Gli UFO sono su Internet?

Ciao OAIC...Tutti ci chiediamo se gli U.F.O. esistono, ma è davvero così importante stabilirlo? Ci interessa davvero in modo assoluto sapere, crederci oppure no?
Naturalmente in un sito dedicato a Internet e alle sue implicazioni sociali non poteva assolutamente mancare quest'argomento, vi pare? Infatti un certo legame esiste ed implicitamente legato a questo mondo particolare che è la madre delle Reti.
Prima di svelare l'arcano, però ragioniamo un attimo. Spesso nella nostra vita quotidiana si parla di U.F.O., ma usare questa parola è un po' fuorviante, infatti questo termine è l'acronimo inglese di
«Unidentified Flying Object», ovvero il corrispondente italiano di «Oggetto Volante Non Identificato», quindi rifiutando l'inglese potremmo chiamare il nostro U.F.O. come O.V.N.I., vi pare?
Quindi dire di aver visto un U.F.O. vuol dire semplicemente che si è visto qualcosa che non si è capito bene cos'era, magari potremmo anche noi vedere qualcosa in cielo che non riusciamo a mettere a fuoco e dire di averne visto uno, vi pare? Anche se poi scopriamo che era una bella mongolfiera che era finita un po' troppo in alto per essere riconosciuta all'istante.
Eppure dopo tanta fantascienza e dopo tanti film e telefilm la parola
U.F.O. è associata a quella di alieno automaticamente. Eppure il senso è diverso, profondamente diverso.
L'alieno è quell'essere di colore grigio (sembra che qualcuno abbia finalmente stabilito che siano grigi) senza bocca, senza orecchie, con grandi occhi neri, magrolino e con meno di 5 dita per mano e telepatico.

Eppure scommetto che nessuno ne ha mai visto uno. Tutte le cose strane e le novità si verificano sempre nella buon vecchia America, forse perché è il continente più grande? Può darsi. La popolazione Americana è molto di più di quella Europea e quindi anche se le persone che sostengono di avere avuto esperienze extraterresti sono appena il 2 o 3% costituiscono una bella cifra di persone. Ora la domanda è: essendo una percentuale bassa (anche se sono in tanti) dovremmo poter credere oppure è gente che vuole farsi notare, gente che vuol a tutti i costi inventare qualcosa per fare soldi? Sarei propenso per questa seconda ipotesi visto che ci sono state persone che effettivamente si sono arricchite e io personalmente adoro la serie televisiva X-Files, però a prescindere da ciò sicuramente esiste un'altra forma di vita nell'universo oltre alla nostra, ma immaginarla è difficile ed è altamente improbabile che ci vengano a trovare e ogni tanto rapiscano qualcuno per fare esperimenti genetici e altro.

WOW un alieno, ma non erano grigi?Allora, ammesso che esistano, secondo voi hanno Internet? Chattano, si collegano per navigare il Web, loro che navigano l'universo? Conoscono il sito de «Il Mandarino»?
In effetti, i veri alieni non è che siamo noi che non riusciamo a comprenderci gli uni con gli altri in tante occasioni? Forse la Rete, come sempre, in molte occasioni tira fuori e accoglie l'alieno che è in noi, dà il benvenuto alla persona sola che spera di trovare la fontana della giovinezza, l'isola del tesoro oppure la formula dell'immortalità su quello che alla fine altro non è se non un insieme di segnali elettrici che viaggiano su dei semplicissimi fili di rame. Riconosco che non è opportuno fare di tutta un'erba un fascio e quindi considerare allo stesso modo ognuno di noi, inoltre sicuramente Internet ha la sua importanza, magari la tecnologia è importante perché aiuta i disabili a essere meno disabili, aiuta i bambini a fare belle ricerche, quasi annulla il potere della buona vecchia enciclopedia di carta e qualcuno addirittura prevede che sostituirà il libro, ma io non sono per nulla d'accordo, infatti non c'è nulla di più bello e comodo di un bel libro, magari tascabile da scarrozzare in giro per la strada e poi i libri nuovi odorano sempre tanto, hanno una copertina e possono essere toccati in ogni pagina, si può fare l'orecchietta per segnare la pagina... È tutta un'altra cosa. Perciò, quando parlo di Internet come del fulcro da cui passano e si amplificano i malumori e la solitudine delle persone, mi riferisco sempre a quelle persone che ne fanno un uso improprio e inopportuno, un' abitudine che rende felici non loro, ma i famosi gestori di telefonia fissa. Stanno cercando di portarlo anche sul telefono cellulare col WAP (che in dialetto napoletano vuol dire guappo) e coi futuri UMTS per fare arricchire anche gli operatori di telefonia mobile e per convincerci che non potremo fare due passi se non abbiamo Internet in tasca ed è a loro che io mi rivolgo: basta! Internet non è indispensabile, non è una questione di vita o di morte averlo o non averlo. Un mio amico, intelligentemente, naviga quando gli serve, ma non ha l'accesso da casa, si è laureato in Informatica e non aveva e non ha modo di accedere a Internet sempre e in qualunque momento.
Comunque, tornando agli U.F.O.,
molti avranno sentito parlare di SETI@home, quel progetto che cerca intelligenza extra-terrestre (SETI infatti sta per Search for Extra Terrestrial Intelligence, ovvero Ricerca di Intelligenza Extraterrestre) dando la possibilità a chiunque di partecipare scaricando l'apposito software. L'idea è di dividere il carico dell'analisi dei dati raccolti dai radiotelescopi in piccoli pacchetti che utenti da casa possono elaborare con il loro PC. I risultati vengono poi spediti indietro via Internet alla sede centrale. Finora nessuno degli oltre 2 milioni di volontari ha ancora dato prova dell'esistenza di intelligenza extraterrestre, quindi potete ancora essere i primi! Se siete interessati alla matematica, agli algoritmi ed ai numeri dietro questo progetto (si stima che gli utenti che ne hanno preso parte hanno donato oltre 473 mila anni di CPU) leggete questo articolo tecnico:

http://computer.org/cise/articles/seti.htm
Altrimenti vi consiglio di visitare il sito ufficiale:
http://setiathome.ssl.berkeley.edu/

Ritorniamo ad alcune riflessioni. Cos'è un alieno? Beh, è un'entità che appartiene a un altro mondo, un estraneo, no? Ebbene, se spesso pensiamo che gli alieni abitino o abbiano abitato (all'origine del mondo) su Marte o altrove allora siamo ancora più lontani di ciò che crediamo. Infatti, gli alieni sono sulla Terra attualmente e forse da secoli. Sì, se gli alieni sono entità che appartengo a un'altro mondo allora non possiamo fare a meno di pensare che qui dove abitiamo ci siano tanti mondi reali (e non immaginari come magari qualcuno pensava che avrei detto) e che ogni persona può abitarne uno. In pratica chiunque può essere un alieno. Un vero povero è un alieno rispetto a un ricchissimo privo di valori d'amicizia e amore. Eh, sì, perché non è tanto difficile fare parte di un altro mondo o di una diversa realtà, di un modo che è incompenetrabile con un altro, vi pare? Oggi poi è una cosa che si fa sentire moltissimo. Ognuno ha un suo modo curioso di essere e di presentarsi, curioso se è appena un po' più particolare di altri.
«Ma come veste strano quel tipo!» Questa frase l'avremo sicuramente sentita tante volte e magari qualche volta l'abbiamo pronunciata di persona, no? A seconda dell'enfasi che abbiamo usato nel pronunciarla abbiamo definito un "alieno" e abbiamo giudicato qualcuno. Giudicato male se abbiamo arricciato il naso o abbiamo cominciato a pensare di essere noi i migliori per i nostri gusti raffinati o altro. Giudicato senza essere colpevoli di nulla se si è detta la frase senza particolare interesse e senza uno scopo preciso, visto che stavamo solo notando il vestito e non abbiamo pensato di associare la persona all'abito, nel senso che chi veste male o non come noi bisogna tenerlo a distanza o qualcosa del genere.
A parte l'abbigliamento o l'aspetto esteriore che colpisce al primo impatto, l'alieno (come il famoso grigio che a volte vediamo nei telefilm di fantascienza e fiction) è una persona sola al mondo, o, meglio, che si sente sola, che ognuno di noi quando vuole può facilmente far sentire sola, quindi non c'è bisogno di partire alla volta di Marte o di Nettuno o di Giove per incontrare gli alieni. E se io parlo di piccoli screzi tra amici o di cattiverie in generale, ci sono persone che davvero sono seriamente alienate. Vi siete mai chiesti come si diventa barboni? Come si finisce per mendicare sotto una stazione perdendo la propria identità e accettando la nuova condizione meglio della vecchia? Io non l'ho mai fatto, non mi ci sono messo più di due minuti a rifletterci, perché anche per me quello è un mondo che non mi appartiene, infatti mi considero fortunato, ma non tutti sono fortunati o se ne rendono conto fino in fondo, vi pare?
Certo è bello pensare a com'è fatto un vero alieno, un U.F.O., ma non dimentichiamo che ALIENO (dal latino ALIENUS = Appartenete ad altri, cioè altrui) è solo un aggettivo e che indica la diversità. Spero di poter sempre essere di esempio e aiutare chi si sente isolato, o chi sta male perché non si sente accettato quando lo incontrerò perché alla fine staremo meglio entrambi.
Altre volte noi pensiamo con tutta la formalità di questo mondo che ci sono alieni che andrebbero aiutati perché non conformi al mondo, beh, ma chi ha detto che ci si deve conformare? Io dico che si deve essere sempre naturali e coerenti il più possibile, infatti gli alieni sono anche le persone che credono di essere meglio degli altri perché non hanno capito nulla di altruismo e rispetto, persone che si ritengono nel giusto a tal punto da voler forzare gli altri a cambiare modo di fare e di essere, negando loro il proprio modo di essere... È difficile continuare a scrivere perché magari molti di voi già hanno cliccato da qualche altra parte oppure hanno digitato un altro indirizzo allontanandosi dal nostro serioso sito. Comunque, essere diversi in fondo altro non vuol dire che essere unici e originali e se qualcuno ci critica dipende da quello che dice, infatti ci sono critiche che aiutano a crescere e maturare, mentre altre critiche sono essenzialmente distruttive. Come riconoscerle? Beh, non è difficile, se siamo persone buone, semplici e che sanno guardare al di là del proprio naso allora non si impiegherà molto a capire se qualcuno ci vuole semplicemente ferire o se ci tiene a noi e sta cercando di consigliarci bene.

Quindi mi chiedo: siamo o non siamo noi gli alieni che non riescono a capire gli altri, che non riescono a rispettarsi e sopportarsi gli uni con gli altri al di là di ogni crisi o problema? La risposta, naturalmente, è una provocazione, una forzatura alla riflessione, comunque se vi va di rispondere a qualcosa di più semplice potete sempre indirizzarvi al SONDAGGIO del momento de «Il Mandarino».


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