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La Commissione Nazionale Valutazione Film (CNVF) è un organo tecnico-pastorale, costituito per rispondere all’esigenza di offrire ai fedeli una valutazione rispondente alle indicazioni del Magistero e allo stesso tempo fornire indicazioni su opere molto diverse tra loro. A partire dal dopoguerra il lavoro di valutazione dei film distribuiti sul territorio nazionale si è sempre meglio strutturato, per rispondere ai cambiamenti della circolazione dei film e alla diverse possibilità di fruizione. Oggi va ricordato che la Commissione Nazionale Valutazione Film esprime "valutazioni morali ai fini pastorali"e che tali valutazioni sono vincolanti per la programmazione delle Sale dipendenti dall’Autorità Ecclesiastica.

Composizione della Commissione
I Commissari sono circa 30. Tra essi figurano laici e religiosi a diverso titolo impegnati nel settore della comunicazione sociale e dei mass-media, oltre ad insegnanti, giornalisti…


Il perché del lavoro
Alla base del lavoro c’è soprattutto una esigenza di servizio. Due sono, in primo luogo, le prospettive di lettura che guidano il lavoro della Commissione: il profilo morale e l’uso pastorale. Questi due criteri di valutazione rispondono alle finalità tipicamente ecclesiali di questo servizio senza ovviamente la pretesa di esaurire in queste due prospettive tutte le altre possibili griglie di lettura.

 

Il cinema sta vivendo anni di grandi cambiamenti. Il ruolo della tecnologia sta modificando e ampliando sia l’offerta che la fruizione cinematografica. La sala, il cuore pulsante e affettivo della filiera del cinema, si vede contendere spettatori oltre che dalla visione domestica, tra dvd e pay tv, anche da internet (attraverso il download, cioè lo scaricamento di film dalla rete, sia legalmente sia, purtroppo, illegalmente), dalla videotelefonia e dall’iPod. È una serie di nuove possibilità che attraggono il consumatore e l’appassionato. Al cinema sono così offerti nuovi canali di accesso per raggiungere il potenziale spettatore.
 
Di fronte a tale mutato scenario, è necessario ricordare che i criteri per la valutazione dei film, utilizzati dalla Commissione Nazionale, furono approvati dalla Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana il 30 marzo 1984: sono ormai trascorsi quasi venticinque anni e da tempo si sente la necessità di ritoccare tali parametri, tenendo presente che il lavoro della Commissione costituisce oggi un importante e autorevole servizio alle famiglie che, meno interessate alla fruizione cinematografica in sala, necessitano un orientamento nell’abbondante offerta di palinsesti cinematografici gratuiti o a pagamento. Inoltre, dopo la ripresa associativa dell’ACEC (Associazione cattolica esercenti cinema) e la riapertura di molte “sale della comunità” si rende necessario un adeguato accompagnamento dei responsabili della programmazione per un sempre migliore servizio culturale sul territorio e alla comunità cristiana.


VALUTAZIONE
 
Si tratta di un giudizio morale ai fini pastorali (cfr. Regolamento della CNVF), ufficiale e motivato, rivolto a tutti gli spettatori, al fine di orientarsi nella vasta produzione e di essere aiutati a costruirsi un giudizio critico, e ai responsabili delle sale della comunità o comunque dipendenti dall’autorità ecclesiastica, che sono tenute a programmare i film “secondo le indicazioni dell’autorità ecclesiale o religiosa competente in campo nazionale” (decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 28, art.2, comma 10).

 

 

 

 

 

 

 
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