Rassegna stampa
 
 
 

 

Libertà 26/05/2003

Soccorso all'aereo caduto, ma è una simulazione
Piozzano, tre giorni di esercitazioni della Croce rossa. Premiati alcuni benemeriti

Si è conclusa nel tardo pomeriggio di ieri a Piozzano l'intensa “tre giorni” dell'esercitazione provinciale di protezione civile organizzata dalla Croce rossa italiana. Il campo era stato allestito fin da venerdì, con 13 tende destinate non solo ad alloggiare i partecipanti all'esercitazione, ma anche a tutte le operazioni logistico-organizzative, indispensabili per far fronte alle emergenze.
Ecco la tenda-segreteria, completa di computer, stampanti, fotocopiatrice e sala radio; accanto all'ospedale da campo. Dalla parte opposta, la tenda mensa, utilizzata anche come aula.
L'esercitazione ha coronato il corso di lezioni teoriche per preparare i volontari della Cri impegnati nella protezione civile, con il passaggio alla pratica. Sabato mattina si è svolta una simulazione di triage, (soccorso di massa, in caso di emergenza), ipotizzando la caduta di un piccolo aereo o elicottero, in una zona impervia del piozzanese. Figuranti, truccati con cura dal personale della Cri per evidenziare particolari ferite, sono stati tratti in salvo dai soccorritori.
Nel pomeriggio si è tenuta nel Comune di Agazzano un'altra operazione che necessariamente deve essere compiuta in tempi rapidissimi in caso di calamità naturali, cioè il censimento dei bisogni della popolazione, con particolare attenzione a malati, disabili e anziani.
Tra una simulazione e l'altra, i volontari della Cri hanno anche dovuto affrontare emergenze vere, intervenendo per trasportare all'ospedale di Castelsangiovanni due persone del posto (alle quali fortunatamente non è stato riscontrato nulla di grave). Nel corso della giornata, il campo ha ricevuto anche la visita dell'assessore provinciale alla protezione civile, Andrea Pezzani, e dei dirigenti Celestino Poggioli e Marchi.
Ieri mattina, dopo il briefing interno di verifica dell'attività condotta, si è tenuta la presentazione pubblica, alla quale sono intervenuti il commissario provinciale della Cri Renato Zurla, il rappresentante regionale della protezione civile della Cri Guido Raminzoni, il prefetto Domenico Gorgoglione, il sindaco di Piozzano Mauro Segalini, il capo di Gabinetto della Questura Emanuele Ricifari, il maresciallo dei carabinieri di Agazzano Pier Mario Cassi e altre autorità.
Un riconoscimento è stato assegnato ai volontari Cri Carla Piana, Giuliana Ceriati e Pietro Maffi. Toccante il momento della consegna del distintivo e dell'attestato di benemerenza a Silvia Riberti, in memoria del padre Rossano Riberti, prematuramente scomparso, del quale Zurla ha ricordato le qualità umane e civili.
Anna Anselmi

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Libertà 20/05/2003

Prova simulata
A Piozzano fine settimana di esercitazione all'emergenza
La Cri impegnata nel censimento del territorio di Agazzano

Piacenza - Week-end tutto dedicato alla protezione civile quello della prossima settimana con teatro a Piozzano e attore principale la Croce Rossa.
Sarà simulato anche un evento calamitoso che - assicurano i responsabili - sarà di grande portata sulla cui natura, però, per ora si mantiene il più stretto riserbo. Occasione questa anche per il censimento (operazione già avviata) della popolazione di Agazzano, primo comune in cui è iniziato lo screening del territorio che sarà replicato in tutte le località. Un lavoro capillare - ha spiegato Renato Zurla - che comporta un massiccio impegno perché se abbiamo chiara la mappa di quello che c'è su quel territorio: da quante case a quanti anziani, se ci sono persone ammalate, bambini, disabili eccetera, questa è la garanzia per la miglior efficacia dell'intervento di soccorso.
La conoscenza della realtà, insomma, aiuta a programmare interventi appropriati.
Un lavoro che comporta - ha detto il responsabile provinciale della Cri - una formazione specifica. Nella tre giorni di prova generale di protezione civile si tratterà anche di questo lavoro di censimento che, nel territorio di Agazzano come si diceva, ha già preso avvio.

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Libertà 20/05/2003

La Croce rossa entra nella rete provinciale della protezione civile
Siglata in Provincia la prima convenzione tra l'associazione e un ente pubblico
«Faremo da battistrada in Emilia Romagna»


Piacenza - Secondo tassello nella costruzione della rete di protezione civile della provincia con la firma del protocollo d'intenti con la Croce rossa italiana che segue di poche settimane un analogo accordo con il Gruppo provinciale alpini. Un tassello - ha spiegato l'assessore provinciale Andrea Pezzani - su un percorso per un sistema di protezione civile integrato che fa perno sui vigili del fuoco e che si avvale dell'ausilio di associazioni di volontariato presenti capillarmente su tutto il territorio.
Un apporto di conoscenza e di competenza - è stato detto - che viene messo a disposizione di tutti. E' una giornata importante - ha sottolineato il commissario della Cri Renato Zurla - questo è infatti il primo patto della Cri con un ente come la Provincia.
«La Croce rossa - ha proseguito il dottor Zurla - è già un organo della protezione civile.
E' infatti questo il lavoro che svolge in Iraq. Ma il fatto nuovo è che con l'avvio a Piacenza di questa collaborazione si potrà avere un effetto a cascata in tutte le città dell'Emilia Romagna come ha auspicato anche lo stesso assessore regionale Bruschini».
Quella della protezione civile, ha ricordato il dottor Zurla, rappresenta già l'attività principale dell'associazione ma la si vuole incrementare.
Un ambito, questo - ha aggiunto - che rappresenta il futuro anche per tante altre associazioni. Il contributo che la Croce rossa (è presente a Piacenza dal 1892) darà alla rete di protezione civile non sarà solo collegato a grandi eventi calamitosi, ma si potrà esprimere anche in altri ambiti come ad esempio quello ambientale. Il protocollo siglato stabilisce alcuni impegni precisi che amministrazione provinciale e Croce rossa si assumono per rendere proficua la collaborazione.
Da un lato la provincia contribuirà alle spese sostenute dalla Croce rossa e al miglioramento della dotazione di attrezzature funzionali agli interventi di protezione civile, a mettere a disposizione parte del deposito provinciale per i mezzi dell'associazione e a collaborare nell'organizzazione delle esercitazioni e infine a favorire l'incremento della banca dati a supporto del piano della protezione civile.
Dall'altra parte la Croce rossa ha sottoscritto l'impegno a fornire all'amministrazione provinciale in condizioni di necessità il supporto tecnico operativo di uomini e mezzi e naturalmente logistico e sanitario ad esercitazioni delle associazioni di protezione civile e dei vigili del fuoco, a collaborare con la Provincia per l'organizzazione di momenti formativi e a fornire supporto alla Provincia e ai Comuni per i censimenti degli elementi esposti al rischio e delle risorse presenti sul territorio.
Dati utili per il piano di emergenza provinciale e per i piani comunali. Si tratta di un grosso valore aggiunto l'apporto che la Cri darà al sistema di protezione civile - ha ricordato Celestino Poggioli funzionario della Provincia - anche in relazione al lavoro di preparazione del piano di prevenzione e protezione dei rischi che si sta elaborando.

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Libertà 19/05/2003

La Croce Rossa entra nel sistema protezione civile

Dopo la convenzione stipulata con l'associazione alpini ora anche la Croce Rossa (come già anticipato da Libertà nelle scorse settimane) entrerà a far parte del sistema della protezione civile provinciale. L'accordo tra l'amministrazione provinciale e il comitato provinciale della Cri sarà formalizzato stamane alle 12 nella sala giunta dell'ente di via Garibaldi.
All'incontro saranno presenti il commissario del Comitato provinciale della Croce Rossa dottor Renato Zurla, l'assessore provinciale alla Protezione civile Andrea Pezzani e il dirigente del servizio Celestino Poggioli. Con le nuove convenzioni si amplia quindi la possibilità di formare volontari che intervengano su tutto il territorio provinciale, ma anche in missioni in altre zone d'Italia, in caso di calamità naturali. Allo scopo la Provincia attiverà un intervento di formazione dei volontari.

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Libertà 16/05/2003

Nuovo servizio per vigilare su un'area dove la popolazione raddoppia con l'arrivo del caldo
Automedica per i week-end estivi
Bobbio, Cri e 118 insieme in un fuoristrada attrezzato

Bobbio - Un'automedica scattante e superattrezzata per fronteggiare con tempismo le emergenze dei week-end. Il fuoristrada con la croce rossa arriverà al pronto soccorso di Bobbio alla fine di maggio e opererà in quel territorio fino a settembre. A bordo (ed è questa la seconda grossa novità) un equipaggio integrato fra Cri e “118”. L'obiettivo è quello di vigilare sull'estate della Valtrebbia-Valnure-Valdaveto nella vasta zona che, d'estate, raddoppia la popolazione raggiungendo le ventimila presenze. Un'area che, per le emergenze, gravita tutta sull'ospedale di Bobbio.
La Cri mette a disposizione del 118 l'automedica (un fuoristrada che, per le sue caratteristiche, permette di attraversare velocemente qualsiasi tipo di terreno), l'autista e il soccorritore. Un “mix” che permette al medico del 118 di essere maggiormente disponibile sul territorio. L'automedica sarà dotata di respiratore, defibrillatore, primo supporto cardiologico: è insomma un un mezzo che ha tutte le caratteristiche dell'emergenza urgenza.
«Si tratta di un servizio - spiega Maurizio Arvedi, direttore del servizio territoriale del 118 della provincia - che la Cri ha deciso di mettere a disposizione del 118 per il periodo estivo quando la zona della Valtrebbia è particolarmente a rischio per eventi traumatici. L'iniziativa è stata concordata per rendere maggiormente disponibile sul territorio la “risorsa” professionale del medico del 118. Il medico, in altre parole, percorre il territorio con tempi di percorrenza inferiori a quella dell'ambulanza. Non è legato al mezzo di trasporto del paziente ma può andare su un evento e, nel caso lì non sia necessario il suo intervento, può subito rendersi disponibile per altre emergenze». L'impiego dell'automedica è coordinato dalla centrale operativa del 118.
«Sostanzialmente - chiarisce Renato Zurla presidente provinciale della Cri - il servizio riguarderà Bobbio e dintorni, da Perino fino a Marsaglia ricomprendendo anche un'area della Valnure e della Valdaveto. L'automedica, al momento in funzione solamente nel comune di Piacenza, sarà sperimentata per la prima volta, con personale integrato Cri-118, sul territorio. Un esperimento pilota per valutare l'efficacia del servizio. A Bobbio c'è già un'ambulanza e un'eliambulanza ma abbiamo ritenuto opportuno rafforzare la presenza considerando che parliamo di territorio che, d'estate, raddoppia la popolazione, è attraversato da un notevole flusso di traffico automobilistico ed è fra le mete preferite dei motociclisti.
Il Trebbia richiama pescatori, ricercatori funghi, escursionisti e tanta gente che, sulle rive del fiume, si rilassa. C'è dunque tutto un fermento di attività che inevitabilmente diventa anche fonte di una casistica di incidenti di varia natura: dallo scontro stradale al colpo di sole».
«Ma il valore di questa esperienza - conclude Zurla - è dato dal nuovo modo di concepire il rapporto istituzionale. L'automedica a Piacenza è organizzata solo con personale della Cri. Per la prima volta, in provincia, funzionerà un fuoristrada con la croce rossa con personale integrato con il 118».
Paola Romanini

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Libertà 26/04/2003

Le infermiere ricordano S.Caterina
Martedì la cerimonia

Martedì 29 marzo, l'ispettorato provinciale delle infermiere volontarie della Croce Rossa Italiana di Piacenza terrà una cerimonia in onore di Santa Caterina, patrona e protettrice delle infermiere. L'appuntamento è fissato per le 17.30 al Circolo Ufficiali di Presidio di via Romagnosi 41. Caterina da Siena, vissuta nel Trecento, figlia di un tintore, patrona d'Italia insieme a San Francesco, mostrò la sua vocazione già in tenera età, formulando, a soli 7 anni, voto di castità, e a 16 rifiutando il matrimonio voluto dai suoi genitori, diventando quindi suora terziaria domenicana. Disdegnando vanità e civetterie tipiche delle ragazze dell'epoca, si dedicò alla cura degli ammalati, particolarmente dei lebbrosi.

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Libertà 23/04/2003

Per la prima volta utilizzati i cani della Croce rossa

Piacenza - Per i nove cani del gruppo cinofili della Croce Rossa le ricerche sul Penice hanno rappresentato la prima operazione sul campo. Il gruppo piacentino della Cri esiste infatti da poco più di un mese e per i soccorritori a quattro zampe il lavoro di ieri è stato un vero «battesimo del fuoco». Hanno battuto il dirupo dove era caduta la macchina cinque lupi italiani (Laica, Rock, Book, Siria e Kira), un pastore tedesco (Niki), un terranova (Asia), uno Schnautzer (Dea) e un labrador (Peggy). Con loro i vigili del fuoco di Piacenza, arrivati con le squadre Saf (Soccorso alpino fluviale), si sono occupati di coordinare le ricerche. Gli uomini del soccorso forestale hanno svolto un ruolo fondamentale come guide. I volontari del soccorso alpino di Piacenza si sono calati con le corde e sono stati tra i primi a raggiungere la macchina nel dirupo. Gli uomini del soccorso alpino si sono inoltre premurati di imbragare in una speciale barella la donna, per poi calarla nel prato dove è atterrato l'elicottero che l'ha trasportata in ospedale. Sono appunto stati impiegati gli elicotteri del Sar (Search and rescue) di Linate e del soccorso alpino di Pavullo. Sul posto anche personale del 118 e i carabinieri.

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Libertà 17/04/2003

Raccolta di fondi per i bimbi di Bagdad

Prosegue la campagna di raccolta fondi per portare un aiuto alle vittime innocenti del conflitto in Iraq. Al Conto Corrente numero 2003, presso la filiale di Piacenza della Banca Nazionale del Lavoro (Cab: 12600, Abi: 1005), intestato a "Piacenza per i bambini di Bassora e Baghdad", è possibile versare un contributo di solidarietà che verrà interamente devoluto al comitato locale della Croce Rossa Italiana. I promotori dell'iniziativa, che rifugge ogni colorazione politica, sono i consiglieri comunali Filiberto Putzu e Emilio Gorgni. Viene fatto appello allo "spirito pragmatico e concreto dei cittadini di Piacenza: "di fronte all'orrore di una guerra - hanno spiegato - abbiamo sentito la necessità di fare qualcosa di tangibile che superi i proclami e le chiacchiere, per unificare tutti, oltre i punti di vista differenti sul conflitto." Anche la Circoscrizione 3 ha aderito all'iniziativa.

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Libertà 14/04/2003

Centinaia e centinaia di visitatori
L'inaugurazione del nuovo ambulatorio della Cri
Un intero paese chiamato a raccolta dalla fanfara dei bersaglieri


Cadeo - I lunghi bracci meccanici di gru stagliati contro l'azzurro limpidissimo del cielo, il luccichio delle cromature della Ferrari e di decine di auto e ancora le trombe dei bersaglieri che luccicavano sotto un sole che non avrebbe potuto essere più caldo e brillante. Dopo le preoccupazioni della vigilia per le condizioni meteorologiche, la splendida giornata di ieri ha regalato alla XXV edizione della Fiera di Roveleto la miglior cornice possibile per confermare l'importanza di una manifestazione che, anche ieri, è riuscita a calamitare nel borgo sulla via Emilia centinaia e centinaia di visitatori. Non sarebbe potuta andare meglio di così: lo squillare delle trombe dei bersaglieri della Fanfara “Nino Tramonti e Mario Crosta” ha simbolicamente chiamato a raccolta fin dalla mattina l'intero paese - che s'era per altro già lasciato già affascinare dal lunghissimo serpentone di bancarelle - per un'inaugurazione ha avuto quasi un carattere trionfale. Molto nutrito il parterre delle autorità, che ha visto schierati a fianco del sindaco Angelo Cardis le massime personalità civili e militari del territorio provinciale. Ospite d'onore, a cui è stato affidato il compito di tagliare il nastro, il sottosegretario al Ministero delle attività produttive onorevole Mario Valducci; presenti anche i parlamentari piacentini Antonio Agogliati e Tommaso Foti. Dopo il saluto del sindaco Cardis (che ha evidenziato la lungimiranza dei primi organizzatori della fiera, meritevoli di aver individuato 25 anni fa una tipologia di manifestazione in grado di crescere e di ritagliarsi uno spazio di primo piano in ambito anche extra provinciale) e del sottosegretario, cittadini ed autorità hanno raggiunto il nuovo ambulatorio della Croce Rossa di via Alighieri, per inaugurare la struttura. Ad aprire il corteo la Fanfara, che ha conquistato grandi e piccoli, creando momenti suggestivi e muovendosi in assoluta sincronia per disegnare perfette figure geometriche. I bambini, in particolare, sono stati molto incuriositi dai fanti con il cappello piumato, e abbozzavano divertenti marce ascoltando le vivaci note del gruppo di bersaglieri. Tante anche le emozioni davanti alla sede della Cri, che da ieri ha debuttato con le aperture giornaliere dalle 9 alle 11. Agli squilli di tromba, per celebrare la nascita dell'ambulatorio, in strada si sono mescolate anche le sirene della decina di mezzi parati a festa. «Il nostro auspicio - ha detto il presidente provinciale Renato Zurla - è che questo ambulatorio, attivato in particolare per le esigenze degli anziani, possa creare un vero e proprio comitato, che allarghi l'attività all'ambito socio assistenziale, di trasporto infermi e di soccorso. Mi sembra già un ottimo traguardo l'aver coinvolto infermieri professionisti, che si sono tutti iscritti ex novo alla Cri. Un grazie speciale a Pietro Maffi, che ha coordinato l'apertura dell'ambulatorio». Nella mattinata è stato deposta una corona d'alloro al monumento dei caduti, per ricordare non solo i caduti ma anche le vittime del conflitto in Iraq, dell'una e dell'altra parte. Nel pomeriggio, mentre la fiera veniva letteralmente presa d'assalto dai visitatori, che hanno affollato stand espositivi e bancarelle, la Fanfara si è nuovamente esibita nei giardini retrostanti il Municipio. Densa di emozioni anche la consegna del cane guida donato dalla sezione Aido ad una signora non vedente di Lodi. Tanto, infine, l'interesse per la Rossa di Maranello del 2001 in mostra alla stazione Shell e per l'esposizione di quadri in Municipio. La giornata si è conclusa con un suggestivo spettacolo di fuochi d'artificio.

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Libertà 12/04/2003

A gestire la struttura una decina di volontari, infermieri professionali e in pensione
La Croce Rossa apre i battenti
L'inaugurazione domani alle 11 con il sindaco

Aprirà i battenti domani, a Roveleto, il tanto atteso ambulatorio della Croce Rossa Italiana, voluto dalla popolazione e ottenuto dall'amministrazione comunale di Cadeo grazie al prezioso contributo dell'organizzazione internazionale di assistenza. Il taglio del nastro nei locali messi a disposizione dalla giunta guidata da Angelo Cardis è fissato per le ore 11. Con l'occasione i cittadini potranno vedere il nuovo ambulatorio, che ha trovato spazio nell'ex biblioteca del paese, in via Dante Alighieri. A gestire la struttura, che entrerà immediatamente in funzione, è stata chiamata una squadra di una decina di volontari, reclutati direttamente sul territorio. Si tratta di infermieri professionali in attività o in pensione che sono stati reclutati ex novo tra le fila della Cri. Per i primi tempi, probabilmente, la loro attività sarà integrata dalla presenza di alcune Crocerossina di Piacenza e di volontari. Quella di Cadeo rappresenta la nona delegazione della Cri in provincia. L'apertura giornaliera potrà, per ora, essere garantita per due ore giornaliere. La speranza degli operatori dell'organizzazione è però quella di reclutare altri volontari sul territorio, in una logica di potenziamento dell'orario di accesso. Nella struttura, messa a disposizione dal Comune e attrezzata con alcune dotazioni sanitarie di base, i cittadini potranno richiedere iniezioni e misurazioni di pressione. I servizi (rivolti in modo particolare agli anziani del paese) saranno gratuiti, grazie all'impegno economico del Comune e ad alcuni fondi già raccolti dalla Pro Loco con una castagnata. L'ambulatorio è aperto da domani, proprio in occasione della fiera, tutti i giorni - compresi i festivi - tranne la domenica di Pasqua, dalle 9 alle 11.

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Libertà 6/04/2003

Piacenza aiuta i bimbi dell'Iraq
Raccolta di fondi per la Cri sul conto corrente 2003 della Bnl


I consiglieri comunali Filiberto Putzu e Emilio Gorgni hanno chiarito la natura priva di strumentalità politica dell'iniziativa: «Siamo promotori - hanno affermato - di una campagna che si rivolge a tutti e non ha alcuna finalità di parte». Viene fatto appello allo «spirito pragmatico e concreto dei cittadini di Piacenza di fronte all'orrore di una guerra - ha spiegato Putzu - abbiamo sentito la necessità di fare qualcosa di tangibile che superi i proclami e le chiacchiere, per unificare tutti, oltre i punti di vista differenti sul conflitto. La prima urgenza della guerra - è stato rilevato - è quella di carattere umanitario, da qui una raccolta di finanziamenti da indirizzare a chi è più colpito dalle azioni belliche, i bambini». «Abbiamo riscontrato la disponibilità - ha precisato Gorgni - della Croce Rossa ad essere destinataria del denaro e ora auspichiamo che tanti cittadini vogliano compiere un gesto concreto di solidarietà». L'iniziativa è stata oggetto anche di un ordine del giorno presentato in aula a Palazzo Mercanti durante il consiglio comunale sulla guerra di venerdì scorso: la sospensione della seduta non ha permesso l'esame del documento. «Nei prossimi giorni - hanno sostenuto gli esponenti di "Piacenza Nostra" - lo ripresenteremo, sperando che la nostra campagna sia condivisa da tutta l'assemblea e anche dall'amministrazione comunale». Ma. Fe.
Conto corrente numero 2003, presso la filiale di Piacenza della Banca Nazionale del Lavoro (Cab: 12600, Abi: 1005), "Piacenza per i bambini di Bassora e Baghdad". Sono questi gli estremi bancari del conto corrente appena aperto per portare un aiuto alle vittime innocenti del conflitto esploso in Iraq. A lanciare la campagna di raccolta fondi, i rappresentanti del movimento civico "Piacenza Nostra", che ieri hanno presentato l'iniziativa con una conferenza stampa in Comune. Il ricavato della generosità dei piacentini verrà devoluto al comitato locale della Croce Rossa.

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Libertà 30/03/2003

Rottofreno - San Nicolò
Il defibrillatore alla Croce Rossa

Rottofreno - Il sindaco di Rottofreno Giulio Maserati ha consegnato ieri mattina al presidente della Cri, Renato Zurla, il defibrillatore donato all'amministrazione dal Rotary Valli del Nure e del Trebbia. La Croce Rossa nell'occasione ha presentato la nuova ambulanza che sarà dedicata alla Croce Rossa di San Nicolò che, a breve, troverà sede nella ex stazione ferroviaria.

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Libertà 28/03/2003

Cerimonia domani a San Nicolò per il potenziamento della Croce Rossa


San Nicolò - Inaugurazione della nuova ambulanza della Croce rossa di San Nicolò. La cerimonia si svolgerà domani mattina alle 10 al centro culturale di via Curiel, nella frazione di Rottofreno lungo la Via Emilia Pavese. Alla cerimonia che sancisce di fatto un potenziamento della sezione, è stata annunciata la presenza del sindaco Giulio Maserati, il presidente provinciale della Cri Renato Zurla e i rappresentanti della delegazione locale dell'associazione. L'invito alla cerimonia è stato esteso a tutte la popolazione.

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La Voce Nuova 10/03/2003

Una soluzione logistica perfetta, servono solo fondi e impegno di Associazioni e Comune. San Nicolò, sede Cri nei locali della stazione?


San Nicolò - Sarebbero parecchi i lavori da compiere per trasformare alcuni locali della stazione di San Nicolò in sede della Croce Rossa. Opere per le quali la Cri chiede l'aiuto del comune di Rottofreno. Attualmente l'ambulanza staziona davanti alla sede Aido di via Matteotti, osservando turni dal giovedì alla domenica (abbiamo già riferito del potenziamento di volontari e servizi). Per coprire tutti i giorni della settimana e attivare un centralino per programmare i trasporti non urgenti, occorre una sede adeguata. «Ringrazio dell'ospitalità l'associazione Aido - dice il presidente Cri Renato Zurla - ma prima riusciamo ad avere una sede tutta nostra, meglio è, per la loro e la nostra comodità. I locali inutilizzati all'interno della stazione di San Nicolò sono logisticamente perfetti: vicini al centro del paese, alla via Emilia e a via Agazzano». Un punto strategico dal quale raggiungere agevolmente l'ospedale di Piacenza (ma in pochi minuti si arriva anche a Castelsangiovanni) e la zona di Gragnano.
«Stiamo aspettando - prosegue Zurla - il permesso ufficiale dalle Ferrovie. Siccome la stazione è funzionante, alcuni locali e i servizi igienici esistenti servono ancora, ma l'estate scorsa abbiamo visitato dei magazzini abbandonati che farebbero al caso nostro. Necessitano però di una consistente ristrutturazione, anche di consolidamento dei muri. Bisogna inoltre risolvere il problema dei garage e dell'accesso». Ai locali infatti vi si arriva solo a piedi, passando sul marciapiede a fianco dei binari: bisogna creare il passaggio per le ambulanze.
«Sabato scorso i tecnici delle Ferrovie hanno compiuto un sopralluogo - spiega ancora il presidente - appena ci comunicheranno la risposta, che spero sia di assenso, incontreremo gli amministratori comunali per definire le modalità delle opere. Come associazione, pur non disponendo di tanti fondi, daremo la massima collaborazione. Chiederemo perciò l'impegno del Comune e cercheremo sponsor privati che possano intervenire con donazioni».
a.z.

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