sa") si succedono in un incalzante progressione fino al liberatorio urlo finale: "ci hai rotto il casso fratello!" Dopo un breve presentazione delle finalità dell' LP, il side-b si apre con una citazione clamorosa: l'attacco di chitarra di 'My Sharona' dei Kinks che introduce 'Il ballo dell'umilté' cantata da Arrigo Sacchi in persona con un twist che questa estate impazzerà nelle balere di tutta Italia. 'Non voglio fare il militare', rock pesante per chi,chiamato dalla patria, deve salutare le donne che ama (Olga,caviale del volga, Lorena, mani da murena ecc,ecc,ecc...salute!grazie). Solitamente verso la metà del secondo lato può succedere che 'mandi avanti' per tornare a sentire i pezzi migliori (se sono nella facciata A un motivo ci deve pur essere); NON QUI! Infatti ,genialata, riecco i pezzi precedenti, stavolta riarrangiati in versione mix, live, soft, pop! Ma non è finita! Gran finale con gli stessi pezzi nuovamente ripetuti, ma stavolta in versione karaoke, per poterli cantare da soli o in compagnia con gli amici. E se mai ci chiederanno di portare sulla famosa isola deserta i migliori dieci dischi di tutti i tempi, direi che forse un posticino per Olmo tra Springsteen e Shane Mcgowan si potrà anche trovare.

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