Al momento sono attive circa 440
centrali, che contribuiscono al fabbisogno energetico mondiale per il 6-7 % sul
totale e per il 18% sul fabbisogno elettrico.
Paesi come la Francia hanno quasi l'80% dell'energia elettrica nucleare,
moltissimi paesi occidentali si aggirano sul 18-20%.
La grande maggioranza delle centrali nucleari è del tipo PWR (pressurized water
reactor => reattore ad acqua in pressione). Questo tipo è molto diffuso purché
è quello tecnologicamente più semplice, non pone particolari problemi di
reperibilità né dei materiali né del combustibile, ed offre ottime garanzie
di sicurezza.
qui sotto trovate lo schema di massima. Cliccando sugli oggetti indicati
accederete alle spiegazioni
Nel nocciolo avvengono le reazioni
nucleari, che riscaldano a temperature anche notevoli gli elementi di
combustibile, (l'uranio) che è impilato in cilindri molto lunghi e stretti.
Questo sono lambiti dall'acqua di raffreddamento del circuito primario, che
raffreddandoli asporta il calore e si riscalda. L'acqua si trova a circa
300-330°, ma non evapora, perché viene tenuta a una pressione di circa 155 bar
(155 volte la pressione atmosferica).
Proseguendo nel suo cammino l'acqua scambia calore con altra acqua in un secondo
circuito, a una pressione inferiore.
Questa evapora, e il vapore arriva, ad una pressione di circa 55 bar e ad una
temperatura di circa 280°, e investe una turbina, collegata a un alternatore
che dà energia alla rete elettrica.
Il vapore a bassa pressione in uscita dalla turbina viene raffreddato da acqua
che scorre in un terzo circuito che viene poi alla fine raffreddato ad aria in
torri di raffreddamento.
Se la centrale si trova nelle vicinanze di un fiume l'acqua del circuito di
condensazione (il terzo), che non ha avuto il minimo contatto con zone
contaminate viene presa e scaricata dal fiume, ovviamente con portate e
temperature tali da non influire sull'ecosistema.