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CABALÀ
La parola ebraica "Cabalà" possiede due significati principali. Il
più noto e diffuso è quello di "ricezione". Cabalà significa dunque
la trasmissione di un insegnamento precedente, che viene ricevuto
dai Maestri di una generazione e passato oltre, a quelli della
prossima generazione. Si potrebbe dunque parafrasare Cabalà come
"tradizione". Se questo fosse tutto, ci si potrebbe chiedere come
mai solo La Cabalà. abbia questo nome. Tutti gli insegnamenti
dell'Ebraismo, dal campo dell'halakhà (norme pratiche di vita) al
mussar (etica), dal campo del pensiero filosofico (merkhar) a quello
delle haggadot (storie ed episodi di carattere biografico, spesso
con episodi portentosi e miracolosi), tutto ciò è una tradizione,
che viene tramandata fedelmente da una generazione all'altra. Il
Pirkey Avot (Detti dei Padri, uno dei testi fondamentali della
tradizione orale) incomincia infatti dicendo: "Moshè qibel Torà
mi-Sinai", "Moshè ricevette la Torà dal Sinai". Viene qui usata la
radice quf-beit-Lamed, "ricevere". Ma allora cosa differenzia La
Cabalà. all'interno del ricchissimo mondo della tradizione ebraica?
Per comprenderlo dobbiamo analizzare il contesto in cui tale radice
compare all'interno del Chumesh, il Pentateuco, la Torà di Moshè. La
Torà è e rimane la fonte primaria dei significati delle varie radici
e parole della lingua ebraica. In tutto il Pentateuco la radice "qabal"
compare solamente due volte, in un contesto identico: "maqbilot
ha-lulaot" = "le asole (a volte tradotto “cordoni”) devono essere
parallele" Il verso è parte della complessa descrizione di come il
Tabernacolo doveva venire costruito. Secondo il Maestri della Cabalà,
in quelle istruzioni, sono contenuti, in codice, i più importanti
insegnamenti sul Ma’assè Merkavà, “l’Opera del Cocchio”, la parte
più segreta ed avanzata di tutta La Cabalà.. Per comodità del
lettore, riportiamo qui alcuni versi di quella sezione.
Esodo - Capitolo 26 [1] Quanto al Tabernacolo, la farai con dieci
teli di bisso ritorto, di porpora viola, di porpora rossa e di
scarlatto. Vi farai figure di cherubini, lavoro
d'artista. [2] Lunghezza di un telo: ventotto cubiti; larghezza:
quattro cubiti per un telo; la stessa dimensione per tutti i
teli. [3] Cinque teli saranno uniti l'uno all'altro e anche gli
altri cinque saranno uniti l'uno all'altro. [4] Farai cordoni di
porpora viola sull'orlo del primo telo all'estremità della sutura;
così farai sull'orlo del telo estremo nella seconda
sutura. [5] Farai cinquanta cordoni al primo telo e farai cinquanta
cordoni all'estremità della seconda
sutura: i cordoni corrisponderanno l'uno all'altro.(maqbilot ha
lulaot) [6] Farai cinquanta fibbie d'oro e unirai i teli l'uno
all'altro mediante le fibbie, così il tutto formerà una sola
Dimora. [7] Farai poi teli di pelo di capra per costituire la tenda
al di sopra della Dimora. Ne farai undici teli. [8] Lunghezza di un
telo: trenta cubiti; larghezza: quattro cubiti per un telo. La
stessa dimensione per gli undici teli. [9] Unirai insieme cinque
teli a parte e sei teli a parte. Piegherai indietro il sesto telo
raddoppiandolo sulla parte anteriore della tenda. [10] Farai
cinquanta cordoni sull'orlo del primo telo, che è all'estremità
della sutura, e cinquanta cordoni sull'orlo del telo della seconda
sutura. [11] Farai cinquanta fibbie di rame, introdurrai le fibbie
nei cordoni e unirai insieme la tenda; così essa formerà un tutto
unico. [12] La parte che pende in eccedenza nei teli della tenda, la
metà cioè di un telo che sopravanza, penderà sulla parte posteriore
della Dimora. [13] Il cubito in eccedenza da una parte, come il
cubito in eccedenza dall'altra parte, nel senso della lunghezza dei
teli della tenda, ricadranno sui due lati della Dimora per coprirla
da una parte e dall'altra. [14]Farai poi per la tenda una copertura
di pelli di montone tinte di rosso e al di sopra una copertura di
pelli di tasso. Dunque il primo e più importante significato di
Cabalà è "parallellismo o corrispondenza". Nel pensiero comune la
paroLa Cabalà. viene associata ad un qualche cosa di unicamente
misterioso, mistico, lontano ed inaccessibile, a volte perfino da
guardare con sospetto. Si tratta di un grave pregiudizio. La Cabalà
è un insieme di corrispondenze che si propone di mostrare i legami
che unificano i vari livelli della creazione, sia fisici che
spirituali. Essa ci mostra come tutto ciò che D-o ha creato si trova
in uno "stato di corrispondenza", e permette di vedere le cause
spirituali dei fenomeni terreni, e viceversa. Ad esempio, il più
antico libro della Cabalà., il Sefer Yetzirà, mette in
corrispondenza le lettere dell'Alef-Beit con tutta una serie di
entità spazio-temporali. Ogni lettera è alla radice di un mese, di
un giorno della settimana, di un pianeta o di una costellazione, di
parti e organi del corpo umano e dei loro corrispettivi spirituali.
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