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Il Pendolo rappresenta di certo uno strumento d’importanza capitale
per chi volesse avvicinarsi al misterioso mondo della
sperimentazione radiestesica. Si tratta, in effetti, di un mezzo
molto semplice, assai utile per porsi all’ascolto del così detto
«subconscio», ossia di quell’enigmatico Maestro Interiore di cui
spesso ci parla la tradizione arcana.
Pendoli di diverse tipologie riuniti in una sola immagine. In un
certo senso il pendolo è come un’antenna che amplifica le vibrazioni
che tutti gli elementi emettono per loro natura e che la nostra
parte sensitiva percepisce inconsciamente. In effetti, ogni cosa in
natura possiede una sua propria e unica vibrazione; oggetti,
alimenti, luoghi, abitazioni tutto emette energie sottili. In
pratica con il pendolo ci si dispone interiormente ad ascoltare
queste vibrazioni oltre le comuni dimensioni dello spazio e del
tempo. Le oscillazioni del pendolo (orarie o antiorarie)
risponderanno alle nostre domande e renderanno comprensibili le onde
emesse da tutto ciò che ci circonda. Naturalmente la
sperimentazione appare come un qualcosa di necessario poiché nessun
libro, nessun articolo, nessuna prova raccontata da altri può
sostituire l’esperienza diretta. Non per nulla gli antichi solevano
affermare che l’Esperienza e Madre della Vera Scienza. Tornando a
noi, la definizione di pendolo è presto enunciata: si tratta di «un
ciondolino qualunque, appeso ad un filo sottile di seta, o di lino,
o di canapa o in metallo. Il ciondolino può essere di legno,
bachelite, vetro, metallo, cristallo o qualsiasi altra materia e di
qualsiasi forma». Pertanto qualunque pendente può andare bene purché
sia ben bilanciato e simmetrico. E’ consigliabile che la parte
inferiore termini a punta; ciò sarà utile quando utilizzeremo
determinati grafici (o Quadranti) per talune indagini radiestesiche.
Tuttavia, anche se potenzialmente può essere usato qualsiasi peso,
come dicevamo, la scelta dello strumento a noi più idoneo riveste
un’importanza capitale. In effetti, il pendolo è un vero e proprio
«amplificatore» delle nostre capacità radiestesiche indi deve essere
costituito in un materiale e una forma che «risuoni» il più
possibile con il nostro «Io interiore».
Pendolo in Quarzo Ialino realizzato nella forma tipicamente
«Egizia». Si tratta di uno strumento particolarmente sensibile che
si presta a tutte le ricerche radiestesiche. Lo scopo è di sentirci
a nostro agio in modo tale di poter ottenere dei responsi più
veritieri possibile. Inoltre è importante che lo strumento sia
percepito come un qualcosa di «proprio»; per questo motivo se ne
raccomanda un utilizzo strettamente personale. Questo «senso di
familiarità» può essergli conferito usandolo spesso, o portandolo
con noi ovunque, in tasca o in borsa, considerandolo (in pratica)
come un qualcosa di estremamente importante e prezioso a prescindere
dal suo reale valore economico. Tra le altre cose molti considerano
che più lo strumento è di fattura pregiata, o unico nel suo genere,
più se ne ha considerazione e attaccamento. In questo modo il nostro
io cosciente e subcosciente potranno lavorare all’unisono
incontrandosi a metà strada per mezzo di uno strumento gradevole ad
entrambi. Come si sarà compreso il pendolo funge da vero e proprio
«ponte» tra noi e la parte più intima, preziosa e recondita di noi
stessi. E’ bene che sia degno di questo compito delicato e
complesso. Per dirla tutta affermiamo che una buona scelta deve
tener presente sia della materia, sia della forma costituente il
pendolo. Perciò, nonostante la forma di un pendolino riveste una
certa importanza in relazione alle «onde di forma» corrispondenti,
in questa sede focalizzeremo la nostra attenzione principalmente
sulle diverse materie con cui vengono realizzati i pendolini.
Infatti in commercio esistono svariati pendoli in materiali diversi.
E’ bene sapere che ogni materiale ha delle caratteristiche
particolari che rendono lo strumento idoneo a un certo tipo
d’indagine o applicazione piuttosto che a un’altra. Sarebbe bene
sperimentare direttamente con pendoli di svariate tipologie in modo
da poter verificare quale materia si presta meglio secondo i casi.
Tuttavia talvolta può anche capitare che otteniamo risultati diversi
con due pendoli dello stesso materiale e delle stessa forma! Ciò
perché (nonostante le apparenze) ogni strumento è unico e
irripetibile, come tutte le cose in Natura. Comunque sia, al fine di
aiutare chi è agli inizi, qui di seguito faremo un semplice elenco
dei materiali in cui solitamente sono realizzati i pendoli e delle
svariate tipologie. Tipologie di pendolo Come accennato in
precedenza ciascun pendolo ha delle caratteristiche che rispecchiano
il materiale con cui esso è realizzato. Come si fa ad operare una
scelta che per noi risulti ottimale?
Pendolo Grezzo in Ametista. Questi strumenti sono costituiti da
cristalli così come si tovano in Natura. Alcuni radiestesisti li
preferiscono ritenendoli i più sensibili in assoluto. Innanzi tutto
possiamo dividere i materiali in sei diverse categorie. Queste sono:
1 - Pietre Dure 2 - Metallo 3 - Ebanite 4 - Cristallo 5 - Orgonite
6 - Legno Cinque di queste sono (in un certo senso) «classiche», la
n.5, invece, rappresenta una novità assoluta realizzata dai
ricercatori indipendenti di Cronache Esoteriche. Analizziamo di
seguito le sei categorie delineate. Pendoli in Pietre Dure
L’esperienza vuole che i pendoli in pietre dure (in quarzo ialino,
fumè, citrino, ecc.) siano quelli con cui si trova meglio chi è alle
prime armi con le sperimentazioni radiestesiche. Infatti, il quarzo
si magnetizza facilmente del «fluido vitale» della persona che lo
adopera. Questa caratteristica rende l’utilizzo di detti strumenti
più semplice ed alla portata di tutti. Comunque sia bisogna tener
presente il fatto che ogni tipologia di pietra ha le sue
caratteristiche peculiari che la rendono adatta ad un particolare
tipo d’indagine o (nel caso della radiestesia applicata alla
medicina) di terapia. Di certo il pendolo in Quarzo Ialino (o
Cristallo di Rocca) è quello più «universale», nel senso che si
presta maggiormente ad un numero più grande di esperimenti e
ricerche. Per questo motivo se ne può consigliare caldamente
l’utilizzo a chi desidera uno strumento multiuso. Un pendolo
in Quarzo Rosa, invece, è più adatto a tutto ciò che ha a che fare
con gli affetti, le passioni, i sentimenti, le emozioni, ecc.
Inoltre il quarzo rosa rinforza la capacità di comprensione, per cui
sarà particolarmente utile quando l’operatore ha bisogno di una
maggior chiarezza su una determinata questione. Il Quarzo Rutilato ha
la proprietà di incrementare le percezioni di chi lo usa, inoltre ha
la capacità di liberare e rasserenare l’animo da paure nascoste.
Il Quarzo Fumé (o affumicato) è in grado di liberare dalle tensioni
interiori aumentando la protezione psicofisica di chi lo utilizza.
Il Quarzo Citrino, invece, rende più sicuri di se aumentando
l’autostima dell’operatore. Il Quarzo Ametista, con la sua energia,
dona al pendolo la capacità di incrementare l’ampiezza delle
oscillazioni. Ciò sarà utile in casi in cui il pendolo appare un po’
«pigro». Inoltre l’ametista ha interessanti funzionalità volte alla
protezione dalle vibrazioni cui l’operatore potrebbe trovarsi
sottoposto. Infine l’Avventurina favorisce il rilassamento,
tranquillizza i pensieri specie se caotici, il che è molto
importante in chi pratica la radiestesia. I soli problemi che si
hanno scegliendo un pendolo di questo tipo sono l’eccessiva
fragilità e la tendenza che il cristallo ha di saturarsi facilmente,
ossia di assorbire eccessivamente le energie di chi vi entra in
contatto vibrazionale. Il primo problema obbliga l’operatore ad
avere un’attenzione notevole per evitare di rompere il pendolo. Il
secondo problema, invece, lo costringe a purificare continuamente
lo strumento radiestesico. In effetti, senza una continua pulizia il
pendolo in cristallo diviene presto inservibile. Affronteremo i
metodi per purificare il pendolo in un prossimo articolo su questo
sito. Pendoli in Metallo L’Ottone è, senza alcun dubbio, il metallo
più usato e polivalente per la fabbricazione dei pendoli. Oltre
all’ottone sono utilizzati anche altri metalli i quali conferiscono
al pendolo il loro proprio carattere.
Un pendolo in metallo placcato Oro. Nell’immagine è ben visibile la
cavità interna utile nell’ospitare un testimone. Ad esempio
l’Oro (o la placcatura in oro) è associato con la vitalità e
alla Luce; l’Argento (o la placcatura in argento) è connesso
alla ricettività e alla sensibilità; il Piombo è incluso in alcuni
pendoli poiché (come dicevamo) è un metallo assorbente, cioè
che assorbe le vibrazioni negative. Il Rame è un eccellente
conduttore, collegato alle emozioni e alle energie naturali. Un tipo
particolare di pendolo è quello realizzato in Mercurio, un
metallo, mobile, cangiante, ricettivo, che si scarica rapidamente
dalle impronte energetiche. In verità il mercurio è sistemato
all’interno di un contenitore di vetro il che, purtroppo, rende
questo strumento estremamente fragile. Comunque sia il pendolo in
mercurio è particolarmente apprezzato da chi si occupa di ricerche
nel delicato campo della medicina omeopatica. In commercio è
possibile anche reperire degli speciali pendoli a spiralecon
la punta magnetica. Questo tipo di strumento pare essere assai
indicato nell’analisi di luoghi ed abitazioni e nella ricerca dei
così detti «nodi geopatici» cari alla geobiologia. La
caratteristica certamente più interessante dei pendoli in metallo è
che possono presentare una cavità nella quale è possibile inserire
un «testimone», cosa utilissima sia in mancanza del soggetto da
testare, sia quando desideriamo infondere una vibrazione
particolare. Ad esempio se vogliamo acquisire alcune informazioni su
un determinato individuo lontano da noi, basterà inserire nel nostro
pendolo cavo un frammento d’unghia (o altro testimone) di quella
persona. Invece inserendo una sostanza nella cavità del pendolo
sarà possibile infondere la corrispondente vibrazione curativa in un
bicchiere d’acqua dopo aver sospeso su di esso il nostro strumento
radiestesico. Le applicazioni di questo genere sono praticamente
infinite. Pendoli in Ebanite I pendoli in Ebanite (materiale
utilizzato anche per fabbricare parti di strumenti musicali) sono
degli strumenti eccezionali, adatti sia ad un operatore
professionale, sia a chi è alle prime armi con la radiestesia. Il
particolare materiale isolante ed il colore nero rendono questi
pendoli estremamente «neutri» ma anche suscettibili di captare tutte
le vibrazioni dell’Universo. Per tale motivo l’operatore che li
utilizza sarà meno influenzabile sia dai fattori esterni (anomalie
cosmotelluriche, influenze nocive, ecc.), sia dai fattori
interni(autosuggestione, pensieri negativi, ecc.). Tuttavia, nello
stesso tempo, il radiestesista potrà meglio concentrarsi sulle
frequenze del soggetto della ricerca, isolandole dalle altre. Ogni
particolare modello, in relazione alla sua forma, è adatto a
differenti ambiti d’indagine.
Pendolo in Cristallo di Boemia. Il piombo incluso nel cristallo
conferisce delle buone capacità «schermanti», cosa importante quando
si opera in radiestesia. Pendoli in Cristallo Il cristallo di
Boemia è uno dei materiali utilizzati nella fabbricazione dei
pendoli. Dal punto di vista chimico la composizione è simile a
quelle del Quarzo tuttavia, nel caso del vetro, i reticoli
cristallini interni non hanno avuto modo di formarsi. Nonostante ciò
il materiale resta interessante poiché nella lavorazione del vetro è
spesso incluso del piombo. Questo metallo (Pb) ha delle interessanti
caratteristiche assorbenti e schermanti. Tutto ciò si traduce in una
minor sensibilità rispetto al quarzo ma in una maggiore schermatura.
Inoltre la lucentezza e la bellezza di questo materiale ne fanno
qualcosa che, agli occhi di molti, appare prezioso a tutto vantaggio
dell’attività radiestesica. L’unico inconveniente è la fragilità.
Inoltre anche il vetro tende a saturarsi facilmente delle energie
con cui entra in contatto, anche se in misura minore rispetto al
Quarzo. Pendoli in Orgonite I pendoli realizzati in Orgonite (vedi
l’articolo su questo materiale) invece hanno delle caratteristiche
del tutto simili a quelle dei pendoli in cristallo visti in
precedenza. Infatti, l’orgonite ha una vibrazione, misurata in unità
di Bovis (o Angstrom), rassomigliante (e talvolta superiore) allo
stesso Quarzo. In questo caso la specializzazione dei pendoli in
orgonite deriva dai colori con cui essi sono realizzati. Infatti, un
pendolo in orgonite Rosso fornirà
massimamente energia, ardore, passionalità e forza vitale. Può
essere un’ottima soluzione nel caso in cui l’operatore abbia uno
scarso potenziale radiestesico per cui necessita di una marcia in
più per amplificare le oscillazioni del pendolo. Il rosso è legato
al Chakra della Radice.
Pendolo realizzato in Orgonite. Questi strumenti forniscono
energia benefica all’operatore attenuando la stanchezza che segue
alcune indagini radiestesiche dispendiose. Invece un pendolo in
orgonite di colore Azzurro è indicato per tutto ciò che concerne
l’attività spirituale, la comunicazione e la guarigione dalle
malattie fisiche. Questo colore è legato al Chakra della Gola. Un
pendolo Verde favorirà l’armonia, l’equilibrio psicofisico, la feconditàe
la prosperità. Questo colore è legato al Chakra del Cuore. L’orgonite Gialla favorirà
le attività intellettive, lo studio, la sicurezzanelle proprie
capacità. Il giallo è connesso al Chakra del plesso solare. Un
pendolo in orgonite Arancio sarà associato agli affari, al lavoro,
alla carriera, al successo materiale. Evoca valori quali
la sicurezza di se, la forza e l’incoraggiamento. L’arancio è legato
al Chakra della milza. Un pendolo realizzato in orgonite
color Viola è connesso alla spiritualità, al potere, alla sicurezza
di se ma anche al sapere occulto e alle facoltà psichiche. Questo
colore è legato al Chakra della Corona. Uno strumento di questo tipo
color Indaco (viola chiaro) agevola massimamente l’intuito ed è
legato al Chakra del terzo occhio. Un pendolo in orgonite
color Oro è associato al Sole, alla virilità, alla ricchezza e
alla vittoria. Evoca tutte le divinità maschili. Infine un pendolo
radiestesico di questo genere color Argento è associato alla Luna,
alla femminilità, all’intuito e alle facoltà psichiche. Ovviamente
incarna tutte le divinità femminili. Un pendolo in orgonite, oltre
ad una vasta gamma di specializzazioni, offre una valida soluzione
ai problemi legati ai pendoli in cristallo. Infatti, questo
materiale è di gran lunga più resistente rispetto al quarzo, inoltre
si satura meno facilmente perché è in grado di «auto purificarsi»
semplicemente esponendolo ai raggi solari, lunari o a una qualsiasi
fonte luminosa. Pertanto è necessaria una minor manutenzione.
Inoltre riteniamo interessanti le infinite possibili applicazioni di
questo genere di strumenti nel delicato campo
della radiestesia medica.
Un pendolo in legno con la classica forma «Egizia». Questa
categoria di strumenti si adatta a qualsiasi tipo di indagine
radiestesica, specialmente in ambito geobiologico. Pendoli in Legno
Il legno è certamente un materiale più resistente rispetto ai
precedenti. I legni più usati per la fabbricazione dei pendoli sono
l’Ebano (più pregiato) e il Mogano. In commercio esistono pendoli
in legno dalle forme più svariate; quelle più diffuse sono a
goccia, a ghianda e l’Egizio. Quest’ultima è (solitamente) una
riproduzione di un antico manufatto egizio... in genere questo tipo
di pendolo è molto apprezzato da chi lo abbina all’utilizzo delle
piramidi per scopo terapeutico (la così detta «piramidologia»). In
definitiva il legno è un materiale molto versatile e pratico,
utilizzabile in ogni tipo di ricerca radiestesica. Per la sua
versatilità risulta generalmente assai apprezzato. Le oscillazioni
sono di solito meno marcate rispetto ai pendoli realizzati con i
materiali visti in precedenza, tuttavia la «neutralità elettrica» di
questi strumenti li rende ideali per captare le «onde di forma» e
per effettuare ricerche in ambito geobiologico e nella
localizzazione delle geopatie. Infine v’è da rilevare che esistono
in commercio pendoli formati dalla combinazione di più materiali. I
più interessanti ci sembrano quelli che combinano una
pietra (ametista, avventurina, ematite, ecc.) con una gabbietta
metallica in Rame. Cambiando la pietra interna sarà possibile
accedere a diverse specializzazioni e vibrazioni. Per il resto sarà
importante affidarsi al proprio gusto ed esperienza personale
testando più materiali possibili.
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