UNA SEDIA PER L'ANIMA
Autore: Gary Zukav (laureato ad Harvard, è autore di numerosi saggi in cui
si fa interprete delle frontiere della fisica a contatto con lo spirito
umano. E' un Autore interessato a fondare una nuova disciplina dello
spirito, una psicologia spirituale, focalizzata allo studio dell'anima
dell'essere umano.
Zukav suggerisce di ampliare la percezione della realtà andando oltre le
esperienze limitate ai cinque sensi per accedere ad una comprensione più
evoluta)
Contenuto:
In questo libro l'autore ci offre una "sedia" sulla quale compiere il
viaggio verso una nuova consapevolezza. Con lucidità ed eleganza, in modo
chiaro e approfondito ci spiega come ci stiamo evolvendo da specie che
persegue il potere esteriore a specie che è in cerca di un potere
autentico, un potere basato sulle percezioni e i valori dello spirito. Con
l'occhio dello scienziato e il cuore del filosofo, Zukav ci insegna che
infondendo considerazione, tolleranza e fiducia nelle attività della vita,
esse acquisiscono significato e finalità. Mette in evidenza come i valori
dello spirito trasformano la convivenza in comunione spirituale, la
psicologia in psicologia spirituale e modificano la nostra vita
quotidiana.
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IL TEMPO DELLE DUE LUNE
LA BUSSOLA DEL CUORE
LA MELODIA DELL'ALBA
Autore: PRISCILLA COGAN (di origini irlandesi è psicologa clinica e
cultrice delle cerimonie di guarigione dei nativi americani.Per molti
anni,accanto al marito,scrittore, narratore ed uomo della medicina
cherokee ha tenuto conferenze e sedute terapeutiche.Questi sono i volumi
della "trilogia di Winona"
lajla57
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LA
MARIJUANA FA BENE FINI FA MALE di Guido Blumir
Stampa Alternativa
Un piccolo libricino molto utile per conoscere le
menzogne che ci hanno propinato e che continuano a propinarci sulla
dannosità della Marijuana
willdmadcat
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"INGANNEVOLE E' IL CUORE PIU' DI OGNI COSA" di j.t. leroy
Fazi editori
...O DELLA SCRITTURA COME TALENTO SALVIFICO...
L'autore è nato nel 1980, il suo primo romanzo "Sarah" ha cominciato a
creare il fenomeno Leroy. Da questo come dal secondo sono state tratte
anche le versioni cinematografiche.
Il motivo di tanta attenzione sta, in primis, nella giovanissima età
dell'autore, infatti la maturità della scrittura viene raggiunta
solitamente in età più avanzata, ma molto lo si deve al fatto che la
scrittura è drammaticamente autobiografica. Il primo approccio a questo
autore passa quindi dalla spinosa superficie dei fatti che accompagnano
la sua esistenza e sulla quale invece non mi soffermerò perchè ciò che
mi ha sedotto è veramente altro. Voglio fare un parallelo, che mi pare
esemplare, con l'esperienza artistica di Artemisia Gentileschi, una
pittrice del 600, ma potrei allungare l'elenco con molti altri artisti e
artiste*, pittori, letterati e poeti la cui arte viene spesso fatta
coincidere con l'esistenza, finendo col togliere la possibilità a quello
che l'arte in questi casi compie più che in altri, cioè il poter
trasfigurare e rendere altro il vissuto, quel potere taumaturgico che è
impossibile non riconoscerle. Qui nel romanzo di leroy la scrittura si
dipana come un medicamento, come ciò che riesce a "salvare" dalla
crudeltà dell'esistenza e crea altro dall'esistenza stessa. Non esiste
un momento nel romanzo in cui si possa rintracciare la cronaca o la
biografia assoluta, il suo modo di scrittura entra ed esce dalla storia
come un grande ago a cucire le ferite e rimarginarle. La realtà viene
offerta attraverso gli occhi di una coscienza adulta che recupera lo
sguardo infantile, che vagola nel mondo sostenuto unicamente dal bisogno
di amore e incapace di emettere sentenze giudicanti e integraliste. Il
romanzo è un affresco contemporaneo, un sontuoso graffito metropolitano,
dove la denuncia rabbiosa della solitudine di ogni vita, che pure
potrebbe scaturire dalla stessa materia trattata, cede il passo alla
dolcezza della pietà e della compassione e si fa dolorosamente poesia.
Ciò che offre questa lettura è la possibilità di cambiare l'angolazione
dell'osservazione, entrare dentro le cose perchè le cose parlino di sè e
se è possibile si cambino da sè o possano in un'ultima analisi non
ferire più, non lacerare più.
Buona lettura!
lamaddue
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"NOI VERI
DELINQUENTI" di Silvia Contarini
Fazi editore
Vi ricordate lo slogan? Gui e Tanassi sono innocenti siamo noi i veri
delinquenti...
Un piccolo scritto che, senza presunzioni, ci fa fare un viaggio in
quegli anni "... in quei giorni ormai indistinti, in cui qualcosa...si
costituì per sempre, e si ruppe per sempre".
Senza presunzioni perchè dichiara fin da principio l'intenzione ed è
onesto e sincero, una specie di confessione, quella particolare
scrittura in cui il cuore si mette a nudo e chiama le cose con il
proprio autentico nome. Non vuole essere testimonianza assoluta nè
memoria collettiva di un momento storico così determinante, è il momento
di bilancio che appare necessario ad un certo punto della propria
esistenza. La storia possiede il ritmo dei ricordi che si affastellano
senza una cronologia precisa, sembrano pennellate a volte graffiate a
volte stese più dolcemente, è come un album di foto e non a caso
comincia con la ricerca proprio di una foto. Non è difficile
riconoscersi pure se l'album non è il nostro, improvvisamente viene
tutto alla luce, Silvia sembra un'archeologa che spolvera ciò che in
tanti abbiamo riposto nei cassetti e nelle soffitte e ce lo restituisce
senza fronzoli, parzialmente, lasciando lo spazio ad ognuno di noi di
continuare il viaggio nella memoria e ricostruire il puzzle e dare voce
a quella storia. E' vero eravamo e siamo noi i veri delinquenti quelli
che hanno osato attraversare il terreno scivoloso dei sogni, quelli
ancora sani in un mondo già incancrenito. Siamo stati irrimediabilmente
segnati, ed io ne prendo coscienza maggiore dalla lettura di quest
libro, da quel nostro incosciente osare, siamo stati la Storia e non ce
ne siamo accorti e la Stora ci ha divorati, uguale il destino dei
"sopravvissuti" e quello dei "morti" per troppa Storia. Trovarci e
perderci è stato quasi coincidente, rapido fulminante. Restiamo però,
non solo a testimoniare, la nostra stessa vita, con tutto ciò che è
stato, è la nostra forma di ribellione, la nostra affermazione di
libertà, ora e sempre.
lamaddue
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"HARRY POTTER"
di J.K. Rowling
Salani editrice
Quando ho iniziato a leggere il primo
libro su Harry Potter, scritto dalla signora J.K. Rowling, è stato per
curiosità, per cercare di capire cosa avesse di così speciale da
diventare in pochi anni la saga per bambini più famosa del mondo. Poco
dopo mi sono ritrovato risucchiato in un mondo magico, dove ogni cosa
era al suo posto: i buoni, i cattivi, la lotta tra il bene e il male e
tanta, tanta magia, che mi ha tenuto sui cinque libri editi finora da
Salani (di cui l'ultimo è anche a basso impatto ambientale, grazie a
politiche ambientali adottate dalla casa editrice) in un crescendo di
emozioni che, per quanto scontate (alla fine vincono sempre i buoni...o
quasi) risultano azzeccate ed aiutano il lettore a staccare la spina per
qualche momento dal mondo reale, e a tuffarsi tra lotte epiche a colpi
di bacchette magiche e pozioni.
yoshimitzu
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CECITA’ di Josè Saramago
Edizione Einaudi
Tascabili
Ambientato in una
città qualunque, di un paese qualunque, il romanzo narra con sgomento e
dovizia di particolari la rapidissima discesa all'inferno di un'intera
città, forse una nazione, senza una spiegazione plausibile. Mentre si
trova fermo al semaforo in attesa del verde, all'improvviso un guidatore
si accorge di essere diventato cieco. All'inizio pensa si tratti di un
offuscamento passeggero, ma una serie di accurati controlli medici
rivelano ben presto il carattere permanente e sconosciuto della sua
malattia…una malattia, questa, che nell'arco di pochissimi giorni colpisce
tutta la popolazione gettando nel caos singoli e collettività.
Saramago dipinge
la sua personalissima concezione dell'Apocalisse, qualcosa che a suo
parere non appartiene al futuro né tantomeno reca in sè stessa tracce di
visioni mistiche o religiose. L'Apocalisse è ora, è il presente, è
l'incertezza, è la violenza della nostra vita, l'ipocrisia necessaria alle
nostre reputazioni, l'incapacità di convivere secondo regole umane anziché
sociali. Un mondo d'ombre rivelato all'improvviso nel momento
dell'obnubilamento fisico simbolo, quindi, della "cecità" in cui vive
l'uomo moderno, l'uomo della luminosa e illuminante tecnologia.
“Secondo me non
siamo diventati ciechi, secondo me lo siamo, Ciechi che vedono, Ciechi
che, pur vedendo, non vedono”.
Ve lo consiglio
caldamente…è un libro degno di essere letto..ad occhi ben aperti! J
fahrenheit_451
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IL BUIO OLTRE LA NOTTE di Michael Connelly
Piemme Pocket
Ottimo triller in cui si incontrano due famosi personaggi delle trame di
Connelly:Harry Bosch agente della polizia eTerry McCaleb ex agente
dell'FBI ed esperto "profiler" di serial killer.Devono scoprire la
verità su due casi che si intrecciano e si scontrano in modo inaspettato
ed infine riusciranno a capirla. Scritto in modo lineare senza troppe
descrizioni e giri di parole, forse troppo crudo in alcuni passaggi, ma è
comunque una lettura piacevole e scorrevole che "prende" fin dalle prime
pagine.
Consiglio di lasciare perdere tutto il resto e arrivare presto alla
fine!
ehehehehehe
uffa 57
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84, CHARING CROSS ROAD
di Helene Hanff (1916 – 1997)
Ed. Archinto
Desidero richiamare la vs attenzione su questo libro che a me è piaciuto
moltissimo per la sua particolare dolcezza ‘non sdolcinata’ e delicatezza.
Leggendolo mi è venuto da pensare a come la vita ci porti, coi suoi
problemi oggettivi o semplicemente per insicurezza, ad agire nel modo
esattamente opposto a quello che in realtà noi desidereremmo, quasi
avessimo dinanzi l’eternità e potessimo trattenere il tempo, che invece
inesorabile avanza fregandosene di noi, dei nostri problemi e dei nostri
‘stupidi’ indugi.
Il romanzo tratta la corrispondenza, effettivamente intercorsa a partire
dal 1949, tra la scrittrice americana e un libraio antiquario londinese
che periodicamente le fornisce edizioni vecchie di classici inglesi…fino
al punto che tra i due (divisi da tutto, ma uniti da un amore per i libri,
dalla sensibilità e dalla generosità) si stabilisce un fitto rapporto
epistolare, via via sempre più informale e che dura per ben vent’anni.
Ricordo di averlo letto tutto d’un fiato quasi impaziente di vederne
l’epilogo, non tralasciando però di apprezzarne ogni riga, fino
all’ultimo…
I casi nella vita sono innumerevoli e in questo caso specifico due sono i
casi che la vita si è divertita a intessere, regalandoci, nel secondo
caso, questo interessantissimo libro: da una parte il fortuito incontro
con una persona speciale lontana migliaia di km…e, dall’altra, le sempre
incalzanti difficoltà economiche portarono la scrittrice a far visionare
per caso le lettere ad un amico che si premurò per la loro pubblicazione
sottoforma di romanzo.
(…e già che ci sono, vi consiglio anche il film interpretato da una
stupenda Anne Bancroft e da un impareggiabile Anthony Hopkins)
Bye bye
fahrenheit_451
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ELIANTO di StefanoBenni
Edizioni Feltrinelli
Una favola ironica, a volte esilarante, specchio dei
nostri tempi.
wildmadcat
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