Numero versamenti finora effettuati: 22 - Fondi raccolti 698 euro - Fondi ancora da raccogliere: 902 euro
Come anticipato penultima edizione della newsletter, è partito da Vicenza il 16 luglio il container della solidarietà organizzato dai volontari dell'Est veronese legati a Pax Christi, Progetto Sorriso e il GRILLO parlante, coordinati da Luciana Gonzato di Cologna Veneta (VR) e dal gruppo di appoggio di Turbigo (Mi), destinato ai volontari del Ser.Co.Ba (Servizio alle Comunità di base) e Pax Christi International operanti tra le gente più povera della periferia di San Salvador, la capitale della piccola nazione del Centro America bagnata dall'Oceano Pacifico, duramente provata dai recenti terremoti. Container stipato di materiale (vedi foto) raccolto grazie a donazioni o acquistato a prezzo di favore. Questo l'elenco sommario della merce che sta per raggiungere le coste del Centro America: materiale didattico (quaderni, carta, pennarelli, matite, giochi didattici), giocattoli vari, scarpe, stivali in gomma, ciabatte, sandali (tutte le calzature sono nuove e di varie misure), bicchieri, piatti, dentifricio, spazzolini, posateria, sapone. Ed ancora: vestiario per adulti, bambini, intimo. Occhiali, una incubatrice per pulcini (nuova), pasta, riso, integratori alimentari, scatolame, zucchero, latte in polvere, farina, marmellata, 5 macchine da scrivere, 4 biciclette, antibiotici, medicinali vari, 2 macchine da cucire, arredamento per una scolaresca (banchi, seggiole, libreria, lavagne, brandine, scrivanie), tela per confezionare vestiti, piccoli attrezzi per l'agricoltura e, dulcis in fundo, 1 Gruppo elettrogeno con saldatrice acquistato ad un prezzo di favore dalla ditta "FCM" Furlani Costruzioni Meccaniche di Minerbe (VR). Come ben immaginerete, quest'ultima apparecchiatura risulta indispensabile per le mille attività dei volontari impegnati nelle comunità più isolate, duramente scosse dalle recenti calamità naturali. Gruppo elettrogeno che abbiamo già caricato nel container ed inviato. Ma che ancora non è stato pagato. "il GRILLO parlante" ha lanciato nei mesi scorsi ai propri lettori l'appello affinché con il piccolissimo contributo di tutti si riuscisse a saldare... il conto... con la ditta fornitrice. Negli ultimi giorni c'è stata una lusinghiera impennata della raccolta, concretizzata grazie all'iniziativa di un volontario, ma, ad oggi, mancano ancora 902 euro per raggiungere l'obiettivo entro il 15 di agosto. Vi chiediamo, per l'ultima volta, di porgere una mano, se potete, a quanti si sono prodigati nell'impresa del container, versando, mediante un normalissimo bollettino di conto corrente, almeno 2 euro (è il versamento minimo, in quanto 1 euro viene trattenuto dall'Ente Poste al correntista di Banco Posta all'atto dell'accredito) sul conto corrente postale intestato a Amedeo Tosi (direttore responsabile de «il GRILLO parlante») e alla volontaria di «Progetto Sorriso» Chiara Terlizzi. Questi gli estremi:
Conto Corrente Postale numero 21008305 intestato a: Amedeo Tosi - Chiara Terlizzi - Indirizzo: località Praissola 74/b - San Bonifacio (VR) - Causale del versamento: "Salvador"
SEMINARIO
DI FORMAZIONE «BEN-ESSERE e
IMPEGNO» - Arco (TN) 4 - 9 agosto 2002
Associazione DOKITA e Mensile VALORI organizzano nel periodo estivo un seminario di formazione per soci, amici, simpatizzanti, lettori, persone che desiderano trovare nella tranquillità di Arco (TN), amena località vicino al lago di Garda, ai piedi delle Dolomiti, momenti di riflessione, di incontro, di scambio di esperienze, di pace, alternati ad altri di svago e di divertimento. Località - Arco (Trento), presso l'Istituto P. Monti in via XXIV Maggio n. 1 – tel. 0464 516178. Periodo - Il seminario si svolgerà dalla domenica 4 agosto (arrivo nel pomeriggio) a venerdì 9 agosto (giorno di chiusura e partenza). Tema - Il tema che verrà svolto durante le cinque giornate sarà il seguente: "BEN-ESSERE E IMPEGNO - una vacanza in tutti i sensi". Il seminario sarà incentrato su racconti ed esperienze di vita, attuali e provocanti, presentate in prima persona da relatori-testimoni che faranno emergere valori, fatiche, intuizioni e sfide utili ad arricchire, ripensare, finalizzare la propria vita quotidiana, aprendosi agli altri. Relatori - testimoni - Parteciperanno: Luigi Sandri, Sandro Calvani, Arturo Paoli, Enrica e Bruno Volpi. Coordinatori: Ruggero Valentini (Istituto Padre Monti di Arco), Sergio Slavazza (Rivista Valori). Quota di partecipazione - La quota di partecipazione (tutto compreso) è indicativa: 40 euro per la camera singola e 30 euro per la camera doppia o tripla al giorno. Sconto per i bambini. Organizzazione del seminario - Le giornate del seminario saranno divise in due parti: il mattino dedicato agli incontri con i relatori-testimoni e all’approfondimento del tema; il pomeriggio dedicato al tempo libero (con proposte di escursioni e gite). Si ricorda che l'istituto P. Monti, presso il quale si svolgerà il Seminario, dispone di ampio parco recintato e di campi da gioco, assai interessante per chi desidera partecipare con i propri figli. Il programma definitivo è pubblicato sul sito www.dokita.org L'iscrizione al seminario può essere fatta tramite posta, o per e-mail dokita@dokita.org o telefonicamente 06.66155158 - 338.8918157).
IL PATRIMONIO MONASTICO: RISORSA PER L'EUROPA
Il Segno dei Gabrielli editori, la Scuola Superiore di Memoria Storica Europea e il Centro Studi Farfense organizzano una settimana di studi monastici nel cuore dell’Italia centrale – dal 27 agosto al 1 settembre 2002 sul tema «Il patrimonio monastico: risorsa per l’Europa». Nell’attuale impegno per la costruzione dell’Europa si opera spesso come se nel corso della sua storia non si fosse mai sperimentato un analogo sforzo di unità. Si dimenticano così la grande opera unificatrice del cristianesimo e i suoi grandi tessitori, i monaci. Al contempo custodi e diffusori del più autentico messaggio cristiano, essi fecero delle loro sedi i punti di riferimento di un ambito di scambi multiformi esteso al di sopra dei confini etnici e politici. I monasteri furono infatti i nodi di una rete di relazioni che attraverso i riferimenti della fede e della liturgia e la sperimentazione concreta di analoghe regole di convivenza, produssero e diffusero un tessuto culturale comune. Avamposti della cristianità sia dal punto di vista spirituale sia dal punto di vista spaziale, monaci e monasteri furono inoltre i promotori e gli artefici delle forme di incontro e di comunicazione con le realtà esterne al mondo cristiano e, pur nella loro coerenza, seppero svolgere una continua opera di mediazione e di dialogo con le altre culture. Per edificare oggi un’Europa unita e allo stesso tempo aperta alle legittime esigenze di ogni sua componente è necessario creare supporti culturali che facciano superare le ricorrenti tendenze alla separatezza e al ripiegamento negli egoismi individuali e di gruppo. La spinta universalistica dell’esperienza monastica può quindi assumere oggi una valenza nuova in primo luogo ampliando la conoscenza delle sue origini e delle sue vicende. Questi sono alcuni dei motivi per i quali il Centro Studi Farfense con sede in Santa Vittoria in Matenano (AP) e il Centro Studi Avellaniti, con sede presso il Monastero di Fonte Avellana (PS) propongono una settimana di studi monastici articolata in due programmi distinti, con la partecipazioni di alcuni dei più rinomati storici italiani e esteri: a Santa Vittoria in Matenano (AP) – splendida cittadella del Piceno – dal 27 al 29 agosto 2002 sul tema: “Impronte monastiche nell’Europa medievale”, e, subito dopo, presso l’Eremo di Fonte Avellana (Serra Sant’Abbondio – PS) – dal 30/8 al 1 settembre 2002 - sul tema “Romualdo di Ravenna e il monachesimo dell’età ottoniana”. Informazioni generali: Per il Seminario a Santa Vittoria in Matenano 27-29/8: EMILIO GABRIELLI, Presidente della Scuola Superiore di Memoria Storica Europea, tel. 045 7725374 oppure 045 77255543, mail scrivimi@gabriellieditori.it ; Prof. Rolando Dondarini, docente di Storia Medievale, Università di Bologna, Presidente del Centro Studi Farfense, mail rolando.dondarini@tin.it; dondarini_r@mail.cib.unibo.it . Per il Convegno presso l’Eremo di Fonte Avellana 30/8-1/9: don Alessandro Barban, Priore del Monastero di Fonte Avellana, tel. 0721 730261, mail alessandrobarban@libero.it
LE TERRE DELLA GROLA: AGRICOLTURA BIOLOGICA IN VALPOLICELLA
“Le terre della Grola – onlus”: con questo nome si è costituita giovedì 4 luglio scorso una nuova cooperativa che, secondo lo Statuto, “nel perseguire esclusive finalità di solidarietà sociale e di mutualità, si propone la tutela e la valorizzazione della natura e dell’ambiente a partire dal proprio territorio: la Valpolicella”. Tra i soci fondatori e firmatari del patto costitutivo i maggiori esponenti del mondo politico ed amministrativo della nostra zona (Pierluigi Toffalori, Sindaco di Sant'Ambrogio – Fernando Cottini, Sindaco di Fumane – Pietro Clementi, Sindaco di Marano – Giorgio Accordini, Sindaco di San Pietro In Cariano – Alberto Mion, Sindaco di Negrar- Sindaco di Dolce’ – Filiberto Semenzin) nonché vari rappresentanti dei settori produttivi, finanziari e del sociale tra cui la MAG Societa’ mutua per l’autogestione di Verona. Ma non solo: oltre l’ovvio sostegno ad una cooperativa di chi opera nel mondo del volontariato, del sociale, della cooperazione e dell’ecologia, è stato ricevuto l’appoggio e la spinta per andare avanti anche da figure di spicco del mondo dello sport, dello spettacolo e della cultura. Promotrice dell’iniziativa è la Cooperativa “OttoMarzo” di Sant’Ambrogio di Valpolicella, meglio conosciuta come CA’ VERDE, una delle prime realtà a livello europeo ad operare nel biologico. La cooperativa propone una grande raccolta di fondi (azionariato popolare) per acquistare dalla Provincia di Verona (che è intenzionata a venderli) i terreni ed i fabbricati della tenuta “La Grola”, la collina che sovrasta il paese, e che da’ il nome al progetto per destinarli a scopi di utilità sociale a favore della comunità evitando che cadano in mano a qualche privato. È un progetto di grande respiro che parte dalla consapevolezza dei soci della “OttoMarzo” dell’importanza del contributo dato all’ambiente della Valpolicella negli oltre vent’anni di vita della propria cooperativa. Proprio vent’anni fa, infatti, con l’occupazione ed il successivo affitto dei terreni della Grola – allora incolti ed abbandonati – nasceva in queste terre un’esperienza innovativa di agricoltura biologica che nel tempo ha saputo coniugare creativamente rispetto dell’ambiente, recupero alla produzione di terreni marginali, bonifica dall’inquinamento chimico, sviluppo dell’occupazione e conservazione delle tradizionali culture della vallata. In questi anni la “OttoMarzo” e la sua sede – la CA’ VERDE – sono stati un luogo aperto a tutti, meta di libere passeggiate domenicali, centro di iniziative sociali e culturali, luogo di produzione e di vendita di prodotti biologici. La sua storia testimonia dunque della capacità di avviare iniziative economicamente valide pur senza fare un uso privatistico dei beni ma, anzi, mettendoli a disposizione dell’intera comunità. Ecco quindi che la proposta della nuova Cooperativa “Le terre della Grola - onlus” si sviluppa in due direzioni: da un lato l’acquisizione dalla Provincia dei terreni, per poter continuare a coltivarli secondo i metodi dell’agricoltura biologica ed avere a disposizione un’azienda agricola che permetta di portare avanti l’attività di reinserimento nel mondo lavorativo di soggetti disagiati ed il mantenimento del posto di lavoro dei circa trenta tra soci e dipendenti attualmente impiegati; ma, dall’altro, recuperare anche il patrimonio edilizio (la villa con il parco e l’ex ospedale), per evitare la loro definitiva rovina e consentirne un uso sociale ed a favore della collettività (tra le varie proposte: centro convegni, centro per il turismo sociale e per associazioni di disabili a livello europeo, centro di formazione e studi sull’agricoltura biologica e l’utilizzo delle risorse).
PISTOLE E PISTOLERI «MADE IN ITALY»
ROMA ‑ Può nell'era berlusconiana un uomo come il Cavaliere del lavoro Ugo Gussalli Beretta, leader dell'omonima fabbrica d'armi nota in tutto il mondo per la precisione delle sue pistole, diventare ambasciatore italiano negli Stati Uniti d'America? È I'interrogativo che il mondo politico a diplomatico si pone dopo chevoci sempre più insistenti parlano della possibilità che il presidente del Consiglio e ministro degli Esteri ad interim nomini Beretta alla testa della più importante sede diplomatica italiana. L'ipotesi circola da qualche tempo e appare pienamente in linea con il disegno della nuova diplomazia business oriented che Silvio Berlusconi ha spiegato nei giorni scorsi agli ambasciatori italiani riuniti in conclave alla Farnesina. Se Mel Sembler, re dei supermercati, è il numero uno americano in Italia dopo una serie di ambasciatori "diplomatici", perché mai il re delle pistole non potrebbe aspirare al rango di ambasciatore italiano a Washington? Le proteste per un'ipotesi che lascerebbe al palo diplomatici di rango come Sergio Vento o Antonio Puri Purini, dati fino a due giorni fa in pole position per I'ambita sede, incontra diverse resistenze. Ieri la rivista dei missionari saveriani Missione Oggi ha lanciato un appello a tutti i cittadini per inviare lettere a email al presidente della Repubblica chiedendogli di non accogliere la nomina del produttore d'armi. E i Verdi, con Laura Cima, hanno raccolto la protesta: «Non vorremmo che l'armaiolo bresciano si distinguesse nella diffusione della vendita di armi costruite nella sua azienda». In America circolano 250 milioni fra pistole, mitra a fucili. L'entourage diplomatico del presidente del Consiglio dice che nulla è ancora deciso a parla di notizie «apparse solo sui giornali». Fonti della Farnesina ricordano piuttosto che la proroga dell'attuale ambasciatore Salleo‑da sette anni di stanza negli Usa‑scadrà a novembre. Ma all'alto diplomatico manca un solo anno alla pensione, ed è facile che il rinnovo scatti ancora. II cavalier Beretta per ora si accontenta della cravatta regalata a Bush padre, che I'ex leader sfoggia spesso, e del libro sulla sua dinastia di famiglia omaggio di Berlusconi a Bush figlio. A mettere infatti in contatto i due, quando ancora non erano presidenti, fu proprio lui. (Nostra titolazione. Articolo apparso su Repubblica il 31/7/02)
APPELLO
La rivista Missione Oggi ha messo, sul suo sito internet, un appello a tutti i cittadini e alle associazioni per inviare lettere ed email al Presidente della Repubblica chiedendogli di non accogliere, qualora confermata, la nomina del produttore d'armi Ugo Gussalli Beretta ad ambasciatore negli Usa. Il quotidiano BRESCIA OGGI (19 luglio 2002) e il settimanale PANORAMA (1 agosto 2002) riportano infatti la notizia che il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, intenderebbe nominare Ugo Gussalli Beretta ambasciatore negli USA. Ugo Gussalli Beretta non solo non fa parte del "corpo diplomatico" italiano, ma è presidente della Beretta Holding spa, un'industria produttrice di armi con sede a Gardone Val Trompia (BS) che controlla varie industrie produttrici di armi (pistole, revolver, mitragliette, fucili di precisione) in diversi paesi del mondo e con una rete di vendita in moltissimi stati dal Bangladesh al Libano, dalla Giordania al Pakistan, dal Cile al Perù al Sudafrica, per citarne solo alcuni. Ti chiedo pertanto di: 1: Firmare l'appello (lo trovi con tutta la documentazione) al sito: www.saveriani.bs.it - 2. Spedire questa mail ai tuoi amici chiedendo loro di diffonderla. Puoi trovare tutte le informazioni sull'appello e sul comunicato stampa al sito di Missione Oggi: www.saveriani.bs.it - Giorgio Beretta (MISSIONE OGGI) (Se vuoi ulteriori informazioni da Missione Oggi invia una mail a: info@saveriani.bs.it )