il
GRILLO parlante
per un'informazione equa e
solidale nell'Est veronese
@ periodico redatto dai lettori
@
Direttore Responsabile ed
Editoriale: Amedeo Tosi
Redazione:
località Praissola 74/b - 37047 San Bonifacio (VR)
«il GRILLO
parlante» è consultabile anche nel siti della Biblioteca di Nogara (VR)
La responsabilità
degli articoli e delle informazioni è tutta ed esclusiva dei rispettivi autori.
il GRILLO parlante ospita volentieri ogni opinione e si assume la responsabilità
degli articoli a cura della Redazione e di quelli non firmati.
Se
vuoi, puoi contribuire alle spese telefoniche per la produzione ed invio
della newsletter e, contemporaneamente, sostenere una iniziativa di
solidarietà in El Salvador. Metà dell'offerta da te versata verrà infatti
destinata a sostenere "Progetto Sorriso" e l'attività dei volontari di Pax
Christi Internazionale operanti nella più piccola nazione del Centro
America. Conto Corrente Postale numero 21008305 - intestato a: Amedeo Tosi
- Chiara Terlizzi. Indirizzo: località Praissola 74/b - 37047 San Bonifacio
(Verona) - Causale del versamento: "Progetto Sorriso+Grillo parlante". Grazie.
il
GRILLO parlante N. 70 è stato inviato a
1687 recapiti e-mail
Desideri che
altri tuoi amici ricevano "il GRILLO parlante"? Segnalaci i loro recapiti
e-mail!
Per cancellarti dalla
mailing list invia un e-mail al suddetto recapito indicando nell'Oggetto la
dicitura "cancellami"
L'Africa
«È l'Africa, l'Africa che di nuovo
germoglia, con pazienza, ostinatamente e i cui frutti a poco a poco acquistano
il sapore amaro della libertà»
(David Diop, poeta senegalese)
APPUNTAMENTI DA
NON PERDERE
29/05/02 - Verona - Organizziamo il
Giubileo degli Oppressi / 2
Si sta organizzando la seconda edizione del giubileo degli
oppressi:
"La pace nelle nostre mani". Come nell'edizione
scorsa, ci sarà una carovana che percorrerà l'Italia toccando alcune
città. Si chiuderà con un momento importante, a livello
nazionale, a Bologna (come due anni fa a Verona). La carovana partirà proprio da
Verona il 5 settembre (un giovedì) e tra i testimoni avremo modo d'incontrare p.
Alex, don Ciotti, mons. Bregantini, un testimone del Sudafrica e uno brasiliano.
Non mi dilungo troppo sul senso e sull'importanza di tale iniziativa, nemmeno su
alcuni particolari che troverete negli allegati. Quello che mi preme comunicare
è che, in vista di tale evento, vorremmo che tante realtà (associazioni, gruppi
missionari, ONG) si incontrassero per condividere insieme alcune idee e per
collaborare nell'organizzazione (tra l'altro, mi sembra che in quel periodo ci
sia anche la festa della rete lilliput: potremo inserirla
nell'iniziativa). Per confrontarci su questo proponiamo di trovarci una
prima volta:
Mercoledì 29 maggio presso i Missionari Comboniani (vicolo
pozzo, 1). L'obiettivo è quello di tentare di costituire un
coordinamento con chi vuole collaborare (un po' sullo stile di "Chiama l'Africa"
per chi l'ha vissuta). Il tempo non è molto e di mezzo c'é l'estate, per cui
urge cominciare. Sarebbe importante che chi ha intenzione di partecipare
all'incontro lo segnalasse al seguente indirizzo e-mail (valido anche per
ulteriori informazioni):
stefanogaiga@tiscalinet.it (Stefano
Gaiga)
30/05/02 - Sona (VR) - Incontro con il
giornalista Luigi Sandri
Giovedì 30 maggio, alle 20,45, nella Sala consiliare di
SONA (Verona), il giornalista Luigi Sandri parlerà di "Città Santa - città
lacerata. Gerusalemme per ebrei, cristiani e musulmani".
Organizzano: Comune di Sona, Commissione comunale per la pace, Acli, gruppi
missionari, edicola Castioni Lugagnano.
31 maggio - 1 giugno 2002 - Vago di Lavagno (VR)
- 1° Meeting "Regnum Dei"
31
maggio – 1 giugno 2002 - 1° MEETING “REGNUM DEI”
arte
e preghiera all’Oasi San Giacomo (Vago di Lavagno – Verona) 1° Meeting all’Oasi
San Giacomo di Vago di Lavagno (Verona), casa di incontri dell’Opera Don
Calabria. Il 31 maggio e 1 giugno vedremo coinvolti, nel particolare momento di
arte e preghiera, artisti, sportivi, laici, religiosi e quant’altro possa
servire a testimoniare pace, amore e fratellanza come Gesù insegna. La
manifestazione avrà inizio il 31 maggio alle ore 9.30 con un incontro-dibattito
sostenuto da Don Antonio Mazzi che tratterà il “Disagio Giovanile”, compagno di
viaggio di Don Mazzi, in questo contesto, sarà il popolare cantautore cristiano
Roberto Bignoli (autorevolmente riconosciuto anche all’estero dove ha ricevuto
numerosi premi). Interverrà il gruppo “Jazz & Fuoco” in uno spettacolo unico
al mondo fatto di musica, favole e momenti pirotecnici. La sera del 31 maggio,
alle ore 21.00, si esibirà il gruppo gospel “ Venice Gospel Ensemble & Vg’s
Out” diretto dal M° Luca Pitteri (Saranno Famosi – Italia 1). Giorno 1 giugno il
Prof. Emilio Gandini (Presidente Nazionale delle scuole professionali
cattoliche), relazionerà sulle problematiche giovanili. Artisti e sportivi
daranno la loro testimonianza. Giusto una pausa pranzo e si riprenderà con un
bel momento di incontro tra giovani provenienti da varie parrocchie. Si
esibiranno Giovani artisti e Gruppi canori. Parteciperà il “Circolo della Danza”
con un gruppo di giovani ballerine dirette da Milena Spera. La Santa Messa delle
ore 18.00 avrà la singolarità di essere animata da tutti i cantautori di Dio che
aderiscono al Meeting. Alle ore 21.00, dopo una performance del gruppo “Jazz
& Fuoco”, Concerto dei “Cantautori di Dio”. Avremo di scena Giuseppe
Cionfoli, Michele Paulicelli (ForzaVeniteGente), Paolo Migani, Claudio Venturi,
P. Sergio Tommasi, Jordan Sax, Rino Davoli, Gigi Giordano, Mario Migliarese, Don
Giuseppe Moscati, Don Paolo Auricchio e altri. I due incontri mattutini saranno
preceduti da un breve percorso Storico-Culturale sull’Oasi San Giacomo e sul
Colle del Grigliano. Aspettiamo numerose adesioni da gruppi
parrocchiali,oratori,scuole e da
chiunque abbia voglia di esibirsi e incontrarsi con giovani e non di
altre parrocchie, altre realtà, ma dello stesso ideale: Gesù. Contatti: Oasi San
Giacomo Vago di Lavagno – Verona - Tel. 045.99.18.66 - Fax 045.99.15.48 Spaziofioritomariano@libero.it
Organizzazione e Direzione Artistica : Rino Davoli: 338/5882169 rinodavoli@libero.it
31/05/2002
- Cologna Veneta (VR) - Essere Cittadini Oggi / 4 -
Cittadinanza consapevole e diritti
VENERDI' 31 MAGGIO ore 21 presso il Teatro Comunale di
Cologna Veneta (VR)- "Cittadinanza consapevole e diritti" - Relatore: Prof.
Lucio Strumendo - Docente di diritto all'Università di Padova. La conferenza è
organizzata dal gruppo di opinione "Cologna per tutti" e dall'Assessorato
alla Cultura dell'Amministrazione Comunale comunale di Cologna Veneta. Incontro
che rientra all'interno del ciclo dal titolo "Essere cittadini oggi",
finalizzato a suscitare riflessione e dibattito, particolarmente, ma non solo,
tra i giovani, su come ciascuno di noi può esercitare consapevolmente i
propri diritti e le proprie responsabilità di cittadino, contribuendo alla
costruzione di una società in cui ci sia sempre meno spazio per la corruzione,
il clientelismo, il privilegio e sempre più per la partecipazione, la
trasparenza, il rispetto della legalità.
31 maggio e
01/06/2002 - In provincia
di Verona - Musica: Tributi ai
Nomadi
Venerdì 31 maggio, ore 21,30 a Cazzano di Tramigna e Sabato 1
giugno presso il Pub Segreta di Cà di David (Verona), i Vagabond's streets
(Nomadi Cover Band) presentano: «Tributi ai Nomadi».
01/06/2002 - Cassola (VI) - Incontro con Alex
Zanotelli
SABATO 1 GIUGNO 2002 ORE
20.45 nella chiesa parrochiale di San Giuseppe di
Cassola (VI - vicino a Bassano del Grappa)
incontro-dibattito con P. ALEX ZANOTELLI missionario comboniano sul
tema: " SOLIDARIETA' E VOLONTARIATO: la sua esperienza missionaria"
01/06/2002 - Verona - ARCI... in
festa
L’Arci Comitato di Verona
e il Circolo Arci Passepartout
organizzano la Festa annuale presso il Circolo Primo Maggio a Montorio (Vr). Dal
primo pomeriggio si apriranno gli spazi nei quali si alterneranno
intrattenimenti per piccini, incontri culturali, assaggi gratuiti di cucina
etnica, musica e balli. Particolare importanza
rivestono due appuntamenti: dall’apertura l’allestimento della mostra
fotografica “Chiapas” di Roberto Brancolini, a cura dell’Arci Comitato di
Modena ed alle 18 la presentazione
del libro “Palestina, una pace prigioniera” di Aa.Vv., a cura dell’Arci Comitato di Brescia e
del Circolo Arcilettore, con la presenza di rappresentanti della comunità
palestinese.Saranno allestiti tavoli per la raccolta di firme per la Tobin
Tax.L’ingresso è libero, le consumazioni ovviamente no. Per maggiori informazioni
si può consultare il sito http://www.arci.verona.it/
01/06/2002 - Verona - Federalismo
sanitario
Il 1 giugno a Verona, presso il Centro Marani, dalle 9,30
alle 17,30 si terrà un incontro nazionale del Movimento dei Cittadini sul tema
del "Federalismo sanitario". Credo che tutti ci rendiamo conto dell'importanza
in questa fase di un approfondimento dei problemi sul tappeto in ambito
sanitario: dai LEA al Piano sanitario nazionale alle politiche sanitarie delle
diverse regioni. Abbiamo voluuto dare al convegno un carattere informativo,
invitando relatori di grande competenza, perché qualsiasi azione di controllo e
di presa di posizione su questi temi esige una precisa conoscenza delle misure
messe in atto. Per informazioni:
Movimento
dei Cittadini, Via M. D’Azeglio, 27, VERONA, tel/fax 045 8000220 - e-mail: movcitt@tin.it
01/06/2002 -
Grumolo delle Abbadesse
(VI) - Spirit in
Dance
La Pastorale Giovanile di Vicenza organizza «Spirit in
dance», festa all'aperto ideata dal team di Fra Michael Daniels. Inizio
alle ore 21presso Villa Godi (Sarmego di Grumolo delle Abbadesse - VI). Ingresso
unico, con tre consumazioni: 10 euro. Nel corso della serata sarà attivo il
servizio "open Bar" per le bibite analcoliche e poi.... pastasciutta per tutti!
Info:
http://www.spiritindance.com/
01/06/2002 - Monteforte
d'Alpone (VR)
- Apertura del
chiosco
La Cooperativa «Il Fiore» di Monteforte d'Alpone inaugura
oggi il chiosco presso il Parco comunale (leggi la notizia
nella sezione "Associazioni").
01/06/2002 - Bassano del
Grappa (VI) - Enti
locali e Banca Etica: come dare credito ai cittadini?
La Circoscrizione dei soci di Banca Popolare Etica di Bassano
del Grappa (VI) organizza una tavola rotonda sul tema: «Enti locali e Banca
Etica: come dare credito ai cittadini?». L'incontro si terrà presso la Sala
Martinovich (Piazzale Cadorna) a partire dalle 9,30. Info:
bancaeticabassano@hotmail.com
02/06/2002 - Legnago
(VR) - Michele
Serra presenta il suo ultimo
libro
Prosegue il palinsesto "Autori in piazza" organizzata da
Azimut in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura e la Biblioteca
"Giovanni Bellinato" di Legnago (VR) .2 giugno, domenica ore 18,00
Michele Serra presenta "Cerimonie" Feltrinelli Editore.
Michele Serra è nato a Roma, è cresciuto a Milano e vive a Bologna. Ha diretto
il giornale satirico "Cuore" e collabora con "La Repubblica". Ha già pubblicata
"Il nuovo che avanza" (1989), "Tutti al mare" (1990), "44 falsi" (1991),
"Poetastro, poesie per incartare l'insalata" (1993), "Il ragazzo mucca" (1997),
"Che tempo fa" (1999), "Canzoni politiche" (2000).
03/06/2002 - Bovolone - Incontro con il giornalista Luigi Sandri
Lunedi 3 giugno alle ore 21.00 presso
l’Oratorio S. Biagio di Bovolone il giornalista Luigi Sandri parlerà di «Città
santa e lacerata: Gerusalemme per Ebrei, Cristiani,
Musulmani». (Da qualche giorno è in libreria
il libro di Luigi Sandri "Città Santa e Lacerata: Gerusalemme per
Ebrei, Cristiani, Musulmani" edizioni Monti,
pp. 420, lire 40.000. Ordinazione: editrice@padremonti.it). Luigi
Sandri,
trentino, nato a Tuenno (Val di Non) nel 1939, giornalista, ha lavorato
all’ufficio Ansa di Mosca e quindi è stato corrispondente della stessa agenzia a
Tel Aviv. Attualmente è vaticanista dell’Ecumenical News International di
Ginevra, de L'Adige di Trento e de Il Mattino di Bolzano; e della rivista
Confronti a Roma. Tra le sue pubblicazioni: Dio in Piazza Rossa (1991) e
L'ultimo papa re. Wojtyla, breve storia di un pontificato controverso
(1996).
03/06/2002 - Verona - Presentazione del nuovo libro di Emilio
Franzina
Il
«Coordinamento laico antirazzista Cesar K.» di Verona organizza, mercoledì 5
giugno - ore 21.30 in sala Lodi, via San Giovanni in Valle, a Verona, la
presentazione del libro di Emilio Franzina «Il Veneto ribelle - Proteste
sociali, localismo popolare e sindacalizzazione» (GASPARI EDITORE). Introdurrà:
Marco Fincardi, storico del Dipartimento di studi storici di Cà Foscari –
Venezia. Interverrà l'autore, Emilio Franzina, storico, docente di storia
moderna e contemporanea nella facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di
Verona.
06/06/2002 - Legnago (VR) - Tobin Tax
Giovedì
6 giugno, ore 20.30, presso la Sala
civica Bezzeca (Palazzo di Vetro) a Legnago, serata sul tema: "IL
GRANELLO DI SABBIA". Si tratta di un incontro
sulla TOBIN TAX con: Riccardo Bellofiore - Ordinario di Economia Monetaria
all’Università di Bergamo; Beppe Lazzaro – dell’Ufficio Internazionale della
FIM-CISL; Roberto Romano – dell’Ufficio Studi CGIL Lombardia. Nel
corso della serata sarà costituito il "Comitato promotore per la Tobin Tax". Al
momento hanno dato la loro adesione: Legnago Social Forum, Libera Associazione
di Base, Il Germoglio, Charta 97, Legambiente, FIM-CISL di Legnago e Verona.,
Arci, Rifondazione Comunista, Verdi, FP-CGIL di Verona, FIOM-CGIL, VRonLine.it.
Tutta la cittadinanza, le associazioni e le istituzioni sono
invitati.
7 - 8/06/2002 - Bovolone (VR) - Commercio equo e solidale
La
Rondine 2 di Bovolone, in occasione dell’apertura della nuova “BOTTEGA DEL
MONDO” che si trasferisce in via Crosare 67 organizza: VENERDI 7 GIUGNO, ORE 21.00 presso C.s.
CALTRANE CANTON di BOVOLONE «TUTTAUNALTRAMUSICA» Massimo Rubolotta a Marco Moiola
(in arte Marchiño) ci guideranno tra i vari strumenti del mondo ci racconteranno
le particolarità, ci “insegneranno” a suonarli (strumenti che resteranno per la
serata a disposizione di chi vorrà provarli) e ci intratterranno con delle
performances con le loro percussioni. Infine balleremo la musica di tutto il
mondo con Dj Leo.
SABATO 8 GIUGNO, ORE 16.30
in via CROSARE 67 BOVOLONE «INAUGURAZIONE
“BOTTEGA DEL MONDO”» con taglio del nastro, rinfresco con prodotti del
Commercio Equo e Solidale,. Per ulteriori informazioni: 045-6900028
07/06/2002 - Legnago (VR) - Tim Parks
presenta "Questa pazza fede"
Prosegue il palinsesto
"Autori in piazza" organizzata da Azimut in collaborazione con l'Assessorato
alla Cultura e la Biblioteca "Giovanni Bellinato" di Legnago (VR). 7
Giugno, Venerdì ore 21,00 Tim Parks presenta "Questa pazza fede" Einaudi
Editore. Tim Parks è nato a Manchester
nel 1954. Vive a Verona. Il libro: stufo di
vergognarsi del suo tifo sfrenato sugli spalti del
Bentegodi, Tim Parks si butta nella mischia e segue l'Hellas andata e ritorno,
in casa e in trasferta, nel bene e nel male, per tutte le gioie e le
angoscie di una lunghissima stagione. Eccoci in viaggio
con le famigerate Brigate gialloblù, che viste da vicino, appaiono così
simpatiche e armate solo d'ironie.
08/06/2002 - Verona - Poesia, danza e
musica
L’8
giugno alle 21, presso la Comunità dei Giovani di Corte Molòn (Verona), si
svolgerà un incontro di poesia - danza - musica, con brindisi di
benvenuto, il cui ricavato andrà a sostegno di studenti poveri in Argentina,
seguiti da padre Victor Zecchetto. Per informazioni: polisad@libero.it
15/06/2002 - Legnago (VR) - Genitori e
figli, crescere insieme
15 Giugno, sabato ore 18,00 Alba
Marcoli. Seminario "Genitori e figli - Crescere
insieme". Alba Marcoli,
psicologa clinica di formazione analitica. Dopo una
trentennale attività nel campo dell'insegnamento e della psicoterapia, ha
raccolto parte del materiale di un'esperienza di formazione psicologica per
genitori ed educatori condotta attraverso l'uso di favole costruite su reali
fatti clinici in tre volumi pubblicati per i tipi Mondadori "Il bambino arrabbiato", "Il bambino
nascosto" e "Il bambino perduto e ritrovato".
15-16/06/2002 - Montebello Vicentino(VI)
- Rockelo
Voglio
segnalare una manifestazione musicale a Montebello Vicentino. Due serate, 15-16
giugno, di musica di giovani gruppi emergenti provenienti da tutto il Veneto e
anche dal resto dell'Italia. Un appuntamento da non perdere anche perchè
l'ingresso è libero. Per ulteriori informazioni http://www.rockelo.it/ Informazioni
generali su Rockelo: Le date per l'edizione 2002 sono 15-16 giugno. Si tratta di
una manifestazione che e' nata per dare la possibilita' ai gruppi locali di
esibirsi con attrezzatura decente davanti ad un buon pubblico (circa 2000
persone a serata). Inizialmente la clausula per partecipare era quella di avere
almeno un componente del gruppo appartenente al paese della manifestazione, ma
questa restrizione e' venuta pian piano meno fino a che nell'ultima edizione
hanno partecipato anche gruppi provenienti fin da Torino e Biella. Il tutto ad
ingresso libero. Una nota importante da considerare e' la presenza di
osservatori di manifestazioni molto piu' grosse della nostra che ne approfittano
per scegliere ed "invitare" i gruppi di loro gradimento. (Carpe Diem via
G.Marconi, 25 36054 Montebello vic.Vicenza).
16/06/2002 - Illasi (VR) - Arci... e
l'autorealizzazione del sé
Il
Circolo Arci n.a. CIELOTERRAVENTO terrà, domenica 5 giugno 2002, dalle 9.30 alle
18.00 ad Illasi (Vr), Loc. San Felice, un seminario esperienziale di
trasformazione consapevole per l’autorealizzazione del sé. Il fluire
della vita è conoscenza, Mai, come ora, è necessario conoscere e sperimentare
per partecipare consapevolmente alla nostra trasformazione. In questo momento di
passaggio dimensionale, in sintonia con l’evoluzione di madre terra, impareremo
a riconoscerci per non perderci. Sperimenteremo l’attivazione del corpo di luce
attraverso il respiro, il suono, la visualizzazione guidata, lo yoga, i cinque
tibetani ed altre pratiche fisiche esercizi di psicologia
quantistica.Condurranno il seminario Rosanna Stanghellini e Jo Alberti. Per
informazioni ed adesioni tel. 045 892002 – 328 5454393 (Rosanna). 02 33105377 –
349 3106265 (Jo). Altre date sono previste a partire da
settembre
16/06/2002 - Rosate - Terzo incontro di
«Noi siamo Chiesa»
Siamo giunti al terzo incontro di NOI SIAMO CHIESA del
Piemonte, della Lombardia e di altre regioni del Nord. L’appuntamento è per
DOMENICA 16 GIUGNO 2002 ALLA "CASCINA CONTINA" NEL COMUNE DI ROSATE, TRA
MILANO E PAVIA (per arrivare alla cascina uscita al casello di Binasco
dell'autostrada Milano- Genova, prendere la direzione di Abbiategrasso, dopo 9
chilometri c'è il paese di Rosate, chiedere della scuola media davanti alla
quale c'è un incrocio con semaforo dove è segnalata con indicatore stradale la
direzione per la cascina che dista circa un chilometro) comoda per i milanesi ma
anche abbastanza per i piemontesi. Un incontro annuale voluto per ascoltarci tra
fratelli e sorelle in Cristo che si confrontano in un momento difficile e
doloroso per la nostra società, per il mondo e per la Chiesa. Una comunità
"imperfetta", laica, quel popolo di Dio chiamato a realizzare quell’ "altro
mondo possibile" fatto di giustizia, di pace e di solidarietà. Per
l'ordine dei lavori, oltre alla liturgia, lo svolgimento della giornata non
dovrebbe scostarsi molto da quelle già realizzate negli anni precedenti. Si darà
uno spazio particolare alla nostra presenza nella nuova situazione che ci
coinvolge (Genova, Porto Alegre ecc....prossimo Forum Sociale Europeo) ed alle
iniziative concrete (esempio: la nuova Costituzione europea con la linea del
Vaticano che vuole spazi e ruoli per la Chiesa e per le cosiddette matrici
cristiane dell'Europa). Cambia solo il luogo di ritrovo che, come avete visto,
non è più Albugnano in Piemonte dove siamo stati ospiti per ben due anni.
L’orario di ritrovo sarà presso la "Cascina Contina" alle ore 9.30 ed inizio dei
lavori verso le ore 10.00 del mattino. Il pranzo comunitario sarà attorno alle
ore 12.30 e sarà fornito dalla comunità che ci ospita. Nel pomeriggio i lavori
riprenderanno attorno alle ore 14.00 e si concluderanno alle ore 17.00 circa con
l’Eucarestia.PER INFORMAZIONI ED ISCRIZIONI (entro e non oltre il 13 Giugno
2002) : VITTORIO BELLAVITE – tel. 02/2664753 – e-mail: vi.bel@iol.it
IN PRIMO PIANO
Un "Aquilone Blu" per
l'infanzia
Aquilone Blu è
un’associazione o.n.l.u.s. che esiste e lavora a favore dell’infanzia grazie
all’impegno, alla volontà e alla costanza di volontari, navigatori del web
pronti, in base alle proprie attitudini e preferenze, ad impiegare il proprio
tempo e la propria vita perché i bambini, di qualsiasi razza e cultura, possano
vivere senza subire abusi, maltrattamenti ed ingiustizie da adulti che, al
contrario, li dovrebbero amare. Il lavoro comune, gran parte svolto grazie al
contatto quotidiano che la rete permette, sta sempre di più concretizzandosi
anche nei vari progetti, iniziative, incontri, collaborazioni che Aquilone sta
portando avanti in varie città e con professionisti differenti. E’
proprio di Internet che Aquilone si avvale per mantenere alta l’attenzione sul
criminoso fenomeno della pedofilia, nonché per il conseguimento dei suoi
obiettivi che sono informazione, sensibilizzazione, sostegno, offrendo così un
servizio gratuito agli operatori del settore: scuole, A.S.L., professionisti e
diverse associazioni che già operano sul territorio a salvaguardia
dell’infanzia. Aquilone Blu organizza e partecipa a convegni, propone attività
ed argomenti per affrontare la tematica degli abusi ai minori, cerca di creare
sinergia in quanto crede fermamente nella collaborazione, nell'unione delle
sensibilità ed intelligenze, crede che la forza del lavoro di tutti, ognuno con
il proprio specifico, sia il modo migliore per creare la “cultura dell'attenzione” da opporre al
problema terribile della pedofilia. Il sito
Internet http://www.aquiloneblu.org/
vuole essere la dimostrazione tangibile nonché portavoce dell’ impegno e degli
obiettivi che l’associazione intende fermamente conseguire. L’utilizzo del web è
una costante quotidiana indispensabile per i volontari facenti parte del gruppo:
infatti le informazioni raccolte, gli aggiornamenti e tutti i contatti avvengono
principalmente attraverso la rete e allo stesso modo vengono divulgate,
pubblicizzate e promosse con rapidità ed attenzione. I servizi offerti sono
gratuiti.
Oltre a ciò, Aquilone Blu è promotore di diversi ed importanti progetti
destinati ai bambini, ai loro genitori e a tutti quelli che vogliono fare
qualcosa di concreto per l’infanzia: il Progetto Scuole ed il Progetto di
Navigazione Sicura su Internet. Aquilone Blu ha
collaborato e collabora con numerose Istituzioni fra le quali la Provincia di
Milano, la Provincia di Rimini, i Comuni di Torino, Rimini, Bellaria Igea Marina
(RN), Mazzè (TO), Vittoria (RG), il Provveditorato agli Studi di
Bologna.
E’ indispensabile l’aiuto di tutti per dare voce a questa nostra battaglia,
perché indispensabile è INFORMARE e SENSIBILIZZARE sul tema degli abusi
all'infanzia.
La
pedofilia è un fenomeno di incredibili dimensioni, molto complesso e, si
ritiene, non affrontato con le dovute misure. Il tentativo di Aquilone Blu
o.n.l.u.s. è e sarà, quindi, quello di utilizzare i mezzi d’informazione per
combatterla e per provocare reazioni atte a sconfiggere omertà e silenzio che,
spesso, sono motivo di disturbo per la lotta alla
pedofilia.
AQUILONE BLU ONLUS
- (Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale) http://www.aquiloneblu.org/ info@aquiloneblu.org Tutti
i servizi offerti dai volontari di Aquilone Blu sono gratuiti. Se vuoi sostenere
i progetti dell’associazione con donazioni o contributi puoi utilizzare la
forma del bonifico bancario: INTESA BCI AGENZIA DI IVREA -
ABI: 2002 CAB: 30543 C/C: 7219552/01/76;
CONTO CORRENTE POSTALE N.
46626285
IL SITO http://www.aquiloneblu.org/
Tutti i
servizi offerti e presenti nel sito sono gratuiti e mirano a contribuire il
diffondersi di una cultura opposta a quella occulta della pedofilia, ossia
quella dell’attenzione. In http://www.aquiloneblu.org/ si trovano
importanti sezioni, in continuo aggiornamento,
quali:
-
I
NUMERI della pedofilia e dell’infanzia a rischio, i rapporti
sulle misure adottate nell’ambito U.E. e nel resto del mondo a tutela
dell’infanzia, con annessa legislazione
-
LE REGOLE di
Aquilone Blu per l’infanzia ed i consigli ai genitori. In questa sezione si
trova il gioco ideato per aiutare i bambini ed i ragazzi a navigare con
tranquillità e sicurezza in Internet: “NAVIGARE? UN GIOCO DA RAGAZZI.. GIOCA
CON GRETA BLU”
-
LA CARTINA INTERATTIVA, uno
degli importanti strumenti del sito
e più frequentemente utilizzato: raccoglie le associazioni no-profit, i servizi
comunali, i servizi ASL e i tribunali dei minori presenti sul territorio
italiano, regione per regione E’ continuamente aggiornata ed
implementata.
-
GLI EVENTI E LE NEWS, ovvero
la sezione dedicata alle attività, incontri, convegni ed iniziative a favore
dell’infanzia, ad opera di associazioni ed enti presenti sul territorio
nazionale ed estero.
-
LEGGI,
DECRETI E DOCUMENTI, ovvero
la raccolta di leggi e normative a tutela dell’infanzia vigenti in Italia,
nell’U.E. e nel mondo.
-
LE
CONSULENZE: sezione molto importante del sito di Aquilone Blu.
Permette di contattare gratuitamente ed in forma privata, tramite e-mail, i consulenti che prestano la loro opera
quali il Pedagogista Clinico, il Pediatra, la Psicologa ad indirizzo clinico,
l’avvocato civilista e penalista.
-
I LIBRI,
ricchissima sezione dedicata alla bibliografia in materia di infanzia. E’
suddivisa in: bibliografia per adulti, adolescenti e bambini, e riviste.
Consultabile on-line, è corredata di illustrazioni e recensioni di alcuni tra i
libri più importanti in tema di abusi sui minori e
pedofilia.
-
SCRITTI:
comprendono
le “testimonianze”, ovvero le lettere aperte con tema gli abusi ai minori, le
relazioni circa le nostre partecipazioni ai convegni e importanti documenti
–redatti in collaborazione con esperti- che affrontano i temi dell’abuso. In
questa sezione si possono consultare documenti redatti da Aquilone Blu quali “il
business della pedofilia”, “chi sono questi amanti dei bambini”, “la
pedofilia femminile”, “l’identikit del pedofilo”, “Pedofilia, internet e la
realtà spaventosa della famiglia” e tanti altri.
-
PENSIERI: lo spazio “dite la vostra”, a disposizione di
tutti.
-
LA
SOLIDARIETA’ è un
progetto importante di Aquilone Blu: in questo spazio si da’ voce al disagio
minorile, cercando di attuarne la divulgazione in maniera capillare e
precisa.
-
I
PROGETTI: Progetto PENSIERI, Progetto SOLIDARIETA’, Progetto
ADOZIONE DI AQUILONE BLU DA PARTE DELLE SCUOLE, Progetto INTERNET-NAVIGAZIONE
SICURA, Progetto LIBRO FAVOLE “UN ANNO CON GRETA BLU” ed il Progetto GIUSTIZIA.
Inoltre Aquilone Blu si è attivato per sostenere l’iniziativa dell’associazione
Prometeo o.n.l.u.s. di Bergamo, ossia il “Progetto Romania 2002 –
adottiamo i bambini di strada di Timisoara”, divulgandone il contenuto
attraverso la rete e la distribuzione di materiale informativo.
-
La
sezione SCUOLE è un importante strumento di
interazione tra le scuole aderenti al Progetto Adozione di Aquilone Blu, nonché
lo spazio nel quale vengono pubblicati lavori realizzati nel corso di attività
scolastiche, per promuovere nuovi progetti, segnalare appuntamenti e news.
Importanti lavori sono la favola interattiva di Cappuccetto Rosso, la favola
scritta da Greta Blu per i bambini “Dappertutto”, con la quale affrontare
dolcemente il tema con gli abusi ed il racconto “Voglio una vita a colori”,
destinato ai ragazzi. Tutte le attività vengono svolte con la supervisione del
Dott. Sergio De Martino, pedagogista clinico.
-
LE FAVOLE: IL SITO FAVOLE DI GRETA BLU http://www.gretablu.it/ , dedicato ai bambini
e a tutti coloro che li amano e li rispettano. In un’atmosfera colorata di blu, dai
toni caldi e rilassanti, i bambini e le loro famiglie navigano liberamente sulle
ali della fantasia in questa oasi serena ed accogliente: il sito favole di Greta Blu, parte integrante di Aquilone Blu .
Invitati dalle celebri parole del Piccolo Principe, al quale è dedicata una
apposita sezione, i piccoli navigatori si divertono nel leggere le tante favole
scritte da Greta Blu e dai suoi amici, possono ideare il finale della “favola a
metà”, o inventare un racconto con i “personaggi in cerca d’autore”. Fantasia,
cura ed attenzione sono protagonisti anche nella sezione dedicata ai più
piccoli: tenere filastrocche, brevi storie, disegni da stampare e colorare, il
tutto costruito con dedizione ed amore. Per la realizzazione di determinate
attività si è dimostrata indispensabile la consulenza di esperti psicologi con i
quali si è instaurato un ottimo rapporto di fiducia e collaborazione
continuativa. Un progetto importante
presentato da Greta Blu è senza dubbio il percorso didattico-educativo di “La
favola interattiva di Cappuccetto Rosso”, ideata dallo staff di Aquilone Blu in
collaborazione con la Scuola Elementare “Don Bosco” e “Devesi” di Ciriè (To):
una iniziativa che ha permesso a ciascun bambino di esprimere pensieri ed
emozioni a volte difficili da raccontare.
Greta Blu dedica particolare attenzione alle scuole, ritenendo infatti che
proprio attraverso la costruzione di un racconto i bambini permettono ai grandi
di entrare nel loro mondo, di cogliere pensieri e segnali, traducendo in realtà
quelli che sono i loro sogni, le loro paure, i loro dubbi. E, più
semplicemente, dall’ideazione di un racconto si sviluppa un ottimo lavoro di
gruppo, offrendo maggiore possibilità di aggregazione e di confronto. A tale
fine e’ stato creato SPAZIO SCUOLA a disposizione dei bambini e dei loro insegnanti che
lavoreranno attivamente tramite mailing list, interagendo e scambiandosi idee e
progetti. “Una storia, tanti
finali” e’ il primo lavoro on-line presentato dagli alunni della Scuola
Elementare di Ginestra Fiorentina (Fi). Greta
Blu collabora con il portale per bambini “La Girandola” http://www.lagirandola.it/ per il quale
scrive periodicamente favole, on-line nella apposita pagina “Le fiabe” e
con http://www.ufottoleprotto.com/
. Il
pensiero quotidiano di Greta Blu è, quindi, la serenità dei bambini e il
desiderio di saperli felici, amati, rispettati e protetti. Il segreto è la
semplicità con la quale si arriva direttamente al cuore, anche con una semplice
favola.
Grande
successo per il concorso INVENTIAMOCI LA PACE, indetto da Aquilone Blu,
che ha visto la partecipazione di più di 600 alunni di tante scuole italiane che
hanno presentato circa 410 opere suddivise in testi e disegni. I risultati e le
prime immagini sono online sulla home page di http://www.gretablu.it/ . Le opere sono state
esposte nel corso della manifestazione NOI SIAMO FAVOLE, tenutasi il 18 e 19
maggio presso l’associazione Culturale “Costellazione di Orione”, a Barengo di
Mazzè (To). L’iniziativa verrà
riproposta per l’anno scolastico 2002/2003.
Su http://www.aquiloneblu.org/ , è
possibile segnalare un sito internet sospetto di pedofilia: segnalare gli abusi
di cui si è a conoscenza non solo è un dovere civico ma un imperativo morale.
Troverete poi i link a tanti siti dedicati all’infanzia e la pagina “AIUTATECI” : come sostenere le nostre iniziative ed i
nostri progetti. Nella sezione COLLABORATORI sono presenti le associazioni e gli
enti che hanno gratuitamente sostenuto i progetti e le attività di Aquilone Blu
o.n.l.u.s. .
INFORMAZIONE E
FORMAZIONE
La
battaglia contro la pedofilia non è una battaglia disperata o persa in
partenza.
E'
possibile porre un argine a questo fenomeno, mettendo in atto una vera
rivoluzione culturale.
Non è cosa semplice, è un lavoro duro e certosino, richiede volontà, pazienza e
coraggio.
E'
essenziale impegnarsi nella prevenzione, nell'informazione e
formazione.
Un
ruolo importante in questa campagna informativa lo hanno i genitori, e gli
educatori, maestri, professori, dirigenti scolastici, animatori
socio-culturali.
OCCORRE
pensare a mettere in piedi corsi formativi per pediatri, dare loro gli strumenti
per poter riconoscere eventuali situazioni di abuso.
OCCORRONO
registi cinematografici coraggiosi, come Paolo Modugno che con il suo film
"Territori D'Ombra (Film denuncia contro la pedofilia) ha contribuito a far
crescere la cultura dell'attenzione al fenomeno abusi ai minori.
OCCORRONO
canovacci teatrali sul problema.
OCCORRONO
conduttori televisivi sensibili.
OCCORRONO
neuropsichiatri infantili che dedichino un po' del loro tempo ad andare nelle
scuole a parlare con i ragazzi.
OCCORRE
che i tour operator facciano campagna informativa contro il turismo
sessuale.
OCCORRONO
direttori di telegiornali che si soffermino sul problema non solo quando
accadono le tragedie.
OCCORRONO
giornalisti che abbiano voglia di ascoltare e scrivere di più su ciò che accade
di terribile ogni giorno ai bambini in tutto il mondo.
OCCORRE
INFINE
che tutti insieme iniziamo una lotta serrata contro la cultura del silenzio, ci
vuole da parte di tutti coraggio, volontà e attenzione.
Per
vincere questa battaglia ci vogliono tantissimi soldati e piccoli principi che
abbiano ancora memoria del loro essere stati bambini.(Mariangela Berretti - Presidente di Aquilone Blu
o.n.l.u.s.). http://www.aquiloneblu.org/ info@aquiloneblu.org
INFORMAZIONI E RIFLESSIONI (NAZIONALE)
Roma, 29 maggio: sit-in
contro le modifiche alla legge sul commercio delle
armi
Un sit-in per
protestare contro le modifiche alla legge sul commercio delle armi si terrà
domani, mercoledì 29 maggio, a Roma, davanti alla sede del Parlamento. La
manifestazione intende attirare l’attenzione sul disegno di legge 1927,
presentato alla Camera il 25 marzo e tornato in discussione a partire da ieri.
Si tratta della ratifica dell’accordo quadro a livello europeo su questa
delicata materia e, se venisse recepito senza alcuna modifica, svuoterebbe di
significato la legge 185 che attualmente disciplina la vendita di materiale
bellico all’estero e la vieta nei confronti di Paesi che violano i diritti umani
o sono impegnati in guerra. La pacifica dimostrazione di domani prenderà il via
alle 17:30 in piazza Montecitorio e si snoderà attraverso momenti di
sensibilizzazione e informazione ma anche di spettacolo. E’ previsto un
intervento del missionario comboniano padre Alex Zanotelli. La chiusura è
fissata alle 21:30 con una fiaccolata.
2 giugno 2002: la Messa cede
il passo alla parata militare
Per la prima volta in 45
anni la Rete 1 della RAI non trasmetterà la Messa domenicale. Ammalati, anziani e quanti altri accenderanno il televisore al mattino
del 2 giugno, potranno seguire la parata militare celebrativa della Festa della
Repubblica. Infatti, i responsabili del palinsesto hanno
chiesto ed ottenuto che la Santa Messa cedesse il posto alla sfilata di armi e
soldati. Permane la nostra riserva sulla scelta di celebrare
la Repubblica ostentando gli strumenti di morte piuttosto che le storie, le
azioni, gli ideali, le persone… che nell’attualità e nella storia danno lustro
all’Italia. Questa volta però si passa il segno e si chiede
addirittura alla Messa di trasmigrare in un’altra rete per far posto alla
retorica delle armi in un Paese che nella propria Costituzione “ripudia la
guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali” (art.
11). Ricordiamo che soltanto tre anni fa si ritenne di
ripristinare questa modalità celebrativa dopo che era stata accantonata per ben
12 anni. La cosa non ci amareggerebbe se non si trattasse dell’ennesimo segnale
del ritorno di una cultura della guerra che non rende ragione della vocazione
del nostro Paese al dialogo, all’accoglienza, al riconoscimento dei valori tra i
quali la libertà di espressione religiosa. (Tonio dell'Olio - Segreteria
Nazionale Pax Christi
Italia)
PAPA esprime preoccupazione per il Medio Oriente
nell'udienza al Presidente USA
Le
drammatiche e pressanti emergenze del panorama internazionale sono state al
centro del colloqui che nel primo pomeriggio di oggi si è svolto in Vaticano fra
il Papa e il presidente statunitense George W. Bush. Lo ha riferito il direttore
della sala stampa della Santa Sede, Joaquin Navarro Valls. Il Pontefice, in
particolare, si è soffermato sulla crisi mediorientale. “Oltre agli aspetti
politici – ha spiegato il portavoce vaticano - si è presa in considerazione la
dimensione umanitaria della drammatica situazione vissuta dai due popoli
israeliano e palestinese. Si è accennato altresì alla difficile situazione dei
cristiani in Medio Oriente”. Il capo della Casa Bianca ha illustrato al Santo
Padre i risultati dell’importante vertice fra i Paesi della Nato e la Russia,
svoltosi oggi a Pratica di Mare, vicino a Roma. Giovanni Paolo II ha colto
l’occasione per esprimere ancora una volta la propria vicinanza al popolo
statunitense, in seguito ai tragici eventi dell’11 settembre scorso, ribadendo
la propria fiducia nelle risorse spirituali dei cattolici americani impegnati a
testimoniare i valori evangelici nella società. Nel corso dell’udienza del Papa
a Bush, il segretario di Stato, cardinale Angelo Sodano, e il segretario per i
rapporti con gli Stati, monsignor Jean-Louis Tauran, hanno avuto un colloquio
con il capo della diplomazia Usa, Colin
Powell.
Giubileo degli oppressi/2 - La pace nelle nostre
mani: non solo utopia. Giustizia e riconciliazione: storie senza
confini.
In
cammino per la pace con p. Alex Zanotelli, Don Ciotti (*), Mons. Bregantini
(**), testimoni dal Sudafrica e dal Brasile… per continuare il Giubileo degli
oppressi.
La vita
e le provocazioni di p.Alex, Don Ciotti, Mons. Bregantini e la voce di testimoni
dal Sudafrica e dal Brasile, saranno i passi che guideranno la carovana di pace
promossa dai Missionari Comboniani dal 5 al 13 settembre 2002 che partirà da
Verona e passerà da Trento, Mestre, Milano, Genova, Firenze, Terracina (LT),
Molfetta (BA), Pesaro e si concluderà a Bologna il 15 settembre. Già la
carovana del “Giubileo degli oppressi” conclusosi a Verona nel 2000 ha
impegnato i 5000 partecipanti a farsi portatori di nuovi stili di vita, a saper
lavorare in rete e a operare per la giustizia e la pace nel mondo. Abbiamo la
consapevolezza che oppressioni ed esclusioni su scala planetaria sono il frutto
avvelenato di un ordine economico-politico profondamente ingiusto e violento.
Per questo siamo determinati ad impegnarci – come singoli, come società civile,
come chiesa - per modificare una situazione che ci ripugna e per inaugurare un
millennio senza esclusi.
Vogliamo rilanciare con più forza l'impegno per la pace e come missionari
sentiamo la necessità e l'urgenza di annunciare un Vangelo di pace, giustizia e
riconciliazione. L’evento di Assisi, le molte iniziative per la pace, le
proposte emerse a Verona con il Giubileo degli oppressi, confermano il desiderio
di costruire un mondo diverso. La
carovana troverà ad attenderla in ogni città gruppi, associazioni e comunità
capaci di proporre a loro volta percorsi ed esperienze di pace. I testimoni
dalle periferie del mondo ci aiuteranno a capire in che modo riconciliazione e
perdono, difesa dei diritti umani e nonviolenza possono rivitalizzare – dal
basso - società dilaniate dall'odio e dalle divisioni. Dal Sud del mondo,
dunque, ci arriveranno proposte costruttive. Dei vescovi italiani ci parleranno
del nesso legalità-giustizia-pace.
L’appuntamento finale a Bologna metterà a confronto le attese delle
persone incontrate con il
magistrato Gian Carlo Caselli, il giornalista Enzo Biagi e un esponente del
mondo ecclesiale. Nel pomeriggio sarà previsto un dibattito con p.Alex e una
celebrazione eucaristica conclusiva. Tappe
della carovana:Verona
(5 sett); Trento (6 sett); Mestre (7 sett); Milano (8 sett); Genova (9 sett);
Firenze (10 sett) ; Terracina (LT) (11 sett); Molfetta (BA) (12 sett); Pesaro
(13 sett). (*) :
don Ciotti sarà presente a Trento, Mestre e Milano (**) :
mons. Bregantini sarà presente a Molfetta e Pesaro.
Appuntamento conclusivo:
Bologna – Casalecchio di Reno (15 sett). La
pace è veramente nelle mani di noi tutti. Per
informazioni : nel sito http://www.giovaniemissione.it/ i
programmi completi. Per
richieste particolari: pacenellemani@comboniani.org ;
0498751506
È CROLLATA LA STELE DI
AXUM, MA NON È MAI TROPPO TARDI PER RESTITUIRLA
“E dire
che tutto era pronto ad Axum, città sacra nell’estremo Nord dell’Etiopia”. È il
commento a caldo di Andrea Semplici, africanista e profondo conoscitore del
Corno d’Africa dopo aver appreso la notizia del crollo parziale della stele per
colpa di un fulmine la notte scorsa. “Tutto era pronto – commenta - per la
grande ‘Giornata del Ritorno’, per il giorno in cui la stele, portata via
dall’Italia di Mussolini negli anni dell’invasione e della colonia, sarebbe
stata rialzata nel cuore del Parco archeologico, proprio di fronte alla chiesa
di Maryam Sion, la basilica più importante del cristianesimo etiopico, a fianco
di quella riserva di acqua conosciuta come il Bacino della Regina di Saba”.
Facciamo però ora un balzo lontano dal Tigray, lontano da quella terra di
frontiera fra Etiopia ed Eritrea. Risaliamo verso il Mediterraneo, torniamo in
Italia. Da qui, angolo di Roma, si intravede la cupola di San Pietro e
l’avvallamento del Circo Massimo. A fianco, fra i pini, spunta l’austero palazzo
della Fao, che, quasi settanta anni fa, ospitava il ministero delle Colonie. La
stele rapita è ancora qui, ma a pezzi. A dire il vero era già invisibile quando
era in piedi, nonostante i suoi 24 metri di altezza. “Il traffico avvolgeva fino
a ieri senza pietà questo simbolo di una civiltà africana antichissima”, dice
Semplici definendo la stele, “immenso monumento funebre, testimonianza della
potenza di un grande regno dell’antichità”. Ma al di là di tutto, secondo lui,
la stele “va restaurata e restituita”, in ottemperanza agli impegni presi con il
governo di Addis Abeba. “L’obelisco – dice - non è solo un monumento, è l’icona
di una civiltà”. Ma Paolo Mazzalai, ingegnere, docente di Strutture a Padova, è
altrettanto chiaro: “I rischi per il trasporto vi erano prima e vi sono tuttora.
Non è possibile negarlo. Chi rimontò la stele fece un ottimo lavoro e la
struttura era fino a ieri solidissima: il pericolo di provocare lesioni e
fratture non poteva essere ignorato ieri, figuriamoci oggi. Il monumento aveva
infatti già subito innumerevoli microtraumi: il trasporto in Italia non era
stato indolore e per sessanta anni la stele ha sofferto le aggressioni del
traffico e dell’inquinamento atmosferico”. Mazzalai, è bene ricordarlo, è stato
il consulente dell’Iccrom, l’autorevole Centro internazionale di studi per la
conservazione e il restauro dei beni culturali, l’organizzazione internazionale
che ha coordinato un folto gruppo di esperti italiani e etiopici nello studio
diagnostico messo a punto per valutare la trasportabilità della Stele di Axum
dalla sua attuale collocazione in Piazza di Porta Capena al sito originario
etiopico. Mazzalai, raggiunto telefonicamente dall'agenzia di stampa MISNA, ha
visto solo le foto della stele e quindi esprime un giudizio a distanza. “Ritengo
che sia possibile restaurarla anche perché oggi le tecniche sono molto avanzate.
Il fulmine non mi pare abbia avuto un’azione distruttiva sul monumento”. Gli
oblelischi di Axum sono molti, eretti fra il I° e il IV° secolo, costruzioni
audaci, rappresentano una formidabile sfida fisica ed architettonica: osavano
stare in piedi quasi senza fondamenta. “Se ne contano oltre trecento nelle due
grandi necropoli della città-villaggio del Tigray”, conclude Semplici. “Ma la
stele portata a Roma, decorata sui quattro lati, è considerata la più bella, la
più raffinata, il vero capolavoro dell’arte axumita. E bisogna fare di tutto per
salvarla e soprattutto restituirla”.
Alfa e Beta: colpevoli o innocenti?
Disponibile sul sito societacivile.it il
decreto del gip del 3 maggio 2002 su Berlusconi (Alfa) e Dell¹Utri (Beta),
indagati come mandanti della strage Falcone . Il decennale della morte di
Giovanni Falcone si sta trasformando nella fiera dell'ipocrisia e in una
commedia degli equivoci. I nemici di Falcone vivo, oggi celebrano Falcone morto
e lo usano per fini politici. I suoi avversari mortali mettono sotto accusa chi
si era tuttalpiù permesso di avanzare qualche legittima critica al giudice. È il
paradossale è che nessuno risponde, nessuno si alza a gridare la verità. E cioè
che indagati per dieci anni, a Palermo, Caltanissetta e Firenze, come mandanti
delle stragi del 1992-93, sono stati due personaggi di nome Silvio Berlusconi e
Marcello Dell'Utri. L¹indagine di Caltanissetta è terminata il 3 maggio 2002 con
un decreto di archiviazione del gip. Che lascia aperte molte domande.
Inquietanti. Leggere per credere. Per questo il sito societacivile.it ha deciso
di mettere on line quel documento, mettendolo a disposizione di tutti i
cittadini. All¹indirizzo http://www.societacivile.it/
Alex Zanotelli: «L’ORO, IL
TEMPO E IL VANGELO»
“Leggiamo il Vangelo come se
non utilizzassimo denaro, usiamo i soldi come se il Vangelo non esistesse”.
Padre Alex Zanotelli ama citare questa frase di un teologo americano per
chiedere ai cristiani del Nord del mondo di cambiare radicalmente stile di vita.
Non che non abbia ragioni per farlo. A me, tuttavia, pare che la questione
decisiva sia un’altra. E ha a che fare con il tempo, il più gelosamente
custodito dei nostri tesori. Già la cultura popolare aveva identificato il tempo
con l’oro, in senso nobile: la deriva economicista in atto lo ha associato
banalmente al denaro (time is money). Non c’è bisogno di scomodare filosofi e
teologi per ricordare che, più che il conto in banca, è il tempo, e più
precisamente il modo e lo stile con il quale inanelliamo i giorni, a esprimere
chi siamo e cosa per noi conta nella vita. La riprova? Dopo tanta retorica sul
volontariato, basta pensare alla carenza preoccupante, anche nelle nostre
parrocchie, di gente che regali tempo ed energie per svolgere ruoli decisivi
quali catechisti o educatori. E se non mancano benefattori pronti a staccare un
assegno per finanziare progetti, non stanno forse diventando una razza in via
d’estinzione i giovani che dedicano parte del proprio tempo libero o delle
vacanze a esperienze nel segno della gratuità e della condivisione? Niente
prediche, per carità. Resta il fatto che i criteri secondo i quali parliamo, di
volta in volta di tempo perso o guadagnato, per un cristiano non possono non
avere a che fare con la fede. Per quanto suoni paradossale, richiami a un uso
più saggio e consapevole del tempo vengono dalla cronaca. “Ritrovare il tempo”
era il titolo della Fiera del libro di Torino: un imperativo laicissimo, dietro
il quale traspare una nostalgia per le cose fondamentali della vita, che la
frenesia quotidiana rischia di offuscare. È paradossale che sia la cultura laica
ad avere un soprassalto del genere. A lungo hanno provato a farci credere che il
tempo non fosse importante nei rapporti. È la qualità che conta, pontificavano
gli esperti sui settimanali à la page, forse per non far sentire in colpa i
troppi genitori in carriera che ai figli riservano ormai le briciole del
week-end. Ora la clamorosa marcia indietro. Dunque, vivere il tempo in modo
alternativo è oggi una via privilegiata per testimoniare la differenza
cristiana. Una comunità capace di “sprecare tempo” nella preghiera (per il solo
gusto di “stare con Gesù”), capace di educare giovani e adulti a regalare
qualche ora la settimana per condurre i piccoli alla fede o per condividere le
sofferenze dei più poveri, è un segno di contraddizione formidabile nella nostra
società votata al profitto, che non sopporta i “tempi vuoti”. E non sa -
impotente com’è davanti alle trasgressioni del sabato sera - educare a un tempo
che sia davvero libero. Si dirà: perché di tutto questo si parla su una rivista
missionaria? Perché quella del missionario è un’esistenza interamente votata al
dono di sé. Non di una frazione, ma di tutta la vita, e di tutto il tempo che
essa contiene. Pochi, come i missionari, sono (o dovrebbero essere) liberi dalla
schiavitù dell’orologio: hanno scelto di “sprecare” la vita a servizio di coloro
cui sono inviati. Non di rado senza conseguire quei benedetti-maledetti
risultati che l’ansia da prestazione, insita nel Dna della cultura odierna,
esige come necessari. Ebbene. Forse gli interessati non se ne rendono conto. Ma
proprio dai missionari, la cui vita è ritmata più dagli imprevisti che
dall’agenda, potrebbe venire qualche indicazione utile a un ripensamento dei
ritmi quotidiani. Proprio loro, che conducono l’esistenza in posti privi dei
comfort che andiamo cercando in vacanza, potrebbero parlare con cognizione di
causa di ciò fonda l’autentica “qualità della vita”. Sapranno– è il caso di
dirlo – cogliere l’attimo propizio? Sapranno, i missionari, contribuire a
evangelizzare lo stile di vita dei cristiani, in un’Italia nella quale – come ha
scritto don Mazzi all’indomani dello scandalo-doping al Giro - occorre
riscoprire che “non siamo macchine fatte solo per lavorare o per vincere una
gara sportiva”? (Gerolamo Fazzini )
80 mila firme per la Tobin
tax
Raccolte da Attac in pochi mesi, saranno consegnate al
Parlamento
La buona notizia
è che le firme ci sono. I ragazzi di Attac ne hanno raccolte 80 mila (quasi il
doppio del necessario, per evitare brutte sorprese), e il 19 luglio prossimo le
consegneranno alla commissione finanze della Camera. Così la petizione popolare
per la Tobin tax potrà diventare una proposta di legge in piena regola. Quanto
al resto però, la strada per una maggiore giustizia sociale è più in salita del
Mortirolo. «Perché il problema vero - osserva Emiliano Brancaccio - è quello di
invertire la direzione generale. E se resta da sola, la Tobin tax diventa una
proposta debole, anche se va nella direzione giusta». Comunque sia, almeno per
due giorni Attac fa festa. Alla sua maniera, con un convegno che richiama a
Siena docenti e studiosi, politici, sindacalisti e i mille volti del movimento.
Appuntamento nell'aula magna di Economia. Per ricordare prima di tutto che da
Monterrey sono arrivate al solito brutte nuove: «Lì i dominanti del mondo hanno
detto che i poteri pubblici non sono più in grado di assicurare il diritto alla
vita per tutti - ammonisce Riccardo Petrella - e solo il capitale privato è
motore del futuro». E allora al lavoro, con una prima sessione tecnica che
venerdì pomeriggio vede riuniti accademici di tutta Europa. C'è il finlandese
Heikki Patomaki che rilancia il progetto di una campagna continentale, in vista
di un vero e proprio trattato globale basato sull'applicazione della Tobin tax
alla speculazione finanziaria. Il tedesco Peter Waldow affronta la «proposta
Spahn», quella che prevede un'aliquota più bassa nei momenti di quiete sui
mercati finanziari, e una più robusta in caso di turbolenze speculative. Da
Bruno Jetin di Attac Francia una domanda non peregrina: come utilizzare il
gettito della tassa? «Sarebbe necessaria un'agenzia con indiscusse
caratteristiche di democraticità. Non possono certo essere Banca mondiale, Fondo
monetario e Wto a farlo». Sabato è invece il giorno dei politici, dei
sindacalisti e dei movimenti. Al mattino si trovano fianco a fianco Fiorino
Iantorno, Gianni Rinaldini della Fiom e Vittorio Agnoletto, Fausto Bertinotti,
Cesare Salvi e il presidente regionale toscano Claudio Martini. Tema: dopo Porto
Alegre e Monterey, come lottare contro la finanza neoliberista? E qui Iantorno e
Brancaccio fanno giustizia delle ipocrisie, con alcuni flash illuminanti: «Se
il Sole 24ore scrive che lo stesso Tobin riteneva impraticabile la sua
proposta, bisogna gridare che non è vero niente, che non l'ha mai detto». E
ancora: «Inutile pensare all'Ue come a un interlocutore critico del modello Usa,
quando la Bce dice tranquillamente che in caso di turbolenze sociali la ricetta
da usare è quella del rialzo dei tassi di interesse». La regione Toscana ha
aderito al comitato italiano per la Tobin tax. Il suo presidente Claudio Martini
è esplicito: «Non è una generosa utopia, ma una proposta realistica e concreta».
Al tempo stesso Martini vede nell'Ue un bicchiere mezzo vuoto, che pure è
possibile riempire. Mentre Fausto Bertinotti è molto meno ottimista: «Quello
dell'Ue non è un modello sociale autonomo, ma soltanto un'articolazione della
globalizzazione, nel solco del modello americano». Andare d'accordo non è
facile, anche se sulla Tobin tax il plauso è generale. «Siamo espressioni di
idee diverse - osserva Riccardo Petrella - e lo vediamo anche quando affrontiamo
il tema del lavoro: per il sindacato, può essere il `cantiere' dove ricostruire
una società diversa. Alcuni di noi invece dicono che ormai anche il lavoro è
diventato proprietà del capitale, e allora l'obiettivo deve essere la finanza».
(RICCARDO CHIARI)
Tutti
per (Gino)
Strada
Milano, in 5 mila al Palavobis per la
serata pro-Emergency. Racconti dal fronte Tutto esaurito per ascoltare padre
Alex Zanotelli, il premio Nobel per la pace Rigoberta Menchu e il fondatore di
Emergency Gino Strada.
Sold
out. Un'altra straordinaria serata con l'ex Palavobis tutto esaurito. Non per un
concerto. Nemmeno per una manifestazione di partito. Mercoledì sera più di
cinquemila persone, con commozione, si sono ritrovate, rispondendo all'appello
di Emergency, semplicemente per ascoltare Padre Alex Zanotelli, Rigoberta
Menchù e Gino Strada, Il racconto delle loro speranze, il loro lavoro
nell'altro mondo. Gianni Minà fa gli onori di casa. Legge una lettera del
premio Nobel per la pace Rigoberta Menchu: «La dichiarazione dei diritti
dell'uomo è già stata sancita nel 1948, ora va applicata». C'è poco altro da
dire per introdurre tre personaggi che "rappresentano tre continenti sofferenti
e dimenticati: Africa, Latinoamerica e Asia». E' il primo grande applauso. Il
parterre è composto come a teatro, i più giovani si devono accovacciare per
terra. Non è serata di slogan, nessuno striscione, nemmeno una bandiera. In
migliaia sono venuti per sentire, «proprio da loro», informazioni di prima mano.
Domina la sensazione di profonda ingiustizia cui nessuno sembra volersi
rassegnare.
«Djambo», saluta in swahili il padre
comboniano Alex Zanotelli, dodici anni di sofferto lavoro nell'inferno della
baraccopoli di Korogocho (Nairobi). Parla della povertà dell'Africa,
pacatamente: «Non conta niente, vale solo l'1% del pil mondiale». Racconta la
vita in una bidonville dove centinaia di migliaia di persone sono costrette in
due chilometri quadrati di terra, terra che non è loro come non sono loro
nemmeno le baracche. Senza diritti, senza salute, senza istruzione, senza un
soldo per seppellire i morti. «Certe sere nella mia baracca mi dicevo che non ce
la potevamo fare», confessa padre Zanotelli. La disperazione è anche senso di
solitudine: in Congo, negli ultimi cinque anni, 2 milioni e mezzo di persone
uccise in guerra e nessuno sa nulla. «Dimenticate: perché non piangiamo per
questi morti? Sono persone che ho visto in faccia, non numeri, le statistiche
non le sopporto». Non si arrende. «L'unica strada non è quella della carità ma
quella della giustizia, non c'è più speranza né nei governi né nelle
opposizioni: solo nel potenziale della società civile». Rigoberta Menchù parla
in spagnolo, ma l'ovazione parte ancora prima della traduzione: «Sono nata in un
paese senza luce, acqua e strade. Ora sono premio Nobel da dieci anni, soy
una mujer famosa: pochi giorni fa ho stretto la mano a Bill Gates ma al mio
paese continua a mancare luce, acqua e strade». La sua è anche la storia del
Guatemala. «Sono vittima di un genocidio riconosciuto dall'Onu - dice - ma
ancora cerco i miei fratelli nelle fosse comuni per poter dare loro una degna
sepoltura. Basta parole e diritti solo sulla carta, basta discorsi: ci vogliono
azioni». Gino Strada, il chirurgo di Emergency che ha vissuto il dramma
dell'Afghanistan (domani è a Roma con il manifesto per un incontro con
lettori e azionisti), racconta ciò che ha visto, lui, dopo l'11 settembre.
Cinquemila morti, più di duemila feriti, l'85% civili, il 30% bambini. «La
guerra è stata una scelta terrorista - afferma - e ci hanno accusato di essere
di parte. Di quale parte, se il parlamento italiano quasi all'unanimità ha
votato per la guerra contro la nostra costituzione? Noi siamo stati sempre
contro la guerra, anche quando è stata decisa dal governo di centrosinistra». Il
suo è un invito a darsi da fare, anche adesso, in tutti i modi possibili, anche
con un semplice gesto: «Esponete uno straccio bianco, fotocopiate la
dichiarazione dei diritti umani, distribuitela a tutti». In cinquemila, l'altra
sera, hanno già risposto all'appello. (GIORGIO
SALVETTI)
INFORMAZIONI E
RIFLESSIONI
(INTERNAZIONALE)
Bocciato un primo piano
per la riapertura della caccia alle balene
Si e' conclusa con una vittoria
dei paesi che si oppongono alla caccia alle balene la 54° riunione della
Commissione Baleniera Internazionale, a Shimonoseki (Giappone). La moratoria
alla caccia alle balene rimane e l'atteggiamento arrogante dei cacciatori di
balene non e' stato premiato.Greenpeace, che aveva denunciato la politica di
acquisto dei voti dei paesi in via di sviluppo da parte del Giappone, si
rallegra perché il paese del Sol Levante ha perso su tutta la linea, non
riuscendo a far rientrare l'Islanda nella Commissione, non ottenendo il voto
segreto, non ottenendo l'aumento della quota di balene cacciabili.
"La
delegazione giapponese non ha trovato di meglio, infuriata per questo risultato,
che votare contro la concessione di quote di caccia ai popoli Inuit e i russi
Chukotka. E' la prima volta che viene negato loro questo diritto ed e'
scandaloso perché per gli aborigeni e' una questione di sopravvivenza e non
un'attivita' commerciale come per i giapponesi" ha commentato, da Shimonoseki,
Domitilla Senni, direttore di Greenpeace.
Con ben due votazioni e' stato
negato agli aborigeni il diritto di cacciare. Oltre al Giappone, gli Stati che
hanno votato contro la concessione delle quote sono: Antigua e Barbuda, Grenada,
St Lucia, Dominica, St Kitts e Nevis, Guinea, Isole Solomone, Panama, Gabon,
Benin, Palau e Mongolia. Cosa succedera' ora agli Inuit, ai quali non e' piu'
consentita la caccia per la sopravvivenza?
"Poiché non possono morire di fame
e gli Stati Uniti hanno l'obbligo, stabilito da un Trattato, di garantire loro
delle quote di caccia, saranno costretti a non rispettare le decisioni della
Commissione e le popolazioni costiere del Giappone si potrebbero far forti di
questa violazione per cacciare anch'esse per puro business " spiega Domitilla
Senni. Da segnalare la posizione dello stato caraibico di St Vincent che si e'
rifiutato di votare insieme al Giappone in due importanti votazioni, quella per
l'istituzione dei Santuari dei Cetacei e quella per un piano che avrebbe
riaperto la caccia alle balene ed ha anche appoggiato la richiesta di quote.Il
Marocco ha quasi sempre votato in linea con il Gaippone. Greenpeace Italia aveva
incontrato, nelle settimane scorse, rappresentanti diplomatici del paese
nordafricano, sottolineando come un voto a favore della caccia alle balene
sarebbe stato incongruente con la linea politica di un paese che affaccia sul
Mediterraneo ed ha sottoscritto accordi internazionali per difendere le balene
dei nostri mari.
Un ruolo molto importante quest'anno lo ha avuto l'Italia ed
anche la Repubblica di San Marino, entrata per la prima volta nella Commissione,
il cui voto e' stato essenziale per la protezione dei cetacei."Ci rallegriamo
per la posizione espressa dal governo italiano in questa sede, sempre al fianco
dei conservazionisti- commenta Senni l'Italia si e' anche offerta di ospitare
nel 2004 la riunione della Commissione Baleniera".Purtroppo le proposte di
istituire due Santuari dei Cetacei nel Pacifico meridionale e nell'Atlantico
meridionale sono state bocciate, ma alcuni stati come Samoa stanno provvedendo
autonomamente a istituire aree di rispetto per i cetacei.
Gran Bretagna, tolleranza zero per i bambini
In aumento le espulsioni di piccoli «violenti» dalle scuole,
soprattutto elementari. I più colpiti sono i neri. Il via libera di Blair Gli
insegnanti avevano chiesto più rigore, e il governo ha reso più semplici le
esclusioni per i piccoli più indisciplinati. Che sono aumentate del 19% in un
anno.
Aumentano i
bambini espulsi, temporaneamente o in maniera permanente, dalle scuole del Regno
unito. E soprattutto aumentano gli espulsi nelle scuole elementari. In totale
nell'anno scolastico 2000/2001 sono rimasti a casa 9.210 bambini, espulsi in
maniera permanente. L'anno precedente erano stati espulsi in 8.323. Il dato è
allarmante, anche se è la conferma di una tendenza piuttosto diffusa nelle
scuole britanniche, quella a risolvere i problemi attraverso metodi repressivi.
Non a caso, infatti, erano stati proprio gli insegnanti a chiedere di poter fare
un uso più diffuso delle espulsioni anche nelle scuole elementari. Puntualmente
la cosa si è verificata e nello scorso anno scolastico è stato espulso il 19% in
più degli studenti tra i cinque e gli undici anni: 1.460 bambini costretti a
casa soprattutto per problemi comportamentali. Le statistiche rivelano che i
bambini neri hanno sette probabilità in più dei loro compagni bianchi di essere
espulsi, mentre i bambini di origine indiana sono stati i meno colpiti dal
provvedimento repressivo. L'aumento delle espulsioni è in parte da attribuire
alla decisione del governo di rendere più semplice ricorrere al provvedimento di
esclusione per quei bambini che non rispettano la disciplina o hanno
comportamenti poco idonei all'ambiente scolastico o hanno atteggiamenti violenti
nei confronti dei coetanei e degli insegnanti. Poiché dunque le espulsioni erano
arrivate a un «livello accettabile», il governo ha di fatto dato il via libera
agli insegnanti, che ora ricorrono in maniera sistematica a uno strumento che
teoricamente avrebbero dovuto progressivamente eliminare. Quello delle
espulsioni è soltanto un tassello nel complesso mosaico del rapporto
scuola-bambini e più in generale adulti-minori in Gran Bretagna. E' di pochi
mesi fa la sentenza dell'Alta corte che sancisce l'illegalità del ceffone (o
della cintura) al bambino disobbediente. Una sentenza che ha scatenato un
dibattito ben poco edificante sulla necessità di metodi violenti per impartire
la disciplina ai figli. Le pagine dei giornali inglesi poi hanno dato ampio
risalto, l'anno scorso, al caso finito in tribunale dell'insegnante che aveva
«stretto un po' troppo» il collo dell'alunno «violento». I genitori degli alunni
espulsi hanno cominciato a reagire alla punizione, impugnandola e portandola
all'attenzione dei tribunali: il 90% dei ricorsi arriva all'udienza anche se c'è
stato un calo nelle sentenze favorevoli agli alunni, passate dal 36.7% al 31.9%.
La ministra all'istruzione, Estelle Morris, cerca di smorzare i termini della
questione ricordando che «l'espulsione è e deve rimanere l'ultima risorsa per
gli insegnanti e i presidi». Sottolineando che «l'introduzione nelle scuole
statali di insegnanti di sostegno sta cominciando a dare i suoi frutti», Morris
ricorda anche che «il nostro compito è sostenere gli insegnanti vittime di abusi
e violenze da parte degli studenti ma anche garantire che questi studenti
continuino il loro percorso scolastico e non finiscano in strada». Ed è proprio
su questo che i critici di quello che è ormai un facile ricorso alle espulsioni
contestano: non è vero, dicono, che i ragazzi espulsi hanno l'opportunità di
continuare la scuola. Molto spesso abbandonano e basta. Ma gli insegnanti e le
associazioni che li rappresentano concordano nel dire che «l'aumento delle
espulsioni riflette l'aumento di comportamenti violenti degli alunni».
Affermazioni che contrastano con quelle di molti insegnanti di sostegno, per i
quali non si pone abbastanza l'accento sui problemi legati a comportamenti
violenti da parte di alcuni studenti. Quanto poi alla delicata questione di
bambini di tre anni accusati di «comportamenti violenti» e nei confronti dei
quali l'anno scorso l'associazione degli insegnanti e dei lettori ha chiesto di
poter usare l'allontanamento, le critiche che vengono da chi ha il compito di
aiutare l'insegnante di ruolo sono molte. Di fronte alle denunce degli
insegnanti delle materne che dicono di essere stati vittime di «attacchi fisici,
sputi, attacchi verbali» da parte di bambini di tre o quattro anni viene il
sospetto che il problema sia più di capacità di gestione di alcune situazioni da
parte degli insegnanti. Quando poi a suffragio di questa idea per cui bambini
anche molto piccoli sono molto più violenti che in passato si porta la loro
esposizione ai media che trasmettono violenza, oltre che a un sistema educativo
familiare inadeguato, i dubbi sul sistema scolastico non possono che aumentare.
Alle richieste di tolleranza zero anche nelle scuole fa eco la disponibilità di
numerosi medici di prescrivere ai bambini «iperattivi» la controversa droga
Ritalin. Che secondo molti medici riduce i bambini a piccoli robot dal carattere
ritirato, depresso, letargico. (ORSOLA
CASAGRANDE)
In marcia per la libertà
Sono migliaia gli attivisti in cella
per aver difeso i diritti dei contadini. L'8 giugno a Roma Una manifestazione
per chiedere la scarcerazione di sindacalisti e contadini protagonisti delle
lotte agrarie.
«Terra e dignità» si chiama l'appello firmato da un gruppo di
attivisti contadini e senzaterra, sindacalisti rurali, dirigenti indigeni,
accomunati da un dato di fatto: tutti sono in carcere o sotto processo per le
loro lotte agrarie, pur senza aver compiuto atti di violenza a persone.
Dall'Indonesia, dal Brasile, dal Bangladesh, dalla Bolivia, dagli Stati Uniti,
dall'Europa, chiedono a chi è libero di marciare a Roma l'8 giugno prossimo,
poco prima dell'apertura del Vertice mondiale sull'alimentazione convocato dalla
Fao. Dice l'appello: «Siamo in galera perché difendiamo il nostro diritto a
vivere degnamente e a produrre alimenti adeguati e sufficienti per tutti, fuori
dal controllo e dallo sfruttamento di multinazionali e governi che pretendono di
imporre le loro regole a tutti. Lottiamo per: la sovranità alimentare, una
produzione sostenibile e diversificata, una moratoria sugli organismi
geneticamente modificati, cibi sani, prezzi che ricompensino il lavoro degli
agricoltori, veri programmi di riforma agraria, alimentazione e agricoltura
senza Omc». A loro volta, i movimenti contadini, sindacati rurali, gruppi e
associazioni dei cinque continenti che in quei giorni a Roma parteciperanno al
Forum delle organizzazioni non governative e della società civile (Ong/Osc) e
all'assemblea dei movimenti antiliberisti chiederanno la liberazione di questi
attivisti. Contadini scacciati dalle terre, arrestati se occupano latifondi
incolti o di proprietà multinazionale: la doppia violazione dei diritti umani -
quello alla terra e quello alla libertà - solca non vista le campagne del
pianeta. Nel lavoro rurale si annidano le forme peggiori di schiavismo
contemporaneo. Il mercato delle terre è spesso spacciato per riforma agraria. Ma
quando dirigenti contadini, sindacalisti rurali, attivisti di popoli nativi
cercano di difendere il diritto alla terra e al lavoro, li aspetta la galera o
peggio. Dalle prigioni del Bangladesh indicono la manifestazione dell'8 giugno
Khalilur Rahman e Dactar Kabir della Bangladesh Krishok Federation,
organizzazione che ha occupato terre nel distretto di Patuakhali per
distribuirle a famiglie senza terra; e Rahima Begum e Sipra Rani, donne leader
del Kishani Sabha, quotidianamente molestate dalla polizia. In molti firmano dal
carcere di Cibaliung, Indonesia: Rais bin Amsar, Yusup bin Marsa, Asgari bin
Arwa, Sarhadi bin Wari, Samsyuri bin Usma, Usri bin Karsi, Jamali, Warta bin
Alias, Ahmad Nurjali, tutti dell'Unione contadina di Banten, contraria a un
piano di riforestazione a scopo commerciale che estromette famiglie povere da
terre faticosamente occupate. Dal Brasile firmano 3 membri del Movimento Sem
Terra, stato di Sao Paulo: Daniel da Costa Albuquerque, José Carlos Pio,
Miguel Serpa da Luz, pretestuosamente accusati di una serie di crimini.
Firmano, dalle Filippine, Monolito Matricio e altri membri del Kmp, movimento
rivoluzionario contadino da sempre bersaglio della repressione governativa.
Dagli Stati Uniti scrive Leonard Peltier, attivista di First Nation per i
diritti dei nativi. E' in carcere da 26 anni, condannato per l'omicidio di due
agenti Fbi, «eppure gli stessi tribunali ammettono di non sapere chi li ha
uccisi!», sottolinea un nuovo appello del Comitato Peltier. Firma, dalla
Francia, forse in attesa di un altro arresto, José Bové della Confédération
Paysanne, aderente al movimento contadino internazionale Via Campesina. Nei
campi la lotta è dura, il lavoro faticoso e la vita rischiosa. Nel 1995, il
colombiano Cesar Herrera, sindacalista dei braccianti bananeros, poté
godersi un corto soggiorno in Italia. Passeggiava nelle strade di Roma nel suo
pomeriggio libero, con «il piacere di non sentirsi sotto tiro a ogni angolo di
strada...». Difendere i braccianti nelle piantagioni di banane multinazionali
non è un mestiere salutare. Qualche anno dopo la sua vacanza romana, Cesar è
stato ucciso dalle forze paramilitari al soldo dei proprietari delle
piantagioni. In Colombia le comunità contadine, indigene e afro-colombiane
sopportano da tempo violazioni dei loro diritti e sanguinose repressioni, fino a
massacri collettivi, omicidi di dirigenti, spostamenti forzati di popolazioni.
Impunità assoluta per gli autori, in genere forze paramilitari al soldo di
latifondisti. Durante il 2001 sono stati espulsi dalle loro terre 375mila
contadini colombiani. I massacri di senza terra sono una specialità da decenni
in Centramerica, El Salvador e Guatemala, e nel ricco Brasile. Secondo la
Commissione pastorale della terra (Cpt), fra il 1988 e il 2000 sono stati
assassinati 1.517 fra lavoratori rurali, avvocati, tecnici, dirigenti sindacali
e religiosi legati alla lotta per la terra. Ogni 17 aprile è commemorato il
massacro di Eldorado de Carajas (Brasile), 1996. I militari, eseguendo l'ordine
del governatore dello stato di Para', uccisero 19 lavoratori rurali e ne
ferirono altri 69, solo per liberare una strada bloccata dai manifestanti.
Volando in India, dove pure la riforma agraria è cosa antica, nello stato
casteista del Bihar le lotte per la giustizia «terrena» sono tuttora macchiate
di sangue. I movimenti gandhiani dei braccianti ricordano ogni anno, dal 1969,
gli oltre 60 uomini, donne e bambini bruciati vivi nel Tamil Nadu per aver osato
protestare contro uno zamindar, un latifondista. (MARINELLA
CORREGGIA)
E-MAIL
S.O.S.
MADAGASCAR
Spero siate al corrente di quanto sta
avvenendo in Madagascar. La situazione è
drammatica. Noi suore Orsoline di Verona ci stiamo da tempo dando da fare ma
abbiamo bisogno di aiuto soprattutto dei gruppi come il vostro per dar voce a
chi non ha voce. Siamo davvero molto
preoccupate, Ratsiraka ha ordinato una sorta di pulizia etnica degli imerina e
dei betsileo e quindi anche le suore appartenenti a queste etnie sono
minacciate. E' assurdo: Milosevic è stato portato davanti al Tribunale
Internazionale... degli efferati delitti di Rastiraka non solo nessuno parla ma
nessuno sembra ascoltare l'appello di tanti uomi e donne che difendono i diritti
umani... non i giacimenti di petrolio e di zaffiri! La scena del mondo politico
è occupata tutta dai potenti che si mostrano indaffarati a salvare gli equilibri
del potere... e tutti pensano che stiano salvando il mondo...
Vi invito a visitare questi siti e se
potete fare qualcosa a contattarci. Grazie.
ASSOCIAZIONI & APPELLI
LA COOPERATIVA "IL FIORE" DI
MONTEFORTE D'ALPONE (VR) APRE IL CHIOSCO AL PARCO
Con
questo nome, prende il via anche quest’anno l’iniziativa promossa
dall’Amministrazione Comunale di Monteforte e gestita dalla cooperativa sociale
Monteforte Il Fiore, in collaborazione con la Pro Loco, finalizzata
all’apertura, durante il periodo estivo, del chiosco al parco comunale di
Monteforte d’Alpone. Si tratta di una concreta opportunità per meglio
valorizzare e salvaguardare l’area verde presso il locale parco e, allo stesso
tempo offrire un’occasione, a quanti lo desiderano, per una sosta di ristoro, in
un ambiente all’aperto, accogliente e tranquillo, durante il periodo più caldo
dell’anno. Per la cooperativa Monteforte Il Fiore, si tratta di un’iniziativa
finalizzata ad instaurare una diretta relazione con la gente, un canale di
comunicazione per fare in modo che, quanto svolto dalla cooperativa diventi un
patrimonio di tutti, una ricchezza alla quale guardare con orgoglio e
gratitudine. Per questo auspichiamo che il chiosco venga frequentato da un gran
numero di persone: bambini, ragazzi, giovani e meno giovani, mamme e famiglie
intere. Il chiosco sarà aperto tutti i giorni, ad esclusione del Lunedì sera,
con orario dalle 10 alle 12,30 e dalle 17 alle 22,30, dal lunedì al venerdì,
mentre nei fine settimana l’orario di apertura sarà unicamente nel pomeriggio
dalle 16 alle 24. Il chiosco sarà gestito durante il giorno dal personale della
cooperativa e dalle persone che frequentano il Ceod, mentre alla sera e nei fini
settimana, contiamo sulla presenza di volontari. Se qualcuno pensa di poterci
dare una mano in tal senso, ce lo faccia sapere, chiamandoci al n. 0456104755.
Il ricavato di tutta l’iniziativa, aiuterà la cooperativa, finanziando le
attività finalizzate alla promozione umana ed all’inserimento sociale di persone
differentemente abili. “Un Fiore al parco” vi permetterà di degustare saporiti
snack, unitamente a fresche bevande, gelati e granite, in compagnia, con, in
alcune serate, della buona musica dal vivo. Altre sorprese ancora vi attendono
durante tutta l’estate e noi attendiamo voi tutti, nella speranza di trascorrere
assieme una lunga estate in allegria.
POESIAFESTIVAL
Prosegue il PoesiaFestival di Verona e
della Valpolicella. Questi gli appuntamenti ancora in programma:
30
Maggio - Giovedì - ore 21.15, Villa Girardi - S. Pietro in Cariano, Cattura del
soffio, Con Mariangela Gualtieri, Gabriella Rusticani, Danio Manfredini. Regia e
luci Cesare Ronconi - Testi Mariangela Gualtieri. Musiche composte ed eseguite
in scena da Bevano Est: Vanni Bendi, chitarra acustica - Davide Castiglia,
violino - Giampiero Cignani, clarinetto - Stefano Del Vecchio, organetto
diatonico. Serata organizzata da Teatro Valdoca in collaborazione con Teatro A.
Bonci di Cesena.
1 Giugno
- Sabato - dalle ore 16.00 alle ore 20.00, via Fama – Verona “Poesia in strada”
in Via Fama. Giovani artisti veronesi interpretano la poesia parlata, visiva e
dell’ascolto attraverso la lettura, l’esposizione di opere pittoriche e
l’esecuzione di brani musicali. Serata organizzata dall’Associazione Via Fama
come Via Margutta
3 Giugno
- Lunedì - ore 21.15, Canoa Club - Corte Dogana 6 – Verona «Il verbale della
mente», Incontro con Michele Ranchetti. Presenta Alberto Battaglia.
6 Giugno
- Giovedì - ore 21.15, Villa Bertoldi - Settimo (Pescantina) «Dentro il
giardino, nel retro del mondo», incontro con Paolo Ruffilli. Presenta Arnaldo
Ederle. Ore 20.30 PreFestival: visita guidata alla villa.
7 Giugno
- Venerdì - ore 21.15, Ca’ Verde - S. Ambrogio di Valpolicella «Buongiorno -
Mezzanotte!», due assoli di danza e un duetto di danza e teatro accompagnati da
versi di Anna Achmatova, Marina Cvetaeva e Emily Dickinson. Primo assolo Di ombre cerchiati gli occhi di
Alessandra Vigna. Coreografia Simona Bucci - produzione Biennale Danza di
Venezia. Secondo assolo Quduò di
Antonio Montanile . Coreografia Antonio Montanile - produzione Biennale Danza di
Venezia, Teatro Massimo di Palermo,
Antonio Montanile, Duetto Belladonna
di Giuliana Urcioli e Daria Anelli. Collaborazione alla regia Lech Raczak -
produzione Uqbar Teatro.
10
Giugno - Lunedì - ore 21.15, Sala Maffeiana - via Roma – Verona, Fiamma rossa e
nero d’ebano. Serata dedicata a Paul Verlaine, con Bruna Rossi, attrice -
Cristina Miatello, soprano - Albertina Dalla Chiara, pianista. Musiche di R.
Hahn, C. Debussy e G. Fauré. Presenta Quirino Principe
11
Giugno - Martedì - ore 21.00, Loggia di Corte Sgarzerie – Verona «Lionello Fiumi e i suoi amici poeti».
«Poesia e musica sul tema: Le città». Voci di Agostino Contò, Mauro Dal
Fior, Luca Dorizzi. A cura del Comune di Verona - I Circoscrizione Centro
Storico in collaborazione con l’Associazione ARS.
GET OUT OF MY FOREST !
Mostra Fotografica -
Campagna Foreste di Greenpeace - A cura del Gruppo d'Appoggio di Vicenza di
Greenpeace
Il
Gruppo d'Appoggio di Vicenza di Greenpeace Italia ti invita Venerdì 31 Maggio
2002 alla serata di presentazione della nuova mostra fotografica sulla Campagna
Foreste. La presentazione si svolgerà presso il Victoria Station (Contrà Mure
Porta Santa Lucia 0444302240) alle ore 21.00. Verrà presentata ciò che è stata
la Campagna Foreste di Greenpeace in Italia e nel Mondo in questo ultimo anno;
illustreremo la strategia seguita, le richieste ai governi e all'industria del
legno; racconteremo delle azioni dirette e non violente organizzate in Italia
(es: blocco di una nave per 3 giorni nel porto di Salerno) e nel resto del
Mondo; vi porteremo le nostre testimonianze. Verranno proiettati alcuni filmati
e sarà possibile contribuire alla raccolta di firme della Campagna Foreste. La
mostra resterà esposta al Victoria Station da Venerdì 31 Maggio fino a domenica 9 giugno. Per maggiori informazioni: Pietro
3395048750 - Sabrina 3393495657- Greenpeace Italia - Gruppo d'Appoggio di
Vicenza
CORSO DI FORMAZIONE DEL
CENTRO NUOVO MODELLO DI SVILUPPO
Nell'ambito delle iniziative promosse dal GLT "Lente
sulle imprese" il Centro Nuovo Modello di Sviluppo, diretto da Francuccio
gesualdi, organizza a Pisa 1-7 Agosto 2002 (in collaborazione con il CESVOT) il
seminario "RISVOLTI SOCIO AMBIENTALI DEL MERCATO GLOBALE"
Data e
durata: 5 giorni di seminario residenziale con arrivo il 1° agosto e
partenza il 7 agosto
Luogo: presso il Centro Nuovo Modello
di Sviluppo, Vecchiano (Pisa)
Contenuto: il corso verterà su
il ruolo delle imprese e degli stati nel commercio internazionale, nascita e
struttura dell'OMC, gli accordi sulle barriere tecniche e sugli standard
sanitari; l'accordo sull'agricoltura;
l'accordo sui brevetti; l'accordo sui
servizi; l'accordo sugli investimenti; gli accordi di libero scambio; l'accordo
di libero scambio Europa/Messico;prospettive per il
futuro
Obiettivi: il corso si pone la finalità di formare
volontari ed esponenti di associazioni provenienti da vari parti di Italia
affinché possano fare formazione nei rispettivi territori e possano diventare un
punto di riferimento per iniziative di resistenza sui temi della globalizzazione
con particolare riferimento al commercio.
Iscrizioni: Centro
Nuovo Modello di Sviluppo, via della Barra 32, 56019 Vecchiano (Pisa), e-mail coord@cnms.it, fax 050-82.63.54.Le iscrizioni sono aperte
fino al 30 giugno. E' ammesso il numero massimo di 25 persone. Gli organizzatori
si riservano di fare delle selezioni sulle candidature in modo da garantire una
partecipazione quanto più estesa a livello territoriale. Si prega di specificare
oltre ai dati personali, le attività già svolte sui temi della globalizzazione a
livello personale e dall'associazione di appartenenza. Si prega anche di
indicare l'uso che si pensa di poter fare a livello individuale e di gruppo
dell'arricchimento orto dal corso. Il corso è diretto a volontari del mondo
sindacale, delle organizzazioni del commercio equo e della cooperazione
internazionale e più in generale delle associazioni di
volontariato.
Master a distanza in
“Economia non profit e cooperazione allo sviluppo”
L'Università degli Studi di Ferrara presso il
C.A.R.I.D. (Centro di Ateneo per la Ricerca e l'Innovazione a Didattica) sta
organizzando il primo Master biennale a distanza in "Economia non profit e
cooperazione allo sviluppo". Il Master, svolto con metodologia didattica
integrata e a distanza, prevede la specializzazione in due indirizzi: “Impresa
sociale” e “Cooperazione allo sviluppo”. Il corso affronta i temi di uno
sviluppo sostenibile con l'ambiente naturale e sociale e vuole offrire
competenze progettuali che permettano di implementare percorsi di crescita
"partecipativi" per realizzare una democrazia economica maggiormente congrua ai
bisogni delle popolazioni. Tra i partners del Master vi sono: il “Forum
permanente del Terzo Settore”, “l'Associazione Lunaria” di Roma, la “Banca
popolare Etica” di Padova, il “Consorzio Etimos” di Padova, il “CNCA”
(Coordinamento Nazionale delle Comunitè di Accoglienza), il “CICa” (Comunità
internazionale di Capodarco), il “SID” (Society for Internationale Development)
di Roma e la rivista sull'Economia sociale e la Finanza etica “Valori”.
Per
informazioni: scrivere a: nonprofit@carid.unife.it ; telefonare
allo 0532/293460 - 293439 tutti i giorni dal lunedì al venerdì nelle dalle 9
alle13 e dalle 15 alle 18. Consultare il sito del CARID: http
://carid.unife.it
APPELLO/1 - IO NON TAGLIO LA
CORDA
Sostieni
la Campagna: «Io non taglio la corda» promossa dall'Associazione «Un ponte
per...». Si tratta di uno strumento di inform/AZIONE preventiva contro la Terza
Guerra del Golfo.http://www.unponteper.it/nontagliolacorda/
APPELLO/2 - PER DOMINIQUE
GREEN
Per la difesa giudiziaria di Dominique, la Comunità
Sant'Egidio chiede aiuto con un piccolo contributo, anche solo di 1 Euro.
Attraverso le lettere di Dominique la Comunità di Sant'Egidio è entrata più in
profondità nell'universo del braccio della morte e da questo primo, intenso
rapporto è nata la Campagna mondiale per una Moratoria universale delle
esecuzioni capitali. Perché nessuno sia più giustiziato, negli USA e nel mondo.
La difesa per salvare una vita è molto difficile, ma è una battaglia decisiva:
perché ogni vita è un valore e per ridare fiducia a chi si trova sotto la
minaccia dell'esecuzione capitale. È una premessa decisiva per diminuire la
violenza spezzando la spirale della disperazione e della sfiducia. Conto Bancario 200034 - Banca di Roma
Ag. 204 Cod. ABI 3002.3 - CAB 05008.8 specificare nella causale del versamento
"per Dominique Green". (fonte:
Giovanni Zampini, Associazionene “la Fraternità").
APPELLO/3 - Contro i mercanti di armi difendiamo la
185
Noi
rappresentanti di diverse realtà della società civile organizzata, esponenti del
mondo della cultura e dello spettacolo, delle religioni e dello sport, degli
istituti missionari e degli organi di informazione, del volontariato e
organizzazioni non governative, cittadine e cittadini... ricordiamo che, così
come esplicitato nell’art. 1 della Legge 185/90 che regola il commercio delle
armi, la Costituzione Repubblicana all’articolo 11 “ripudia la guerra come mezzo
di risoluzione delle controversie internazionali”. Coerentemente riteniamo che nessun atto
legislativo del Parlamento possa contraddire quel dettato favorendo in qualche
modo il ricorso allo strumento della guerra. Per
questo motivo affermiamo la nostra contrarietà alle misure introdotte
dall’Accordo quadro tra Francia, Germania, Italia, Spagna, Svezia, Gran Bretagna
e Irlanda del Nord “relativo alle misure per facilitare la ristrutturazione e le
attività dell’industria europea per la difesa” siglato a Fanborough il 27 luglio
2000 e sottoposto ora alla ratifica del Parlamento italiano con il Disegno di
Legge n. 1927. Si tratta di un accordo firmato tra stati che figurano tra i
maggiori produttori mondiali di sistemi d’arma (90% della produzione bellica
europea) e, data la genericità delle misure di controllo contenute in
quell’accordo, crediamo che la sua attuazione possa contribuire solo a far
circolare nel mondo una quantità maggiore di armi ancora più
“efficienti”.
Chiediamo che le istituzioni comunitarie si dotino di adeguati strumenti di
garanzia di trasparenza e di controllo in tema di produzione e commercio di
armi. Il
nostro “NO” si fa ancora più deciso verso la proposta contenuta nella ratifica
dell’Accordo, di modificare la Legge 185 del 1990. Quella
legge fu ottenuta grazie all’impegno di alcune realtà di base per vincolare a
criteri etici e di trasparenza il commercio di armi. In particolare vanno
salvaguardati i principi di fondo che diedero vita a quella legge e le
stringenti normative che vietano l’esportazione di armi italiane “a Paesi in stato di
conflitto armato; Paesi la cui politica contrasti con i principi dell’art. 11
della Costituzione; Paesi nei cui confronti sia stato dichiarato l’embargo
totale o parziale delle forniture belliche da parte delle Nazioni Unite; Paesi i
cui governi sono responsabili di accertate violazioni delle convenzioni
internazionali in materia di diritti dell’uomo; Paesi che, ricevendo dall’Italia
aiuti ai sensi della legge 26 febbraio 1987, n. 49, destinino al proprio
bilancio militare risorse eccedenti le esigenze di difesa del
paese”.
Chiediamo perciò un’applicazione ancora più rigorosa di quella legge che
peraltro è posta a garanzia della trasparenza di tutte le operazioni relative al
commercio di materiale bellico. Una
riforma di quella legge permetterebbe l’immissione sul mercato di una quantità
rilevante di armi e, in particolare, renderebbe ancor più difficile accertare i
canali di vendita e i destinatari finali. In un
momento storico in cui bande armate, formazioni terroristiche, criminalità
organizzata e mercenari si riforniscono di armi attraverso canali che sfuggono
al controllo degli stati, una tale normativa finirebbe anche col favorire un
incremento del commercio clandestino di armi da parte di mercanti senza
scrupoli.
Per queste le ragioni ci appelliamo alla coscienza di ciascun parlamentare
affinché voti contro ogni ipotesi di riforma della legge 185/90.
Preannunciamo una vigilanza attenta e una mobilitazione che, anche a livello
europeo, impedisca alla lobby dell’industria bellica di lucrare alti profitti
pagati a prezzo della vita dalle vittime delle guerre e della violenza diffusa.
Testo dell'appello da inviare ai
parlamentari
(copia
e incolla)
presidenza.repubblica@quirinale.it;
BERLUSCONI_S@camera.it; BOSSI_U@camera.it; MARONI_R@camera.it; TREMONTI_G@camera.it; CASINI_P@camera.it; PERA_S@senato.it; FINI_G@camera.it; RAMPONI_L@camera.it; VITO_E@camera.it; LARUSSA_I@camera.it; VIOLANTE_L@camera.it; CRAXI_V@camera.it; CASTAGNETTI_P@camera.it; GIORDANO_F@camera.it; DILIBERTO_O@camera.it; BOSELLI_E@camera.it; MINNITI_M@camera.it; RUTELLI_F@camera.it; FASSINO_P@camera.it; FOLENA_P@camera.it; DALEMA_M@camera.it; TURCO_L@camera.it; FINOCCHIARO_A@camera.it; MUSSI_F@camera.it; SALVI_C@camera.it; MARINI_F@camera.it; ASCIERTO_F@CAMERA.IT; BELLOTTI_L@CAMERA.IT; BRANCHER_A@CAMERA.IT; BRICOLO_F@CAMERA.IT; COLASIO_A@CAMERA.IT; CONTE_G@CAMERA.IT; FERRO_G@CAMERA.IT; FRATTA_P@CAMERA.IT; FRIGATO_G@CAMERA.IT; GHEDINI_N@CAMERA.IT; GIORGETTI_A@CAMERA.IT; GROTTO_F@CAMERA.IT; LEONE_A@CAMERA.IT; MARTINI_F@CAMERA.IT; MILANATO_L@CAMERA.IT; ORSINI_A@CAMERA.IT; PERETTI_E@CAMERA.IT; RODEGHIERO_F@CAMERA.IT; RUZZANTE_P@CAMERA.IT; SAIA_M@CAMERA.IT; SGARBI_V@CAMERA.IT; STEFANI_S@CAMERA.IT; TRUPIA_O@CAMERA.IT; URSO_A@CAMERA.IT; VALPIANA_T@CAMERA.IT; VASCON_L@CAMERA.IT; ZANETTIN_P@CAMERA.IT; ZORZATO_M@CAMERA.IT
Oggetto:
Appello contro i mercanti di morte, perchè vinca la vita!
Onorevoli
Presidente della Repubblica, Presidente dei Consiglio, Presidenti delle Camere e
Parlamentari tutti,
Il 29 maggio il Parlamento italiano deciderà in merito
alla modifica della LEGGE 185/90. Io vi chiedo, anzi vi prego di ascoltare
l'appello della Società Civile e della migliaia di persone che vi hanno scritto
per chiedervi di lasciare inalterata questa legge che, se modificata, andrebbe
solamente a favorire i mercanti di morte. Quel giorno saremo presenti in Piazza
Montecitorio a chiedervi questo, perchè VINCA LA VITA!
Cordiali saluti,
mettere la propria firma
MassMedi@
ASSOLUTAMENTE DA
LEGGERE!
Il
Vincere
Romanzo di Ettore
Masina
Ed. San Paolo - 12 euro - pag 191
La Cassina di Pomm, la "Cascina delle mele", è il microcosmo
di miseri alloggi oltre l'estrema periferia di Milano, dove città e campagna si
confondono. Qui, alla fine degli anni Trenta, un nucleo di famiglie a
maggioranza operaia conduce una vita aspra ma dignitosa, scandita dai ritmi del
lavoro, del riposo, degli affetti e della reciproca solidarietà. Poi la tempesta
del secondo conflitto mondiale lambisce anche la Cascina, turbandone la quiete:
qualche uomo viene richiamato alle armi, parte e non farà ritorno; apocalittici
bombardamenti dilaniano la vicina città; serpeggiano freddo, fame angoscia,
lutto, disperazione. Dopo lo strappo dell'8 settembre 1943 l'infiammarsi di
opposte pressioni politiche lacera la popolazione milanese, seminando sospetto,
terrore, morte. Nasce la Resistenza. Non c'è più soltanto un fronte militare;
partigiani, tedeschi, repubblichini combattono anche nelle strade. Dilagano i
rastrellamenti, le fucilazioni, le rappresaglie. Imperversa la caccia agli
ebrei. In mezzo a queste sanguinose convulsioni, che inesorabilmente si
ripercuotono sulla comunità della Cascina, prende corpo la vicenda di Umberto
Radaelli, detto "il Vincere", orfano di guerra: un ragazzo che, divorato da una
filiale ammirazione per il Duce, si arruola nella Squadra «Ettore Muti», la
prima forza armata della Repubblica di Salò. Il Vincere diventa così,
sempre più, il dramma di Umberto, la storia della sua discesa agl'inferi,
scandagliata con vertiginosa profondità psicologica. Al tempo stesso, questo
palpitante romanzo, ricco di fermenti morali e civili, mantiene ovunque un
respiro corale. Ad alimentarlo concorrono numerosi personaggi, alcuni
memorabili: uomini e donne, giovani e anziani, che spesso non rinunciano
-nemmeno nelle ore più tenebrose prima della Liberazione - a combattere il male
con il bene, l'ingiustizia con l'abnegazione, l'odio con l'amore.
RICHIEDILO
Diario
PM 2002/2003
a cura della Redazione PM - Missionari
Comboniani
Dalla Terra – come
una madre – riceviamo ogni giorno cure, alimenti, calore, vestiti, aria,
ossigeno, vento, acqua… Ma se è vero che la Terra è un po’ nostra madre, allora merita anche il nostro
rispetto. Se la trattiamo male mettiamo in pericolo la nostra stessa
vita. Vuoi sapere
come rispettarla? Il Diario
PM 2002/2003, tutto dedicato alla salvaguardia della natura e della vita sul
nostro pianeta… insomma, all’ecologia. Richiedi
una o più copie del Diario PM a: Redazione
PM - Missionari Comboniani, Vicolo
Pozzo, 1 - 37129 Verona. N.B. Una
copia singola del Diario PM costa € 7,50 . Per i
versamenti utilizza il c.c.p. 202374, specificando la causale. Con soli €
19,11 invece potrai fare o rinnovare
l’abbonamento al PM per un anno
intero; ricevere il diario PM 2002/2003; appoggiare un progetto in favore delle comunità indigene
dell’Amazzonia ecuadoriana. Tel.
045/8003534 - fax 045/8031455; e-mail: pm@comboniani.org .
CONTENUTI: A piè pagina trovi proverbi,
notizie, azioni eco-intelligenti,
consigli, date, curiosità sulla
natura e …15 schede
tematiche.
RICHIEDI UNA COPIA
SAGGIO
Guerre&Pace
Una copia € 3,70; abbonamento 10 numeri € 32,00 - ccp
n.24648206 intestato a: Guerre&Pace, Milano. Per avere una copia saggio:
guerrepace@mclink.it/color>/paraindent>
Nell’ultimo numero
troverete:Presentazione; Sandro Mezzadra
Diritto di fuga; Salvatore Palidda Vecchie e nuove
migrazioni; Ilaria Possenti Quali culture senza diritti?
GLI IMMIGRATI SI ORGANIZZANO
- Annamaria
Rivera Eterofobia e soggettività migranti; Immigrazione e organizzazione
; Sergio Bontempelli Costruire percorsi di cittadinanza; Alban Tuna
L'esperienza di Brescia; Donatella Francesconi Una
città di vecchia immigrazione; Pablo Salazar, Abi Ahmed Laila Pape Mbaye
Diaw Organizzarsi per i diritti; Mercedes Lourdes Frías Contesto
sociale e istituzioni; Fulvio Vassallo Paleologo L'associazionismo in
Sicilia; Piero Colacicchi Le organizzazioni rom; Salvatore Palidda
Verso una dimensione europea; Dino Frisullo Modelli alieni e alibi
nostrani; Ibrahime
Niane Per
far crescere il movimento
LA COSTRUZIONE
SOCIALE DELLO STRANIERO -
Giuseppe Faso Le risposte prima delle domande; Informazione e
immigrazione; La carta di Empoli; Dario Melossi Il processo di
"criminalizzazione"; Marcello Maneri L'immagine dello straniero sui
media; Adel Jabbar I musulmani: la complessità negata
MIGRANTI.
SOS DIRITTI! INSERTO
SPECIALE SULL'IMMIGRAZIONE realizzato da "G&P", Porto Franco, Anci
Toscana
PALESTINA/ISRAELE
In poche pagine, una sintesi chiara che ripercorre la
storia del conflitto tra israeliani e palestinesi, integrata da alcuni
approfondimenti su questioni cruciali. Uno strumento anche per l'attività
didattica e per gli studenti. "Guere&Pace"
dossier - 72 pagine formato A5, Euro 2,00 (più
1,50 Euro per sped. post., anche di più copie). Versamento sul ccp n. 24648206
int. a Guerre e Pace - Milano. Richiedere a 02 89422081, e-mail:
guerrepace@mclink.it. /paraindent>
Carta,
penna & salvadanaio
BOICOTTAGGIO DEI PRODOTTI ISRAELIANI
Continua il boicottaggio dichiarato contro le esportazioni
israeliane per costringere Israele a trattare coi palestinesi. Ecco un elenco di
prodotti da boicottare, cortesemente fornito da Valerio Magnani. AGRUMI
JAFFA (i pompelmi sono uno dei prodotti israeliani più diffusi in
Italia). Tra i prodotti provenienti dagli insediamenti israeliani vi
segnaliamo: AHAVA - Dead Sea
Laboratories (prodotti cosmetici e dermatologici) Distributore italiano:
P.M. Chemicals S.R.L./Milano I prodotti AHAVA sono talvolta venduti nelle
erboristerie e nelle farmacie.
Barkan Wine Cellars Ltd. (vini venduti con l'etichetta Reserved, Barkan e
Village) I Pretzels della Beigel
& Beigel bakery (le ciambelline salate, biscotti saporiti e crackers) Golan Heights Winery (vini venduti
con l'etichetta Yarden, Gamla e Golan) GAJA DISTRIBUZIONE, Via Torino 36/B -
12050 Barbaresco (CN) HALVA
(Dolci di sesamo in barra da 100 grammi) Kosher Produced by Achva http://www.halva.co.il/ Jordan Plains dates (le principali varietà di datteri
che crescono nella Valle del Giordano degli insediamenti israeliani sono Medjoul
e Deglet Nour). Esportato da Israele da Agrexco. Solitamente si trova nei negozi
di frutta o sulle bancarelle di frutta e verdura dei mercati. Esportato da
Israele da Hadiklaim Date Growers' Cooperative Ltd. (commercializzato da Almog
Trades Ltd.) http://www.hadiklaim.com Soda-Club Ltd. (sistemi per carbonare e sciroppi per la
preparazione di soda e soft drinks) http://www.sodaclubenterprises.com/content/english/about1.html
Inoltre è in atto una campagna internazionale di boicottaggio contro la Caterpillar Company, azienda USA con
sede a Peoria, Illinois. Le azioni contro la CATERPILLAR vogliono condannare
l'uso illegale dei bulldozers forniti a basso costo allo Stato d'Israele per la
devastazione dei Territori Palestinesi. Ricordiamo che CATERPILLAR in Italia
commercializza oltre ai suoi bulldozers, con il suo logo CAT anche scarpe ed
abbigliamento. (Rete Lilliput Verona)
Berluscao
meravigliao
Questo è un breve elenco, certamente incompleto, di tante nostre
piccole azioni quotidiane con le quali, anche inconsapevolmente, versiamo soldi
in cassa di Silvio Berlusconi: 1. Noleggiando una videocassetta da Blockbuster,
di sua proprietà; 2. Guardando i canali Mediaset alla TV: Publitalia,
concessionaria di pubblicità, fattura centinaia di miliardi l'anno; 3.
Telefonando con Blu, di cui detiene una quota; 4. Facendo la spesa da Panorama,
alla Standa,alla Rinascente, di sua proprietà; 5. Comprando qualunque
prodotto di cui viene fatta la pubblicità sui canali Mediaset; (vedi punto
2) 6. Comprando una pubblicazione di Mondadori, Elemond, Einaudi,
Sperling&Kupfer, Grijalbo, Le Monnier, (ebbene si, anche quella), Pianeta
scuola, Edizioni Frassinelli, Electa Napoli, Riccardo Ricciardi editore,
editrice Poseidona, tutte di sua proprietà; Sarà un caso che, con un decreto dei
primi di settembre, il Berlusca ha limitato gli sconti sui libri nuovi? Giusto
in tempo per l'inizio delle scuole... 7. Andando al cinema a vedere film
distribuiti da Medusa e Cinema 5, di sua proprietà; 8. Navigando in internet con
Jumpy, di sua proprietà; 9. Avendo un conto alla banca Mediolanum, di sua
proprietà; 10. Comprando i seguenti giornali e periodici: Corriere della Sera,
Gazzetta dello Sport, Il Foglio di Giuliano Ferrara, Panorama, Cucina Moderna,
Donna moderna, Donna in forma, EBT, Education, interni, Sale&pepe,
Superclassifica, Starbene, Focus, Marieclaire, Men's health, Grazia, Sorrisi e
canzoni TV, Chi, Ciack, Cosmopolitan, Autooggi, Casa viva, C ose di casa,
Confidenze, PCPROFESSIONALE, Panorama travel, Tutto, Week.it, Zerouno e chissa
quali altri; 11. Andando allo stadio a vedere le partite di calcio del
Milan S.p.a (sulla quale pende un processo per fondi neri che sarà presto
cancellato grazie alla prossima "legge finanziaria" che abbrevia i termini di
prescrizione per il reato di falso in bilancio).; 12. Facendo la spesa
all'Esselunga. Questa va spiegata: Esselunga è di proprietà della famiglia mi
lanese Capriotti, da sempre molto vicina al cavaliere e principale finanziatrice
della sua recente campagna elettorale con una cifra che da sola è vicina a
quanto speso dall'Ulivo in tutta Italia. Si puo quindi dire che la campagna
elettorale di Silvio l'abbiamo già pagata andando a fare la spesa. Ma non basta:
come contropartita a Capriotti il Berlusca ha inserito nel recente documento di
programmazione economica un articolo che stanga le cooperative in generale ed in
particolare la COOP, in quanto la stessa gli fa, specialmente in Toscana, una
forte concorrenza. Questo si tradurrà inevitabilmente, a lungo termine in: 1) un
aumento dei prezzi della COOP, 2) nella necessità di tutto il mondo della
cooperazione di adeguarsi ai criteri delle imprese private, 3) in maggiori
entrate fiscali per il governo del menzionato Berlusconi. Come dire, una mano
lava l'altra, anche perchè lo stesso Berlusconi possiede magazzini per la grande
distribuzione e la concorrenza non gli fa certo piacere. 13. Facendo pensioni
integrative ed investimenti vita con Mediolanum S.p.a. e Mediolanum Vita S.p.a.,
di sua proprietà. Fra l'altro questa voce è destinata ad aumentare, man mano che
la sanità sarà sempre più (da lui) privatizzata e gestita con criteri aziendali.
14. Investendo in borsa in titoli di societ à di sua proprietà. Occorre a questo
proposito precisare che, in questo caso, la fregatura è doppia: infatti, sempre
grazie alla prossima legge finanziaria, il reato di falso in bilancio sarà
perseguibile solo su querela. Ebbene, dimostrare che un singolo socio ha subito
un danno è impossibile. Nelle aziende familiari l'azionista non subisce danni
per definizione. Nelle società quotate in borsa, invece, salvo che
l'amministratore fugga con la cassa, il danno ai soci esiste ma è
indimostrabile, spesso gli stessi interessati non se ne accorgono. Come faranno
mai ad accorgersi dei trucchi degli amministratori per sporgere querela? In
questo modo i giudici non potranno più intervenire. Prendiamo ad esempio i fondi
neri (tanto per dire..) per pagare tangenti (sempre per dire...): il grande a
zionista sarà felicissimo di lucrare i dividendi illecitamente ottenuti, perchè
mai dovrebbe denunciare? Quindi, mentre lui ingrassa, gli altri azionisti, il
fisco, le banche, gli investitori ci rimettono. Chiaro il giochino? Comprate le
azioni del Berlusca... 15. Semplicemente esistendo, in quanto con una parte
delle tasse gli paghiamo: a) lo stipendio, (e che stipendio), da presidente del
consiglio, b) il finanziamento pubblico a Forza Italia; c) la costruzione dello
s cudo spaziale, (a cui Berlusconi, e quindi l'Italia intera, ha aderito in
luglio, anche se nessuno lo ha detto) visto che Silvio è proprietario anche di
aziende di elettronica industriale, - vedi la famigerata rivista elettorale al
capitolo "Costruire un impero" (sic) -, e non mi meraviglierei che una parte
degli apparati fossero casualmente costruiti da tali aziende. Si tratta, fra
l'altro, di cifre inimmaginabili. Queste voci sono inevitabili, anche volendo
esercitare una volontà contraria. Inevitabile à anche pagare lo stipendio ai
suoi diretti dipendenti quali La Loggia, Pisanu, Bonaiuti, Frattini, Vito
(arisic!), Giovanardi, Tremonti, etc ed a 146 parlamentari leghisti che, alla
faccia di Roma ladrona, si beccano i quattrini pur lavorando per un altro stato.
In futuro glieli daremo inoltre: 1. Nella costruzione di opere pubbliche
realizzate da Edilnord, di sua proprietà, magari progettate dalla società
dell'attuale ministro delle infrastrutture Lunardi, a cui si deve per esempio il
progetto Treno Alta Velocità attualmente in fase di realizzazione. Forse non a
caso lo stesso Lunardi ha recentemente proposto il limite in autostrada a 160
Kmh: magari qualcuna andrà adeguata...; Forse sempre non a caso lo scorso 8
settembre, con apposito decreto, Berlusconi ha ABOLITO l'Agenzia Nazionale di
Protezione Civile, rimuovendo il commissario Barberi , al fine di accentrare le
competenze direttamente alla Presidenza del Consiglio. Magari anche le opere di
protezione civile (cosiddette) sono un bocconcino interessante per il Nostro? Mi
pare probabile inoltre che il nome Edilnord sarà spesso "invisibile" grazie al
gioco degli appalti, sub-appalti e sub-sub-appalti. 2. Quando anche la scuola
sarà in buona parte privatizzata e lui, dopo aver modificato ad hoc le leggi
italiane, avrà fondato le sue, superiori ed università: fra i suoi "progetti
pronti" -ma quanti ne ha?- c'e anche quello della sua università per i futuri
dipendenti di Mediaset. 3. Quando telefoneremo da casa con Telecom, della quale
ha recentemente iniziato la scalata mediante il suo omino t elecomandato
Tronchetti-Provera. Concludo dicendo che è impresa ardua chiarire tutti gli
interessi di Silvio Berlusconi, a causa delle incredibili ramificazioni
societarie del suo "impero", (provate solo a visitare il sito della Mondadori) ,
delle società con sede all'estero, (di cui non paga le tasse in Italia..), di
quelle intestate ad amici, ad amici di amici etc, oltre agli interessi non
direttamente comprensibili. Quindi sono bene accetti i contributi di chi riesce
a reperire informazioni o a trovare errori in quanto scritto sopra.
PAROLE IN
LIBERTA'
di
Vincenzo Andraous ( vincenzo.andraous@cdg.it - Tel.
0382 3814417)
Vincenzo
Andraous è nato a Catania il 28-10-1954, una figlia Yelenia che definisce la sua
rivincita più grande, detenuto nel carcere di Pavia, ristretto da ventinove anni
e condannato all’ergastolo “FINE PENA MAI”. Da otto anni usufruisce di permessi
premio e lavoro esterno in art.21, da due anni e mezzo è in regime di semilibertà svolgendo attività di
tutor-educatore presso la Comunità “Casa del Giovane “di Pavia. Per dieci anni è
stato uno degli animatori del Collettivo Verde del carcere di Voghera, impegnato
in attività sociali e culturali con le televisioni pubbliche e private, con
Enti, Scuole, Parrocchie, Università, Associazioni e Movimenti culturali di
tutta la penisola, Circa venti le
collaborazioni a tesi di laurea in psicologia e sociologia; E’titolare di alcune
rubriche mensili su riviste e giornali, laici e cattolici; altresì su alcuni
periodici on line di informazione e letteratura laica, e su periodici cattolici
di vescovadi italiani; ha
conseguito circa 80 premi letterari; ha pubblicato sette libri di poesia, di
saggistica sul carcere e la devianza, nonché la propria autobiografia; “Non mi
inganno” edito da Ibiskos di Empoli; “Per una Principessa in jeans” edito da Ibiskos di Empoli;
“Samarcanda” edito da Cultura 2000 di Siracusa; “Avrei voluto sedurre la luna“
edito da Vicolo del Pavone di Piacenza; “Carcere è società” edito da Vicolo del
Pavone di Piacenza; “Autobiografia di un assassino-dal buio alla rinascita”
edito da Liberal di Firenze; “Oltre il carcere” edito dal Centro Stampa della
“Casa del Giovane” di Pavia.
Giustizia e Perdono
Il Papa
nel messaggio per la Giornata Mondiale della Pace ci ha detto: “Non c’è Pace
senza Giustizia, non c’è Giustizia senza Perdono”.
Leggendo quelle righe, pesanti come la storia che ci portiamo addosso, nasce la
spinta a ripensare ciò che siamo stati, ciò che siamo e ciò che vorremo
finalmente essere. Il Papa
ha parlato alle genti, agli Stati, affinché le guerre abbiano a scomparire, e
alle persone sia dato tempo e possibilità di vivere e confrontarsi, senza per
questo dover scavare a forza la propria fossa. In
quelle note c’è il non senso di governi e politiche fondate sul rancore,
sull’odio, sulla vendetta, su quei sentimenti che non consentono giustizie
sociali né pace per alcuno, perché è vero: la violenza regna dove l’ingiustizia
ingrassa. Il Papa
ha parlato per coloro che hanno voltato le spalle alla propria umanità, per chi
ha dipinto la propria assenza-sconfitta nelle ferite inferte. Ha
parlato anche per chi pensa che al male si risponde con altro male,
nell’illusoria convinzione di risolvere i drammi individuali e le tragedie
collettive. Non è
facile capire questo mondo continuamente in rotta di collisione, non è facile
conoscere fino in fondo la sofferenza dell’anima, non è facile ascoltare le
parole del Papa se non con il cuore aperto.
Giustizia e Perdono.
Personalmente, ho molto di cui non
essere fiero, sono sicuro di dovere assai a chi mi è vicino, come a chi in
assenza eterna è divenuto una presenza costante. Senza
queste consapevolezze, ho creduto di sopravvivere a me stesso, in un carcere, in una cella scambiata
per un tempio, dove gli occhi non vedevano, le orecchie non sentivano né
ascoltavano, mentre il corpo restava inerte. Nelle
stagioni chiuse è scomparsa la ragione, tramortita la fede, persino l’ultima
volontà di un perdono.
Il Papa ha detto: “Non c’è Giustizia senza Perdono”. Per
quanto mi riguarda, conosco il sentire comune del “chi sbaglia paga”, è in
questa affermazione, più dura di ogni sentenza, che si spiega la difficoltà a
coniugare una giusta e doverosa esigenza di giustizia da parte della vittima di
un reato, a una possibilità concreta di riscatto e riparazione in chi ha offeso
l’altro. Spesso
mi sono chiesto se è possibile
perdonare. Se è consentito all’uomo elevare la propria umanità. La risposta è
stata sì. Ho ricordato alcuni uomini che con la morte nel cuore, accanto ai
corpi senza vita dei loro cari sono stati capaci di alzare gli occhi al cielo,
sussurrando lacrime di perdono per l’altro che ha causato tanto
dolore. E’
davvero difficile affrontare una lettura evangelica del sentimento del perdono,
per chi ha sbagliato, come per chi ha ricevuto l’offesa, infatti la risposta
attuale ad ogni perdita sta nel solo carcere, nella sola pena inflitta, e sono
passaggi che appartengono al potere giudiziario, legislativo, esecutivo, mentre
forse occorrerebbe ritornare a quel riferimento che più conosciamo, a quel
riferimento che si chiama persona. Alla
luce dei miei inciampi, della mia irresponsabilità di ieri, mi accorgo che la
richiesta intima del perdono è atto che riguarda la persona. Nessuno si salva,
se non sa perdonarsi, se non trova nell’altro gesti e parole
d’amore. Pagare
il proprio debito alla società non può significare la creazione di una nuova
dimensione di violenza, in una pena distruttiva e immutabile. Un
contesto disumanizzato e disumanizzante, come quello del carcere, toglie
all’uomo la speranza, non solo privandolo della libertà, ma estraniandolo dalla
propria dignità. Privare
la persona della possibilità di rendersi conto dei propri errori, significa non
consentirle di fare i conti con il peso delle proprie colpe, con le lacerazioni
che hanno prodotto la rottura del vivere civile. Quanto
è difficile chiedere perdono in queste condizioni? E quanto essere perdonati?
Ciascuno vive il suo presente in funzione delle scelte fatte nel passato, non
per un sottile gioco delle maschere, ma perché le azioni del cuore se non
condivise non consentono di essere scelte. Allora
ricostruirsi sottende capacità e forza per riparare al male fatto, richiama
l’altro-gli altri ad accorciare le distanze, affinché conoscere comporti la
scelta più giusta, ove l’uomo della condanna, l’uomo del reato, non è l’uomo
della pena, l’uomo che chiede perdono non con le parole, non con i megafoni, nè
con la pietistica abbinata alle più alte celebrazioni religiose, bensì nei
silenzi che divengono assordanti, nei gesti ripetuti, nei comportamenti
quotidiani.
Rimangono le responsabilità e gli abissi dell’anima, nulla è cancellato, niente
è dimenticato, ma sentire dentro il bisogno di perdonarsi, di avere pietà di se
stessi, indica la via maestra per l’altro bisogno: essere perdonati per ciò che
si è nel presente, nella consapevolezza degli errori disegnati a ogni passo in
avanti, condividendo quel bene comune che è intorno a noi.
Perdonarsi e chiedere perdono è voce che parla al cuore con note forti, per
tentare di tramutare l’ansia e il dolore delle vittime in una riconciliazione
che sia cambiamento fruibile per la collettività tutta. Penso
che una vendetta che ripara teatralmente non produca nulla di positivo, e
neppure un carcere che mantenga inalterata la follia lucida di chi ha commesso
un reato. La
richiesta di perdono che cammina lentamente ma fortemente oltre il muro di un
carcere, è una preghiera che non ha necessità di parole, ma di atti vissuti
giorno dopo giorno, per andare incontro all’altro, e a se stessi
rinnovati.
L’umanità, quando è ferita, richiede maggiore severità nelle pene da espiare,
mentre la persona detenuta sconta la propria pena convincendosi di aver
pareggiato il conto, di aver pagato quanto dovuto. Invece, riconoscere il
bisogno di perdonarsi e perdonare, sottolinea l’urgenza di un percorso umano (
non solo cristiano ) nella condivisione e reciprocità, nell’accettazione di una
possibile trasformazione e di un fattivo cambiamento di mentalità. La
difficoltà di una lettura evangelica in un carcere è tutta nella contraddizione
che scaturisce dalla persistente stigmatizzazione e disattenzione, che
circondano l’uomo in colpa e chi il male l’ha subito. In
questa condizione, quel sentimento di gratuità-amore-perdono, che può essere
solo donato e perciò privo di parentele con qualsiasi aspettativa speculativa,
cozza con l’indurimento prodotto da una stasi subculturale, che pone le persone
davanti al rischio di una infantilizzazione neanche troppo velata. Il Papa
ha parlato di Perdono e di Giustizia, ciò può e deve essere, se ognuno di noi diviene un
entronauta, un viaggiatore contempl-attivo, persino in un carcere, in una pena
finalmente accettata e vivibile. A ben
pensarci, perdonare è un dono che ha origini divine, per questo non viene colto
dalla nostra memoria corta: c’è un carico di domande legittime e di risposte
distanti, tant’è che chiedere perdono, a volte, non è più facile che concederlo,
e ancor più appare incomprensibile quel comando di amore “settanta volte
sette”. E’ così
distante quel verbo nella nostra umanità lacerata……..Eppure non può esistere umana vita senza la
speranza di una vita migliore, e la speranza è, sì, scienza del non ancora, ma
essa avverrà con l’impegno di tutti: colpevoli e innocenti.
Ecco cosa il Papa ha detto a me. (Natale 2001)
POICHE'
TENTAR NON NUOCE
Non aspettar che ci sia
sereno
o cada una tiepida
pioggia
o l'orchestra dei
fiori
incominci a
suonare
o i già muti
pesci
tacciano ancor di
più.
Fa che ti basti che cominci il
giorno
e che sia fatto
chiaro
come pagina
bianca
volta dopo
la nera.
Allora tieni la
faccia
più alta che si
può
e tenta
poiché tentar non
nuoce.
(Poesia di Roberto Piumini segnalata da Federica)
SITI AMICI
13) Il sito
dell'Associazione no profit
«Progetti Alternativi per L'energia e l'ambiente» http://www.paea.it/