Racconto di Simonetta Pozzati

 

“L’incantesimo”

 

    Luisa ha quarantadue anni, un gatto castrato, un appartamento di proprietà ed un lavoro da segretaria, il cui stipendio se ne va quasi interamente per pagare un mutuo ventennale, la rata della macchina, tasse, bollette e l’abbonamento in una prestigiosa palestra del quartiere, ultima spiaggia poiché gli uomini interessanti o meglio, interessati a lei, non ci sono più.

    Luisa ha anche un’amica. L’unica rimasta senza fede al dito, ma nemmeno con l’ombra di un fidanzato al seguito. Ogni tanto escono assieme nella speranza di rimorchiare qualcuno. Sperano ma invano. Nessuno le fila più. Eppure non sono brutte. Un poco acidine, questo sì, ma forse dipende dal fatto che il restare a guardare le ha rese molto selettive. Troppo.

    Luisa per quest’anno, il dodicesimo Natale trascorso con fare rassegnato tra zie, zii, cugini, fratelli, cognate e nipoti ha ricevuto in regalo, oltre ad un paio di guanti in lana ed un berretto color melanzana, un libro avvolto in una carta assolutamente anonima. Era sicura che si trattasse dell’ennesima biografia di Lady D. E invece? Privo di mittente, tra l’indifferenza dei commensali impegnati a scartare i loro regali, le si presenta “Il manuale della Strega Asiul”. Lo sfoglia ed il sottotitolo recita: “Le dieci regole fondamentali per far innamorare l’Uomo dei Vostri Sogni”. Luisa non crede ai suoi occhi. Forse il libro era indirizzato ad una delle sue nipoti che a soli 12 anni si trucca e  veste come una baldracca di Corso Buenos Aires. La individua accaldata tra i suoi cugini mentre tenta di decifrare la scritta in un biglietto d’auguri – il suo – per poi scoppiare a ridere facendo commenti un po’ troppo espliciti sulla presunta frigidità della zia in questione. Luisa finge di non aver sentito e decreta che sua nipote è semianalfabeta, quindi il libro rimane a lei. Infila guanti e berretto per tacitare gli artefici di quel regalo così originale e baciati tutti e tredici gli invitati al pranzo, se ne torna a casa dal suo gatto con  qualcosa di speciale: “Il Manuale della Strega Asiul”! Mentre guida verso la meta si sta già chiedendo su chi focalizzare le sue attenzioni. Sente che questa volta, pur trattandosi di un approccio insolito e bizzarro, sarà “quella buona”. In 42 anni non ci ha mai azzeccato. Ma adesso è diverso. Perché quel libro è capitato proprio a lei? Non è forse un segno del destino che la Strega, autrice del manuale, abbia lo stesso suo nome al rovescio? E se davvero quelle 10 regole funzionassero? In attesa che scatti il verde, la gigantografia di un uomo bellissimo, in posa per la pubblicità di una casa d’abbigliamento maschile, la colpisce a tal punto che dimentica il semaforo, la strada, il traffico, l’auto. Scende dalla Fiat Punto blu e si avvia come un automa verso il cartellone. Lo guarda e pensa: “E’ lui l’uomo dei miei sogni!”  Luisa non sa quanto tempo è rimasta lì al freddo a contemplare quella bellissima visione. Non lo ricorderà nemmeno alla stazione dei Carabinieri due ore dopo mentre detta al vice maresciallo targa, tipo e colore dell’auto rubata insieme all’elenco degli oggetti in essa contenuti, ad eccezione del Manuale della Strega Asiul che il ladro, forse impietosito dall’atmosfera natalizia, le ha lasciato sul marciapiede.

    Sono trascorsi undici mesi da quell’inquietante episodio. Luisa non ha più ritrovato la macchina e siccome le mancavano undici rate al saldo del debito, rassegnata gira per la città usufruendo dei mezzi pubblici . Ma questo non è stato l’unico cambiamento. Ha ripreso a truccarsi, ad andare dalla parrucchiera almeno una volta al mese, a camminare sui tacchi, ad indossare gonne strette con lo spacco e camicette scollate anche quando la temperatura esterna non lo consentirebbe. Insomma Luisa da quel dì, il giorno in cui forse per uno scambio casuale di pacchi, ha ricevuto da Babbo Natale il profetico Manuale di Strega Asiul, si è trasformata completamente. E’ diventata più sicura, seducente, quasi bella. Veronica, la sua amica, sulle prime non le aveva creduto. Era convinta che si fosse fidanzata a sua insaputa o peggio ancora, si vedesse con un uomo sposato e divorziato prossimo all’ottantina. Luisa ha dovuto subire decine di blitz a tutte le ore della notte, sette giorni su sette, per convincere Veronica della sua assoluta sincerità. Quietate le ansie dell’amica, è stata la volta degli uomini. Oh sì!, se il Manuale funzionava…eccome! L’unico problema era che il fine delle 10 regole a cui Luisa si atteneva scrupolosamente da quasi un anno, doveva essere il mitico incontro con l’Uomo dei suoi Sogni. Così, giusto per non deludere le aspettative, visto che le premesse avevano già sortito il loro effetto, Luisa non ha mai ignorato la Regola n.1: “Attirerai gli uomini come mosche sul miele. Ma tu astieniti. Il tuo attuale Sacrificio verrà ricompensato con l’Incontro Fatale. Parola di Strega Asiul “ Non sapeva dove e quando l’avrebbe incontrato, ma era sicura che prima o poi sarebbe successo. Nel frattempo, poiché gli uomini effettivamente la corteggiavano a volte in modo quasi imbarazzante, era finalmente riuscita a fare un regalo alla sua amica del cuore. Fingeva di stare al gioco e quando il mal capitato stava per saltarle addosso, sgusciava via come una lucertola, lasciando al suo posto una ben più disponibile Veronica. A volte lo scambio repentino riusciva, con la benedizione di entrambi. Altre doveva rifiutarsi al telefono per giorni interi, inseguita dalle ire dell’amica che l’accusava di rifilarle solo rifiuti umani. 

    Oggi a Milano il traffico è interdetto causa indici dello smog troppo alti. Non è poi una perdita così grande visto che Luisa non guida più la macchina da quasi un anno e la domenica raramente si muove, tranne la sera. Ma oggi è anche uno di quei giorni in cui gli anatemi di Veronica girano pericolosamente per l’aria. Meglio starle alla larga e al massimo scendere al parco per una camminata. C’è il sole, la giornata è tiepida ed un sacco di gente passeggia con al fianco un cane oppure il proprio compagno. Un po’ più in là, accanto allo stagno con i cigni, un gruppo di persone sta allestendo qualcosa. Luisa scorge un volantino per terra. È l’invito alla sfilata da parte di uno stilista svedese che si terrà alle 15.00 di quello stesso pomeriggio. Alza nuovamente lo sguardo verso gli operai e decide che quello sarà il suo prossimo appuntamento.

    Mezz’ora prima dell’evento si presenta al parco vestita di tutto punto. È l’unica con cappottino e accessori abbinati rosso ciliegia in mezzo ad una marea di ragazzi e ragazze in tuta da ginnastica, scarpe sportive e volti sbiancati da un’estate lontana. Lei non si cura della differenza. La Regola n.2 dice testualmente: “Sii fiera del tuo nuovo look anche quando questo spiccherà tra milioni. Non sentirti ridicola, semplicemente Unica. Parola di Strega Asiul”  Una musica reggae esce improvvisa dagli altoparlanti. Qualcuno si mette a ballare, altri a lanciarsi lattine di birra ancora piene. I microfoni sono accesi e un ragazzo completamente tatuato prova luci e suoni da una console enorme. Sono le 15.00 ma il palco è vuoto e delle modelle nemmeno l’ombra. Poi la musica cambia genere e aumenta di volume. Una donna avvolta in un vestito da sera annuncia, tra i fischi della platea, l’inizio della sfilata. Esce del fumo dai lati della passerella e questo sembra zittire gli ospiti impazienti. Dal primo all’ultimo vestito, sono tutti di forgia maschile. Dal primo all’ultimo vestito, sono tutti indossati da un unico modello. È Lui, l’uomo della foto, l’Uomo dei Sogni di Luisa! Lei si sente mancare, ma subito ricorda la Regola n.3: “Non cedere all’emozione, mai! Parola di Strega Asiul” Si ricompone e cerca di guadagnare una posizione in piedi che sia frontale rispetto al palco. La trova e si pianta lì malgrado gli insulti di chi è seduto dietro. Poi ricorda la Regola n.4: “Concentra la tua forza seduttrice nello sguardo. Non disperdere l’energia. I tuoi occhi si trasformeranno in calamite. Parola di Strega Asiul “   Luisa attende che la distanza tra lei e lui sia minima e fissa negli occhi quel giovane Adone, come mai aveva osato fare, nemmeno rivolta alla sua immagine riflessa in uno specchio. Uno, due, tre, quattro. Alla quinta uscita è lui che cerca lei tra la folla. Alla sesta si blocca al limite della passerella e con gli occhi incollati ai suoi, non si muove di lì finché alcuni addetti alla sicurezza non intervengono per schiodarlo da quella posizione. Trascorreranno almeno venti minuti tra i fischi degli astanti perché la sfilata riprenda con gli ultimi vestiti della sfortunata collezione riadattati alla meno peggio ad un paio di tecnici delle luci, trasformatisi in modelli per l’occasione. 

    Intanto dietro le quinte si è scatenato il putiferio. Lo stilista urla come una checca indemoniata. Lo fa in una lingua sconosciuta, la sua e in un perfetto inglese. Ma nulla smuove Lorenzo dalla sua decisione. Deve lasciare al più presto quella sfilata per raggiungere in platea la Dea dei suoi Sogni. Intervengono la sarta, la truccatrice, il fotografo e il suo fidato agente ma nessuno riesce a convincerlo del grande errore che sta commettendo. Carriera e reputazione sono gravemente a rischio. Anche se questo stilista è poco conosciuto e le sue proteste in svedese poco comprensibili, basterà una sua parola in inglese su ciò che è appena accaduto, per convogliare future offerte su altri aspiranti modelli.

    Lorenzo riprende i suoi vestiti e corre in mezzo alla folla. Luisa lo sta aspettando. Ha bene in mente la Regola n. 5: “Quando lui risponderà al tuo richiamo, non allontanarlo con le parole. Usa il linguaggio del corpo. Parola di Strega Asiul “ Adesso ce l’ha davanti. Malgrado i tacchi, lei gli arriva a metà torace. Non importa, la Regola n.6 dice: “Guarda sempre oltre quello che vedi. Parola di Strega Asiul ” Adesso però deve andarsene da lì al più presto. Dove? Lui continua a fissarla. E non è l’unico. Anche la sarta, la truccatrice, il fotografo e l’agente fidato che erano corsi dietro Lorenzo nella speranza di fermarlo, sono immobili davanti a lei. Regola n.7: “Ignora l’altrui giudizio. Nessun ostacolo dovrà frapporsi tra te e l’Uomo dei tuoi Sogni”. La piccola combriccola è esterrefatta. Quando Lorenzo aveva dichiarato a gran voce di voler interrompere la sfilata per raggiungere la Dea dei suoi Sogni in platea, a tutto avevano pensato tranne ad una donna molto più vecchia di lui, bassina e decisamente demodé. Luisa prende per mano Lorenzo e lo trascina fuori da quel trambusto. Davanti a loro c’è un parco pieno di alberi secolari, con alcune panchine ancora vuote. Il sole sta tramontando ma né lui né lei sentono freddo o il minimo disagio. L’unico desiderio è di stare insieme, così, mano nella mano. Luisa sorride, mentre lui rimane muto al suo fianco, simile ad un alieno che non conosce il nostro idioma. Regola n.8 : “ Approfitta del silenzio e lascia che siano i vs. cuori a parlare” Lo invita a sedersi e come nelle fiabe questa volta è lui a prendere lei tra le braccia e a posarla delicatamente sulle sue gambe. Luisa lo asseconda. Regola n.9: “Non smettere di guardarlo negli occhi. Da cosa nasce cosa”. Luisa infatti non smette di guardarlo e per un istante teme di cedere di fronte a tanta bellezza. Regola n.10: “Mia cara se sei arrivata a questo punto della lettura ed hai seguito scrupolosamente tutte le regole precedenti, ciò significa che hai appena incontrato l’Uomo dei tuoi Sogni e con molta probabilità ora starete una nelle braccia dell’altro, romanticamente seduti sulla panchina ad osservare un tramonto. Non ho altro da dire. Il mio scopo, insieme al tuo è stato raggiunto. Alla prossima, Parola di Strega Asiul. "

    Luisa ha un sussulto. Per la prima volta tutta la sicurezza che l’aveva così felicemente accompagnata e protetta dall’apparire di quel libro, la stava abbandonando. E’ vero che il fine era incontrare l’Uomo dei suoi Sogni e farlo innamorare perdutamente di lei, ma c’era qualcosa di innaturale in tutto questo. Lorenzo sembrava appartenere ad un mondo irreale. La guardava silenzioso in attesa del primo bacio. Lei sapeva che bastava avvicinare le labbra alle sue per suggellare quell’amore tanto agognato. Ma non se la sentiva. A pochi centimetri dalla meta aveva deciso di ritirarsi. Le mancava il proseguo di quel libro. La regola n. 11, 12, 13 fino al compimento del suo ultimo istante insieme a lui. Non poteva più sostenere quella parte. Strega Asiul era stata brava nel suggerirle i primi passi. E poi? Su chi avrebbe potuto contare venendo meno quel prezioso aiuto?

    Luisa prende le mani del suo giovane compagno. Le scioglie dall’abbraccio e quasi scuotendolo per risvegliarlo da quella sorta d’incantesimo nel quale era caduto suo malgrado, gli sorride e si congeda con queste parole: “E’ stato bello camminare mano nella mano insieme a te…come restare abbracciati a guardare il tramonto…Ma si è fatto tardi. Da quella parte qualcuno ti sta ancora aspettando”  Lorenzo la guarda stranito, mentre Luisa si allontana da lui e finalmente si sfila quei tacchi infernali. Non ce la faceva più. Allo stesso modo si scioglie i capelli e si libera di quel cappottino così stretto e così scomodo che lo stile imponeva. Adesso ha voglia di correre, di ridere, di urlare al cielo  tutta la sua ritrovata libertà. Sì, perché Luisa finalmente ha ritrovato sé stessa.

 

Epilogo

 

    Luisa ha cambiato lavoro. Ha conseguito un master in Pilates ed ha aperto una bellissima palestra in Viale Cairoli. Rimane una donna molto attraente e corteggiata. Il suo attuale fidanzato è il titolare di un Diving Club, 17 anni più giovane di lei. Convivono e vorrebbero un figlio.

    Veronica si è trasferita a Torino dove si è sposata con l’ultimo regalo fattole dalla sua amica del cuore, l’ex datore di lavoro di Luisa, per il quale aveva lavorato come segretaria per ben 12 anni.

    Lorenzo, da quel dì, non ha smesso di pensare a Luisa. Ha ripreso il suo lavoro di modello e con i soldi guadagnati, ha aperto insieme a degli amici, un Wine bar molto alla moda, in Viale Cairoli.

    Luisa è astemia e Lorenzo odia il Pilates.

 

                                      Probabilmente un giorno si reincontreranno, Parola di Strega Asiul!