Dalle 15.00 alle 17.30, presso la sala
parrocchiale di San Zeno di Colognola ai Colli si terrà un incontro sul
tema:
"Dove sta andando il volontariato?", una rilfessione cirica sulla
prassi delle associazioni di volontariato oggi. Condurrà l'incontro Luigi
Adami.
12/12/00 San Bonifacio -
AUSER
Presso la sala civica "Barbarani" (via Marconi), ore 15, si tiene un incontro sul tema "Trattamento del dolore alle soglie del terzo millennio". Relatore: dott. G. Posenato.
12/12/00 San Bonifacio - Scuola del villaggio
La Scuola del villaggio della parrocchia di Praissola organizza un incontro sul tema: "I segreti della radio". Relatore: dott. G. Chiei. Inizio ore 20,30 presso la sala parrocchiale "San Giuseppe".
14/12/00 Monteforte d'Alpone - Banca Etica
Incontro sulla "Banca Etica", ore 20,45 presso la Sala Paolo VI° di Monteforte d'Alpone (VR).(fonte: www.stilelibero.org).
15/12/00 San Bonifacio - OVERLAND
Il Club Alpino Italiano, sezione di San Bonifacio, promuove presso il cinema Centrale (via Marconi) una serata culturale che vedrà ospite Beppe Trentin, organizzatore di "Overland". Inizio ore 21, ingresso gratuito.
16/12/00 Povegliano - Contemplazione per la Pace
Pax Christi, Movimento cattolico internazionale per la pace - Punto Pace di Verona - c/o C.M.D. via Duomo 18 /a Se vuoi passare qualche ora di meditazione e di preghiera assieme al gruppo veronese di Pax Christi in attesa della celebrazione del Natale, della “memoria sovversiva” dell’incarnazione di Gesù Cristo, puoi venire con noi all’incontro (aperto a tutti), alla triplice “agape” di CONTEMPLAZIONE PER LA PACE che si terrà presso il Santuario della Madonna dell’uva secca, vicino a Povegliano (venendo da Verona seguire le frecce per Alpo) SABATO 16 DICEMBRE dalle ore 17. Programma: ore 17-17.30 accoglienza e presentazione storica del Santuario a cura del prof. Glauco Pretto; ore 18 agape contemplativa guidata da fr. Marco Barozzi con momenti di riflessione, di preghiera, di musica di silenzio, con interventi personali sulla contemplazione, sulla preghiera, sulla mistica , con la lettura del documento preparatorio al Congresso nazionale di Pax Christi (si terrà in primavera) dal titolo “La Parola ci convoca e ci invia a costruire la pace”; ore 19.30 agape gastronomica autogestita; ore 20.30 (per chi volesse fermarsi fino alle 22) agape riflessiva-operativa, cioè scambio di opinioni sulle esperienze fatte (compresi i recenti viaggi in Sicilia e in Sardegna) e sulle future attività del movimento. E’ ormai pronta la Campagna per i bambini del Sudan. Sta maturando l’ipotesi di convocare un incontro regionale per rianimare le “ossa aride” disperse nel Veneto. Ogni proposta fattibile è benvenuta. La sera del 31 dicembre, in concomitanza con la Giornata Mondiale per la Pace del 1 Gennaio, è prevista una marcia per la pace ad Assisi promossa dalla Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace, dalla Diocesi e dalla Famiglia Francescana di Assisi, da Pax Christi. Il tema del giornata sarà: “Dialogo tra le culture per una civiltà dell’amore e della pace”. Ricordiamo ai lettori della presente l’iscrizione a Pax Christi e l’abbonamento a “Mosaico di pace”. (P.S. per chi non conosce il greco: “agape” è il convito fraterno dei primi cristiani; per estensione vuol dire condivisione, scambio, “eucaristia”, affetto, amore… )
27/1/01 Monteforte d'Alpone - CONVEGNO IN MEMORIA DI GIUSEPPE ZAMBON
Gli "Amici di NordEst", il sindacato SPI CGIL e il mensile LiberEtà stanno organizzando SABATO 27 gennaio 2001 un convegno dal titolo : STAMPA DI PAESE" in memoria dell'insegnante e giornalista Giuseppe Zambon. Sono previsti gli interventi di: Giuseppe Giulietti (parlamentare e giornalista), Gustravo Franchetto (vicepresidente del consiglio regionale - giornalista) Michelangelo Bellinetti (Ordine dei Giornalisti di Vr) e Gabriella Poli (Segretaria nazionale dello SPI-Cgil). L'importante incontro si terrà, con inizio alle ore 15, presso il Teatro Parrocchiale di Monteforte d'Alpone.
Errata Corrige
Il recapito mail del gruppo Legambiente di Soave è: legambiente.soave@libero.it e non quello erroneamente comunicato in precedenza.
La Legislatura sta finendo. Alcune progetti di legge buoni, giusti e soprattutto necessari rischiano di tornare, per l’ennesima volta, nel cassetto e nel dimenticatoio. Vi sono proposte di legge - da quella sull’asilo e sui rifugiati, a quella sulle detenute madri - che, pur in dirittura d’arrivo, rischiano di essere accantonate. Vi sono misure e questioni – dal piccolo “piano Marshall” per le carceri alla reale regolarizzazione e integrazione degli immigrati, dalle problematiche delle droghe a quelle dell’AIDS, dall’emergenza freddo per i senza casa alle nuove povertà dei senza lavoro, degli anziani o delle famiglie monoreddito – su cui si contano molte buone parole e antiche ripetute promesse, ma poche decisioni e opportunità concrete.Troppo spesso, negli ultimi tempi, quando si parla di problemi sociali, quando si tratta di varare leggi, definire politiche, organizzare servizi e prevedere risorse riguardo l’uno o l’altro dei tanti volti dell’esclusione e del disagio, delle povertà e delle ingiustizie, ci sentiamo ripetere: «Se ne parlerà nella prossima legislatura». Noi, in modi diversi, siamo a contatto con quei problemi e quei volti quotidianamente, sul territorio e nelle strade, nelle aule di giustizia e nelle carceri, nei luoghi di lavoro e in quelli dell’aggregazione sociale e culturale, nelle comunità e nei gruppi del volontariato. Siamo preoccupati, e talvolta delusi, di una politica e un Parlamento che, complessivamente, pur avendo avuto a disposizione l’intera Legislatura, non hanno trovato modo, coesioni e attenzioni sufficienti per dare almeno alcune delle risposte urgenti che le parti più deboli e povere della popolazione attendono per vivere con dignità. Si tratta di milioni di persone, di fronte ai cui bisogni e diritti non ci sentiamo di avallare logiche di eterno rinvio, né accettiamo di essere ancora usati come “tappabuchi” per gestire emergenze e ritardi, permanendo una mancanza di strategie e coerenti volontà politiche. Non ci sembra giusto né più tollerabile, rimandare sempre a domani, a un altro tempo, ad altre responsabilità, a prossime Legislature: per loro e con loro, chiediamo allora all’attuale Parlamento, alle forze politiche tutte: Se non ora, quando? Ci pare che il tempo residuo di questa Legislatura possa e debba essere usato per portare a compimento almeno alcune delle leggi a contenuto sociale giacenti alle Camere, dando loro - per una volta - carattere di priorità, attraverso una logica politica costruttiva e responsabile che rinunci ad alzare i toni o a strumentalizzazioni in chiave elettoralistica. Con loro e per loro vogliamo porre e rendere visibile questo interrogativo e questo appello attraverso una manifestazione a carattere nazionale sabato 16 dicembre a Milano. La proposta è quella di un sit in serale in piazza Duomo, seguito da una fiaccolata notturna sino alla stazione Centrale dove si terranno una serie di interventi e di spettacoli.
Vittorio Agnoletto (presidente LILA nazionale), Mario Agostinelli (Segretario Regionale CGIL Lombardia), don Vinicio Albanesi (presidente Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza), Grazia Bellini-Edoardo Patriarca (presidenti nazionali AGESCI), Tom Benetollo (presidente nazionale ARCI), Riccardo Bonacina (direttore settimanale Vita), Carlo Borio (Segretario Regionale CISL Lombardia), don Luigi Ciotti (presidente Gruppo Abele e Libera), Sergio Cusani (associazione Liberi), Livio Ferrari (presidente Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia), Walter Galbusera (Segretario regionale UIL Lombardia), Francesco Maisto (sostituto procuratore generale della Repubblica, Milano), Corrado Mandreoli (Ufficio Politiche sociali Camera del Lavoro di Milano), Ainom Maricos (Consigliere comunale, Milano), Isabella Merzagora (criminologa), Salvatore Palidda (sociologo), Antonio Panzeri (Segretario generale Camera del Lavoro di Milano), Livio Pepino (presidente nazionale Magistratura Democratica), Livio Quagliata (giornalista “il Manifesto”), don Gino Rigoldi (presidente Comunità Nuova), Maurizio Rotaris (SOS-Stazione Centrale, Milano), Assunta Sarlo (giornalista “il Manifesto”), Sergio Segio (Gruppo Abele), Mons. Egidio Smacchia (presidente Federazione Italiana Comunità Terapeutiche), don Sandro Spriano (Caritas diocesana Roma).
PROPOSTA DEL MENSILE "CARTA"
Ci arrivano messaggi di
posta elettronica che dicono: Come possiamo sostenere l¹iniziativa zapatista, e
in particolare la delegazione che si recherà a Città del Messico?. Noi di Carta
abbiamo pensato che si potrebbe, semplicemente, far sapere all¹Esercito
zapatista di liberazione nazionale quante persone, gruppi, associazioni, qui in
Italia guardano con speranza e solidarietà agli avvenimenti in Messico. Poi, che
si dovrebbe organizzare un viaggio, il più numeroso possibile, a Città del
Messico, per il giorno in cui vi arriveranno i ventiquattro comandanti
dell¹Ezln, tra cui il subcomandante Marcos, per testimoniare anche di persona il
nostro appoggio. Perciò vi chiediamo intanto di firmare questa lettera (con nomi
e cognomi e, se volete, con la vostra associazione o gruppo di appartenenza) e
di rinviarla a carta@carta.org. Quando, tra
qualche settimana, avremo un numero di firme che speriamo grandissimo, la
invieremo in Messico. Intanto, pubblicheremo sul nostro sito le firme, man mano
che arriveranno. Grazie
Al subcomandante
Marcos,
all¹Esercito zapatista di liberazione nazionale,
ai popoli
indigeni e alla società civile del Messico
Cari compagni, fratelli e sorelle... abbiamo appreso con gioia che
ventiquattro comandanti zapatisti si recheranno in febbraio nella capitale del
Messico. Dopo anni di resistenza all¹assedio militare, alla persecuzione, ai
crimini dei gruppi paramilitari, come la strage di Acteal, la lotta per la
democrazia, la libertà e la giustizia si è riaperta un varco. Desideriamo farvi
sapere che un gran numero di italiani sarà in febbraio al vostro fianco,
idealmente e anche fisicamente, perché vuole accompagnarvi nel viaggio verso il
futuro. A muoverci è la consapevolezza che la vostra lotta contro il dominio
dell¹economia e del liberismo e per le ragioni dell¹umanità riguarda anche noi,
che nel nostro paese siamo minacciati da una destra simile a quella che ha
conquistato il potere in Messico e che guarda alla società come a un¹impresa. La
vostra speranza è la nostra speranza. E¹ per questo che vi
diciamo:
grazie.
Al subcomandante
Marcos,
al Ejercito Zapatista de Liberación Nacional,
a los pueblos
indigenas y a la sociedad civil de México
Queridos compañeros, hermanas y hermanos...hemos sabido con gran satisfacción que
veinticuatro comandantes zapatistas irán el próxi,mo mes de febrero a Ciudad de
México. Tras anos de resistencia al asedio militar, a la persecución, a los
crimenes de los grupos paramilitares, como la matanza de Acteal, la lucha por la
democracia, por la libertad y por la justicia se abre paso. Deseamos
informaros que un gran numero de italianos estará junto a vosotros en febrero,
tanto idealmente como físicamente, ya que desean acompañaros en este viaje
hacia el futuro. Nos mueve la convicción de que vuestra lucha en contra
del dominio de la economía y del neoliberalismo y a favor de la humanidad, nos
afecta directamente. En nuestro país estamos amenazados por una derecha similar
a la que ha conquistado el poder en Mexico, que considera la sociedad como
una
empresa. Vuestra esperanza es la nuestra. Y por ello os decimos:
gracias.
Rinviare a carta@carta.org
AZIONE NONVIOLENTA di DICEMBRE
E' uscito il numero di
dicembre della rivista mensile Azione nonviolenta (n. 12/2000).In questo
numero:
- La "Lista d'onore" dei prigionieri per la Pace del 2000 (a cura
della War Reister's International)
- Una bibliografia completa, di e su
Danilo Dolci, a tre anni dalla morte (a cura di Germano Bonora)
- Il Davide
Alex contro il Golia Del Monte (di Alex Zanotelli)
- Prosegue il dibattito
dopo la Marcia Perugia-Assisi, verso la federazione dei nonviolenti
-
Un'intervista a Genevieve Jacques del Consiglio Ecumenico delle Chiese su:
"Riconciliazione in Sudafrica, Argentina, Guatemala: tra verità, memoria e
giustizia"
- L'obiezione di coscienza che turba Israele (a cura di Istraeli
Peace Bloc)
- Il Ministero dell'Università e gli Studi per la pace (a cura di
Gianni Scotto)
e poi le consuete rubriche su: Islam, Cinema, Educazione,
Musica, Libri, Lettere, Appuntamenti
Abbonamenti per il 2001: L. 40.000
sul ccp n. 10250363 intestato ad Azione nonviolenta, via Spagna
8, 37123
Verona - mail: azionenonviolenta@sis.it - in
rete: www.nonviolenti.org
SERVIZIO CIVILE INTERNAZIONALE
Il Servizio Civile Internazionale è un’organizzazione laica di volontariato, presente in 60 paesi in tutto il mondo. Promuove attività di volontariato e campi di lavoro sui temi della pace e del disarmo, dell’obiezione di coscienza, della cooperazione e solidarietà internazionale, della tutela dell’ambiente, protezione civile e nell’ambito dell’emarginazione sociale. Il S.C.I. che è membro consultivo dell’UNESCO e del Consiglio d’Europa, è stato fondato nel 1920 da un obiettore di coscienza Svizzero, Pierre Ceresole, che organizzò – dopo la tragedia della prima guerra mondiale- dei campi di lavoro per la ricostruzione di villaggi lungo il confine franco-tedesco, distrutti dal conflitto. Il S.C.I. nacque così per contribuire, attraverso il lavoro volontario e l’iniziativa alla pace, a creare nuovi rapporti di cooperazione internazionale e comprensione tra i popoli e le premesse per una società e un mondo più giusto. Il S.C.I. è oggi impegnato per il raggiungimento di obiettivi di cambiamento concreto delle situazioni di disuguaglianza, ingiustizia, alienazione, degrado, sottosviluppo, violazione dei diritti umani, violenza e guerra. Ogni anno centinaia di volontari partecipano in tutto il mondo ai nostri progetti.
Quali sono le nostre attività?
Per informazione e contatti potete rivolgervi a:Gruppo Regionale Lombardo - Referente: Hocine EL-KEBICH - Via Morigi,8 20123 Milano tel:02.72011459 e.mail: scilombardia@libero.it, hoelkeb@tin.it - Nei giorni: lunedi, mercoledi e venerdi pomeriggio , martedi dalle 18 alle 20.30 - Oppure la nostra sede nazionale 06/55600881 orari di ufficio. Per ulteriori informazione potete consultare il nostro sito web : www.sci-italia.org
MAIZ e ISLA GRANDE
"Se per
un istante Dio si dimenticasse che sono un pupazzo di stoffa e mi
regalasse un pezzo di vita, probabilmente non direi tutto quello che
penso, ma in
fondo penserei tutto quello che dico. Darei
valore alle cose, non per quello che valgono, ma per quello che
significano.
Dormirei poco sognerei di più comprendo che per ogni minuto che chiudiamo gli
occhi, perdiamo sessanta secondi di luce.
Camminerei quando gli altri si fermano, mi sveglierei quando gli altri dormono.
Ascolterei quando gli altri parlano, e come apprezzerei un buon gelato al
cioccolato!
Se dio
mi concedesse un pezzettino di vita, vestirei con semplicità, mi abbronzerei al
sole, lasciando scoperto non solo il mio corpo ma anche
l'anima. Dio
mio, se avessi un cuore, scriverei il mio odio sul ghiaccio, e aspetterei che
sorgesse il sole. Dipingerei con un sogno di Van Gogh sulle stelle un poema do
Benedetti, e una canzone di Serrat sarebbe la serenata che offrirei alla luna.
Solcherei con le mie lacrime le rose, per sentire il dolore delle loro spine , e
l'incarnato bacio dei suoi petali … Dio
mio, se avessi un pezzettino di vita … non lascerei passare un solo giorno senza
dire alla gente che amo, che la amo . Convincerei ogni donna e uomo che sono i
miei preferiti e vivrei innamorato
dell'amore.
Agli
uomini proverei quanto si sbagliano a pensare che smettono di innamorarsi quando
invecchiano senza sapere che invecchiano quando smettono di
innamorarsi. Ad un
bambino darei le ali, ma lascerei che lui solo imparasse
avolare. Ai
vecchi insegnerei che la morte non
viene con la vecchiaia, ma con la dimenticanza. Tante
cose ho imparato da voi, uomini … Ho capito che tutti vogliono vivere sulla cima
della montagna senza sapere la vera felicità sta nella maniera di salire la
scarpata.
Ho
imparato che quando un neonato stringe col suo piccolo pugno, per la prima volta
il dito di suo padre, lo tiene aggrappato per sempre. Ho
imparato che un uomo solo a guardare l'altro dall'alto quando deve aiutarlo a
rialzarsi. Sono
tante le cose che ho potuto imparare da voi, pero molte non mi serviranno perché
quando mi guarderete dentro questa valigia, sfortunatamente starò morendo".
(G.
GARCÍA MÁRQUEZ)