il GRILLO parlante
per un'informazione equa e solidale nell'Est veronese
 
supplemento a "la Voce Civica", Aut.Trib.VR n.1215 del 27 maggio 1996 - Direttore Responsabile: Amedeo Tosi

Non rifiutate qualcosa a chi vi ha rifiutato qualcosa (proverbio Lulua - R.D.Congo)   

 
«Il  governo nazionale nell'arco di quattro anni spazzerà la miseria dei contadini. Nell'arco di quattro anni eliminerà la disoccupazione. A questo colossale compito di risanamento della nostra economia, il governo nazionale unirà l'attuazione di un piano di risanamento dello Stato, delle regioni, dei comuni. In tal modo l'assetto federativo dello stato diverrà vigorosa e solida realtà. I partiti marxisti e fiancheggiatori del marxismo hanno avuto 14 anni a disposizione per dimostrare la propria capacità. Il risultato è un campo di rovine. Concedete a noi quattro anni e poi giudicherete».
(Dal contratto di Hitler col popolo tedesco, 1933)


 
FORUM DELLE COMUNITA' IN DIALOGO di SAN BONIFACIO
ANOLF-CISL (Associazione Nazionale Oltre le Frontiere) Verona
 
organizzano
 
Popoli... in festa
 
26 - 27 maggio 2001
Centro parrocchiale di Prova (San Bonifacio)
 
PROGRAMMA
 
SABATO 26 MAGGIO
 
ore 10.00
Il Progetto A.L.I.C.E. (Autonomia: un Laboratorio per l'Innovazione dei Contesti Educativi) presenta: "Insieme Coloriamo il mondo". L'offerta formativa nei servizi per l'infanzia del territorio di San Bonifacio
 
ore 15.00
Incontro di calcio: Marocco - Resto del Mondo (Acers)
 
ore 19.00
Il Teatro Laboratorio di Brescia presenta "Heina e il Ghul" (racconto dalla tradizione araba)
 
ore 20,30
Cena marocchina a base di couscous e the alla menta
 
ore 21.15
Serata di ballo con i ritmi dell'America Latina (salsa, merengue e tango argentino) con DJ Walter Garcia Jave
 
 
DOMENICA 27 MAGGIO
 
ore 15.00
Incontro - dibattito sul tema "Migrazioni di ieri e di oggi" testimonianze dal mondo
 
ore 17.00
Intermezzo musicale con ritmi e canti indiani proposti da Clarence Gomes e Deepa
 
ore 17.30
"Religioni in Dialogo", momento ecumenico animato da varie confessioni religiose
 
ore 20.00
Cena con piatti dell'Africa occidentale (Senagal, Ghana, Costa d'Avorio)
 
ore 21.00
Serata musicale con gruppi: italiano "Beppe & Morena" e marocchino "Orchestra Chau".
 
Durante la manifestazione saranno presenti alcune mostre fotografiche, stand del commercio equo e servizio bar con degustazione di dolci arabi e indiani. Ingresso gratuito.
 

 
Appuntamenti da non perdere
 
 
 
 
23 maggio 2001 - San Bonifacio (VR) - Il mondo indiano

La Direzione Didattica 1°circolo - via Fiume San Bonifacio, il C.T.P. (Centro Territoriale Permanente per l’istruzione e la formazione in età adulta) e la F.I.D.A.P.A. (Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari – sezione di San Bonifacio) organizzano «CULTURE  DAL  MONDO» percorso di conoscenza di culture “altre”. Il 23 maggio 2001, ore 20,15 presso la Sala CPL Servizi di via Chiavichetta 3/b (retro scuole elementari via Roma) l'indologa Elisabetta Stinà parlerà sul tema: «Il mondo indiano». 

24 maggio 2001 - San Zeno di Colognola ai Colli (VR) - Acqua, risorsa non infinita
 
Il Gruppo Consumo Critico Val d'Illasi  e «Bilanci di Giustizia» organizzano giovedì 24 maggio alle ore 21 presso la sala parrocchiale di San Zeno di Colognola ai Colli l'incontro: «l’Acqua nel mondo - risorsa non infinita»- Testimonianze d’Acqua. Relatori: Diego Marani (giornalista di “Nigrizia”); Giuseppe Magri (Volontario L.V.A. - incaricato per Etiopia e Albania).
 
 
25 maggio 2001 - Verona - Caffè Letterario
 
La Libreria «Rinascita» di Verona (Corso Porta Borsari, 32 - Tel. 045 594611) invita alla presentazione del libro di Duccio Demetrio «Di che giardino sei? conoscersi attraverso un simbolo» (Maltemi ed.). Introduce Luigi Scapini, pittore e docente di Storia dell'arte. Inizio ore 18,30.
 
 
25 maggio 2001 - Verona - Ecumenismo
 
La Commissione diocesana per l'ecumenismo e il dialogo, la Chiesa Valdese, le Chiese Ortodosse Russa e Rumena  e la S.A.E. organizzano un incontro su «La Carta Ecumenica», presso la Sala convegni Cariverona, via Garibaldi 2 (Verona). Inizio ore 21.
 
 
26 maggio 2001 - Verona - Incontro meditativo
 
E' in programma un incontro meditativo e festoso con G. M. Bregantini, vescovo di Locri e presidente della Commissione episcopale problemi sociali, lavoro, giustizia e pace. Luogo: parrocchia di S.Nicolò, in Verona, ore 21. Tema della serata: «Un Vescovo tra gli ulivi - Le Comunità cristiane del Nord e del Sud d'Italia».
 
26 maggio 2001 - Trezzolano (VR) - Perù da scoprire
 
PERU’ DA SCOPRIRE (Storia, Cultura e Attualità) - Incontro di approfondimento e conoscenza. SABATO 26 MAGGIO 2001 ore 14.00 - Parrocchia di Trezzolano (VR) Tel: 045/988005 PROGRAMMA: 14.00: siamo in un bel posto,iniziamo ad arrivare, a conoscerci…
15.00-17.00: Presentazione dei temi: 1) il Perù storico e culturale, con Pablo Sartori, giornalista di Nigrizia che ha vissuto e lavorato in Perù per molti anni; 2) la situazione attuale e le risposte organizzate dalla popolazione, con Gianni Vaccaro. 3) Solidarietà possibili dopo un viaggio, con Daniela e Clorinda. Proseguiamo con lo scambio libero tra i partecipanti Festa. Cena aperta a tutti. Ci saranno  proiezioni di video, esposizioni di foto del Perù ed esposizioni. (fonte: Gruppo Solidarietà Perù - Planet Team Viaggi (Viaggi del Turismo Responsabile - Lungadige  Porta Vittoria, 21 - 37129 VERONA - tel: 045/8005167 - e.mail: info@planetviaggi.it - www.planetviaggi.it) 
 
 
27 maggio 2001 - Verona - Con Riccardo Petrella
 
Domenica 27 maggio alle ore 16.30 presso libreria Zanotto (Basilica di S. Zeno Maggiore - Verona) il prof. Riccardo Petrella dell' Università Cattolica di Lovanio (Belgio) parlerà di "Globalizzazione: un mondo di mercanti o una società solidale? I processi di mondializzazione e le reti delle alternative". L'incontro è promosso  dal Gruppo per il Pluralismo e il Dialogo.
 
Riccardo Petrella, politologo ed economista, insegna all'Università Cattolica di Lovanio (Belgio). Consulente della Commissione europea per le questioni sociali e la tecnologia. Presidente dell'Università europea per l'ambiente. Fondatore e segretario del Comitato internazionale per un contratto mondiale dell'acqua. Autore di diversi libri tra cui "I limiti della competitività" e il "Manifesto dell'acqua" (in uscita in Italia presso le Edizioni Gruppo Abele.
 
L'incontro vuole stimolarci a ragionare sui seguenti interrogativi: è un destino senza alternative che siano solo l'economia e, in particolare, i princìpi della competitività e dell'imperativo tecnologico, a governare il pianeta e i processi di globalizzazione in atto? Oppure è possibile riconciliare l'efficienza economica con la giustizia sociale, la sostenibilità ambientale, la diversità culturale, la democrazia politica sulla base del principio di un bene comune?
 

30 maggio 2001 - San Bonifacio (VR) - Il mondo cinese

La Direzione Didattica 1°circolo - via Fiume San Bonifacio, il C.T.P. (Centro Territoriale Permanente per l’istruzione e la formazione in età adulta) e la F.I.D.A.P.A. (Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari – sezione di San Bonifacio) organizzano «CULTURE  DAL  MONDO» percorso di conoscenza di culture “altre”. Il 30 maggio 2001, ore 20,15 presso la Sala CPL Servizi di via Chiavichetta 3/b (retro scuole elementari via Roma) la sinologa Marina Bonomi parlerà sul tema: «Il mondo cinese».

31 maggio 2001 - Verona - Galassia Korogocho

La Coop. La Rondine - Bottega del mondo di Verona organizza un incontro dal titolo: "Galassia Korogocho - gioie e dolori del commercio equo in Kenya" che si terrà alle ore 21 presso la sala del Centro socio-culturale Mazzini (via Biancolini 39/a - Borgo Venezia). Saranno presenti: Luca Palagi (Divisione Progetti CTM-Altromercato); Tito Arunga (Produttore del progetto Ziwa - Kenya).

1giugno 2001 - Verona - Convegno internazionale
 
Convegno internazionale “ I nuovi schiavi. La merce umana nel mercato globale.”
Programma di massima
Venerdì 1 giugno 2001 - Ore 9.00 – 17.00 - Centro Toniolo, Via Dogana 2 - Verona: Saluti di Michela Sironi Mariotti ( Sindaco di Verona ); Introduzione di Enzo Melegari (Presidente del Mlal); Moderatore: Gabriele Colleoni (giornalista dell’Arena). Mattino : David Ould (direttore di Anti-Slavery International, Inghilterra) “Nuove forme di schiavitù e portata internazionale nel mondo contemporaneo”; Cheik Kamara (Gruppo di lavoro dell’ONU contro la schiavitù, Mauritania) “Gruppo di lavoro Onu contro la schiavitù: analisi e prospettive per il futuro”; “Panoramica generale del fenomeno e situazione dei migranti"; Swami Agnivesh (Gruppo di lavoro dell’ONU contro la schiavitù, India) “Gruppo di lavoro Onu contro la schiavitù: analisi e prospettive per il futuro”; “Panoramica generale del fenomeno e la situazione dei minori in India”. Pomeriggio : Alberto Bradanini ( direttore dell’UNICRI, Italia) “ Legislazione e azioni di contrasto del fenomeno: quali passi fino ad oggi.” Andrea Nicastro ( giornalista, Italia) “Mass media e nuove forme di schiavitù”. Testimonianze e interventi dal pubblico.
 
 
1 giugno 2001 - Verona - Veglia ecumenica
 
La Commissione diocesana per l'ecumenismo e il dialogo, la Chiesa Valdese, la Chiesa Evangelica, le Chiese Ortodosse Russa e Rumena  e la S.A.E. organizzano una veglia di preghiera ecumenica in occasione della Pentecoste. L'appuntamento religioso si terrà alle ore 21 presso la Cattedrale di Verona. Sarà presente il Vescovo della diocesi scaligera, Mons. Flavio Carraro.
 

6 giugno 2001 - San Bonifacio (VR) - Il mondo anglosassone

La Direzione Didattica 1°circolo - via Fiume San Bonifacio, il C.T.P. (Centro Territoriale Permanente per l’istruzione e la formazione in età adulta) e la F.I.D.A.P.A. (Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari – sezione di San Bonifacio) organizzano «CULTURE  DAL  MONDO» percorso di conoscenza di culture “altre”. Il 6 giugno 2001, ore 20,15 presso la Sala CPL Servizi di via Chiavichetta 3/b (retro scuole elementari via Roma) l'insegnante di lingua e letteratura anglosassone, Turlog Galager, parlerà sul tema: «Il mondo anglosassone».

9 giugno 2001 - Verona - Giornata mondiale dell'orgoglio

MANIFESTAZIONE NAZIONALE IN OCCASIONE DELLA GIORNATA MONDIALE DELL'ORGOGLIO DEI GAY, DELLE LESBICHE, DEI/DELLE BISESSUALI, DEI/DELLE TRANSGENDER PER L'AFFERMAZIONE DELLA PIENA CITTADINANZA DELLE PERSONE A PRESCINDERE DALL'ORIENTAMENTO SESSUALE, IDENTITA' DI GENERE, CULTURA, ETNIA. Obiettivi della Manifestazione: 1) dare continuità al World pride 2000 individuando obiettivi comuni per i movimenti dei gay, delle lesbiche, dei/delle transgender; 2) campagna di pressione sullo Stato Italiano affinchè recepisca le Risoluzioni del Parlamento Europeo e legiferi dando pieno riconoscimento e piena cittadinanza alle persone con diverso orientamento sessuale ed identità di genere, riconoscendo loro, così, dopo secoli di discriminazioni, il diritto all'esistenza; 3) abrogazione delle mozioni del Comune di Verona contro la Risoluzione del P.E. del 8 Febbraio 1994 sulle pari opportunità delle persone con diverso orientamento sessuale ed identità di genere nella U.E.; 4) ribadire la libertà di tutte le donne, comunitarie ed extracomunitarie, con il diritto all'autodeterminazione, alla pienezza di diritto sul proprio corpo e con l'assoluta libertà nella scelta di stili di vita; 5) elaborare un sistema di normative atte a migliorare e garantire la qualità della vita delle persone transessuali e transgender. Inoltre: a) per fermare la violenza, i razzismi e tutte le forme di discriminazione, dando una risposta forte alle vecchie e nuove destre in tema di diritti e di identità sessuale e di genere; b) per dire basta con tutte le clandestinità: per piena cittadinanza di tutti e di tutte; c) per costruire un percorso comune di rivendicazione dei diritti umani con le persone immigrate e con tutte le realtà escluse dalla piena realizzazione nella società. 

GRUPPI PROMOTORI

Circolo Pink centro di iniziativa gay e lesbica di Verona; Arcigay Pianeta Urano Verona; Drastica… mente Circolo Lesbico Padova; Circolo di iniziativa omosessuale Tralaltro Padova; Dedalo gay e lesbico Arcigay Venezia; Azione Gay e Lesbica Firenze; Zephiros Associazione Culturale Gay e Lesbica Genova; Liberipuntotutti Associazione gay e lesbica Genova; Crisalide Arcitrans Genova; Circolo Gay e Lesbico Maurice Torino; Informagay Torino, Rete dei GLO Gruppi di Liberazione Omosessuale di Rifondazione Comunista; CIG Centro di Iniziativa Gay Arcigay Milano; Forum delle donne di Rifondazione Comunista, CODS Toscana; CODS Lombardia, Socialismo Rivoluzionario Toscana, Veneto e Lombardia, Circolo Mario Mieli Roma; Arcitrans Libellula 2001 Roma; Open Mind Centro di Iniziativa Gay/Lesbica/Transgender Catania, ArciTrans Nazionale, MIT Movimento Identità Transessuale; Coordinamento Laico Antirazzista Cesar K Verona.

Concentramento manifestazione: Stazione di Porta Vescovo ore 14.00

Segreteria manifestazione c/o Circolo Pink - centro di cultura e iniziativa gay e lesbica Verona - Via Scrimiari 7 - 37129 Verona Tel. e Fax. 045-8065911 - Per informazioni: www.mariomieli.org/pinkverona www.urano.it - www.ecn.org/porkospino - www.ecn.org/glomilano - www.mariomieli.org - Per adesioni: adesioni@urano.it - adesionipink@tiscalinet.it


Comune di San martino Buon Albergo (VR)

ITINERA: IL RESPIRO DEL TEMPO

TOUR POETICO SPETTACOLARE NELLE PIAZZE E NELLE CORTI DI SAN MARTINO BUON ALBERGO

Direzione artistica di Nicola Dentamaro
Ideazione A.C.T.OR. di Verona
Con il patrocinio della Regione Veneto

Tutti gli spettacoli in programma sono ad ingresso gratuito

SALA CONSIGLIARE DEL COMUNE  Sabato 26 Maggio ore 10.30
CONVEGNO D'APERTURA
"IL TEMPO E LA MEMORIA"
Itineranza ed incontro tra i segni delle epoche passate e le culture del mondo

INTERVERRANNO
Mario Lonardi (Sindaco di San Martino B.A.)
Ermanno Serrajotto (Assessore regionale alle Politiche per la Cultura e l'Identità Veneta)
Piero Piazzola (Giornalista e storico)
Egidio Zusi (Assessore alla Cultura di San Martino B.A.)
Nicola Dentamaro (Actor)

PIAZZA DEL POPOLO  Domenica 27 Maggio ore 10.30
“SOGNI VAGABONDI”

Sogni vagabondi è uno spettacolo che prende vita in rapporto alle particolari caratteristiche dei luoghi che lo ospitano. 
Si tratta di una raccolta di immagini "cordiali" tratta dagli spettacoli che il Teatro Tascabile di Bergamo ha prodotto nel corso della sua lunga carriera artistica.  La rappresentazione consiste in una vivace parata con mu-siche popolari italiane suonate dal vivo dagli attori-musici, e intervallata da scene giocose, che si snoda per le vie delle città e dei paesi che la ospitano. 
Sullo sfondo di questo popolare arazzo sonoro itinerante si intrecciano i giochi d’abilità, le danze acrobatiche sui trampoli, le sorridenti sorprese e i virtuosismi cordiali degli attori, a stretto contatto con il pubblico che li accompagna o assiste da finestre e balconi. Il TTB è considerato fra i più autorevoli rappresentanti contemporanei del "Teatro di strada"

PIAZZA GARIBALDI Domenica 3 Giugno ore 21.30
“QUIJOTE!”

Non ridiamo più di lui/Il suo blasone è la pietà/Il suo vessillo è la bellezza/
L’unica cosa che conta/E’ il suo essere gentile/Generoso e puro/Solitario e valoroso
Il fatto che balza immediatamente agli occhi leggendolo, é che il romanzo di Cervantes suscita e provoca un riso crudele: il vecchio che impazzisce (a furia di immergersi nella lettura di  racconti epici) ed il suo maleodorante scudiero, furono infatti creati per essere facile bersaglio di scherzi di fine crudeltà. Ma, se si approfondisce, accantonando lo spasso castigliano, si riesce ad interpretare la storia in un senso satirico assai diverso: un’anima generosa e amabile, piena di spirito  d’avventura e capace di stupore, in un mondo volgare e antiromantico finisce per passare per folle. Cervantes, dunque, attraverso il paradosso, mette una società di fronte a se stessa  (il folle viaggiatore è uno specchio deformante ed implacabile!).
La traduzione scenica del viaggio letterario, lo spettacolo – che non si limita a riprodurre il testo –, scavando in profondità nelle figure e nei fatti descritti, cerca e trova dunque un’identificazione positiva con don Chisciotte, producendo allo stesso  tempo divertimento e riflessione, in una girandola pirotecnica e dionisiaca  di situazioni teatrali e colpi di scena.

Località CAMPALTO - CORTE PELLEGRINI  Sabato 9 Giugno ore 21.30
“LA CORTE DI LUNAS”

I Braul di San Martino di Campagna – in Carnia “il Braul” era un folletto malefico che si divertiva ad impaurire  i montanari con  scherzi –riprendono in parte il repertorio del leggendario Giorgio Mainero  (ecclesiastico di origini scozzesi che visse prima a Udine e in seguito ad Aquileia, dove divenne “maestro di cappella” e dove compose numerosi canti divenuti nel tempo molto popolari), rivisitandolo senza togliere nulla del fascino e del mistero peculiari di questi brani. 
 Il concerto “LA CORTE DI LUNAS” è una rilettura di quell’immenso patrimonio di canti, danze, storie della civiltà friulana, avvolti in un’aura incantevole di mistero, in grado di farci viaggiare in epoche da sogno  e in  luoghi magici della memoria. 
E’ un omaggio imperdibile ad un popolo e ad una cultura cari e molto amati dalla musica popolare italiana. 
Tra i sei musicisti in scena l’interplay è sempre in atto, con un equilibrio nell’amalgama delle sonorità che è frutto di un lungo lavoro di ricerca e studio nonché di profonda amicizia e “comunione” culturali.
 I Braul sono uno dei tasselli più importanti della rinascita della tradizione musicale friulana ma anche un complesso di grande caratura, in grado di esibirsi in Europa e non solo.

MARCELLISE-VILLA GIRASOLE (GIREVOLE) Sabato 16 Giugno ore 21.30
“ESTAMPAS CUBANAS”

La musica solare di Cuba, sintesi di ritmi africani e della sensualità e raffinatezza della cultura spagnola, i rituali del culto lucumi, praticato dal popolo nero e meticcio, sono i contenuti di un viaggio nella cultura popolare del popolo caraibico a cui invitano Renata Mezenov Sa e Milvys Lopez Humen.
“ESTAMPAS CUBANAS” è uno spettacolo-concerto dove brani tradizionali cantati si alternano a poesie, racconti, coreografie e soli di chitarra. Cuba, “la perla del Caribe”, è da sempre una sorta di mitico crocevia di razze, tradizioni e culture.
Le due cantanti, attrici e danzatrici si incontrano per rievocare le loro radici portando in scena suoni, melodie, poesie e danze di Cuba bianca, negra e mulatta.  Renata e Milvys,  forgiatesi alla rigorosa scuola d’Arte drammatica cubana, da circa dieci anni vivono e lavorano in Italia dove sono apprezzate per i poliedrici talenti e per l’indiscutibile carismatica presenza scenica.
In occasione del concerto verrà presentato il CD di musica e canti della tradizione cubana (e non solo) dal titolo  “PARA PILAR”, realizzato negli scorsi mesi da Renata Mezenov Sa, prodotto e distribuito da M.A.P. – Milano ITALY.

PIAZZA DEL CAMPAGNOL (Borgo della Vittoria) Sabato 23 Giugno ore 21.30
“FIESTA” 

“FIESTA” è una parata che si inserisce scenograficamente nella recente tradizione italiana per alcuni aspetti (uso dei trampoli, delle percussioni, della musica...), e ne rispetta per così dire, la scansione classica: richiamo, trasferimenti, soste per le scene. 
Lo spettacolo nasce da un'idea "intorno a" un racconto di Gabriel Garcia Marquéz (L'incredibile e triste storia della candida Erendira e della sua nonna snaturata), e questo spiega la scelta di usare costumi allusivamente sudamericani. Ma se ne è distaccata progressivamente, proprio per quel processo naturale che è una componente del nostro lavoro artistico, e che ha portato nel tempo a privilegiare certi aspetti e ad accantonare scelte fatte in precedenza.  Oggi questo è uno spettacolo molto agile, dai meccanismi oramai consolidati, parlato in un dialetto maccheronico simile a una sorta di grammelot che lo rende comprensibile a tutti. Un dialetto come linguaggio nostro che ci consente delle complicità e delle fughe nel "modo di dire" che è spesso battuta comica. 
E infatti questa parata - se, come detto in apertura, si inserisce nella tradizione italiana - presenta alcuni aspetti non consueti, e prima fra tutti quella voglia di divertire e di divertirsi, di giocare pur se con il massimo rigore interpretativo, che trasforma questo spettacolo dal racconto di una storia in un incontro - festa col pubblico.

MARCELLISE – VILLA ORTI-MANARA Venerdì 29 Giugno ore 21.30
“LASCIATEMI VIVERE”

Grazia De Marchi, attraverso le parole che Marco Ongaro ha scritto per lei e su di lei, con il recital “Lasciatemi vivere” si racconta, liberando il suo corpo-memoria da sedici variopinti veli poetici (chiamateli pure canzoni) tessuti col  prezioso filo della sua non comune vita di donna impegnata (!), di guerriera indomita e passionaria, di amante tenera e spregiudicata, di  madre sorella amorevole… Sì, Grazia  canta  canzoni  che interpretano e disvelano dettagli di vita (“Una vita è tutte le vite. Una donna è tutte le donne.") così intimi da divenire umanamente universali e per questo semplicemente commoventi.
Con impudico coraggio, la sua voce divenuta calda e accogliente come non mai ci racconta del suo passato e del suo presente più toccante. Con maturo distacco, ci accompagna in un quieto viaggio interiore, attraverso il quale riconosciamo, rispecchiandoci, il suono stesso dei nostri passi. E poi la musica, composta, arrangiata ed eseguita con penetrante rigore da entusiasti musicisti, amici per e della pelle di quella dea popolare che è la Grazia: vibrante e finale colpo di vento che ci consente finalmente di scrivere che la Regina è nuda!

INFORMAZIONI UTILI
In caso di maltempo:
“SOGNI VAGABONDI” (Domenica 27 Maggio) verrà posticipato l’orario di inizio e se le condizioni sfavorevoli permarranno la Compagnia effettuerà un’azione spettacolare presso il Teatro “E. Peroni”; “QUIJOTE!” (Sabato 2 Giugno)  e “FIESTA” (Sabato 23 Giugno) verranno rimandati al giorno successivo; “CORTE DE LUNAS” (Sabato 9 Giugno), “ESTAMPAS CUBANAS” (Sabato 16 Giugno) e “LASCIATEMI VIVERE” (Venerdì 29 Giugno) verranno trasferiti la stessa sera (prevedendo un breve ritardo) presso il Teatro “E. Peroni”.


 
MASSMEDIA e TAM TAM vari
 
LATINOAMERICA ON LINE
 
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Seguiteci tutte le settimane per rimanere informati non solo sulla vita politica ma anche sulla ricca cultura latinoamericana e caraibica. Segnalazioni di eventi, appuntamenti, iniziative sono benvenute e verranno ospitate nella pagina Iniziative in Italia o nel calendario degli appuntamenti ospitati nella pagina culturale, in uscita ogni primo del mese. (Mariella Moresco Fornasier - Direttore editoriale Latinoamerica-online).
 
IL SEGNO DEI GABRIELLI EDITORI
 
Desideriamo informarvi che è in linea il nostro sito www.gabriellieditori.it in cui potrete trovare tutte le nostre novità insieme al catalogo generale. La nostra casa editrice è specializzata in Spiritualità, Scienze religiose, Teologia, Sud del mondo, Turismo alternativo. La connotazione laica e indipendente ci consente di avvicinare senza pregiudizi i fermenti culturali più innovativi. I libri sono da noi realizzati con la massima cura, sia per quanto riguarda i contenuti, sia per la grafica e la stampa. I distributori per le librerie sono: FERRARI LIBRI, Limena (PD) tel. 049 8840241per il TRIVENETO;  MESCAT, Milano, tel. 02/55211260 per il resto d'Italia. Cogliamo l'occasione per segnalarvi le nostre ultime novità: NELLA DANZA SEI TU. La spiritualità e la cura nelle danze meditative, di Joyce Dijkstra (pp. 222, ill., lire 35.000);  AMSA. DIALOGHI SUL FRAMMENTO CON AUGUSTO DAOLIO, di Luciano Mazzoni "Gli ideali, le speranze della voce dei Nomadi" (pp. 209, ill. col., lire 28.000); EIRENE. Lo spirito europeo e le sorgenti della pace, di Giuseppe Goisis (pp. 378, lire 48.000); VOLONTARIATO. PERCHE' SI E QUANDO NO. Manuale per il volontario di ieri, di oggi, di domani, di Gian Maria Comolli (pp. 187, lire 24.000); IL RAGAZZO DI NAZARET. La vita, i pensieri, le domande e la crescita di Gesù dalla nascita fino alla partenza da Nazaret, di Mario Aldighieri (pp. 88, lire 15.000).
(fonte: Cecilia Gabrielli - "Il Segno dei Gabrielli editori" - 37020 Negarine (Verona) - tel. fax 045 7725543 - nuovo indirizzo posta el. scrivimi@gabriellieditori.it)

 
 
CANI A BUCAREST
 
L'UNICA VIA PRATICABILE PER UNA CONCRETA PRESSIONE AL FINE DI SCONGIURARE IL MASSACRO DI MIGLIAIA DI CANI A BUCAREST, AD OPERA DEL SINDACO BASESCU, E' UNA FERMA RICHIESTA DI ESCLUSIONE DELLA ROMANIA DALLA COMUNITA' EUROPEA, POICHE' L'EUROPA NON DEVE ESSERE SOLTANTO UNA COMUNITA' ECONOMICA, MA FONDARSI SOPRATTUTTO SULLA CONDIVISIONE DEI PIU' ELEMENTARI VALORI DI CIVILTA'.
 
E' INDISPENSABILE CHE ALL'ON. PRODI ARRIVI DAGLI ANIMALISTI E DA OGNI CITTADINO, IL MAGGIOR NUMERO POSSIBILE DI MESSAGGI:
 
romano.prodi@cec.eu.int
 
Onorevole Presidente,
giunge in questi giorni l'orrenda notizia della strage di migliaia di cani randagi,
avvenuta nella città di Bucarest dietro ordine delle autorità locali che ormai hanno messo in atto una
vera e propria campagna di soppressione degli animali nella capitale rumena, sottoponendoli
alle più inaudite torture.
Siamo consapevoli delle gravi difficoltà in cui quel Paese si trova, con condizioni di vera indigenza
per molti, soprattutto per bambini e anziani. Tuttavia, nel prendere atto con sgomento della strage
indiscriminata che le autorità hanno attuato, La preghiamo di considerare con la dovuta attenzione
l'opportunità che un Paese capace di effettuare tale massacro di animali possa entrare a far parte
dell'Unione Europea.
INOLTRE E' POSSIBILE SOTTOSCRIVERE UNA PETIZIONE ON LINE AL PRESIDENTE DELLA ROMANIA AL SEGUENTE INDIRIZZO:
 
 
PER CHI NON SAPESSE DI COSA STIAMO PARLANDO, CONSIGLIAMO UNA VISITA AL SEGUENTE SITO:
 

INFORMAZIONI, RIFLESSIONI & OPINIONI
 
Appello per la pace in Medio Oriente
 
Davanti alla spirale di violenze che sta insanguinando la Palestina e scavando un abisso di morte che sembra inarrestabile, Pax Christi di Verona, unendosi alla profezia di pace del papa Giovanni Paolo II, pellegrino in Oriente, e al grido del presidente internazionale di Pax Christi, Michel Sabbah, patriarca latino di Gerusalemme ("meglio distruggere i templi piuttosto che le persone e i popoli"), richiama l'attenzione dei cittadini, delle comunità cristiane, dei gruppi religiosi, delle forze politiche e sociali nei confronti di una situazione terribile, drammatica e sconvolgente che dura da decenni e che s'aggrava sempre più. Invita, pertanto,  la città di Verona  a rilanciare operativamente i suoi rapporti di gemellaggio con città della Palestina e a sostenere iniziative di solidarietà con strutture sanitarie e assistenziali palestinesi pesantemente colpite anche in questi giorni; al riguardo, ricorda che fin dall'ottobre scorso è in atto una campagna di solidarietà, promossa da numerose associazioni, per la quale è stato aperto un conto corrente (n. 507080) presso la Banca Popolare Etica di Padova, intestato "Solidarietà Palestina" . Ribadisce l'idea che la  sicurezza comune si basa sul rispetto dei diritti umani e della giustizia espressi più volte da varie risoluzioni dell'ONU; ripropone  Gerusalemme  come sede dell'ONU  fino al termine dei conflitti armati; ritiene essenziale  promuovere  il valore e il metodo della nonviolenza come mezzo per superare la realtà di oppressione del popolo palestinese e la spirale devastante delle violenze, come riconciliazione nella verità e nella giustizia, come novità di vita per tutti, come "etica del volto" ed esistenza conviviale,  come sogno di Dio e dell'umanità, come azione creativa di Gesù Cristo crocifisso e risorto, "nostra pace". Verona 12.5.2001 - Pax Christi c/o C.M.D., via Duomo 18/a, (Punto Pace di Verona). (Sergio Paronetto)                             


Il sangue della terra.

Quello che segue è un articolo scritto da Maurizio Pagliassotti, tornato di recente da un periodo passato presso la popolazione UWA.

Il mondo all’inizio del mondo probabilmente assomigliava quest’angolo sperduto delle Ande colombiane; con questo verde intenso, questi rumori assordanti di natura, questa pioggia incessante, questo buio della notte, questi fiori eccentrici e questi animali schivi e solitari. E forse, gli abitanti assomigliavano ad un popolo come gli U’wa. Un popolo indigeno della Selva Colombiana che da secoli, o forse millenni, ha compreso che una specie vivente, qualunque grado di coscienza e conoscenza abbia sviluppato ha come scopo principale della propria esistenza la salvaguardia dell’ambiente in cui vive, per le generazioni future. Nessun animale, escluso l’uomo, distrugge l’habitat in cui vive. Nessuno. Il territorio U’wa è un luogo ove l’equilibrio tra uomo e natura è intatto. Un equilibrio che permette a questa antichissima popolazione di vivere nell’abbondanza materiale e spirituale, e di preservare un ambiente considerato dalla comunità scientifica internazionale come il secondo polmone mondiale di biodiversità. Prima di raggiungere il territorio ancestrale della comunità bisogna passare da Cubarà, piccolo centro sorto nei decenni passati, quando a colpi di ruspe, vangelo e fucile il territorio originario degli U’wa venne decimato da un milione e mezzo di ettari a poco più che un fazzoletto di terra. Furono quelli gli anni del “desarollo”, dello sviluppo, in cui la foresta si trasformava in pascolo, in petrolio, in miniera. Qui, a Cubarà, siamo all’estrema propaggine della “civilizzazione”, con le auto, internet e l’asfalto. Da qui in avanti inizia il mondo degli U’wa. Un mondo che il business globale vuole smantellare, forse anche per distruggere una cultura così ingombrante per l’occidente che, dopo essersi eletto unico portatore del verbo, ha deciso deliberatamente che la razza umana finirà. La selva è immensa, sembra che non abbia una fine, ti pervade e ti schiaccia. E’ un muro verde nella quale ci si può aprire un passaggio solo a colpi di machete, con la certezza che dopo un paio di giorni quella via sarà scomparsa, nuovamente inglobata dalla natura. Questa impressionante dimostrazione di forza rende chiaro quanto sia un problema esclusivamente umano, nel medio e lungo periodo, quello della crisi ambientale. Noi abbiamo deciso di distruggere l’ambiente umano, non la natura. Da cinquecento anni la storia si ripete. Qui giunsero i colonizzatori che con la pistola pistola e la croce sterminarono milioni di uomini, donne e bambini. Lo sterminio prese diversi nomi nel corso della storia: dapprima fu la “civilizzazione” dei conquistadores, poi “l’evangelizzazione” dei missionari  ed in ultimo il “progresso economico e sociale” delle “civiltà occidentali. Quante parole inventate per giustificare la volontà pura e semplice di impossessarsi delle immense ricchezze presenti in questa zona ed in tutto il Sud America. Oro, uomini, petrolio. La maledizione che colpisce da 500 anni “lamerica” ha questi nomi. Ma chi sono gli U’wa? Gli U’wa sono un popolo di seimila persone che non vuole essere venduto. Perché la maledizione ha colpito anche loro. Il loro territorio ancestrale è ricco di petrolio o ruria, come loro lo chiamano. Dicono che  Sira, la madre Terra, stia soffrendo per i danni che l’uomo bianco le sta infierendo. Ma noi ci sghignazziamo sopra. Dicono che la ruria sia il sangue della terra e se estratto la terra morirà. Quando sentii queste storie sorrisi. Pensai alle dispute fra politici, scienziati, giornalisti sul riscaldamento globale, sul ruolo che hanno i combustibili fossili nell’aumento della temperatura atmosferica….. Eppure loro sono dei selvaggi. Loro sono quelli che non usano il telefono o la televisione, che non hanno internet.  E noi siamo invece quelli che hanno sviluppato la tecnologia scientifica.Noi abbiamo il diritto di sterminali, di educarli, di piegarli. Loro sono diversi, non possiamo permettere che insieme a noi viva questo gruppo di sub umani.Non possiamo permettere che ci sbattano in faccia la cruda verità, cioè che la nostra cultura è distruttiva a brevissimo termine, che quando prendiamo l’automobile ci rendiamo complici di un genocidio, che la tecnoscienza poggia su basi fragili, ed alla fine, sulla questione della conservazione della specie non sa fare altro di meglio che scopiazzare ciò che dei selvaggi predicano. Natale è il periodo più bello dell’anno. Tutti ci sentiamo buoni, facciamo tanti regali, facciamo beneficenza, e poi ci sono le luci a festa per le vie, la frenesia delle compere e se si è fortunati la neve per una bella sciata. Tre mesi di consumo petrolifero nel periodo natalizio del solo mercato statunitense. Gli U’wa e il loro territorio saranno devastati per questo. Queste le previsioni più ottimistiche sull’estrazione petrolifera che la multinazionale americana Occidental Petroleum, meglio conosciuta come OXY,  vuole eseguire. “I soliti paranoici eco-ortodossi”, penserà qualcuno. A pochi chilometri da Cubarà la OXY negli anni passati è già andata ad estrarre petrolio presso la Laguna di Lipo. La laguna attualmente è una discarica a cielo aperto e gli indigeni che vi abitavano, gli Huabibas, sfollati dai paramilitari, sono divenuti un branco di alcolizzati che sopravvive nella bidonville di Saravena. Il primo pozzo che la corporation statunitense ha costruito in territorio U’wa si chiama Gibraltar One. Un luogo di frontiera quindi, e non potrebbe essere altrimenti. Le famiglie indigene, trentaquattro, che abitavano in questa zona sono state caricate con la forza sugli elicotteri dall’esercito e sono state portate via. Così funziona la vita in Colombia, paese dove non esiste lo stato di diritto. Esistono invece i paramilitari, due guerriglie, l’esercito, la milizia; tutti soggetti che quotidianamente si scannano in una guerra civile che sembra finta, artefatta, costruita a tavolino per rendere più semplice il processo di sfollamento dei milioni di uomini che osano vivere dove devono essere costruiti i megaprogetti strutturali voluti, pretesi, imposti, dal potere economico internazionale; pozzi petroliferi, dighe, autostrade, ferrovie, miniere, bacini idrici per l’acqua potabile. Quando arrivi al pozzo, dopo mille controlli, attese allucinanti, perquisizioni, domande fatte dagli ufficiali dell’esercito posto a guardia del sito la testa rimane vuota, imbambolata. Alzi lo sguardo e vedi a cento metri da te, e quindi dal pozzo, una casa indigena con una famiglia. Vivono nel fetore e nel rumore assordante. Pensi: “ma non possono spostarsi, scappare da questo inferno”? Resistono, nella puzza, nel rumore, con a cento metri un pozzo pertrolifero che martella e martella senza fermarsi mai. Ed è solo silenzio, non c’è nessuna domanda da porre. Anche perché le domande cominciano a essere poste alla propria coscienza di uomo occidentale. Si sono opposti in tutti i modi gli U’wa. Hanno alzato le barricate lungo le strade, hanno condotto battaglie legali, hanno richiesto l’aiuto della società civile occidentale. Ma il pozzo è stato fatto. Non è stato difficile per la OXY sventrare una montagna, far “desplazare centocinquanta persone ed iniziare le perforazioni. E’ intervenuto l’esercito con il Battaglione d’assalto 53 e tutto è filato liscio. Il tutto in un assordante silenzio e del Governo Colombiano e dei media occidentali. E allora dato che tutto appariva perso gli U’wa hanno minacciato un suicidio collettivo. Lo hanno già fatto al tempo dei conquistatore s e della loro furiosa corsa all’oro ed alla plata. Il mondo ha conosciuto questa minaccia ed ha incominciato a vergognarsi un po’. E’ nato un fronte di solidarietà molto forte, i giornali hanno dedicato ampio spazio alla lotta disperata degli U’wa, soprattutto negli USA. La battaglia si è inasprita dopo il brutale assassinio a Cubarà degli antropologi Terry Freitas, Ingrid Washinatowak e Laheane Gay schierati al fianco degli indigeni, da parte della guerriglia FARC legata a doppio filo con gli interessi delle multinazionali operanti in Colombia ed in particolare con la OXY. L’impianto si deve fare, gli U’wa devono essere cacciati e chi si intromette in questa storiaccia paga con la vita. Questo il messaggio. Ma il coraggio mosso dalla disperazione è cieco ed incontrollabile. E’ partita una campagna internazionale di raccolta fondi, i Verdi Italiani si sono impegnati direttamente mandando in territorio indigeno commissioni di osservatori, le manifestazioni e i tour di sensibilizzazione di susseguono. E la resistenza di quella famiglia con il pozzo a cento metri si è trasformata in una furiosa lotta globale che coinvolge migliaia e migliaia di soggetti: associazioni, giornali, indigeni di tutto il mondo, istituzioni religiose, sindacati, movimenti studenteschi, singoli uomini e donne. A Settembre nel territorio ancestrale, si svolgerà un Tribunale Popolare, dove converranno delegazioni di tutti i popoli indigeni del continente americano, una miriade di soggetti sociali di tutto il mondo, giornali e televisioni. Quando ci si trova nel territorio ancestrale in mezzo a questa selva che ti sovrasta, a confronto con una cultura che osa proporre l’uomo tra cento, mille, diecimila, centomila anni, capisci che questa non è la lotta limitata a seimila persone ed a un fazzoletto di pianeta.Questi uomini ci stanno proponendo una soluzione agli insormontabili problemi che abbiamo creato. Dice un passo del testamento U’wa: “Se l’uomo agisce con cattive intenzioni, presto o tardi, finirà con il bere il veleno del suo proprio fiele, perché non si può tagliare un albero senza che muoiano le foglie…..Per questo, quando i nostri siti sacri saranno invasi dall’odore dell’uomo bianco, sarà vicina la fine non solo degli U’wa, ma anche del Riowa (bianco). Quando egli avrà sterminato l’ultima tribù del pianeta, prima di incominciare a contare i suoi genocidi, gli sarà più facile cominciare a contare i suoi ultimi giorni….. Ogni specie estinta è una grave ferita per la vita e lascia posto alla sopravvivenza. Forse, prima la cupidigia si impietosirà dell’uomo bianco, prima gli permetterà di vedere la meraviglia del mondo e la grandezza di un universo che si estende più in là del diametro di una moneta.” Gli U’wa sono soliti dire che ogni inizio ha una fine. Non è solo un popolo indigeno che vuole opporsi ad un concetto di sviluppo devastante. Se il progetto di estrazione petrolifera della OXY verrà attuato, il mondo alla fine del mondo assomiglierà anch’esso questo sperduto angolo della cordigliera andina, con i suoi pozzi petroliferi, l’inquinamento generalizzato, le stagioni delle piogge che sono diventate miti e poco piovose, i paramilitari, le guerriglie e un popolo che lotta per salvare se stesso e inconsapevolmente, ma nemmeno troppo, noi tutti. (Maurizio Pagliassotti)


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AIDS: LA GUERRA SILENZIOSA

L'AIDS IN ZAMBIA E' UNA GUERRA SILENZIOSA che si lascia dietro più di un UN MILIONE E CINQUECENTOMILA BAMBINI ORFANI.  Da diversi anni due epidemie stanno devastando la vita di decine di milioni di persone in tutto il mondo. La prima è causata dal virus HIV che determina poi la malattia dell'AIDS. Secondo i dati di UNAIDS e dell'Organizzazione mondiale della sanità, circa 12 milioni di persone sono già morte dall'inizio dell' epidemia dell'AIDS. La seconda epidemia è causata dalla tubercolosi, che uccide 3 milioni di persone all'anno L'AIDS e la TB vanno di pari passo, l'una accelera i progressi dell'altra. Tra le persone affette dall'HIV, la TB provoca una riduzione drammatica della qualità della vita e delle possibilità di sopravvivenza. L'HIV fa la sua parte accelerando il diffondersi della TB, che aumenta così la propria incidenza sull'intera popolazione. Agli inizi del 1997 l'Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII diede il via al progetto Rainbow, un modello di intervento su larga scala per alleviare le sofferenze dei bambini rimasti orfani a causa dell'AIDS, dei bambini in difficoltà e delle famiglie che li accudiscono. 
Dare una mano è possibile. In una situazione come questa tutti gli aiuti, dai più piccoli ai più grandi, sono indispensabili, e quasi ogni giorno segnano la linea fra la vita e la morte per tanti bambini. Questi bambini sono davvero una responsabilità di tutti noi, essendo di fatto vittime innocenti di qualche cosa che non possono nemmeno comprendere. Aiutarli significa cercare di porre un piccolo rimedio alle grandi ingiustizie di questo mondo.

Per informazioni rivolgersi a:
ITALO NANNINI (CHIAMA L'AFRICA - Comitato di Fano)
Campagna di Solidarietà con i popoli africani
Tel. 0721-865586 Fax 0721-865586
e-mail: chiamalafricafano@libero.it
 

“LA CONDIZIONE GIURIDICA DELLO STRANIERO”

Seminario di studi - Verona, giugno 2001

PROGRAMMA:

Ø     Sabato 2 Giugno:   

Nozioni di diritto comunitario. Disciplina  dell’ingresso e del soggiorno nel territorio dello Stato.

Ø     Sabato 9 Giugno:

Disciplina del lavoro e dei diritti sociali degli  immigrati.

Ø     Sabato 16 Giugno:

L’immigrazione irregolare e l’allontanamento  dal territorio dello Stato. Diritto all’unità familiare e condizione del minore straniero. Cittadinanza.

Ø     Sabato 23 Giugno:

Accesso ai servizi pubblici e rapporto con le istituzioni. Competenze degli enti locali.

 

Le lezioni saranno tenute da giuristi dell’ASGI (Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione) 

 

Iniziativa del CESTIM, Centro Studi Immigrazione, in collaborazione con l’ASGI, Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione, e l’OGI, Osservatorio Giuridico sull’Immigrazione di Treviso

 

ØIl seminario si svolgerà nelle giornate indicate, secondo il seguente orario:

    al mattino dalle 10.00 alle 13.00; al pomeriggio dalle 14.30 alle 17.30

Ø Saranno ammessi 30 partecipanti, sarà rilasciato un attestato di frequenza

Ø Il costo di partecipazione sarà di Lit. 100.000, comprensivo del materiale didattico

Ø La sede di svolgimento sarà presso il CESTIM, Via San Michele alla Porta, 3 (ponte della 

    Vittoria), Tel. 045/8011032 - Fax 045/8035075 - e-mail cestim@tin.it

Ø Le domande di adesione potranno essere inviate al CESTIM via fax o e-mail

Ø Termine per l’iscrizione mercoledì 30 maggio 2001

Ø Per ulteriori informazioni rivolgersi al CESTIM, Tel. 045/8011032 

Questo seminario rientra nelle attività dell’Osservatorio Veronese sulla Discriminazione - Numero Verde 800772288


 
SOS Salvador - Progetto Sorriso
 
Lettera inviata agli aderenti a Progetto Sorriso il giorno di Pasqua

Come molti di voi sapranno nei mesi scorsi siamo stati molto impegnati nella raccolta di generi di prima necessità destinati alle popolazioni terremotate del Salvador. Abbiamo contribuito, grazie al vostro aiuto, a rendere possibile l’invio con la nave di due container di materiali, giunti a destinazione in questi giorni. Vi porgo il più sentito ringraziamento da parte degli amici volontari che operano nel Paese del Centro- America. I volontari del Ser.Co.Ba sono impegnati, oltre che nella distribuzione equa degli aiuti, anche nella riorganizzazione delle attività con-e-per la gente. Si sta organizzando la ricostruzione delle "case", rase al suolo dalla furia dei terremoti, che oltre ai mattoni ha abbattuto una popolazione già in seria crisi... L’appello che ogni volta conclude le telefonate con chi opera laggiù è sempre lo stesso: "Non dimenticateci!". E vi assicuriamo che fa rabbrividire sentirselo ripetere con dignità mista a disperazione. «Progetto Sorriso», nel suo piccolo, comunque non abbandona, anzi. Vogliamo continuare a perseguire gli obiettivi di sempre. In particolare ci sembra doveroso dire il nostro "sì" alle richieste che i fondi che d’ora in poi saranno raccolti vengano destinati per le priorità, ovvero al finanziamento delle attività dei promotori-animatori, indispensabili supporti psicologici per le comunità e factotum preziosi e instancabili.  Chi di voi non l’avesse ancora fatto, è pregato di comunicarci la propria casella di posta elettronica, in modo da poter dialogare con maggior facilità e tempismo. Nel salutarvi, vi ringraziamo di cuore per il vostro importante segno di solidarietà, e vi invitiamo, se possibile, ad essere voi stessi promotori di questo piccolo-grande progetto, comunicandoci i nominativi di altre persone sensibili. A presto! Un saluto di Pace e Gioia! (Amedeo Tosi - Chiara Terlizzi)  Per versare il proprio contributo ricordiamo che è possibile utilizzare il conto corrente postale di "Progetto Sorriso - El Salvador": ccp numero 21008305 - intestato a: Amedeo Tosi - Chiara Terlizzi. Indirizzo: località Praissola 74/b - 37047 San Bonifacio (Verona) - Causale del versamento: "Progetto Sorriso". Progetto Sorriso invierà tempestivamente quanto raccolto al gruppo di appoggio "Italia-Cuscatlan" di Milano.


 
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