BABAJI MAHARAJ
 

 

"I picchi settentrionali dell'Himalaya, vicino a Badrinarayan, sono tuttora benedetti dalla presenza vivente di Babaji (nota: Babaji, dal sanscrito "Baba" [Padre], più il suffisso "ji" in segno di rispetto), Guru di Lahiri Mahasaya (nota: cui diede l'iniziazione al Kriya Yoga nel 1861 - "Il Kriya Yoga che attraverso te io do al mondo è la stessa scienza riesumata che Krishna diede ad Arjuna"). Il Maestro, che vive appartato dal mondo, ha mantenuto per secoli, e, forse, per millenni, la sua forma fisica. Babaji, che non conosce la morte, è un Avatar; questa parola sanscrita significa "discesa"; le sue radici sono: ava, "giù" e tri "passare". Nelle Scritture indù, avatara indica la discesa della Divinità nella carne dell'uomo.
«da: Paramahansa Yogananda, Autobiografia di uno Yogi, cap. XXXIII, Edizioni Astrolabio Roma»

Il grande Babaji fu il Guru precettore di Lahiri Mahasaya. Si conosce ben poco della vita di Babaji. Sentiamo dire che ha diverse centinaia di anni e somiglia esattamente a Lahiri Mahasaya, solo molto più giovane in apparenza. Ci è stato narrato che una volta Babaji voleva lasciare il corpo. Uno dei suoi discepoli avanzati aveva da obiettare. Babaji rifletté: "Che differenza c'è che io tenga oppure no, un corpo di sogno? Io sono sempre vivo con o senza un corpo". Poi il grande discepolo di Babaji chiese: "Onorato Guru precettore, se per te mantenere il tuo corpo o dissolverlo nella corrente cosmica è lo stesso, perché non mantenerlo, tanto per cambiare?". Babaji rispose che avrebbe fatto così, e svanì. Questa è la ragione per cui si dice che egli non lascerà mai il suo corpo fisico.
«da: Paramahansa Yogananda, da "Inner Culture", Marzo 1937»