>>>il sito, forse ufficiale, di AL.DA.925>>>il sito, forse ufficiale, di AL.DA.925

ecco cosa c'era fedelmente scritto sul foglio di carta che ho bloccato nella sua danza:

“…se non posso regalarti un mondo dorato accettane almeno uno argentato” (AL.DA. 925).

Figure argentee che non si stagliano sull’orizzonte come monoliti preistorici, come impertinenti sculture moderne o grattacieli aeroportuali, ma piccole figure che si nascondono nella quotidianità.

Un omaggio a Drella e alla sua Fabbrica, un omaggio a tutti i suoi abitanti che tra sogni chimici e fantasie underground, hanno illuso, assecondato e comprato l’intero mondo.

Oggetti quotidiani che diventano eterei, quasi invisibili, pur mantenendo la loro funzionalità ordinaria. Spunti di riflessione per il passante distratto e per il colto camminare.

Fontane che spillano vita, oggetti che allietano il nostro futuro, tutto può essere migliorato, tutto deve essere migliorato: non chiamateci vandali, le nostre migliorie non danneggiano, esaltano la memoria e l’attenzione.

Un omaggio anche a chi come da Basquiat in poi ha cercato di scuoterci con fiammate di colori, a chi opera nella clandestinità, anche se AL.DA. 925 non vuole combattere, non vuole vincere, vuole solo esserci: discretamente ma costantemente.

Come chi combatte nella selva Lacandona, col volto coperto, così anche AL.DA. 925 non vuole essere idolatrata, tutti potrebbero essere AL.DA. 925 ma nessuno sarà mai AL.DA.925, perché i sogni e le utopie non hanno volto.