Comunicazione Globale
Sicuramente, avrete sentito parlare di villaggio globale, in un modo o in un'altro questa parola è giunta all'orecchio di tutti e se non è accaduto ancora eccovela qui spiattellata sullo schermo.
La questione è strettamente legata alla potenza comunicativa che Internet ha in sé. In pratica il mondo intero viene visto come un unico villaggio che congiunge tutti i paesi del mondo in quanto, almeno con un computer e un modem, si accorciano tutte le distanze e tutto diventa quasi un luogo comune, si ha la sensazione di poter andare ovunque, raggiungere ogni luogo, ogni cultura, condividere le proprie esperienze.
Eppure, eppure, tutti hanno una così gran voglia di comunicare, di inviasi SMS e-mail, chiunque abbia più di tredici anni ha a sua disposizione un telefono cellulare, le mentalità si dovrebbero evolvere, tutto dovrebbe migliorare, ma non credo sia così. Secondo me è proprio il contrario ciò che si verifica, infatti pensandoci bene i contatti umani si rendono sempre più esili. La gente vive, o almeno cerca di farlo credere, magari ne è convinta, non so, pensando alla frase carpe diem ("cogli l'attimo").
Basta un breve messaggio sul telefono radio-mobile per socializzare a sufficienza? A mio avviso, no. Può essere un modo per integrare, un di più a quanto già esiste. Alcuni sondaggi realizzati da un'università americana hanno scoperto che chi naviga su Internet perde in un certo qual modo il contatto col mondo reale e, invece di comunicare globalmente, si finisce per il chiudersi ancora di più in sé e fare meno attività sociale, si finisce per non telefonare più ad amici e parenti perché naturalmente si può arrivare a pensare che tutti gli SMS, le e-mail e che i pochi secondi (resi ancor più brevi magari da una tariffa svantaggiosa e lucrosa) di conversazione il sabato sera al telefonino siano cosa sufficiente. Un'attività sociale abbastanza contenuta e succhiata al minimo o completamente inesistente.
Naturalmente di quanto detto può anche valere il contrario, ovvero può capitare di usare Internet regolarmente e di gestire una felice vista sociale ricca di amici e amiche, però chi di noi non è stato preso dalla madre delle reti in modo ossessivo, maniacale, quasi a sfiorare la morbosità? Le prime esperienze con Internet ci succhiano completamente, le prime volte che si mette piede in questo territorio vasto, sconosciuto e intrigante, sono quelle in cui un'ora, un'ora e mezza passano con lo stesso tempo che ci impiega un bicchiere a essere svuotato da un assetato che arriva a un'oasi in pieno deserto. Si viene catturati nella rete senza possibilità di averne coscienza, poi dopo un po', fortunatamente, ci si rende conto di essersi un po' annoiati di questa rete delle reti e, come i giocattoli di Natale, si pone un po' da parte l'esigenza (una necessità falsa e irreale) di collegarsi in ogni momento.