il
GRILLO parlante
per un'informazione equa e
solidale nell'Est veronese
@ periodico redatto dai lettori
@
supplemento a " www.educare.it " - Aut. Trib. VR n.1418
del 21 novembre 2000
Direttore Responsabile ed
Editoriale: Amedeo Tosi
Redazione:
località Praissola 74/b - 37047 San Bonifacio (VR)
«il GRILLO
parlante» è consultabile anche nel siti della Biblioteca di Nogara (VR)
La responsabilità
degli articoli e delle informazioni è tutta ed esclusiva dei rispettivi autori.
il GRILLO parlante ospita volentieri ogni opinione e si assume la responsabilità
degli articoli a cura della Redazione e di quelli non firmati.
Se
vuoi, puoi contribuire alle spese telefoniche per la produzione ed invio
della newsletter e, contemporaneamente, sostenere una iniziativa di
solidarietà in El Salvador. Metà dell'offerta da te versata verrà infatti
destinata a sostenere "Progetto Sorriso" e l'attività dei volontari di Pax
Christi Internazionale operanti nella più piccola nazione del Centro
America. Conto Corrente Postale numero 21008305 - intestato a: Amedeo Tosi
- Chiara Terlizzi. Indirizzo: località Praissola 74/b - 37047 San Bonifacio
(Verona) - Causale del versamento: "Progetto Sorriso+Grillo parlante". Grazie.
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«Saper nuotare e andar a cavallo è
bene, ma conoscere se stessi è meglio»
(Proverbio: etnia Bambara - Nazione: Costa d'Avorio
)
APPUNTAMENTI DA
NON PERDERE
05/06/2002
- Verona - Elezioni
amministrative: faccia a faccia Zanotto-Bolla
Il
nodo Veronese della Rete Lilliput ha organizzato per mercoledì 5 giugno
alle ore 20.45, presso la sala dei missionari Comboniani in Vicolo Pozzo
(Verona), un incontro pubblico al quale sono stati invitati i candidati al
ballottaggio.
Ai candidati sindaci Bolla e Zanotto abbiamo fatto pervenire una serie di
domande e questioni di ampio respiro. Evidentemente non sono tutte le domande
che potremmo porre, ma solo quelle legate alle attività ed al sentire dei gruppi
di lavoro in cui si è strutturato il nodo veronese della rete
Lilliput.
Il filo conduttore di tutte le domande, però, è quello della partecipazione dei
cittadini alle scelte amministrative, secondo il progetto della "Carta della
nuova municipalità" lanciato dalla rete: quale disponibilità il candidato mostra
nel coinvolgere i cittadini, non solo quelli che fanno parte di associazioni ma
tutti coloro che, vivendo sul territorio, hanno a cuore lo sviluppo della
città?
Il punto centrale sul quale vorremmo indicazioni chiare è quindi quello di
definire che tipo di confronto e legame il Comune tenterà di mettere in piedi
con le persone, in modo da far crescere il processo partecipativo
popolare.
È evidente che questa dimensione di partecipazione della cittadinanza alle
scelte amministrative va esercitata o almeno ricercata non solo sui problemi
legati alla piccola comunità ma anche sulle grandi questioni di sviluppo della
città, dalla tramvia al traforo delle Torricelle, dal destino dell'Ospedale di
B.go Trento ai progetti per i "contenitori" (Arsenale, Castel San Pietro,
magazzini generali...).
Fatta questa premessa di metodo poniamo alcune domande precise, che spaziano da
aspetti che possono sembrare marginali a questioni di fondo: l'ordine
evidentemente non è di importanza ma riferito alle aree di sensibilità dei
gruppi di lavoro tematici della rete.
Quali progetti di sviluppo delle mense biologiche, dalla scuola materna alle
scuole medie: questa scelta ha un significato ambientale e di salute personale,
ma anche un rilevante peso politico/economico, in quanto permette di favorire lo
sviluppo dell'agricoltura biologica allargandone il mercato.
Valorizzazione dei cicli produttivi locali, con creazione di un circuito e di un
marchio di garanzia (vedi esperienza Unser Land in Baviera): il Comune di Verona
potrebbe diventare capofila di una iniziativa politica che coinvolgesse
amministrazioni, produttori e consumatori a livello della nostra
provincia?
Piste ciclabili: quali interventi sul tessuto viabilistico? È necessaria una
rete di piste, che permettano spostamenti in sicurezza: in alternativa si
potrebbero realizzare percorsi protetti con strade
residenziali.
Differenziazione dell'aliquota ICI per i fabbricati residenziali: aumentarla per
le case sfitte e ridurla per la prima casa e le case affittate, in modo da
incentivare la locazione degli appartamenti.
Quali risorse per i minori a rischio o disagio e per gli
anziani?
Quale posizione di fronte alla proposta di istituire un assessorato alla pace
per sostenere i progetti di educazione e di solidarietà?
Come dare un forte senso politico al gemellaggio con Betlemme, in una fase
storica in cui la Palestina è scossa da una tensione
crescente?
Privatizzazione dell'AGSM: quali criteri, quali obiettivi, quali proprietari? È
pensabile un coinvolgimento dei cittadini, cui si chieda di diventare azionisti
dell'azienda?
Quali politiche per i quartieri periferici: c'è un progetto per riqualificarli
attraverso strutture urbanistiche e aggregative?
Quali relazioni con l'associazionismo ed il volontariato che si impegna
nell'integrazione degli immigrati?
Da sfondo a tutte queste questioni troviamo sempre Agenda 21: quale significato
intendete dare all'adesione, per ora solo formale, del Comune di Verona? Quali
passi concreti ed in quali tempi?
Invitiamo tutti a partecipare, anche per porre altre
domande
05/06/2002 - Vicenza - Incontro pomeridiano con Alex Zanotelli
CGIL
di Vicenza organizza un incontro sul tema: "Dalla globalizzazione dei profitti
alla globalizzazione dei diritti: una sfida per il futuro del sindacato".
Interverrà p. Alex Zanotelli, missionario comboniano. L'incontro si terrà dalle
12,30 alle 15,30 presso l'Alfa Hotel di Vicenza.
06/06/2002 - Legnago (VR) - Tobin Tax
Giovedì
6 giugno, ore 20.30, presso la Sala
civica Bezzeca (Palazzo di Vetro) a Legnago, serata sul tema: "IL
GRANELLO DI SABBIA". Si tratta di un incontro
sulla TOBIN TAX con: Riccardo Bellofiore - Ordinario di Economia Monetaria
all’Università di Bergamo; Beppe Lazzaro – dell’Ufficio Internazionale della
FIM-CISL; Roberto Romano – dell’Ufficio Studi CGIL Lombardia. Nel
corso della serata sarà costituito il "Comitato promotore per la Tobin Tax". Al
momento hanno dato la loro adesione: Legnago Social Forum, Libera Associazione
di Base, Il Germoglio, Charta 97, Legambiente, FIM-CISL di Legnago e Verona.,
Arci, Rifondazione Comunista, Verdi, FP-CGIL di Verona, FIOM-CGIL, VRonLine.it.
Tutta la cittadinanza, le associazioni e le istituzioni sono
invitati.
7 - 8/06/2002 - Bovolone (VR) - Commercio equo e solidale
La
Rondine 2 di Bovolone, in occasione dell’apertura della nuova “BOTTEGA DEL
MONDO” che si trasferisce in via Crosare 67 organizza: VENERDI 7 GIUGNO, ORE 21.00 presso C.s.
CALTRANE CANTON di BOVOLONE «TUTTAUNALTRAMUSICA» Massimo Rubolotta a Marco Moiola
(in arte Marchiño) ci guideranno tra i vari strumenti del mondo ci racconteranno
le particolarità, ci “insegneranno” a suonarli (strumenti che resteranno per la
serata a disposizione di chi vorrà provarli) e ci intratterranno con delle
performances con le loro percussioni. Infine balleremo la musica di tutto il
mondo con Dj Leo.
SABATO 8 GIUGNO, ORE 16.30
in via CROSARE 67 BOVOLONE «INAUGURAZIONE
“BOTTEGA DEL MONDO”» con taglio del nastro, rinfresco con prodotti del
Commercio Equo e Solidale,. Per ulteriori informazioni: 045-6900028
07/06/2002 - Legnago (VR) - Tim Parks
presenta "Questa pazza fede"
Prosegue il palinsesto "Autori in piazza"
organizzata da Azimut in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura e la
Biblioteca "Giovanni Bellinato" di Legnago (VR). 7 Giugno, Venerdì ore 21,00 Tim
Parks presenta "Questa pazza fede" Einaudi Editore. Tim Parks è nato a
Manchester nel 1954. Vive a Verona. Il libro: stufo di vergognarsi del suo tifo
sfrenato sugli spalti del Bentegodi, Tim Parks si butta nella mischia e segue
l'Hellas andata e ritorno, in casa e in trasferta, nel bene e nel male, per
tutte le gioie e le angoscie di una lunghissima stagione. Eccoci in viaggio con
le famigerate Brigate gialloblù, che viste da vicino, appaiono così simpatiche e
armate solo d'ironie.
07/06/2002 - Trento - Ricordo di don
Lorenzo
Milani
VENERDÌ
7 GIUGNO 2002 AD ORE 17.30 per ricordare la figura di don Lorenzo Milani
La sua testimonianza di vita, il suo impegno come educatore civico e
politico e la sua figura di sacerdote e di maestro costituiscono un esempio da
ricordare per tutti quanti hanno a cuore il bene della comunità. Tema
dell'incontro:“DIVENTARE CITTADINI SOVRANI”. LA LEZIONE DI DON LORENZO
MILANI A 35 ANNI DALLA MORTE". Interverranno: don Marcello
Farina, Alberto Rudari e porterà la sua
testimonianza Edoardo Martinelli,che è stato uno degli alunni
della scuola di Barbiana e che ha conosciuto don Lorenzo proprio
come maestro di vita. L’incontro si terrà a
Trento presso l’aula magna della Scuola C.F.P.- Artigianelli Piazza Fiera,
4.
07/06/2002 - Verona - Zoom sul Ciad, don
don Giorgio
Gallina
Rete
Radiè Resh di Verona comunica che Venerdì 7 giugno ci sarà la possibilità
di conoscere don Giorgio Gallina, missionario nel Ciad meridionale,
alle 21 presso la Casa della Nonviolenza, in via Spagna 8. Don Giorgio è
stato parroco a San Domenico Savio, in Borgo Milano, ed ora come salesiano
presta il suo servizio nella missione di Sarh, dove si prende cura della
parrocchia, del centro giovanile, di una piccola Biblioteca, cercando di fare
quanto possibile in un ambiente difficilissimo, in una realtà di grande povertà,
come del resto nella grandissima parte del continente africano. Don Giorgio
desidera parlare del suo lavoro e dell’ambiente in cui vive, e mostrerà anche un
interessante documentario
08/06/2002 - Verona - Poesia, danza e
musica
L’8
giugno alle 21, presso la Comunità dei Giovani di Corte Molòn (Verona), si
svolgerà un incontro di poesia - danza - musica, con brindisi di
benvenuto, il cui ricavato andrà a sostegno di studenti poveri in Argentina,
seguiti da padre Victor Zecchetto. Per informazioni: polisad@libero.it
10/06/2002 - Vicenza - Felice
Casson e Gianfranco Bettin su Porto Marghera
LUNEDÌ
10 GIUGNO ore 20.30, presso il Teatro dei Carmini (Corso Fogazzaro 254 –
Vicenza) si terrà un incontro sul tema:
Petrolchimico di Porto Marghera: una strage impunita. È previsto l’intervento
di Felice Casson e Gianfranco Bettin. Coordina l'associazione Libera di
Vicenza.
11/06/2002 - Trento - Ettore Masina
presenta il suo romanzo
La Libreria Áncora, Costruire Comunità, Rete Radie' Resch e
l'Associazione Oscar Romero con ETTORE MASINA per la presentazione del romanzo
IL VINCERE (Edizioni San Paolo, 2002). Martedì 11 giugno 2002 alle ore 17.00 presso la Libreria Ancora - Trento, via Santa Croce. Introducono:
Emanuele Curzel e Paolo Ghezzi.
12/06/2002 - Vicenza - Il Veneto
ribelle di Emilio Franzina
Mercoledì 12 giugno 2002. Sala Lampertico (Vicenza) ore 18.00.
Presentazione del volume: Il Veneto ribelle. Proteste sociali, localismo
popolare e sindacalizzazione tra l'unità e il fascismo di Emilio Franzina
(Gaspari Editore, Udine, 2001). Interverrà: Giovanni Gozzini (Università di
Siena) - Introdurrà: Renato Camurri Sarà presente l'autore
12/06/2002 - Verona - DOPO AGOSTO,
SCUOLA MIA TI RICONOSCO?
“DOPO AGOSTO…SCUOLA MIA TI RICONOSCO ?”
IL COORDINAMENTO DEI DOCENTI DI VERONA Per la scuola pubblica Per discutere……per capire…..per scegliere,
propone un INCONTRO PUBBLICO SUL TEMA: RIFORMA DELLA SCUOLA Per
quale scuola? Per quale società? La
scuola è un tema centrale per una società: essa rivela l’immagine che quella
società ha di se stessa; riflette l’idea stessa di cittadino, della sua
formazione, dei rapporti di ciascuno con gli altri… MERCOLEDI’ 12 GIUGNO ORE
20.45, presso la SALA dello STADIO, via Brunelleschi, Verona (zona stadio
Bentegodi)
Interverranno: DOMENICO CHIESA, presidente nazionale del CIDI (centro iniziative
insegnanti democratici); GENITORI, del Coordinamento nazionale genitori
democratici; STUDENTI del Coordinamento degli studenti di Verona; DOCENTI DEL COORDINAMENTO, sugli
argomenti: La scuola di base: quali prospettive? Istruzione e formazione: una
vera opportunità? Il “nuovo” esame di stato: un esame più giusto? Scuola e
migranti: quale cittadinanza? La partecipazione e gli interventi sono aperti a
tutti. Se hai a cuore il mondo della scuola, non mancare! (Info: liceo.medi@tin.it)
13/06/2002 - Valdagno (VI)
- Incontro con don Albino Bizzotto
L'
Associazione Canalete Ctm - Bottega del Mondo ti
invita all' incontro con Don
Albino Bizzotto
di
"Beati i Costruttori di Pace"
su
ANCHE
I PRODOTTI HANNO UNA STORIA
-
scelte di consumo critico. GIOVEDÌ
13 GIUGNO ORE 20.30
presso
la Sala Marzottini
(a
fianco del Liceo Artistico) in via G.Marzotto
a
VALDAGNO, Vicenza.
14/06/2002 - San Bonifacio (VR) - «per
loro... e per noi»: una Festa con gli Africa Chiossan
Una
festa «per loro… e per noi». Dietro
a questo slogan si cela la prima iniziativa pubblica promossa dal «Gruppo
Giovani per il mondo» dell’Associazione Missionaria di San Bonifacio che si
terrà venerdì 14 giugno, dalle ore 20,30, presso l’ampio piazzale della
sede dell’associazione stessa, in Viale delle Fontanelle. Si tratta di un
palinsesto molto interessante, in grado di coniugare musica e divertimento alla
sensibilizzazione nei confronti delle attività svolte sia dall’Associazione –che
nel grosso comune dell’Est veronese gestisce varie attività sociali quali la
raccolta differenziata e un mercatino dell’usato- sia dal Gruppo Giovani,
impegnato a tenere i contatti con i referenti dei progetti di cooperazione e
solidarietà finanziati dall’Associazione Missionaria in Brasile, Ecuador e
Burundi.
«Crediamo che il canale musicale e la presenza di stands informativi in occasione della festa
all’aperto possano essere efficaci strumenti di coinvolgimento e promozione
interculturale» spiegano i componenti del Gruppo. Sul palco si esibiranno
infatti due gruppi: uno sambonifacese, gli «Animali Sociali», con il loro mix di
musica, poesia, rap ed effetti scenografici; l’altro, gli «Africa Chiossan»,
proveniente da Oderzo (Treviso).
«AFRICA CHIOSSAN è il nome di un’associazione culturale fondata dal
percussionista senegalese Moris Sene, che ha lo scopo di diffondere la
tradizione musicale senegalese in Italia attraverso corsi di percussioni e
danza, laboratori didattici nelle scuole e spettacoli musicali. Parte integrante
dell’Associazione culturale “Africa Chiossan” è il gruppo musicale di
percussionisti che porta lo stesso nome dell’Associazione. Africa Chiossan è
formata da cinque musicisti che suonano le tipiche percussioni (djembè, sabar,
balafon, doun doun ecc.) appartenenti alla tradizione musicale dell’Africa
occidentale» sottolineano gli organizzatori.
All’iniziativa, patrocinata dall’Assessorato all Cultura, hanno aderito diverse
realtà associative locali: il «Forum delle Comunità in Dialogo», l’Associazione
Gamargioba – Bottega del Mondo, il Gruppo Missionario “Valentini” di Prova,
l’Anolf-Cisl di Verona, l’Associazione dei Cittadini Extracomunitari residenti a
San Bonifacio, l’Associazione S.A.S. Africa e la newsletter «il GRILLO
parlante». Associazioni che allestiranno degli stands nel piazzale al
fine di rendere note le proprie iniziative. L’ingresso è gratuito.
14/06/2002 - Verona - «Stili di vita per
una sobrietà felice»
Il
Gruppo di Lavoro Tematico
STILI
DI VITA PER UNA SOBRIETÀ FELICE
della
Rete di Lilliput – nodo di Verona organizza un incontro per riflettere sul
turismo responsabile: «VIVA le vacanze !!!
…ma
come viviamo le vacanze?».
14
Giugno 2002 ore 20.45, presso la sede di Legambiente, Via Gaspare
Bertoni,
4 (Verona).
Confronteremo
esperienze su turismo responsabile ed ecocompatibile, campi
di lavoro, incontro con esperienze di paesi lontani, scambi di casa
o di ospitalità…
Ci
aiuteranno in questa riflessione due responsabili del settore "turismo
responsabile" di M.L.A.L. e Legambiente.
14/06/2002 - Sommacampagna (VR)
- Cibo per la mente / 1
ASSOCIAZIONE
«LUCIGNOLO» di Sommacampagna vi invita al palinsesto
«CIBO PER LA
MENTE» nel parco di
Villa Venier a Sommacampagna.
INGRESSO
LIBERO E GRATUITO A TUTTE LA ATTIVITA'. Oggi in programma: ore 20,30 apertura
parco,
Stands enogastronomici,
punti di ristoro e degustazione;
Installazioni ed
esposizioni artistiche;
ore 22,00 concerto di apertura della manifestazione l’associazione culturale lucignolo in collaborazione con il
Teatro mannini dall’orto (FI)
presenta:
da LE AVVENTURE DI
PINOCCHIO
- I PINOCCHIOSI
-
Ovvero Bugie
Musicali.
La Fondazione Nazionale Carlo Collodi, in
occasione de L’anno di Pinocchio, con
l’intento di mettere in musica le avventure del celebre burattino ha patrocinato
la realizzazione di questo spettacolo.
Lo spettacolo viene
eseguito nel parco della villa. In tale occasione verrà presentata l’uscita del
CD. Per
informazioni: Associazione LUCIGNOLO L.A.B. Via Bassa, 10 - 37066 Sommacampagna
– Verona Tel. 3470448200 + 3483165113 + 3281842015; E-mail: info@lucignolo-lab.it Sito
internet: www.lucignolo-lab.it
15/06/2002 - Legnago (VR) - Genitori e
figli, crescere insieme
15 Giugno, sabato ore 18,00 Alba Marcoli. Seminario "Genitori
e figli - Crescere insieme". Alba Marcoli, psicologa clinica di formazione
analitica. Dopo una trentennale attività nel campo dell'insegnamento e della
psicoterapia, ha raccolto parte del materiale di un'esperienza di formazione
psicologica per genitori ed educatori condotta attraverso l'uso di favole
costruite su reali fatti clinici in tre volumi pubblicati per i
tipi Mondadori "Il bambino arrabbiato", "Il bambino nascosto"
e "Il bambino perduto e ritrovato".
15-16/06/2002 - Montebello Vicentino(VI)
- Rockelo
Voglio
segnalare una manifestazione musicale a Montebello Vicentino. Due serate, 15-16
giugno, di musica di giovani gruppi emergenti provenienti da tutto il Veneto e
anche dal resto dell'Italia. Un appuntamento da non perdere anche perchè
l'ingresso è libero. Per ulteriori informazioni www.rockelo.it Informazioni generali su
Rockelo: Le date per l'edizione 2002 sono 15-16 giugno. Si tratta di una
manifestazione che e' nata per dare la possibilita' ai gruppi locali di esibirsi
con attrezzatura decente davanti ad un buon pubblico (circa 2000 persone a
serata). Inizialmente la clausula per partecipare era quella di avere almeno un
componente del gruppo appartenente al paese della manifestazione, ma questa
restrizione e' venuta pian piano meno fino a che nell'ultima edizione hanno
partecipato anche gruppi provenienti fin da Torino e Biella. Il tutto ad
ingresso libero. Una nota importante da considerare e' la presenza di
osservatori di manifestazioni molto piu' grosse della nostra che ne approfittano
per scegliere ed "invitare" i gruppi di loro gradimento. (Carpe Diem via
G.Marconi, 25 36054 Montebello vic.Vicenza).
15/06/2002 - Sommacampagna (VR)
- Cibo per la mente / 2
ASSOCIAZIONE
«LUCIGNOLO» di Sommacampagna vi invita al palinsesto
«CIBO
PER LA MENTE» nel
parco di Villa Venier a Sommacampagna.
INGRESSO
LIBERO E GRATUITO A TUTTE LA ATTIVITA'. Oggi in programma:
ore
09,30 apertura parco, Mostra mercato di prodotti dell'agricoltura e
dell'artigianato biologici,
Stands
enogastronomici, punti di ristoro e degustazione, Installazioni ed esposizioni
artistiche;
ore 10,00
Stage di djambé e ritmi africani;
Aperto
a tutti coloro che hanno senso del ritmo ma soprattutto a quelli che hanno senso
dell'umorismo.
Insegnante:
Massimo Rubolotta, docente presso il Centro Studi Musicali di VR.
Ore
10,30 conferenza: BancaEtica e Consumo Critico:
"Dal
carrello della spesa al conto in banca,
ogni
nostra piccola scelta rafforza l'idea che un altro
mondo
sia possibile in una economia di giustizia".
Interverranno:
Stefano Zenari, coordinatore dei soci di BancaEtica per Verona;
professor
Luigi Piccioni, ricercatore del dipartimento di Economia e
Statistica
dell'Università
degli studi della Calabria.
Ore
11,30 coffee break equo; ore
13.00
pranzo
Bio
preparato con prodotti ottenuti da coltivazione biologica e/o provenienti dal
commercio equo e solidale.
Ore 15,00-18,00
pomeriggio nel parco:
Laboratorio
di aquiloni e burattini di carta per bambini: carta, colla, forbici, colori e
facciamo lavorare le manine! Offerta di massaggi e mobilizzazioni articolari, a
tutti quelli che ne abbiano voglia.
Massaggiatori:
Marco
Valessi direttore del Collegio Italiano di Aromaterapie e Massaggio;
Gianluca
Fiorio docente del Collegio Italiano di Aromaterapie e Massaggio;
ore 16,00
presentazione progetto
«Nunca
más un niño en la calle»
Questo
progetto nasce nel 1992 per iniziativa di Zelinda Roccia, ed ora, grazie anche
alla solidarietà di Comitati, Associazioni, volontari italiani e stranieri, 'Los
Quinchos' è un progetto articolato che costituisce una concreta speranza di
riscatto sociale per molti bambini e bambine abbandonati alla legge della
strada. Il primo obiettivo che si cerca di realizzare è la ricostruzione della
sfera emotiva di bambini e bambine, cercando di ricreare i punti di riferimento
che hanno perduto: il calore di una casa, un contesto affettivo forte e un
gruppo di coetanei molto uniti. Grazie a finanziamenti pubblici e privati il
progetto dispone oggi di varie strutture di accoglienza: a Managua, a Granada, e
nel comune di San Marcos. Lucignolo
si propone di aiutare 'Los Quinchos' contribuendo al finanziamento di un
progetto specifico presso la finca (fattoria) di San Marcos (60 km da
Managua). Quest'anno partirà una
nuova iniziativa: la coltivazione e la trasformazione delle piante medicinali.
Durante la giornata di Sabato 15 ci saranno alcuni piccoli eventi a scopo
informativo ma anche come concreto sostegno al Progetto. Troverete una mostra
fotografica sul Nicaragua, proiezioni di diapositive e filmati sul progetto Los
Quinchos, letture di brani scelti, vendita di calendari e (forse) artigianato
prodotto dai Quinchos.
Interverrà:
Natale Maffioletti, presidente del Comitato dell’Adda.
La
presentazione sarà integrata con una mostra fotografica e la proiezione di
alcuni documentari.
Ore 18,00
Stage di danza contemporanea
Rivolta
a tutti, anche a persone che non hanno alcuna esperienza di danza. Si
raccomanda un abbigliamento comodo e la voglia di mettersi un po’ in
gioco.
Insegnante:
Francesca Mosele.
Ore 19.00
Cena Nicaraguese.
Preparata
con prodotti ottenuti da coltivazione biologica e/o provenienti dal commercio
equo e solidale.
Se
non avete mai mangiato carne de cerdo o arroz y frijoles...
Ore 22,30
concerto Conferenza Spettacolo di Storia Cantata
VENETO
TRANSFORMER ovvero
riflessioni in parole e musica sulle
migrazioni
e sulle metamorfosi del Nordest presenta:
professor
Emilio Franzina (Valdagno, 1948), docente di Storia Contemporanea all'Università
degli studi di Verona.
Storico dei movimenti migratori di massa nel mondo, ha dedicato molta attenzione
all'emigrazione friuliana e veneta ma anche a numerosi altri temi spaziando
dalle ideologie economiche allo sviluppo industriale, dalla storia del movimento
cattolico a quella del movimento operaio e socialista, dalla diaristica alle
scritture popolari. E’ membro della direzione di alcune riviste storiche
("Venetica", "Italia
contemporanea", "Altreitalie"). Ha pubblicato numerosissimi testi, citiamo tra
gli altri "La grande emigrazione" (Marsilio 1976), "Merica! Merica!"
(Feltrinelli 1979), "Casini di guerra - I postriboli militari nella I Guerra
Mondiale" (Gaspari, 2000), "Il Veneto ribelle" (Gaspari, 2001). Per
informazioni: Associazione LUCIGNOLO L.A.B. Via Bassa, 10 - 37066 Sommacampagna
– Verona Tel. 3470448200 + 3483165113 + 3281842015; E-mail: info@lucignolo-lab.it Sito
internet: www.lucignolo-lab.it
16/06/2002 - Illasi (VR) - Arci... e
l'autorealizzazione del sé
Il
Circolo Arci n.a. CIELOTERRAVENTO terrà, domenica 5 giugno 2002, dalle 9.30 alle
18.00 ad Illasi (Vr), Loc. San Felice, un seminario esperienziale di
trasformazione consapevole per l’autorealizzazione del sé. Il fluire
della vita è conoscenza, Mai, come ora, è necessario conoscere e sperimentare
per partecipare consapevolmente alla nostra trasformazione. In questo momento di
passaggio dimensionale, in sintonia con l’evoluzione di madre terra, impareremo
a riconoscerci per non perderci. Sperimenteremo l’attivazione del corpo di luce
attraverso il respiro, il suono, la visualizzazione guidata, lo yoga, i cinque
tibetani ed altre pratiche fisiche esercizi di psicologia
quantistica.Condurranno il seminario Rosanna Stanghellini e Jo Alberti. Per
informazioni ed adesioni tel. 045 892002 – 328 5454393 (Rosanna). 02 33105377 –
349 3106265 (Jo). Altre date sono previste a partire da settembre
16/06/2002 - Rosate - Terzo incontro di
«Noi siamo Chiesa»
Siamo giunti al terzo incontro di NOI SIAMO CHIESA del
Piemonte, della Lombardia e di altre regioni del Nord. L’appuntamento è per
DOMENICA 16 GIUGNO 2002 ALLA "CASCINA CONTINA" NEL COMUNE DI ROSATE, TRA
MILANO E PAVIA (per arrivare alla cascina uscita al casello di Binasco
dell'autostrada Milano- Genova, prendere la direzione di Abbiategrasso, dopo 9
chilometri c'è il paese di Rosate, chiedere della scuola media davanti alla
quale c'è un incrocio con semaforo dove è segnalata con indicatore stradale la
direzione per la cascina che dista circa un chilometro) comoda per i milanesi ma
anche abbastanza per i piemontesi. Un incontro annuale voluto per ascoltarci tra
fratelli e sorelle in Cristo che si confrontano in un momento difficile e
doloroso per la nostra società, per il mondo e per la Chiesa. Una comunità
"imperfetta", laica, quel popolo di Dio chiamato a realizzare quell’ "altro
mondo possibile" fatto di giustizia, di pace e di solidarietà. Per
l'ordine dei lavori, oltre alla liturgia, lo svolgimento della giornata non
dovrebbe scostarsi molto da quelle già realizzate negli anni precedenti. Si darà
uno spazio particolare alla nostra presenza nella nuova situazione che ci
coinvolge (Genova, Porto Alegre ecc....prossimo Forum Sociale Europeo) ed alle
iniziative concrete (esempio: la nuova Costituzione europea con la linea del
Vaticano che vuole spazi e ruoli per la Chiesa e per le cosiddette matrici
cristiane dell'Europa). Cambia solo il luogo di ritrovo che, come avete visto,
non è più Albugnano in Piemonte dove siamo stati ospiti per ben due anni.
L’orario di ritrovo sarà presso la "Cascina Contina" alle ore 9.30 ed inizio dei
lavori verso le ore 10.00 del mattino. Il pranzo comunitario sarà attorno alle
ore 12.30 e sarà fornito dalla comunità che ci ospita. Nel pomeriggio i lavori
riprenderanno attorno alle ore 14.00 e si concluderanno alle ore 17.00 circa con
l’Eucarestia.PER INFORMAZIONI ED ISCRIZIONI (entro e non oltre il 13 Giugno
2002) : VITTORIO BELLAVITE – tel. 02/2664753 – e-mail: vi.bel@iol.it
16/06/2002 - Sommacampagna (VR)
- Cibo per la mente / 3
ASSOCIAZIONE
«LUCIGNOLO» di Sommacampagna vi invita al palinsesto
«CIBO PER LA
MENTE» nel parco di
Villa Venier a Sommacampagna.
INGRESSO
LIBERO E GRATUITO A TUTTE LA ATTIVITA'. Oggi in programma: ore 9,30 apertura parco, Mostra
mercato di prodotti dell'agricoltura e dell'artigianato biologici,
Stands enogastronomici,
punti di ristoro e degustazione,
Installazioni ed
esposizioni artistiche; 10,30 conferenza: Globalizzazione: le due facce
dell’America Latina
“Dalle proposte di
Porto Alegre (Brasile) alle recenti crisi di Venezuela ed Argentina”.
Interverranno:
Sergio Ferrari, giornalista scrittore argentino.
Collabora
oltre che con numerose riviste sudamericane anche con la rivista italiana Maiz.
Attualmente vive in Svizzera e lavora per l'agenzia latinoamericana Pulsar ed
altre testate;
Monica
Qilodran rappresentante dell'associazione per i diritti umani in Cile; Padre
Alex Zanotelli sacerdote comboniano dal 1964.
Missionario
in Sudan, dopo otto anni viene allontanato dal governo a causa della sua
solidarietà con il popolo Nuba e della coraggiosa testimonianza cristiana.
Direttore Nigrizia dal 1978 al 1987. E' uno dei fondatori dei Beati i
costruttori di pace. Negli ultimi otto anni è stato missionario a Korogocho, una
delle baraccopoli che attorniano Nairobi.
Ore 11,30
coffee break equo;
ore 13.00
Pranzo Bio preparato con prodotti ottenuti da coltivazione biologica e/o
provenienti dal commercio equo e solidale.
15,00-18,00
pomeriggio nel parco:
Laboratorio
di aquiloni e burattini di carta per bambini: carta, colla, forbici, colori e
facciamo lavorare le manine! Offerta di massaggi e mobilizzazioni articolari, a
tutti quelli che ne abbiano voglia.
Ore 17,00 presentazione progetto
Habana
Ecopolis
I
Fagiani Nel Mondo presentano un progetto di riqualificazione urbana e sviluppo
comunitario nella provincia Ciudad del La Habana, Cuba.
La
Habana è una città di città immerse in ampi spazi di verde, è una rete di
quartieri e municipi che conservano tuttora, pur se in continuo rischio di
degrado, una loro identità di ambiente e cultura.
L’intento
dei Fagiani nel Mondo è quello di focalizzare l’attenzione su varie aree di
questa città I distretti de La Hanaba del Este, Guanabacoa ed il Parco naturale
del Rincòn del Guanabo sona al centro del progetto di cooperazione decentrata.
Tale progetto mira appunto allo sviluppo ed alla gestione del Parco Naturale
creando strumenti di educazione e monitoraggio ambientale con la creazione di un
laboratorio attrezzato, di una rete sentieristica e la produzione di materiale
documantaristico audivisivo.
Interverranno:
Fabio
Laurenzi coordinatore generale del Consorzio Habana Ecopolis; Chiara Signorini
coordinatrice di Legambiente - Cooperazione Internazionale.
La
presentazione sarà integrata con una mostra fotografica e la proiezione di
alcuni documentari.
Ore 19.00
cena. Per pubblicizzare i loro progetti attuali, i Fagiani nel Mondo,
proporranno una
Cena
Cubana
preparata
con prodotti ottenuti da coltivazione biologica e/o provenienti dal commercio
equo e solidale.
Conoscere
una realtà attraverso i suoi piatti più tradizionali.
22,00
concerto
guardando
il Buena Vista Social Club
Le
recenti produzioni cinematografiche e musicali hanno riacceso l'attenzione sulla
musica cubana ed in particolare hanno evidenziato gli artisti del Buena Vista
Social Club, uno dei teatri storici de La Habana.
L’Avana
e Cuba in genere sono da sempre un fertile terreno per musicisti ed artisti di
vario genere. La cultura sudamericana racchiude in sé elementi di folklore e
calore, la passione che questa terra comunica al mondo si traduce per questa
occasione in uno spettacolo a sorpresa di:
MUSICA
CUBANA.
Buena
Vista Social Club è il titolo che abbiamo dato a questa serata perchè anche se
con meno clamore di altri loro compagni è proprio da li che arrivano i musicisti
che si alterneranno sul palcoscenico.
Il
nostro particolare ringraziamento va inoltre all’Ambasciata Cubana in Italia per
averci aiutato ad organizzare questo spettacolo. Per
informazioni: Associazione LUCIGNOLO L.A.B. Via Bassa, 10 - 37066 Sommacampagna
– Verona Tel. 3470448200 + 3483165113 + 3281842015; E-mail: info@lucignolo-lab.it Sito
internet: www.lucignolo-lab.it
17/06/2002 - Vicenza - Turismo
Responsabile
LUNEDÌ
17 GIUGNO ore 20.30, presso il Teatro dei Carmini
(Corso Fogazzaro 254 – Vicenza) si terrà un incontro sul tema: Impatto
sociale ed ambientale del turismo; una risposta possibile: il Turismo
Responsabile Intervento di Roberto Brusadin, Presidente della cooperativa
Viaggi&Miraggi. Coordina Cooperativa Unicomondo
21/06/2002 - Bassano del Grappa (VI) -
Progetti e pratiche di democrazia
partecipata
Venerdì
21 giugno 2002: presentazione degli Atti del convegno:
"Da
Porto Alegre nuove idee per una globalizzazione dal basso –
Progetti
e
pratiche
di democrazia partecipata" - A cura del Centro "R. Carotti".
Incontro
presso la Sala Angarano, via Angarano, Bassano del Grappa (VI) - ore
21.
24/06/2002 - Vicenza - Incontro con
Giovanna Dalla Pozza Peruffo (Italia Nostra)
LUNEDÌ
24 GIUGNO ore 20.30, presso il Teatro dei Carmini
(Corso Fogazzaro 254 – Vicenza) si terrà un incontro sul tema: Un impegno
per la difesa di Vicenza. Intervento Giovanna Dalla Pozza Peruffo Presidente di
Italia Nostra Coordina Italia Nostra Vicenza
11-15/07/2002 - Gazzolo d'Arcole (VR)
- Festa di mezza
estate
Il
Comitato Giovani di Gazzolo d'Arcole (VR) presenta: «Festa Giovani - Festa di
mezza estate - IIIa edizione» Zona Artigianale sulla strada da Gazzolo
d’Arcole per Volpino di Zimella 11-12-13-14-15 Luglio 2002. Programma: Giovedì
11 Luglio Il meglio dell’afro, On stage YANO; Venerdì 12 Luglio In pre-serata la
passione per VASCO ROSSI dal vivo STANDING OVATIONS in concerto A seguire COMPANY CONTATTO; Sabato 13
Luglio Serata
Dance con OUT MUSIC POWER-Dj SILVANO; Domenica
14 luglio(giornata per l’AVIS) Nel pomeriggio GARDALAND PARTY Direttamente dal
parco divertimenti n. 1 in Italia spettacolo per grandi e piccini nella casa
delle meraviglie di PREZZEMOLO con l’animazione di Paolo Somaggio A seguire
serata Dance con BUM BUM; Lunedì 15 luglio Musica
commerciale & house con OUT MUSIC POWER dj Mr. SILVANO Ospite
della serata Umberto do Brasil
IN PRIMO PIANO
L'Italia della
vergogna
«Obiezione di coscienza
contro le impronte digitali»
di Farid Adly (direttore
“ANBAMED, notizie dal Mediterraneo”)
«Signor Presidente del
Consiglio, leggo
che il Suo governo vuole prendermi le impronte digitali. Non ho compiuto nel
vostro paese nessun crimine. Sono ben 36 anni che vivo e lavoro in Italia. Sono
sposato con una cittadina italiana e sono padre di figli italiani. Io però ho
mantenuto la mia cittadinanza libica. Sono giornalista e tutti i giorni scrivo
di mondo arabo, immigrazione e multiculturalità, in italiano, e della
bell’Italia in arabo. Questo emendamento approvato
dalla Sua maggioranza mi offende e offende centinaia di migliaia di onesti
lavoratori, che sono venuti in Italia per guadagnarsi il pane quotidiano. A Lei
ed ai Suoi alleati di governo, questa legge serve per dare l’immagine di
sicurezza all’opinione pubblica. E’ giusto garantire sicurezza ai cittadini; ma
non una parvenza di sicurezza di carta e per di più immaginaria. Questa legge, Signor
Presidente, creerà più clandestini. Probabilmente è quello che serve
politicamente. Molti dei suoi alleati hanno fatto la loro fortuna politica
sparando slogan razzisti e xenofobi ed hanno bisogno dei clandestini per
continuare ad avere una legittimità politica. I clandestini non potranno mai
scioperare, non chiederanno aumenti salariali, non alzeranno mai la testa e
serviranno per ricattare i lavoratori italiani che lavorano in nero. Prendere le
impronte digitali agli stranieri rafforza nell’opinione pubblica l’idea
“immigrati uguale criminalità”. Anche Lei sa che è un’uguaglianza falsa e
pretestuosa.
All’Italia non serve una legge simile. L’immagine dell’Italia ne
sarà offuscata, paragonabile ad un regime militarista sudamericano. Una tale
discriminazione tra cittadini italiani e soggiornanti stranieri sarà sottoposta
all’attenzione degli organismi internazionali, dell’ONU e della stessa UE, che
operano contro il razzismo e la xenofobia. Le impronte digitali si
prendono già, in applicazione delle leggi vigenti, per i clandestini, per chi
compie reati e per chi è senza documenti di identità. Non c’è nessuna
giustificazione di sicurezza che impone la presa delle impronte digitali a tutti
gli stranieri richiedenti il permesso di soggiorno. Se la mia identità è certa
da documenti comprovati da dichiarazioni delle autorità consolari del mio
governo a che cosa serve prendere le mie impronte digitali, visto che non ho
compiuto nessun crimine? E’ una punizione gratuita contro chi proviene da un
paese povero del Sud del Mondo. I suoi ministri, che hanno redatto il testo di
legge, hanno capito che non sarebbe possibile chiedere le impronte ad un
militare statunitense soggiornante in Italia oppure ad un ricco cittadino
svizzero o giapponese; nella versione originale, infatti, non hanno utilizzato
il termine “stranieri dei paesi extra UE”, ma “non appartenenti ai paesi OCSE”.
Ecco una doppia discriminazione che rasenta il razzismo. “Tu straniero bianco e
ricco, non ti prendo le impronte; voi neri, gialli, olivastri e poveri, avanti,
le dieci dita nell’inchiostro!”. No, una discriminazione così non è ammissibile.
Ma non conviene
all’Italia anche per altre ragioni, economiche soprattutto. Pensi, per esempio,
alle complicazioni che incontrerà il lavoro italiano all’estero. Se la vostra
polizia prendesse le impronte digitali ai diplomatici sauditi o agli uomini
d’affari sudafricani, anche quegli Stati, in rispetto del principio di
reciprocità, farebbero altrettanto con i lavoratori e gli uomini d’affari
italiani che operano da loro. Per tutte queste ragioni,
signor Presidente, io non ci sto. Sono 36 anni che vivo in
Italia e non ho mai vissuto un giorno senza permesso di soggiorno. Ma se questa
legge verrà approvata così com’è, io farò l’obiezione di coscienza. Non darò
spontaneamente le mie impronte digitali quando presenterò la richiesta di
rinnovo del permesso di soggiorno. Sarò catalogato, allora, come clandestino ed
i Suoi poliziotti dovranno venire ad arrestarmi con la forza per prendere le mie
impronte digitali. Spero che molti altri
stranieri faranno altrettanto. In questo modo avrete tolto
molti agenti al loro lavoro, di lotta contro il crimine, per perseguitare onesti
cittadini e non avrete fatto, sicuramente, un bene per il vostro paese e per la
sicurezza dei cittadini». Cordialmente.
Farid Adly (direttore
“ANBAMED, notizie dal Mediterraneo”)
P.S.
Quando verrà emanata la legge che impone le impronte digitali sulla carta di
identità, quindi uguale per tutti, sarò il primo a recarmi negli uffici
comunali.
INFORMAZIONI E RIFLESSIONI (NAZIONALE)
Democrazia nella Comunicazione
di Giulietto
Chiesa
Lo stato
dell'informazione-comunicazione, in Italia e nel mondo, è altamente
preoccupante. Il pluralismo dell'informazione è più apparente che sostanziale. E
la tendenza è al peggioramento. Ciò che milioni e milioni di persone ascoltano,
leggono -e soprattutto vedono- ogni giorno è definito da gruppi ristretti, che
decidono ciò che il grande pubblico deve sapere e ciò che non deve sapere. Il
cosiddetto "quarto potere" è in gran parte ormai così strettamente intrecciato
al potere politico, e dipendente da forti interessi privati, detentori e
controllori dei media, da aver rinunciato quasi del tutto a funzioni di
controllo e di critica. Mai il nostro paese era stato così dominato da testate
che agiscono come giornali "di partito" (anche se dichiaratamente e pomposamente
autoqualificatisi come "indipendenti"). La situazione italiana -di totale
monopolio televisivo e di quasi totale monopolio mediatico, ulteriormente
entrambi inquinati da un gigantesco conflitto d'interessi- è un caso limite.
Altrove le cose sono solo leggermente meno gravi. La soverchiante maggioranza
dei flussi di comunicazione (l'informazione in senso stretto è un sottoinsieme
della comunicazione, e non è il principale) è ormai rodotta da un pugno di
colossi mondiali, tra cui spiccano conglomerati impressionanti per dimensione e
potenza come America on line - Time Warner, Vivendi International [Vivendi
Universal, NdE], Sky News, Bertellsman [Bertelsmann, NdE] ecc.
La società
globale, la cosiddetta "società della conoscenza", è letteralmente nelle mani
dei produttori di una gigantesca "fabbrica dei sogni", che lavora
all'istupidimento collettivo e serve -essendone al tempo stesso figlia e
sorella- gl'interessi della globalizzazione americana. Se c'è un luogo dove
questa globalizzazione ha già espresso tutta la sua forza e virulenza, questo è
il campo della comunicazione. È proprio in questo campo che si
istituzionalizzano e si riproducono false conoscenze, pregiudizi, luoghi comuni
e si rafforza la costruzione sociale della realtà dominante. Costruzione cui non
sfuggono gli stessi operatori della comunicazione che funzionano da ripetitori.
Il criterio dominante, anzi esclusivo, di questi conglomerati è quello del
mercato, in cui tutto (informazione, intrattenimento, ovviamente pubblicità) è
parte integrante, sinergica, del processo di creazione dei bisogni, per una
produzione forzosa, artificiale, di merci. Anche l'informazione, i processi
culturali di massa, l'intratenimento, sono essenzialmente merci.
Come tali
sono usati dai loro proprietari e creatori in funzione delle esigenze del
mercato, e soprattutto dell'organizzazione del dominio. Il sistema mediatico
finisce con l'imporre una definizione della realtà selezionando ciò che è
rilevante o di pubblico interesse, producendo automatismi, indebolendo ogni
forma di riflessività. Attraverso questo processo di definizione e di selezione
della realtà si produce un modo di pensare e di conoscere acritico che si
cristallizza come un vero e proprio sfondo cognitivo. Ma proprio questo modo di
conoscere, "ciò che tutti pensano", è usato poi dai media come fonte di
legittimazione per la produzione e la selezione delle notizie.
L'informazione
diviene così tautologica, riproducendo la realtà sociale che ha contribuito a
creare. Basti pensare all'informazione sulle guerre in atto che, attraverso la
costruzione delle notizie, l'assunzione - sacralizzazione di stereotipi,
riproduce il senso comune sulla inevitabilità e "naturalità" della guerra. Ne
consegue che, per essi, è del tutto indifferente, comunque secondario, che vi
sia un rapporto tra ciò che producono e la realtà. Se serve -e serve sempre ai
proprietari della "fabbrica di sogni"- la realtà può essere sostanzialmente
modificata nel passaggio verso la sua raffigurazione virtuale, abbellita o
incupita non importa, comunque manipolata, in funzione delle esigenze del
mercato e, soprattutto, dell'organizzazione del dominio.
Estreme e miserabili
propaggini italiane di queste logiche sono le applicazioni operative
dell'Infotainment (informazione più intrattenimento) e delle soft news (notizie
leggere): cavalli di Troia introdotti negli spazi informativi residui con lo
scopo di ridurre ulteriormente il loro contenuto, fino ad annullarlo del tutto.
Giornali e televisioni diventano sempre più auto-referenziali, parlano di sé,
tra di loro e con il potere, si riempiono di pettegolezzi, amplificano le inezie
e le pongono al centro dello schermo (o delle prime pagine), "dimenticando" i
problemi della gente, le contraddizioni della società e del mondo, la cultura, i
valori civili. La disgregazione e la svalutazione della sfera pubblica, ad
esempio, viene rafforzata dai media che tendono a spettacolarizzare sempre più
il privato a scapito del discorso pubblico. Le apparentemente innocue e leggere
rubriche d'intrattenimento rendono sempre più confusi a livello esperenziale e
cognitivo i confini tra pubblico e privato.
Responsabilità collettive e
individuali, diritti e doveri vengono annegati in un mare di lacrime e di false
emozioni. Si sostiene che questo è ciò che il pubblico desidera, ed è in parte
vero. Ma si dimentica di dire perché lo vuole e come e da cosa venga nutrito
questo desiderio; si dimentica di dire che il pubblico desidera e pensa ciò che
è socialmente disponibile; si dimentica di dire che quello stesso pubblico viene
deprivato quotidianamente dai media e dall'organizzazione sociale di risorse che
possano indurlo ad una qualche riflessività, ad andare oltre il proprio
impoverito piccolo io.
Ma consegue da tutto ciò che milioni di persone sono
sottoposte incessantemente a un "rumore di fondo" che viene deciso e creato in
luoghi senza alcuna legittimazione democratica e che influenzano tuttavia la
loro vita in modo radicale . Il grande pubblico non sembra accorgersi che la
comunicazione è sempre più decisiva per determinare non solo il livello
d'informazione di una società, la sua cultura collettiva, ma soprattutto il suo
livello emozionale e perfino il suo livello etico. Pochi capiscono che la scuola
e la famiglia (ma anche l'oratorio e la parrocchia) sono già state travolte
dalla pervasività e dalla potenza dei messaggi comunicativi cui sono sottoposte
le giovani generazioni. La discesa del tasso d'intelligenza e dei valori morali
e civili è scandita dagli editti quotidiani dei vari "Auditel", divenuti
inappellabili giudici del nostro vivere comune, del nostro modo di consumare,
perfino di divertirci. Inappellabili, insindacabili, perché determinanti nel
definire le correnti di milioni di euro'investimenti pubblicitari.
Nuoce alla
democrazia? Peggio per la democrazia, perché non rientra nei calcoli aziendali.
Nuoce all'educazione civica? Peggio per l'educazione civica. Nuoce
all'equilibrio psichico dei telespettatori? Peggio per loro. Quasi nessuno si
prende cura del fatto che l'homo videns è una variante antropologica che
modifica i termini di tutte le più importanti componenti della vita sociale, e
che non occuparsene è cosa di gran lunga più irresponsabile di quanto sarebbe il
decidere l'abolizione di qualunque sistema d'istruzione pubblica. La
contro-informazione è sempre stata -ed è- uno strumento importante per aiutare
il formarsi e l'estendersi dello spirito critico, per fornire contenuti diversi
da quelli ammanniti dal sistema mediatico, per incoraggiare la partecipazione
democratica alla formazione dell'opinione pubblica. La contro-informazione è
troppo spesso anche un ghetto, nel quale ci si rinchiude dimenticando che la
stragrande maggioranza dei fruitori di informazione resta tagliata fuori. Una
sola serata di Bruno Vespa annichilisce lo sforzo compiuto da migliaia di
attivisti per emancipare un pubblico necessariamente succube di meccanismi che
non può conoscere (perché nessuno glieli ha mai spiegati). Et pour cause.
Ed
è perfettamente inutile spegnere il televisore, perché questa scelta individuale
contro la stupidità non risolve il problema dell'istupidimento collettivo, della
lobotomizzazione di massa. E' una constatazione: milioni di persone questa sera,
e domani, e sempre, non spegneranno i loro televisori. Se dunque, come diceva
Marshall Mc Luhan, non possiamo difenderci come un "polipo che lotta contro
l'Empire State Building", diviene indispensabile passare alla carica e -sempre
citando Mc Luhan- "prenderli a calci negli elettrodi". Affrontando il problema
in termini politici, promuovendo un progetto capace di investire il sistema
mediatico nel suo complesso, coinvolgendo l'intero processo della comunicazione
-addetti, strumenti, linguaggi- avviando una "critica pratica" sistematica,
multilaterale, distribuita sul territorio, continua. Una intenzione diffusa, che
nei fatti già esiste, ma, allo stato attuale disgiunta in 100, mille gocce,
ciascuna isolata dalle altre. Gruppi, circoli, associazioni, soggetti
individuali, istituti, sono variamente impegnati in un prezioso lavoro
d'informazione e contro-informazione, ma che non può -così com'è- sfidare con
risultati apprezzabili, l'intero sistema mediatico. Lo stesso risveglio della
sensibilità collettiva, ravvisabile in quel potente e complesso arco
d'esperienze che prende le mosse da Seattle 1999 per dispiegarsi fino ai più
recenti fermenti movimentisti della società civile, è certamente una condizione
necessaria ma non sufficiente ad aprire un varco adeguato nella blindatura
dell'informazione. Ci si trova dunque di fronte ad una singolare congiuntura,
nella quale al rinnovato desiderio di partecipazione ed alla straordinaria
convergenza sui contenuti, si contrappone una decisa restrizione degli spazi
democratici dell'informazione. Su questo terreno, diviene essenziale ampliare la
capacità propositiva, tesaurizzare le molteplici esperienze, garantirne la
visibilità, fino a raggiungere, sensibilizzare, coinvolgere attivamente coloro i
quali del sistema mediatico sono sempre stati considerati semplici, e passivi
fruitori. A fronte di questo complesso d'esigenze e con l'obiettivo di garantire
risposte efficaci nasce oggi MegaChip. Una proposta aperta all'intero circuito
della comunicazione e dell'informazione. Realizzata, attraverso l'apporto
essenziale di molteplici esperienze operative e progettuali, ciascuna con propri
referenti e competenze, ma con la finalità di rivolgersi congiuntamente
all'essenziale battaglia per la democrazia nel sistema mediatico. Le competenze
e gli obiettivi di MegaChip sono dunque: Avviare un osservatorio democratico sul
sistema mediatico. Attraverso la collaborazione con i più rigorosi e competenti
esperti del settore, effettueremo una verifica analitica dell'intero sistema;
strumenti e segni, contenuti e mistificazioni, prodotti ed effetti. Un'indagine
condotta a partire dall'immenso patrimonio già presente su Internet
-coll'obiettivo di realizzare una banca dati dedicata-, fino a giungere ad una
ricerca scientifica sull'"homo videns", evidenziando la complessa varietà
d'effetti indotti dai messaggi televisivi sul pubblico. La stessa verifica,
puntuale e sistematica, sarà estesa al mondo della produzione giornalistica,
pubblicitaria, cinematografica, radiofonica. Garantendo al contempo strumenti
operativi e visibilità alle realtà coinvolte nell'iniziativa. In estrema sintesi
dunque una lettura critica complessiva e permanente sullo "stato dell'arte",
componente essenziale ai fini della battaglia per la democrazia nella
comunicazione e per l'elaborazione di un'efficace piattaforma progettuale.
Offrire una competente organizzazione di servizio agli operatori della
comunicazione. MegaChip si prefigge di divenire un punto di riferimento
essenziale per l'intero movimento della comunicazione democratica. Un libero
spazio informativo, puntualmente mirato e qualitativamente garantito, a
disposizione degli operatori del settore. Dall'aggiornamento su tutto quanto
prodotto in rete riferibile all'ambito mediatico, fino alla ricerca delle
intelligenze più vigili e sensibili. Essenziale sarà dunque l'ambito operativo
per la formazione delle competenze sull'informazione-comunicazione. Laddove vi è
un vuoto completo d'attenzione, nel quale attualmente passano le più scandalose,
e moralmente degradanti, forme di stravolgimento della professione
giornalistica. Saranno inoltre coinvolte in maniera decisiva le organizzazioni
dei consumatori; considerando la comunicazione alla stregua di un consumo
primario, reputiamo essenziale garantire una tutela di primo piano. Garantire un
univoco riferimento politico-sociale. E' crescente, ed oramai diffusa, la
consapevolezza di essere minacciati non da un fantomatico nemico esterno
all'Occidente, ma da forze potenti che nascono dall'interno dell'Occidente.
Tuttavia, sul terreno dell'etica, della correttezza, della qualità della
comunicazione, costruttori di notizie e disinformatori sono più deboli di quanto
sembrano, perché sono servi di tutti i padroni. La loro apparente
invulnerabilità deriva dal fatto che non sono mai stati realmente sfidati.
MegaChip vuole dunque dare battaglia, con obiettivi mirati e dichiarati.
Un'azione politica e culturale contro il sistema mediatico così come funziona e
opera, per incalzarlo dovunque sia possibile e imporgli correttezza informativa
e comunicativa. Una prassi di sensibilizzazione e pressione nei confronti della
rappresentanza politica. Una capacità propositiva costante per assicurare
qualità, attendibilità e visibilità all'intero progetto, fino a divenire,
laddove non sia garantita sufficiente permeabilità ai contenuti, riferimento
democratico esso stesso. MegaChip è dunque un progetto articolato, che fa della
sua complessità un punto di forza. Vogliamo unire le mille gocce in
un'esperienza comune, capace in prospettiva, di agire in forme coordinate e
simultanee, divenendo in questo modo, "notizia". Valorizzeremo le molteplici
specificità in una proposta comune, salvaguardando l'identità di ciascuno.
Questo ci proponiamo di fare. Su questo apriamo una discussione con tutti coloro
che avvertono l'esigenza strategica di affrontare questo inedito versante di
lotta. Lo riteniamo un passo decisivo per l'irrinunciabile tutela della
democrazia, dei diritti sociali e civili, e della pace. (Di
Giulietto Chiesa e tanti altri, Roma, 25aprile 2002)
Allora, che
FAO?
Dal 9 al 13 giugno si
svolgerà a Roma il vertice mondiale dell'agenzia Onu per l'alimentazione e la
fame nel mondo, con la partecipazione dei governi di tutti paesi facenti parte
delle Nazioni Unite. Negli stessi giorni del vertice FAO s'incontreranno, sempre
a Roma e su scala globale, le organizzazioni non governative e della società
civile che lavorano sui temi della cooperazione allo sviluppo dei paesi del
Terzo Mondo, dell'agricoltura, dell'alimentazione, dell'ambiente. Il movimento
dei movimenti, riunitosi a Porto Alegre nel Secondo Forum Sociale Mondiale ha
deciso di far parte integrante di questo vertice alternativo e inoltre di far
pesare la propria presenza e i propri contenuti con una mobilitazione nei due
giorni precedenti all'inizio delle riunioni. Il 7 giugno si terranno a Roma
delle assemblee dei forum sociali italiani e non solo, mentre l'8 di giugno,
secondo l'indicazione data a Porto Alegre dal maggiore dei sindacati
internazionali dei lavoratori della terra, cioè Via Campesina, si terrà una
manifestazione internazionale, lanciata con un appello di contadini ed esponenti
dei popoli indigeni incarcerati ingiustamente in mezzo mondo. La parola d'ordine
comune al Forum ONG/OSC e al movimento è quella della sovranità alimentare,
articolata in diverse proposte e rivendicazioni; il contributo che viene
direttamente da Porto Alegre è inoltre la denuncia chiara di un insostenibile
connubio fra guerra e fame, fra politiche neoliberiste e povertà. Per far pesare
questi contenuti è indispensabile attivare una mobilitazione che coinvolga più
gente possibile a partire dai social forum, che, pur avendo indicato lo scorso
autunno, quando si sarebbe dovuto svolgere il vertice FAO, questo come uno degli
appuntamenti più importanti, ora si trovano in un pesantissimo ritardo politico
prima che organizzativo. Come realtà che da tempo hanno intrapreso nel
territorio bolognese un percorso sui temi dell'agricoltura e dell'alimentazione,
invitiamo tutti a rivolgersi con attenzione a quest'appuntamento e a contattarci
per l'organizzazione di iniziative cittadine sui temi al centro della
discussione.
In particolare per sollevare alcune delle contraddizioni più
inquietanti dell'attuale fase dello sviluppo capitalistico:
- La questione
degli Organismi Geneticamente Modificati, che secondo il vertice ufficiale
dovrebbero risolvere il problema della fame nel mondo ma che in realtà
riproducono disuguaglianze sociali ed economiche fra i paesi ricchi e quelli
poveri, nonché minacciano la salute umana e l'equilibro ambientale;
- La
questione della mercificazione e privatizzazione del vivente, che le
multinazionali dell'agro-industria e del biotech stanno portando avanti
attraverso azioni di biopirateria e di brevettazione di tutto ciò che si muova
sulla faccia della Terra.
- La riforma della Politica Agricola Comunitaria
(PAC), che sostiene finanziariamente un tipo d'agricoltura industrialista e
iperproduttivista, che sta mostrando, attraverso le varie emergenze "Mucca
Pazza" e "Pollo alla Diossina", tutta la precarietà e insicurezza alimentari che
è riuscita a creare in pochi decenni di dominio incontrastato.
- La
questione delle relazioni sempre più forti fra guerre militari e guerre
economiche e sociali, individuando nella vicenda mediorientale dell'occupazione
della Palestina uno degli episodi più drammatici e attuali. (Bologna Social
Forum)
BUONA NOTIZIA! Buon Caffè!
Se non lo sapete, il caffè CTM miscela di
qualità arabica e robusta si è classificato al 1° posto
dell'indagine tra i migliori caffè in mercato fatto dalla
nota rivista "ALTROCONSUMO". La rivista valuta
le caratteristiche del caffè, della confezione, di igiene, la bontà (prova di
degustazione), e il costo del pacchetto. E il caffè CTM è il
migliore, prima del Lavazza, Splendid e altri caffè superpublicizzati. É proprio
il caso di smentire chi ancora afferma che i prodotti del Commercio equo sono
più cari, a parità di qualità. http://www.altroconsumo.it
Petrolio, banche e le
pianticelle lillipuziane
Oggi mentre camminavo per il centro sono stato
fermato da della gente con dei cappelloni verdi che distribuivano dei
volantini davanti ad una banca. Erano gente della rete di Lilliput che
protestavano contro un oleodotto in Ecuador che minaccia l'ambiente ed è
finanziato dalla BNL. Alle persone che si fermavano veniva data una
pianticella e poi, chi voleva, poteva entrare dentro la banca ha
deporre la piantina come forma di protesta. Io ovviamente l'ho fatto,
ho messo la mia piantina in banca e sono uscito. Trovo che questa
iniziativa sia ganza, dovremmo farla conoscere a giro. (fonte: Rete Lilliput
Vicenza)
INFORMAZIONI E
RIFLESSIONI
(INTERNAZIONALE)
RINVIATA L'AZIONE DI PACE
A KISANGANI
Avrebbe dovuto svolgersi dal 22 al
27 maggio, in concomitanza con il Simposio internazionale per la pace in
Africa (Sipa). Gli esponenti della società civile congolese, però, sono stati
costretti a sospendere il Simposio, poiché che erano venuti a mancare i criteri
minimi di sicurezza, non solo per i partecipanti stranieri, ma soprattutto per i
delegati provenienti dalle altre regioni del Congo e per la stessa popolazione
locale. In effetti, gli ultimi dieci giorni hanno visto, nell'indifferenza della
gran parte dei media, un'improvvisa recrudescenza della guerra che ormai da tre
anni sconvolge la regione: fonti attendibili parlano di almeno 200 morti, in
gran parte civili. I pacifisti italiani, riuniti in assemblea, hanno comunque
deciso di proseguire l'azione spostandosi a Roma, ospiti della locale comunità
congolese, con l'obiettivo di rompere il silenzio sul dramma del Congo e
dell'Africa in generale. Vogliono far giungere alle istituzioni italiane,
europee ed internazionali il grido di un popolo che esige l'applicazione delle
risoluzioni dell'Onu sulla smilitarizzazione di Kisangani e un vero processo di
pace per consentire il ritiro di tutte le forze armate, la riunificazione del
Paese e la sua democratizzazione. La lacerata città congolese è l'emblema delle
guerra che nella zona dei Grandi Laghi africani coinvolge sei Stati e ha causato
dall'agosto del 1998 almeno tre milioni di morti. Un olocausto che si consuma in
uno dei Paesi più poveri del mondo ma con giacimenti di materie prime fra i più
ingenti del pianeta. Al fine di dare visibilità, presso l'opinione pubblica
italiana, al dramma congolese e alla situazione attuale di Kisangani, nei giorni
scorsi i manifestanti hanno realizzato azioni e performances nonviolente di
sensibilizzazione in diverse strade e piazze di Roma. Inoltre, dopo aver
costatato che la conferenza stampa convocata per il 24 maggio, è stata
quasi del tutto disattesa dagli organi di informazione, gli stessi hanno deciso
di stazionare pacificamente in via Mazzini, davanti alla sede Rai, dove il capo
dell'Ufficio Stampa, dott. Nava, ha ricevuto una delegazione degli stessi. Si è
preso inoltre contatto direttamente con diversi organi istituzionali, quali le
Presidenze della Repubblica, del Consiglio, del Senato, della Camera, il
Gabinetto del Sindaco di Roma e la Segreteria dello Stato Vaticano. Tra i
vari contatti ricordiamo quello con la senatrice Tana de Zulueta, che è scesa ad
incontrare i partecipanti nei pressi di Montecitorio, e con l'europarlamentare
Luisa Morgantini. Sono state inviate lettere per sollecitare concrete risposte
sul piano politico e diplomatico al Presidente della Commissione Europea Romano
Prodi, all'Onorevole Silvio Berlusconi in quanto Ministro degli Esteri, ai
Presidenti delle Commissioni Esteri di Camera e Senato on. Selva e sen. Provera,
al Presidente del Senato Marcello Pera, al Presidente della Repubblica Ciampi,
al Segretario Generale delle Nazioni Unite Kofi Annan e all'arcivescovo di
Kisangani, mons. Laurent Monsengwo (sintesi degli ultimi comunicati curati da
Mariagrazia Bonollo, Ufficio stampa 348/2202662) Info: tel. 049/8070522
tel/Fax. 049/8070699 - beati.africa@libero.it - www.beati.org/sipa2
Madagascar - Le orsoline di Verona lanciano un S.O.S. a
Prodi
Un’isola.
Uno Stato. Ma due presidenti rivali. Storia di un’elezione tramutatasi in guerra
civile. Nell’indifferenza del mondo. La lettera sotto riportata per intero,
indirizzata al presidente della Commissione europea Romano Prodi, è partita
pochi giorni fa da Verona. Da un convento di suore orsoline. Le quali non solo
sono informatissime sulla crisi che da mesi sta dilaniando il Madagascar nel
quasi totale silenzio dei media occidentali. Ma da essa sono direttamente
toccate. «Perché noi orsoline di Verona nell’Isola Rossa ci siamo da 42 anni, da
quando questo popolo è stato dichiarato “indipendente” dalla Francia», ci dice
suor Maria Giovanna Caprini. «Con il popolo malgascio abbiamo vissuto la lunga
dittatura del “socialista” Ratsiraka, sostenuto dalla Francia. E ora che tutto
potrebbe migliorare...» Che cosa sta accadendo in Madagascar? Il resoconto
essenziale dei fatti è descritto nella lettera a Prodi. Dove è anche detto il
perché di questo Sos lanciato all’Europa per le sorti di quel remoto paese. Ecco
dunque la lettera:
”Gentile presidente Prodi...”
Verona,
20 maggio 2002
Gentile presidente Prodi,
associazioni, gruppi di
volontariato, gruppi missionari, cittadini che hanno a cuore le sorti del
Madagascar si sono incontrati sabato 18 maggio 2002 a Verona, presso la
congregazione delle suore orsoline Fmi, per discutere in merito alle iniziative
da realizzare a sostegno di quanto sta accadendo in Madagascar. Purtroppo dal
mese di dicembre questo paese è dilaniato da un conflitto interno, determinatosi
a seguito delle elezioni presidenziali del 16 dicembre 2001, che ha visto
contrapporsi il presidente uscente Didier Ratsiraka e lo sfidante Marc
Ravalomanana [nella foto sopra, ndr]. Lo spoglio elettorale dei voti appare
subito discutibile: lo sfidante Marc Ravalomanana sostiene di aver vinto già al
primo turno con il 53 per cento, mentre i dati ufficiali riconoscono allo stesso
solo il 46,2 per cento, con la conseguenza di dover ricorrere al ballottaggio.
La situazione da allora si è evoluta sempre più negativamente senza trovare
soluzioni di sorta: prima lo sciopero generale e poi i primi incidenti, con
morti e feriti, che hanno sconvolto quello che rimane uno dei paesi più poveri
del mondo. Le manifestazioni popolari, che hanno riconosciuto di fatto Marc
Ravalomanana vincitore delle elezioni di dicembre, suggeriscono a Didier
Ratsiraka di rifugiarsi a Tamatave, sua città natale e maggior porto del Paese,
dove arrivano la maggior parte delle merci e degli aiuti destinati al
Madagascar. Così, nel tentativo di isolare la capitale Antananarivo dal resto
del Paese, da parte di uomini fedeli a Ratsiraka, vengono fatti saltare i ponti
e bloccate le principali strade che conducono alla capitale. Il risultato è
drammatico perché i prezzi dei generi alimentari e dei medicinali salgono alla
stelle, con conseguenze disastrose per la popolazione. Una catastrofe consumata
in silenzio: fonti della Misna (Missionary Service News Agency) purtroppo
parlano di almeno 7.500 bambini di età inferiore ai 5 anni e 400 donne, morti
“dimenticati dal mondo”. Alla base di questa tragedia, la carenza – e in alcuni
casi l’assoluta mancanza – di rifornimenti di medicine e cibo in varie zone
dell’isola, a causa dei blocchi stradali e degli incidenti che si sono
susseguiti. Organizzazioni non governative presenti sull’isola segnalano che la
crisi politica attuale è all’origine dell’aggravarsi della situazione sanitaria,
che sta diventando critica.
I dati registrati sono inquietanti: una
diminuzione della frequenza degli ospedali del 25 per cento; un’attività
chirurgica che si limita alle urgenze nonostante l’aggravarsi della situazione
sanitaria; un aumento del 10 per cento della mortalità nei reparti pediatrici;
un problema sempre più grave nei trasporti causato dall’impennata dei prezzi del
carburante (10 volte di più e cioè 5 euro al litro. Un operaio guadagna 30 euro
al mese!) che causa un “assenteismo forzato” del 20/30 per cento del personale
sanitario; un bisogno urgente di materiali chirurgici e di medicinali; un
aumento del 20/30 per cento dei prezzi dei medicinali; un aumento dei prezzi dei
prodotti di prima necessità (riso, zucchero, sale, olio e carbone) dal 100 al
200 per cento. Finalmente, nel mese di aprile del 2002, i due contendenti Marc
Ravalomanana e Didier Ratsiraka, a Dakar in Senegal raggiungono un accordo che
sembra possa porre fine ai disagi del popolo malgascio. In base alle intese
raggiunte, sotto l’egida dell’Organizzazione degli Stati africani, i due
avversari si impegnano ad accettare il risultato di un nuovo conteggio dei voti
e a favorire la libera circolazione delle cose e delle persone, rimovendo i
blocchi stradali. A conclusione delle verifiche è risultato vincitore Marc
Ravalomanana con il 51,46 per cento, proclamato ufficialmente dall’Alta Corte
Costituzionale presidente della Repubblica del Madagascar. Ma purtroppo l’altro
sfidante Didier Ratsiraka non ha ritenuto valido il riscontro elettorale,
peraltro concordato, e, vanificando gli accordi raggiunti a Dakar, ha continuato
imperterrito nel tentativo di isolare la capitale Antananarivo, attraverso atti
terroristici di inaudita gravità. La situazione è stata ulteriormente aggravata
dalle dichiarazioni dei governatori di alcune province, fedeli a Ratsiraka, che
hanno proclamato la secessione dal resto del Madagascar. Il Paese è ormai allo
stremo, violentato da un ex-dittatore che non ha dimenticato metodi
inaccettabili in ogni parte del mondo, come quelli della tortura. Tutto questo
avviene mentre l’opinione pubblica mondiale è all’oscuro di quanto sta
accadendo. Il Madagascar non fa notizia. I poveri non fanno notizia. In Italia
solo pochissimi quotidiani hanno dedicato articoli di un certo peso per
descrivere la situazione. Sentiamo il dovere di denunciare questo silenzio
macchiato di sangue, nella speranza che l’attenzione internazionale possa
impedire una guerra civile che sembra ormai inevitabile. Per questi motivi
a nome di tutte le Associazioni, i gruppi missionari, i gruppi di volontariato,
i cittadini, a diverso titolo interessati alle sorti del Madagascar, riunitisi
il 18 maggio 2002 a Verona, CHIEDIAMO che l’Unione Europea riconosca
ufficialmente il pronunciamento dell’Alta Corte Costituzionale del Madagascar
che ha nominato Marc Ravalomanana presidente della Repubblica del Madagascar,
come hanno già fatto la Svizzera, gli Stati Uniti d’America e la Germania. Tutto
questo per restituire la speranza al popolo malgascio. (Per info: mariagiovannac@orsolinevrcasamadre.it )
CHIAPAS: COMUNITÀ
INDIGENE MONTES AZULES SPROVVISTE DI TITOLO DI PROPRIETÀ SARANNO
SGOMBERATE
“Non ci saranno sgomberi”.
Era stata questa la promessa rivolta dal governo messicano alle comunità
indigene della Riserva della biosfera dei Montes Azules (Selva Lacandona,
Chiapas), occupata trent’anni orsono da decine di comunità indigene. Una
promessa, evidentemente, solo sulla carta dal momento che proprio in questi
giorni è arrivato il contrordine: chiunque non sia in possesso di un regolare
titolo di proprietà dovrà sloggiare. Il responsabile dell’Ufficio della
presidenza per i popoli autoctoni, Xóchitl Gálvez, ha riferito che le autorità
hanno l’unico obiettivo di “riportare la situazione sotto controllo” in questa
zona del sudest messicano e agiranno “contro i trafficanti di legname” e non
“contro le comunità indigene”. Un proposito che si scontra con la complessa
realtà della regione, dove abitano almeno 7.500 sostenitori dell’Ezln (Esercito
zapatista di liberazione nazionale). Sono proprio questi a temere maggiormente
che il nuovo provvedimento si trasformerà in un’espulsione violenta di tutti i
filo-zapatisti da parte dell’esercito messicano. Le comunità soggette allo
sgombero, ha aggiunto Galvez, saranno trasferite in altri territori non ancora
precisati. L’operazione costerà alle casse dello Stato una somma pari a 31
milioni di dollari. Va rilevato infine che un’eventuale azione contro i
simpatizzanti della guerriglia non farà altro che aumentare la frattura tra il
governo centrale e la fazione armata che fa capo al ‘Subcomandante’ Marcos. Va
ricordato infatti che lo scorso anno, Marcos ha ufficializzato la rottura dei
contatti con l’esecutivo del presidente Vicente Fox a seguito dell’approvazione
della contestata ‘Ley indigena’ considerata lesiva dei diritti degli autoctoni
per le sue connotazioni “razziste, classiste e
discriminatorie.
Kenya: bambini di strada
manifestano contro lo spaccio di stupefacenti
Oltre 300 bambini di strada
sono scesi per le vie di Nairobi per protestare contro lo spaccio di droga tra
le famiglie senza fissa dimora. L'improvvisata marcia di protesta giovanile ha
attraversato Kenyatta Avenue, in pieno centro città, creando notevole scompiglio
alla normale circolazione viaria di quella che è considerata la zona d'affari
della capitale. Lo riferisce il quotidiano kenyano 'People Daily', il quale ha
anche precisato che la situazione si è fatta tesa quando per riportare l'ordine
sono intervenute alcune squadre antisommossa della polizia. Gli agenti in cinque
minuti sono riusciti a disperdere il piccolo gruppo di giovani. I bambini hanno
poi raccontato alla stampa come da alcuni mesi nuovi spacciatori abbiano
riempito le strade di colla da sniffare, hascisc e altri stupefacenti. A fare le
spese di questo nuova ondata di droghe proprio i bambini delle famiglie di
strada. I 300 bambini hanno anche lanciato un accorato appello al governo
chiedendo alle autorità di Nairobi di bloccare lo smercio di droga che ha già
causato tra gli stessi ragazzi numerosi casi di dipendenza. Secondo l'Unicef, i
minori che sbarcano il lunario sulla strada sono circa 135mila in tutto il
Kenya, di cui l'1,5 per cento (oltre 2mila) vivono "permanentemente" senza fissa
dimora. Tra questi bambini sono molti quelli sieropositivi e una moltitudine i
consumatori di droghe cosiddette "dei poveri". Una delle più micidiali per gli
effetti sulla salute è la colla, 'thina' come viene detta in swahili, la lingua
locale. L'immissione di queste sostanze gassose nell'organismo provoca la
distruzione di numerose cellule cerebrali.
PADRE SORGE: IL LUNGO PONTE
DELLA PACE
In questi giorni si compie
una tappa importante nella costruzione del lungo ponte della pace tra i popoli:
il 1° luglio 2002 entra in vigore lo Statuto che istituisce la Corte penale
internazionale. L’11 aprile scorso, infatti, è stato raggiunto e superato il
quorum di 60 ratifiche, previsto dal Trattato di Roma del 1998. Saltano agli
occhi, però, sia la mancata ratifica degli Stati Uniti, della Russia e di
Israele (che pure avevano firmato lo Statuto), sia il rifiuto aperto della Cina.
Nonostante queste assenze clamorose (e preoccupanti), l’istituzione della Corte
penale internazionale è un evento di portata storica, paragonabile
all’istituzione delle Nazioni Unite dopo la seconda guerra mondiale. La ragione
è che non vi può essere pace senza giustizia. Perciò la nuova Corte penale, nata
a giudicare in forma permanente le violazioni dei diritti umani, costituisce un
vero e proprio pilastro a sostegno della pace nel mondo. Ovviamente, essa avrà
giurisdizione solo sui cittadini degli Stati che hanno aderito (e aderiranno) al
Trattato di Roma, e su quanti commetteranno crimini contro l’umanità nel
territorio di questi stessi Stati. Tuttavia, è molto importante che sia stato
compiuto un primo passo coraggioso - per quanto parziale - verso la
globalizzazione della giustizia; non fosse altro perché esso è destinato a far
maturare nella coscienza e nel costume dell’umanità quella cultura della
legalità, che è alla base di una pace vera e duratura. Tuttavia, la
soddisfazione per il traguardo raggiunto non deve far dimenticare ciò che la
storia stessa insegna: la giustizia cioè è necessaria, ma da sola non basta.
Finora hanno funzionato alcuni tribunali internazionali, istituiti ad hoc, per
singoli casi: Pinochet si è potuto arrestare a Londra per i crimini compiuti in
Cile; Milosevic è stato arrestato a casa sua per gli stermini in Bosnia e il
colonnello Bagosora in Belgio per il genocidio commesso in Rwanda. Ora, dopo il
1° luglio 2002, è possibile raggiungere un traguardo ulteriore: da un lato, le
violazioni della dignità della persona e dei diritti umani saranno considerate
imprescrittibili, dall’altro, i crimini di guerra (indicati dalla Convenzione di
Ginevra) e i crimini contro l’umanità (omicidi, genocidi, riduzione in
schiavitù, deportazione, tortura, apartheid, sparizione forzata di persone…) non
potranno più essere considerati da nessuno come "affari interni" di una nazione:
chiunque si macchierà di uno di questi delitti - non importa se l’ultimo
cittadino o un capo di Stato - sarà chiamato a renderne conto di fronte
all’umanità intera. Questo la giustizia oggi lo impone. La pace, però, non
s’impone. Si costruisce. Occorre perciò che la legalità sia sostenuta dalla
solidarietà. Giovanni Paolo II non si stanca di ricordarlo: senza
riconciliazione e perdono, che vanno al di là della stretta giustizia, non vi
sarà pace vera. Perciò, mentre è auspicabile che il più gran numero di Stati
ratifichi quanto prima il Trattato di Roma sulla giustizia internazionale,
occorre che tutti ci impegniamo a stabilire nei rapporti tra i popoli un clima
di dialogo, di mutua stima e di collaborazione. Solo dall’incontro tra giustizia
e solidarietà nasceranno insieme la pace e la civiltà dell’amore. (di padre
Bartolomeo Sorge)
COOPERAZIONE: ITALIA ULTIMA
DELLA CLASSE
La cooperazione europea con
i paesi dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico (Acp) rischia a fine d'anno di
arenarsi. Lo ha rivelato Poul Nielson, il commissario allo sviluppo, in
occasione dell'ultimo consiglio dei ministri tenutosi a Bruxelles il 30 maggio
scorso. Affinché l'accordo firmato a Cotonou nel giugno del 2000 possa entrare
in vigore a gennaio del 2003, ha spiegato Nielson nel corso di una conferenza
stampa, bisogna che sia ratificato entro la fine dell'anno. In caso contrario,
l'aiuto a numerosi paesi s'interromperà. La questione riguarda 13,5 miliardi e
mezzo di euro assegnati al nono Fondo europeo dello sviluppo (Fed) per il
periodo 2002-07, ai quali si aggiungono 9 miliardi di fondi non utilizzati
durante le Convenzioni precedenti, di cui la più grossa parte è stata riversata
nel nono Fed. Paradossalmente saranno penalizzati proprio gli stati che hanno
utilizzato meglio i fondi messi a disposizione (Botswana, Namibia e Camerun). La
questione riguarda non tanto i paesi Acp, che in 55 su 77 hanno ratificato
l'accordo, quanto quelli europei, visto che la procedura richiede che la
totalità degli Stati membri ratifichi l'accordo... Ora, alla fine di maggio, si
è ancora lontani dall'obiettivo. Solo sette Stati lo hanno ratificato, sei ne
avevano annunciato l'intenzione, ma due, il Belgio e l'Italia, a Bruxelles si
sono ritrovati incapaci di fornire la garanzia che i rispettivi parlamenti
possano assolvere il compito. Eddy Boutmans, segretario belga alla cooperazione,
ha fatto capire che il ritardo è dovuto alla straordinaria complessità del
sistema federale di questo paese, che richiede che ogni accordo internazionale
riceva l'avallo del senato, della camera dei rappresentanti e delle cinque
assemblee regionali e comunitarie. Ha spiegato comunque che il governo federale
spera di far adottare il progetto prossimamente. L'atteggiamento dell'Italia,
che non ha questo tipo di problemi, è invece considerato dai suoi partner più
disinvolto. La delegazione italiana guidata del direttore generale alla
cooperazione allo sviluppo del ministero degli affari esteri, Giandomenico
Magliano, ha semplicemente indicato che la questione è di competenza del
parlamento, senza fornire altre spiegazioni. “La situazione comincia a diventare
problematica. C'è veramente il pericolo che la cooperazione si areni. Sarebbe un
vero disastro, sia sul piano diplomatico che per l'immagine dell'Europa e per il
drammatico rallentamento degli aiuti”, ha affermato il commissario Nielson, che
ha esortato i due Stati ritardatari a risolvere le loro difficoltà. Peraltro,
Nielson insiste sul fatto che l'incertezza potrebbe avere degli effetti negativi
sulle previsioni del budget dei paesi in via di sviluppo che contano sull'aiuto
europeo per programmare le loro spese nei vari campi: salute, strade,
educazione, sviluppo rurale, eccetera... Anche le procedure di gare d'appalto
per l'esecuzione dei progetti potrebbero essere paralizzate. Infine, gli
interventi della Banca europea per gli investimenti - amministratrice per conto
dell'Ue di circa 2,2 miliardi di euro che possono essere assegnati a progetti
d'infrastrutture (acqua, elettricità, telecomunicazioni, eccetera) o al
finanziamento di crediti alle piccole e medie industrie - saranno anch'essi
bloccati se l'accordo di Cotonou non sarà ratificato. Da buon diplomatico,
costretto a un dovere di riserva verso gli stati membri dell'Unione, Nielson ha
affermato di non voler credere che la lentezza italiana ad adempiere i suoi
doveri sia dovuta a un atteggiamento deliberato. Alla crisi aperta dall'Italia e
dal Belgio, si aggiungono per i paesi dell'Acp altre ombre che offuscano il
futuro della cooperazione europea allo sviluppo. Su iniziativa della Spagna, c'è
la proposta di sopprimere il Consiglio dei ministri allo sviluppo e di lasciare
deliberare su questi temi il Consiglio dei ministri degli affari esteri, già
sovraccarico e con preoccupazioni ben diverse. “Una tale riforma nuocerà alla
cooperazione allo sviluppo poiché la sottometterà agli imperativi della politica
estera. Gli obiettivi specifici della cooperazione europea allo sviluppo (la
lotta per sradicare la povertà nel mondo) rischiano di essere indeboliti. Una
tale decisione, presa senza un dibattito democratico preliminare, rischia di
costituire un cattivo segnale per i partner Acp e del terzo mondo in generale”,
protesta da parte sua Eddy Boutmans. Sarà ascoltato? Niente è meno sicuro. Gli
Stati europei hanno messo la cooperazione sempre più nelle mani dei ministri
degli affari esteri. Inoltre, due Stati, la Spagna e il Regno Unito, vogliono
legare la concessione dell'aiuto all'impegno da parte dei beneficiari, di
riprendersi gli immigrati clandestini e i richiedenti asilo le cui richieste
sono state rigettate. Non è tutto: in settembre iniziano le negoziazioni per gli
accordi di partenariato e di libero scambio tra l'Ue e i paesi Acp. L'Europa fa
attualmente una forte pressione affinché gli Stati Acp negozino come entità
regionali omogenee. Vorrebbe dire che un paese come l'isola Maurizio, che riceve
attualmente aiuti in quanto Commissione dell'Oceano Indiano - ma che appartiene
ad altre entità regionali come il Comesa (Mercato comune dell'Africa orientale e
dell'Africa australe) o la Sadc (Comunità dello sviluppo dell'Africa australe) -
dovrà negoziare gli accordi di cooperazione e di commercio in seno alla stessa
organizzazione. Ciò può sembrare razionale. Ma dal punto di vista europeo,
presenta anche un vantaggio: poter brandire la carota dell'aiuto per ottenere
dei vantaggi commerciali, un libero accesso per la flotta di pesca, ecc… Tali
trattative sono avvenute con il Marocco e il Sudafrica: hanno negoziato degli
accordi d'associazione e di libero scambio con l'Unione europea che, come
contropartita, ha tentato di ottenere dei diritti di pesca per le sue navi.
Trattative molto più difficili se l'entità con la quale si discute dell'aiuto
non ha esattamente la stessa composizione di quella presso la quale si cercano
delle aperture commerciali. Non è escluso che questo genere di situazione
provochi delle tensioni di tipo diplomatico. Il Congo-Kinshasa o l'Angola, sono
sia membri della Sadc che della Comunità economica degli stati dell'Africa
centrale. Il fatto di essere obbligati a una scelta può creare delle tensioni
tra gli Stati Acp. Qualcuno potrà interpretare le scelte del vicino come un
gesto di sfiducia. (di François Misser - Nigrizia)
A PROPOSITO DI PRATICA DI
MARE
Stando alle
dichiarazioni dei Grandi della terra, la ‘Guerra fredda’ è stata definitivamente
archiviata ieri a Pratica di Mare, in una giornata di sole in cui la Nato e il
suo nuovo alleato, la Russia di Vladimir Putin, hanno scritto una pagina che
passerà alla storia. In effetti, l’alleanza tra i due ex nemici, Nato e Russia,
rappresenta un rivoluzione copernicana nel panorama geopolitico del nostro
tempo. La solenne firma della ‘Dichiarazione di Roma’, ha formalmente sancito
l'istituzione del Consiglio a Venti, in cui Mosca parteciperà alle decisioni
dell'Alleanza Atlantica in nove settori, dalla lotta al terrorismo, alla non
proliferazione delle armi di distruzione di massa, alla gestione congiunta delle
situazioni di emergenza. Si delineano dunque, stando alle buone parole, nuove
sfide all’inizio del terzo millennio. Ma i progetti vanno ben al di là della
cooperazione militare. Dopo Pratica di Mare, bisognerà fare "passi in più" e
Mosca "dovrà entrare nell'Unione Europea". È questa la convinzione del
Presidente del Consiglio italiano, Silvio Berlusconi, il leader che ha
fortemente voluto il vertice di Pratica di Mare e che adesso spinge affinché la
Russia possa avanzare anche nella strada di avvicinamento all'Europa. Se da una
parte la giornata di ieri verrà ricordata come una tappa decisiva nel processo
di distensione tra Occidente e Oriente, si profila uno nuovo scenario al quale
la stampa internazionale non sembra dare molto credito: il crescente divario tra
il Nord e il Sud del mondo. Per carità, non vogliamo gettare veleno, ma è
difficile credere che ieri sia davvero scoppiata la pace, non foss’altro perché
i focolai di guerra nelle periferie del mondo, dove peraltro vive più di tre
quarti della popolazione del nostro pianeta, non cessano affatto. Non solo. Le
politiche sul commercio di armi, anziché essere sottoposte a rigide restrizioni,
vengono rese flessibili – caso italiano docet - nel rispetto di demenziali
logiche imprenditoriali che affermano il primato del denaro sul valore
sacrosanto della vita. “La pace è unica: non va lottizzata”, scriveva monsignor
Tonino Bello, il compianto presidente di Pax Christi. “Nessuno può godere la
pace quando si sa, come sappiamo, che in un posto della terra c’è un conflitto.
Così non godiamo la pace, anche se stiamo attorno al focolare, anche se non ci
manca niente”. Viene il dubbio che i Paesi ricchi, dopo Pratica di Mare,
intendano difendersi dai poveri. Raul Follerau, apostolo dei lebbrosi, scriveva
vent’anni fa che se tutti gli affamati della terra si dessero la mano attorno
all’Equatore, stringerebbero trenta volte il pianeta tra le braccia. So bene che
portare le cifre della fame intenerisce i cuori, ma i poveri non chiedono le
squallide beneficenze dei signori della Terra, quanto piuttosto implorano
giustizia. Non possiamo non sentirci provocati dal fatto che negli Stati Uniti
le industrie di cibi per cani e gatti producano per ogni animale più di quanto
si produca in India per ogni essere umano. Per non parlare della Svezia dove
otto milioni e mezzo di persone consumano tanta energia quanta 600 milioni di
africani. Non cerchiamo scuse, il terrorismo si sconfigge lottando contro la
povertà e non col fuoco delle armi. (FONTE: www.misna.org )
E-MAIL
2 GIUGNO: CHIEDETE
PACE
Oggi 2
GIUGNO 2002 a Stazzema dove mi sono recato in segno di protesta e penitenza
(mentre a Roma si faceva mostra della nostra potenza militare ), ho trovato
questa bella riflessione di Antonio Cecconi, è uno stimolo alla riflessione e
alla speranza...nonostante tutto!! Al Presidente della Repubblica trovo
che è inutile inviarla. (p.Agostino)
CHIEDETE
PACE
Chiedete
pace per Gerusalemme,
fratelli
ebrei, cristiani e musulmani,
comune
discendenza del Patriarca Abramo:spunti per voi il sole di
giustizia!
Chiedete
pace per i Grandi Laghi,
fratelli
e sorelle hutu e tutsi, popolo delle mille colline,
prigionieri
dietro le sbarre o prigionieri dell'odio:
si
dirigano i vostri passi
sulla
via della riconciliazione!
Chiedete
pace per i Balcani,
per
il Kosovo e per la Serbia, per la Bosnia e la Croazia, per il Montenegro e
l'Albania:
che
le diversità etniche e di religione
scoprano
la feconda fatica del dialogo!
Chiedete
pace per tutte le guerre dimenticate,
per
tutti i combattenti drogati con la violenza,
per
tutte le donne e bambini indifesi,
per
tutti i campi non seminati e devastati,
per
l'aria ammorbata e le acque avvelenate:
cessate
di depredare la terra
tornate
a coltivarla come un giardino,
cessate
di fabbricare strumenti di morte
e
aprite i cantieri della solidarietà!
Chiedete
pace in Italia e in Europa,
tra
antichi abitanti e nuovi cittadini arrivati
dal Sud del mondo,
dalle
terre povere di mercati e banche,
ricche
di colori, suoni e sentimenti:
che
le antiche civiltà sappiano accogliere
l'inedita
sfida di una comune speranza.
Chiedete
pace nelle chiese e nelle moschee,
nelle
sinagoghe e nelle pagode,
nei
luoghi sacri di ogni fede e religione:
che
il corpo di ogni essere vivente
diventi
tempio di pace, tabernacolo d'amore,
canto
di vita piena per l'intera umanità.
(Antonio Cecconi)
Preghiera
esposta sulla piazzetta di Stazzema, luogo dell'eccidio dove furono uccisi
dall'esercito nazista 560 civili, era il 12 Agosto
1944.
ASSOCIAZIONI & APPELLI
VACANZE ALTERNATIVE a Lavarone: CERCANSI
VOLONTARI
Il
gruppo "amici di Mandacarù di Lavarone" nel periodo estivo apre, anche
quest’anno, una bottega del Commercio equo e solidale. Perché non passare alcuni
giorni di “ferie” in maniera alternativa? Il gruppo di Lavarone offre:
accoglienza (vitto e alloggio) ambiente (natura e persone). Cosa si
chiede ai volontari:
fare il turno in bottega (orario 10.30 – 12.30 e 16.00 – 19.30) adattarsi (l’ospitalità
è presso le famiglie del gruppo, non in albergo). Per
permetterci di organizzare al meglio sia l’ospitalità che i turni in bottega è
necessario prenotarsi per tempo al seguente numero telefonico 0464/784217
(Monica) oppure scrivere a giorgio.cor@tin.it
POESIAFESTIVAL
Prosegue il PoesiaFestival di Verona e
della Valpolicella. Questi gli appuntamenti ancora in programma:
6 Giugno
- Giovedì - ore 21.15, Villa Bertoldi - Settimo (Pescantina) «Dentro il
giardino, nel retro del mondo», incontro con Paolo Ruffilli. Presenta Arnaldo
Ederle. Ore 20.30 PreFestival: visita guidata alla villa.
7 Giugno
- Venerdì - ore 21.15, Ca’ Verde - S. Ambrogio di Valpolicella «Buongiorno -
Mezzanotte!», due assoli di danza e un duetto di danza e teatro accompagnati da
versi di Anna Achmatova, Marina Cvetaeva e Emily Dickinson. Primo assolo Di ombre cerchiati gli occhi di
Alessandra Vigna. Coreografia Simona Bucci - produzione Biennale Danza di
Venezia. Secondo assolo Quduò di
Antonio Montanile . Coreografia Antonio Montanile - produzione Biennale Danza di
Venezia, Teatro Massimo di Palermo,
Antonio Montanile, Duetto Belladonna
di Giuliana Urcioli e Daria Anelli. Collaborazione alla regia Lech Raczak -
produzione Uqbar Teatro.
10
Giugno - Lunedì - ore 21.15, Sala Maffeiana - via Roma – Verona, Fiamma rossa e
nero d’ebano. Serata dedicata a Paul Verlaine, con Bruna Rossi, attrice -
Cristina Miatello, soprano - Albertina Dalla Chiara, pianista. Musiche di R.
Hahn, C. Debussy e G. Fauré. Presenta Quirino Principe
11
Giugno - Martedì - ore 21.00, Loggia di Corte Sgarzerie – Verona «Lionello Fiumi e i suoi amici poeti».
«Poesia e musica sul tema: Le città». Voci di Agostino Contò, Mauro Dal
Fior, Luca Dorizzi. A cura del Comune di Verona - I Circoscrizione Centro
Storico in collaborazione con l’Associazione ARS.
CORSO DI FORMAZIONE DEL
CENTRO NUOVO MODELLO DI SVILUPPO
Nell'ambito delle iniziative promosse dal GLT "Lente
sulle imprese" il Centro Nuovo Modello di Sviluppo, diretto da Francuccio
gesualdi, organizza a Pisa 1-7 Agosto 2002 (in collaborazione con il CESVOT) il
seminario "RISVOLTI SOCIO AMBIENTALI DEL MERCATO GLOBALE"
Data e
durata: 5 giorni di seminario residenziale con arrivo il 1° agosto e
partenza il 7 agosto
Luogo: presso il Centro Nuovo Modello
di Sviluppo, Vecchiano (Pisa)
Contenuto: il corso verterà su
il ruolo delle imprese e degli stati nel commercio internazionale, nascita e
struttura dell'OMC, gli accordi sulle barriere tecniche e sugli standard
sanitari; l'accordo sull'agricoltura;
l'accordo sui brevetti; l'accordo sui
servizi; l'accordo sugli investimenti; gli accordi di libero scambio; l'accordo
di libero scambio Europa/Messico;prospettive per il
futuro
Obiettivi: il corso si pone la finalità di formare
volontari ed esponenti di associazioni provenienti da vari parti di Italia
affinché possano fare formazione nei rispettivi territori e possano diventare un
punto di riferimento per iniziative di resistenza sui temi della globalizzazione
con particolare riferimento al commercio.
Iscrizioni: Centro
Nuovo Modello di Sviluppo, via della Barra 32, 56019 Vecchiano (Pisa), e-mail coord@cnms.it, fax 050-82.63.54.Le
iscrizioni sono aperte fino al 30 giugno. E' ammesso il numero massimo di 25
persone. Gli organizzatori si riservano di fare delle selezioni sulle
candidature in modo da garantire una partecipazione quanto più estesa a livello
territoriale. Si prega di specificare oltre ai dati personali, le attività già
svolte sui temi della globalizzazione a livello personale e dall'associazione di
appartenenza. Si prega anche di indicare l'uso che si pensa di poter fare a
livello individuale e di gruppo dell'arricchimento orto dal corso. Il corso è
diretto a volontari del mondo sindacale, delle organizzazioni del commercio equo
e della cooperazione internazionale e più in generale delle associazioni di
volontariato.
CORSO DI FORMAZIONE F.S.E
promosso da CGIL di
Vicenza
Il
sindacato CGIL di Vicenza organizza un CORSO DI FORMAZIONE F.S.E. sul tema: LA GLOBALIAZZAZIONE
DELL'ECONOMIA E DEI DIRITTI. L'obiettivo del corso è fornire a
funzionari sindacali e delegati di aziende internazionalizzate un quadro di
riferimento, strumenti, ipotesi di pratiche politiche collettive
(contrattazione) e personali (consumi) in riferimento agli scenari sociali,
politici, culturali ed economici apertisi in questi anni e contraddistinti da
processi profondi di globalizzazione.
Tali
processi hanno caratterizzato finanza ed economia; a rilento si va affermando la
necessità di globalizzare in primo luogo i diritti di uomini e donne che
rischiano di perdere, in assenza di essi, identità, dignità, valore. Il corso è
articolato in tre momenti.1) Lo scenario internazionale,
l'internazionalizzazione dei mercati, le delocalizzazioni. Le imprese
multinazionali e le dinamiche delle piccole medie imprese. Gli organismi
internazionali. (1 giornata). Relatori: Francesca Lazzari (economista), Miro
Soli (ricercatore).20 giugno 2002
Casa S.Bastian, Vicenza; 2) Il ruolo del Sindacato in questi processi: la
CES (Confederazione Europea dei Sindacati), i CAE (Consigli Aziendali Europei),
la contrattazione nazionale e aziendale per le gestione degli effetti che
un'economia globalizzata produce qui e nel pianeta. (1 giornata) Relatori:
Walter Cerfeda (Responsabile Segretariato europeo CGIL), Valeria Fedeli
(Presidente Sindacato tessile europeo) 4 luglio 2002 Casa S.Bastian, Vicenza; 3)
Altri modelli di sviluppo, equi e solidali. Altri modelli di consumo e di
partecipazione. Una sfida per il futuro del Sindacato, una sfida per ciascun
abitante del pianeta. (1 giornata) Interventi da definire. 16 luglio 2002 Casa
S.Bastian, Vicenza.
Festa della
musica europea a Legnago (VR): concorso
ARCI
N. A. Comitato Provinciale di Legnago, in occasione della “FESTA
DELLA MUSICA europea”
con il patrocinio e il contributo del Comune
di
Legnago,
in collaborazione e con il supporto di Radio
S.Bonifacio
promuove:
“ESTATE
ROCK 2002”,
VII°
edizione,
rassegna-concorso di gruppi musicali di base. La manifestazione, giunta
quest’anno alla settima
edizione,
negli anni scorsi ha registrato una nutrita partecipazione sia di gruppi che di
pubblico. La
rassegna si articola in tre fasi:
1.fase:
selezione dei gruppi con esibizioni live che si terranno a Vallese di Oppeano
presso: “EYE VISION disco bar” via A.Salieri, vicino a superstrada
(Transpolesana) nelle sere dal 07
al 12
luglio con inizio alle ore 21. 2.fase:
esibizione
finale delle quattro
bands finaliste con designazione del gruppo vincitore presso: “CORTE SAMUELE” a
San Pietro di Legnago il 19-20
e il 28
luglio sempre con inizio alle ore 21. 3.fase:
IL
PREMIO PER IL GRUPPO VINCITORE CONSISTE NELLA REGISTRAZIONE DI UN DEMO-TAPE
PRESSO UNO STUDIO PROFESSIONALE.
Le iscrizioni sono già iniziate e termineranno il I°
LUGLIO 2002.
I gruppi che vogliono iscriversi possono trovare il regolamento e scheda
iscrizione presso il Comitato ARCI di Legnago, sito in Viale dei tigli n.42,
tel.0442/26053,
Per maggiori informazioni o per avere regolamento e scheda via mail: legnago@arci.it
Terzo incontro di
NOI SIAMO CHIESA del Nord-Italia del 16 giugno 2002 alla Cascina Contina
(Rosate, Milano)
L'incontro ha lo scopo di discutere della
situazione generale della presenza dei credenti nel nostro paese e dei programmi
realizzati o da realizzare da parte di "Noi Siamo Chiesa". Servirà anche e
soprattutto per stabilire rapporti reciproci di conoscenza e di amicizia tra chi
condivide una comune sensibilità su come cercare di vivere l'Evangelo anche nel
suo aspetto comunitario nella nostra Chiesa. Programma: Ore 9,30 Arrivo alla
cascina Contina; Ore 10 Preghiera comunitaria; Ore 10,15 Saluto da parte dei
fratelli e delle sorelle della cascina Contina e presentazione di tutti i
partecipanti/e all'incontro; Ore 10,30 Informazione sulle iniziative realizzate
in Italia con riferimento alla situazione ecclesiale postgiubileo. Discussione e
proposte; Ore 12 Informazione a cura del portavoce nazionale Luigi De Paoli sul
movimento internazionale IMWAC, sullo scenario in cui si colloca e sulle
iniziative in cantiere. Discussione e proposte; Ore 13 Preghiera comunitaria e
pranzo a cura della cascina Contina (contributo libero per le spese); Ore 14,30
I cristiani e "Noi Siamo Chiesa" a Genova, alla Perugia-Assisi e a Porto Alegre.
Il nuovo movimento, la discussione sulla Convenzione europea e le "radici
cristiane", il Forum Sociale Europeo di novembre. Discussione e proposte; Ore 17
Eucaristia comunitaria; Ore 18 Saluti. I bambini potranno trovare un ambiente
molto piacevole dove giocare. Tutti portino materiali ( pubblicazioni, libri
ecc.. da fare conoscere , da vendere o da regalare …). Durante l'incontro
cercheremo il più possibile di parlare dei soggetti ecclesiali e laici da
coinvolgere nelle iniziative che facciamo, dando indicazioni, portando
testimonianze ecc… L'incontro è aperto anche a chi vuole conoscere Noi Siamo
Chiesa e non ha ancora frequentato i nostri incontri . Il clima sarà tra di noi
e con chi partecipa per la prima volta di fraternità e di amicizia . Info: chiarotta@libero.it
IL SEGNO
DELL'ACQUA
Ecomuseo Provincia di Torino, Comunità Montana
Bassa Valle di Susa e Val Cenischia, Associazione Comitato della Resistenza del
Colle del Lys, Il Dialogo Soc. Cooperativa r.l., Pro Natura Valsusa, Comunità
Europea, presentano la mostra: IL SEGNO DELL'ACQUA - ALLUVIONI IN VAL SUSA,
presso Ecomuseo della Resistenza - Colle del Lys. Inaugurazione sabato 8 giugno
2002 - ore 16. La mostra proseguirà fino al 30 giugno 2002 - Il Centro museale
del Colle del Lys è aperto tutti i sabati e le domeniche - Orario: 10 - 12,30 /
15 - 18. Per informazioni : Associazione Comitato della Resistenza del Colle del
Lys, Palazzo Civico via Capra 27 10098 Rivoli (TO) tel 011.9532286
MONDIALI
ANTIRAZZISTI
Dopo
i Mondiali dei grandi calciatori,
degli
interessi commerciali e delle televisioni, ripartono i Mondiali fatti da ragazze
e ragazzi per una testimonianza contro il razzismo. al via i "Mondiali
Antirazzisti 2002" festa
multiculturale e torneo di calcetto contro il razzismo!
Montecchio
Emilia (RE) 4 - 7 luglio 2002
- Organizzati
dal Progetto Ultrà-Uisp Emilia Romagna e dall’Istoreco Reggio Emilia. Dal 4 al 7
luglio 2002 verrà organizzato a Montecchio la sesta edizione dei "Mondiali
Antirazzisti", che anche quest’anno ospiterà gruppi ultras d’Italia (Milan,
Bologna, Perugia, Venezia, ...) e d’Europa (Manchester United, Schalke 04, Rapid
Vienna, Standard Liegi), comunità di immigrati provenienti da ogni parte del
Mondo: senegalesi, cileni, kossovari, pakistani, kurdi… L'iniziativa offre ai
partecipanti – che appartengono a culture, religioni, colori e sessi diversi –
occasioni di socializzazione mirate, al dialogo al confronto e alla conoscenza
reciproca. Da più parti viene detto che la diversità è una ricchezza, ma spesso
gli episodi che avvengono nelle nostre società o durante le manifestazioni
sportive sembrano negarlo e la differenza viene considerata come una barriera e
la diversità fa paura. I Mondiali
Antirazzisti puntano proprio a rompere queste barriere e a mostrare come la
conoscenza, la frequentazione e il confronto con “l’altro” siano armi vincenti
per sconfiggere i pregiudizi e costruire pratiche e modelli di convivenza tra
culture diverse. Per quattro giorni
più di 1.500 persone, in rappresentanza di 120 squadre (maschili, femminili e
miste) formate da gruppi di ultras italiani e tifosi europei, organizzazioni
antirazziste, centri giovanili, associazioni di immigrati e comunità locale, si
incontreranno in un torneo non competitivo e potranno, oltre ad affrontarsi sui
campi da gioco, tifare e divertirsi sugli spalti e godere di un nutrito
programma ludico e culturale. Verrà creata una "Piazza Antirazzista", in cui
tutti i gruppi partecipanti potranno portare ed esporre su pannelli
appositamente predisposti il loro materiale autoprodotto (articoli, foto,
magliette, adesivi, striscioni…) a testimonianza della lotta contro il razzismo.
La Piazza, inoltre, sarà il luogo
dove si svolgeranno dibatti sul tema. Ad inaugurare l'edizione di quest'anno ci
saranno l' "Accademia dei Remoti" ed i "Tamburi di Offagna", che proporranno una
allegoria del mondo calcio tramite uno spettacolo pirotecnico itinerante per le
vie del paese. Venerdì 5 e sabato 6 luglio si terranno un concerto della "Banda
Bassotti" e una ska-reggae-night con il gruppo tutto femminile delle "Tremende"
ed il sound system "step on it" che presenterà la nuova compilation dei Mondiali
Antirazzisti. Info: istoreco_relazioni@yahoo.it
Diritto d'asilo:
una questione di civiltà
Il
20 giugno ricorre la Giornata internazionale del rifugiato e
quest'anno per ICS si colloca all'inizio della campagna nazionale Diritto di
Asilo: UNA QUESTIONE DI CIVILTA', promossa insieme a Medici Senza Frontiere e
Amnesty International. Vorremmo che la giornata del 20 giugno potesse essere
l'occasione per parlare di diritto di asilo inteso come diritto umano
fondamentale e di rifugiati, i quali hanno alle spalle una fuga e di fronte un
avvenire incerto in un paese come l'Italia che non riesce a garantire l'adeguata
protezione e accoglienza. Vi proponiamo di promuovere per il 20 giugno delle
iniziative a livello locale, in modo tale da costruire una "rete di eventi"
concomitanti in tutta Italia. Il carattere delle singole iniziative deve
necessariamente tenere conto del contesto territoriale in cui si collocano e
delle peculiarità di chi le promuove. Possono essere incontri pubblici,
assemblee, concerti, gare sportive, mostre, ecc. Vi comunichiamo, inoltre, che
il 20 giugno sara' anche il giorno delle
citta' dell'asilo. Abbiamo infatti proposto a molti enti locali impegnati
nell'accoglienza di richiedenti asilo e rifugiati, di mobilitarsi per promuovere
e sostenere il diritto di asilo e il sistema nazionale di accoglienza, nato con
il PNA (Programma Nazionale Asilo). ICS coordinera' su piano nazionale le
singole iniziative attraverso l'ufficio stampa e il settore Asilo e
Immigrazione. Vi preghiamo pertanto, di farci pervenire la vostra adesione alla
gionata del rifugiato (indicandoci anche l'iniziativa che intendete promuovere)
non oltre il 10 giugno. Per
ricevere materiali, per comunicare l'adesione e per richiedere informazioni
potete contattare l'ufficio ICS di Roma: Tel 06 85355081 Fax 06 85355083
E-mail: networkasilo.ics@tin.it
Corso biennale
per operatori di prevenzione
Nel
novembre del 2002 inizierà un Corso biennale di specializzazione per Operatori
di Prevenzione aperto a laureati e diplomati di Scuola Superiore. L'iniziativa è
promossa dalla Scuola Superiore Internazionale di Scienze della Formazione di
Venezia (SISF www.sisf-isre.org
), con il riconoscimento della Università Salesiana di Roma, con la
collaborazione del Centro Pedagogico per l’Orientamento e la Formazione (CePOF)
di Verona, dell'Iripes di Pordenone e dell’A.I.PRE di Roma. I
seminari di base si svolgeranno con cadenza mensile o quindicinale, il sabato e
la domenica, a Venezia, nella sede della SISF, mentre per le previste 150 ore di
laboratorio e formazione integrata le sedi potranno essere quelle dell'Iripes di
Pordenone o del CePOF di Verona. Il corso si rivolge a quanti intendono
qualificare la propria professionalità per abilitare a realizzare, coordinare,
gestire e valutare progetti integrati di prevenzione sul territorio. In particolare sono destinatari del
corso le persone che già operano o si preparano ad operare negli ambiti
socio-psico-pedagogico e socio-sanitario, con compiti di elaborazione e
coordinamento di progetti di prevenzione, così come coloro che intendono
esercitare forme di autoimprenditorialità nel sociale, in qualità di consulenti
esperti con enti pubblici e privati, nella ideazione, realizzazione e
supervisione di progetti in ambito preventivo. Superati gli esami e discussa la
tesi sarà rilasciato il diploma di Operatore Specializzato di Prevenzione per i
laureati e di Operatore di Prevenzione per i diplomati. Le iscrizioni, precedute
da un colloquio individuale obbligatorio, si chiuderanno a fine settembre 2002.
Per informazioni: dott.ssa Paola
Ottolini - CePOF, via Regaste S. Zeno, 17 - 37123 Verona - Tel.045
8031301.
Soggiorni in autogestione alla scoperta dell'Altopiano di
Asiago
"La Pineta"
di
Traverso Mario Via Pineta,
13 36010
Cesuna (VI) Tel. Fax.:
0424 – 67243 Cell:
347.4584899 www.altopiano-asiago.com/lapineta lapineta@keycomm.it Dal 1990,
offro ad Associazioni di qualsiasi tipo, la possibilità di poter svolgere le
loro attività di ritiri o di centri
estivi, in una struttura , ex albergo, con adiacente: parcheggio privato,
spogliatoio con campo da calcio e da tennis. Vi scrivo per mettervi a conoscenza
delle opportunità che offriamo al ”La Pineta”, siamo a Cesuna frazione del
Comune di Roana ad 8 km. da Asiago, nell’Altopiano dei 7 Comuni. Nato come
albergo nel 1960, avvolto da boschi d’abete rosso si presta benissimo come punto
d’appoggio per visite culturali o come base di partenza per numerose escursioni
in tutto l’Altopiano. … il centro del paese è a 5 minuti a piedi. Abbiamo
lavorato con: il W.W.F. per campi estivi provinciali e nazionali; con parrocchie
ed A.N.S.P.I. organizzando soggiorni per anziani e centri estivi per giovani;
con portatori di handicap; con gruppi di escursionismo equestre e club di
M.T.B., con associazioni sportive per ritiri in preparazione del campionato; con
sezioni del C.A.I.; con la C.I.S.L. per incontri di formazione, con gruppi
A.G.E.S.C.I. per campi scout. Proponiamo soggiorni di meublè oppure la formula
dell’Autogestione, inoltre, durante tutto l’anno visite ed escursioni guidate
con operatore turistico alla scoperta dell’Altopiano di Asiago dei 7 Comuni, sia
in estate che d’inverno con sci da fondoescursionismo o ciaspe, giornate di
didattica ambientale per scuole elementari e medie. Possibilità di soggiorni
anche in
appartamento!!!
MassMedi@
Ma che bello
spettacolo!
Da: “la
Regione Ticino”, Edizione Chiasso e Mendrisio (Svizzera), anno 11, numero
119, sabato 25 maggio 2002, Franchi 1,80
Per una
volta tanto, niente commenti velenosi della stampa "comunista": leggiamo come
commentano, a 60 km da Milano, lo show elettorale del Presidente
operaio.
Parte la musica - trionfale -
e la telecamera inquadra l'ospite. un signore bonario e simpatico. Sorriso
ammaliante, doppiopetto impeccabile, capelli curati. L'intrattenitore lo
presenta e promette una serata tutta da gustare. S'inizia, con una scritta che
campeggia sulla sfondo: «Un laurà de la Madona». Che sia una delle tante
trasmissioni sul recupero del dialetto lombardo, magari sponsorizzata dalla Lega
Nord? Attendiamo fiduciosi. «Quello» che dovrebbe - il condizionale è d'obbligo
perché parla sempre l'ospite ma forse lì si usa così - condurre il gioco,
sorride compiaciuto ed è tutta un'armonia. Finalmente uno spettacolo dai toni
bassi, senza polemiche, insulti in diretta e stai zitto tu che io alzo la voce.
Davvero un bel clima, con tanto glamour. L'ospite ci racconta come ha ridato la
vita ad una bambina condannata a vivere due mesi dentro quattro mura. L'ha presa
per mano e l'ha riportata in Italia. Certo, l'ha mostrata alle telecamere ma
perché spinto da un motivo d'orgoglio. E se l'è portata anche in ufficio per far
vedere dove lavora lo «zio». L'intrattenitore approva, sempre col sorriso
stampato sul viso. Però! Un tocco di sentimentalismo davvero non guasta. Basta
con la televisione stracolma di violenza, di guerre, di attentanti terroristici,
di sangue, di noiose discussioni, dei politici tignosi. Evviva l'approccio soft.
Rassicurante.
Passa il tempo e la cosa va avanti un po' stiracchiata. Niente
paura. Il bravo intrattenitore mangia la foglia e voilà: spunta fuori una
cattedra. L'ospite lascia la sua sedia e prende posto, come un vero maestrino.
Un po' pedante, per la verità. Poi il colpo di genio: tira fuori un papiro e lo
srotola davanti alla scrivania. E sorride, felice. È contento. Sta parlando un
signore che s'intravede su un video: è collegato da un altro studio. Questo
parla, parla -tutto serioso - e l'ospite sorride, sorride. In studio, per la
verità ci sono anche altri due personaggi che devono essere capitati lì per
caso: lo si capisce dall'imbarazzo. Stanno buoni, buonini per non offuscare -
giustamente! - la scena all'ospite. E quest’ultimo, che nel frattempo si muove
bene come un vero esperto dello spettacolo in TV inizia un po' a montarsi la
testa: racconta di visite ufficiali, di accordi internazionali, di interessi del
mercato e dell'economia. Cose serie, troppo serie. E non si ferma più. È una
vera escalation: “Cambieremo tutto, stiamo già ottenendo grandi successi, ma ci
vogliono anni, tanti anni. Una vera rivoluzione”. Ma chi si crede di essere? Ha
perso la trebisonda? No dico, ridateci il glamour. L'intrattenitore, a metà fra
l'imbarazzato e l'annoiato, capisce al volo la situazione (è un vero esperto di
talk-show) e trova la via d'uscita. Entra in scena un classico, il colpo sicuro
che non tradisce mai: la canzone napoletana. E così si scopre che l'ospite è un
uomo pieno di risorse. Ho passato alcune notti in bianco per comporre i testi di
dieci canzoni, racconta compiaciuto. E allora ascoltiamone almeno due, che
diamine! E vai...
L'ospite è fiero, ma poi si alza e sposta il microfono
della chitarra perché così proprio non va bene. Mi rovina tutto! Belle, proprio
belle. Romantiche. Una è sulla gelosia. “L'ho dedicata a mia moglie”, commenta
con commozione l'ospite. Proprio un finale carino. Tutti battono le mani. Fine
della trasmissione.
Perché ve l'ho raccontata? Beh, è semplice. Quanto appena
descritto era stato «venduto» come un incontro con il presidente del Governo
italiano a due giorni dalle elezioni amministrative. Si tratta, infatti, di
«Porta a porta» trasmessa giovedì sera e condotta come sempre dal giornalista
Bruno Vespa. L'ospite era Silvio Berlusconi. Quanto riportato - credetemi sulla
parola - è una sintesi fedele dell'emissione. Ogni politico fa... politica come
meglio crede. Non è questo il punto. Ma può un giornalista fare altrettanto? Nel
vedere quanto descritto ci sono tornate alla mente le tribune politiche di
Jacobelli, quando alla Rai i giornalisti facevano ancora i... giornalisti.
Essenziali, cadenzate, persino noiose. Ma almeno si capiva cosa voleva il
partito di turno. Poi si è passati alla rissa - tutti contro tutti - ed infine,
l'ultima versione, siamo allo spettacolo glamour. Lunga vita alla Tsi
(Televisione della Svizzera Italiana) che non è la Rai e speriamo che non lo
diventi... mai.
RICHIEDILO
Diario
PM 2002/2003
a cura della Redazione PM - Missionari
Comboniani
Dalla Terra – come
una madre – riceviamo ogni giorno cure, alimenti, calore, vestiti, aria,
ossigeno, vento, acqua… Ma se è vero che la Terra è un po’ nostra madre, allora merita anche il nostro
rispetto. Se la trattiamo male mettiamo in pericolo la nostra stessa
vita. Vuoi sapere
come rispettarla? Il Diario
PM 2002/2003, tutto dedicato alla salvaguardia della natura e della vita sul
nostro pianeta… insomma, all’ecologia. Richiedi
una o più copie del Diario PM a: Redazione
PM - Missionari Comboniani, Vicolo
Pozzo, 1 - 37129 Verona. N.B. Una
copia singola del Diario PM costa € 7,50 . Per i
versamenti utilizza il c.c.p. 202374, specificando la causale. Con soli €
19,11 invece potrai fare o rinnovare
l’abbonamento al PM per un anno
intero; ricevere il diario PM 2002/2003; appoggiare un progetto in favore delle comunità indigene
dell’Amazzonia ecuadoriana. Tel.
045/8003534 - fax 045/8031455; e-mail: pm@comboniani.org .
CONTENUTI: A piè pagina trovi proverbi,
notizie, azioni eco-intelligenti,
consigli, date, curiosità sulla
natura e …15 schede
tematiche.
UNA VOCE PER LA SPERANZA
Un Cantautore si
racconta!
Roberto Bignoli Milanese in video http://www.informusic.it/23hobisognodite.htm
/color>E'
uscito in questi giorni in tutte le librerie cattoliche il primo video della
voce più conosciuta nel mondo della canzone di ispirazione cristiana
contemporanea. Una lunga intervista e molti brani tra i più celebri del suo
ricco repertorio fanno scoprire la ricchezza umana e spirituale di una artista
giunto alla fede attraverso un percorso del tutto particolare. "Una luce
risplende nel mondo…": a chi non è capitato di sentire alla radio, almeno una
volta, queste parole? E' un passaggio della nota "Ballata per Maria" (tradotta
anche in spagnolo), che da oltre dieci anni contraddistingue e identifica le
frequenze di Radio Maria. Roberto Bignoli è l'autore di questo brano, come di
moltissimi altri come la famosissima canzone che ha girato il Mondo "Concerto a
Sarajevo" dedicata ai bambini della Bosnia, che ormai hanno incrementato un
repertorio vasto e apprezzato. E dopo oltre 8 CD, e circa 20 compilations tra
cui alcune internazionali ed un libro sulla sua vita, ora Roberto Bignoli si
presenta al suo pubblico con un video che rappresenta, come scrive Carlo
Climati, giornalista e scrittore, nella quarta di copertina, un vero e proprio
"viaggio alla scoperta di un'artista cristiano tra i più amati e stimati,
divenuto il simbolo della costanza e dell'impegno quotidiano per superare
difficoltà e sofferenze. L'arte di Roberto Bignoli è un invito a guardare in
alto e a riscoprire ogni giorno la gioia del dono della vita in un mondo che ha
sempre più bisogno di tornare a volare". Vincitore di due "Unity Awards" 2001,
(l'Oscar della musica cristiana contemporanea internazionale)come miglior
artista cristiano dell'anno e per la canzone "Ho Bisohno di Te" tratta dal suo
Ultimo Cd Multimediale, Bignoli nel video racconta così la sua 'conversione':
"Mi trovavo in una situazione molto difficile della mia vita, un periodo
veramente buio, e avevo bisogno di un miracolo. Ma non il miracolo di una
guarigione fisica, ma interiore. Quindi sono andato a vedere che cosa succedeva
a Medjugorie e ho vissuto questa esperienza nella semplicità. Devo dire che
questo miracolo è entrato felicemente a far parte della mia vita, e mi rendo
perfettamente conto che quando la racconto non tutti riescono a digerirla e a
capirla, ma questo non importa. Ciò che importa, che conta, è che la mia vita è
cambiata e che io sia più sereno..." Info:
christianmusic@fastwebnet.it
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SAGGIO
AltrEconomia
Una copia € 2,10; abbonamento € 20,66 - ccp n.14008247
intestato a: Altra Economia Edizioni - Piazza Napoli - Milano. Per avere
una copia saggio:
lettori@altreconomia.it/color>/paraindent>
Editoriale: La missioni di
Banca Etica sta cambiando? (di Francesco Terreri)
Fa' la cosa giusta:
Incontri, iniziative, campagne, aggiornamenti
Campagne: Kenya: gli schiavi
dei fiori chiedono aiuto. L'europa, ogni anno, importa 38 mila tonnellate di
fiori dal Kenya. ma i braccianti che li coltivano non hanno diritti, i salari
sono bassi e le condizioni di sicurezza scarse. Una ong locale chiede aiuto per
un possibile boicottaggio. (di Francesco Gesualdi)
Strategie globali: Libero
mercato, neanche Bush ci crede più. In marzo gli Stati Uniti hanno aumentato le
tariffe sull'importazione di acciaio fino al 30%, con la più incente manovra
protezionistica degli Stati Uniti degli ultimi 20 anni. Ma in 6 mesi è cambiata
tutta la politica commerciale degli Usa. I Paesi ricchi da un lato combattono il
protezionismo dei Paesi in via di sviluppo in nome del liberismo, dall'altro
sovvenzionano pesantemente i settori in crisi. (di Massimo Cavalli)
Finanza
etica: Risparmiatori: ecco come scegliere la banca Credete che i vostri risparmi
siano al sicuro? Bisogna vedere cosa significa per voi la parola "etica". Perché
le banche possono investire in aziende che inquinano l'ambiente o che producono
armi. Oppure collaborare con regimi oppressivi, e questo è più difficile da
sapere dai bilanci. Per la prima volta una guida indaga sui comportamenti degli
istituti di credito. (di Francesco Gesualdi)
Campagne: Spese militari.
Redditi da obiezione. I nostri soldi finiscono in armi. O, almeno, una parte.
Perché le tasse che paghiamo ogni anno allo Stato vengono usate anche dal
ministero della Difesa. E le spese militari italiane ammontano a 17 mila milioni
di euro. Ma i pacifisti non stanno a guardare: da vent'annichi vuole opporsi
aderisce alla campagna di Obiezione fiscale. Ecco come compilare una
dichiarazione dei redditi nonviolenta. http://www.altreconomia.it/numero29/spese.html
(di Marinella Correggia)
Politiche pubbliche: Nuovi manager pubblici. Il
valzer delle poltrone. Chi vince piglia tutto, responsabilità e poltrone. Il
sistema dello spoil system è ormai una regola e adesso è l'ora delle grandi
aziende pubbliche: da Enel a Finmeccanica. Uomini di prestigio che condividono
ovviamente l'attenzione al mercato del governo e che controllano alcuni dei più
grandi gruppi industriali italiani. Ma dietro i nomi c'è anche il solito vizio
della lottizzazione.(di Valentino Necco)
Strategie globali: I commi che ci
cambiano la vita. Non c'è soltanto l'articolo 18. A cambiare la storia di questo
nostro Paese c'è anche l'articolo 35 della legge Finanziaria 2002. Non è così
noto ma è attraverso questa norma che si apre la strada alla vendita di interi
pezzi di economia pubblica. Acqua, elettricità, gas, rifiuti e trasporti
diventereanno Spa: dovranno non solo offrire un servizio ma generare utili. Ma
chi paga? (di Davide Musso)
Verso il Forum: Porto Alegre-Firenze. Chi decide
il Forum. Appuntamento a novembre per l'incontro continentale europeo dei
movimenti e della società civile. Due idee su come organizzare l'evento, una più
autoreferenziale l'altra più inclusiva. Ma per capire chi conta davvero, occhio
a chi sta nel "gruppo cassa". Intanto già deciso anche il forum panamericano e
si lavora per quello asiatico. Più indietro l'Africa. (di Miriam
Giovanzana)
Movimenti: I no global sono di sinistra? No, anche di destra. "Il
libero mercato provoca squilibri tra Paesi ricchi e Paesi poveri che il
capitalismo sfrutta pagando stipendi da fame": movimenti xenofobi e nazionalisti
sostengono tesi e usano parole d'ordine care a chi contesta la globalizzazione,
di solito da sinistra. ma la differenza c'è, e si gioca tra l'altro sul campo
dell'immigrazione e della tolleranza.(di Maurizio Meloni)
Guerre: Il dramma
quotidiano di una pace negata di Pietro Raitano
DA LEGGERE
LA
CULTURA TUMACO-TOLITA, LA COSTA ECUADORIANA PRIMA DEGLI
INCAS
di Giuseppe
Ricchieri
Questo
libro presenta, forse per la prima volta in lingua italiana, i reperti
archeologici della cultura preincaica Tumaco-Tolita della costa pacifica della
provincia di Esmeraldas in Ecuador, limitatamente al periodo 500 a.C. - 500 d.C.
Quest’area geografica è ancora coperta dalla foresta equatoriale umida, ed è
solcata da fiumi che sfociano nell'oceano formando maestosi estuari. In un’isola
che si trova alla foce del fiume Santiago, chiamata Tolita, si conserva la
maggiore e più preziosa quantità di resti archeologici della cultura
Tumaco-Tolita. Per chi vive nelle fattorie della provincia di Esmeraldas è
facile imbattersi occasionalmente in reperti di notevole valore, testimoni di
un’importante cultura india precedente agli Incas. L'autore, Giuseppe Ricchieri,
ha raccolto nel Museo dell’Università cattolica di Esmeraldas tutti i reperti in
cui si è imbattuto nell’arco di quarant’anni, per evitare che andassero perduti
o dispersi in collezioni private dentro e fuori l'Ecuador. (Isbn 88-307- 1147-0
– pp. 160 – Editrice missionaria italiana – Anno 2002 –10,00 euro). Per
informazioni: http://www.emi.it/ /paraindent>
Sorrisi e
ceffoni
PADRI E FIGLI
"Repubblica" di mercoledì 29 maggio 2002, di SEBASTIANO MESSINA
Era così commosso per aver fatto voltare
pagina alla storia, il nostro presidente del Consiglio, che ieri mattina ha
cominciato a riscrivere anche la storia antica.
Davanti a Bush, a Putin, a Chirac, a Blair, ad Aznar e a Schroeder, Berlusconi
s'è messo alla ricerca di una citazione mitologica che desse maggior fascino
alla cerimonia. E l'ha trovata: proprio questo terreno, ha
detto con l'aria di un costruttore che racconta una favola ai figlioletti, è
"il terreno dove sbarcò, fuggitivo da Troia, Enea con il padre Anchise e il
figlio Giulio". Si tratta di una rivelazione che
merita di essere approfondita. Finora, infatti, si credeva che il vecchio
Anchise fosse morto a Drepano, in Sicilia, molto prima che Enea sbarcasse sulle
coste del Lazio. In effetti Anchise era sulle spalle del figlio: ma alla
partenza da Troia, non all'arrivo nel Lazio. Almeno così
credevamo fino a ieri mattina. Però, a dire la verità, il
finale berlusconiano ci piace di più: quel padre che moriva per strada metteva
tristezza. Anzi, dev'essere andata proprio così: Anchise era ancora sulle spalle
del figlio (stremato ma felice) quando Enea arrivò in Italia. E magari visse
così a lungo da assistere alla nascita dei due gemelli che Berlusconi ha
opportunamente ribattezzato sul campo "Romolo e Remolo".
Una sola domanda: ci sono novità, sul figlio di
Ulisse?
L'importante è
seminare
Semina semina
l'importante è seminare
-poco,molto,tutto-
il grano della speranza.
Semina il tuo sorriso
perchè splenda intorno a te.
Semina le tue energie
per affrontare
le battaglie della vita.
Semina il tuo coraggio
per risolevare quello altrui.
Semina il tuo entusiasmo,
la tua fede
il tuo amore.
Semina le più piccole cose,
i nonnulla.
Semina e abbi fiducia:
ogni chicco arricchirà
un piccolo angolo della terra.
SITI AMICI
2) www.altravicenza.it è il sito di
Altravicenza, che ha sede presso la Casa per la Pace di Vicenza.
13) Il sito
dell'Associazione no profit
«Progetti Alternativi per L'energia e l'ambiente» www.paea.it