RICOMPENSE E PRIVILEGI RISERVATI A COLORO CHE SI CONSACRANO AL SACRO CUORE DI GESU’
Io ho sete così ardente di essere onorato dagli uomini nel santissimo Sacramento, che questa sete mi consuma; e non trovo alcuno che si sforzi secondo il mio desiderio di estinguerla, rendendomi eguale contraccambio al mio amore...
Tu almeno fammi il piacere di supplire alla loro ingratitudine quanto ne sei capace.
(Parole di Gesù a S. Margherita M. Alacoque)
Le promesse in forma riassuntiva come divulgate dall'Apostolato della Preghiera
S. Margherita Maria, nei suoi scritti, assicura che Gesù, ai suoi devoti fa molte promesse, tra le quali le seguenti dodici, a un patto però: che Lo facciano conoscere, amare e onorare.
1 - Darà a tutti gli aiuti necessari al loro stato (Lett. 141).
2 - Attraverso la devozione al suo Cuore porterà il suo soccorso alle famiglie, che versano in qualche necessità e riunirà le famiglie divise (Lett. 35, 131).
3 - Li consolerà in tutte le loro afflizioni (Lett. 141).
4 - Sarà il loro sicuro asilo in vita e specialmente in punto di morte (Lett. 141).
5 - Spanderà le più abbondanti benedizioni sopra le loro imprese. (Lett. 141).
6 - I peccatori troveranno nel suo Cuore la fonte e l'oceano della misericordia (Lett. 132).
7 - Attraverso la devozione al suo Cuore riporterà le comunità religiose e i singoli fedeli al loro primo fervore (cfr Lett. 141, 132).
8 - Le anime fervorose giungeranno, in breve tempo, a grande perfezione (Lett. 132).
9 - Benedirà tutti i luoghi dove l'immagine del suo Cuore sarà esposta (cfr Lett. 35).
10 - A tutti coloro che lavoreranno per la salvezza delle anime darà il dono di commuovere i cuori più induriti (Lett. 141).
11 - Tutti coloro che propagheranno la devozione al suo Cuore, finché dureranno in questo impegno, avranno i loro nomi scritti nel suo Cuore (cfr Lett. 41, 89,39).
12 - "Un venerdì durante la santa comunione, Egli, se non mi sbaglio, mi rivolse queste parole: Nell'eccessiva misericordia del mio Cuore, ti prometto che il suo onnipotente amore accorderà la grazia della penitenza finale a tutti coloro che faranno la comunione per nove primi venerdì del mese consecutivi.
Non morranno (perciò) in mia disgrazia, né senza ricevere i loro sacramenti.
Il mio Cuore si renderà asilo sicuro in quel supremo momento" (Lett. 86).
Breve Introduzione
LE ORIGINI DEL CULTO AL CUORE DI GESU'
Sarebbe errato considerare la devozione al Sacro Cuore di Gesù come scaturita dalle rivelazioni di Paray e Margherita Maria come l'iniziatrice di questo culto. La chiesa non avrebbe potuto farlo proprio, perché attinge sempre e solo dalla Rivelazione ciò che propone ai fedeli. Essa inoltre considera e giudica come sana e credibile una rivelazione privata nella misura in cui questa concorda con i dati della Sacra Scrittura e della Tradizione. D'altra parte, un messaggio dal cielo può servire a richiamare una verità che merita di essere presentata agli uomini con maggior chiarezza: ma non sarà mai annunciato qualcosa di nuovo.
- "Anche se un angelo del cielo venisse a predicarvi un vangelo diverso, consideratelo anatema! insegna san Paolo".
Se dunque la chiesa, oggi come ieri, ci esorta a praticare verso il Cuore di Cristo un culto di adorazione e d'amore confidente e riparatore vuol dire che tale culto affonda le radici nella Sacra Scrittura. La stessa parola "cuore" è già un termine biblico. Esso simbolizza la sorgente e il centro della vita profonda dell'uomo. Così che quando Dio ci guarda, non si ferma alle apparenze e alla maschera, ma scruta il cuore cioé il santuario intimo dei nostri pensieri e dei nostri desideri. Di qui anche la necessità di rinnovare il nostro cuore se è indurito, di ricevere la parola di Dio con un "cuore ben disposto", di amare Dio con "tutto il cuore" ecc.
La Bibbia parla ugualmente molte volte del "Cuore di Dio" designando con questo termine tutto l'insieme del suo intimo, la tenerezza e la misericordia del Signore, il suo piano d'amore sugli uomini che vuol condurre alla salvezza.
Anche Gesù, Verbo incarnato, designa con la parola "cuore" il suo Io profondo, i suoi sentimenti di tenerezza e di misericordia, la sua volontà redentrice: "Imparate da me, egli dice, che sono mite e umile di cuore". Non si può però limitare il "Cuore di Gesù" alla sola interiorità di Cristo, a significare unicamente la sua persona. Infatti il cuore fisico di Gesù, come ci narra la passione secondo Giovanni, fu aperto sul Calvario dalla lancia del soldato e agli occhi attoniti dell'apostolo testimone della scena, da quest'organo che aveva cessato di battere, uscì sangue e acqua; questa trasfissione del cuore fisico di Gesù è così divenuta allo sguardo di tutti coloro che hanno contemplato, con fede e riconoscenza, Colui che è stato trafitto, come una "epifania", la manifestazione luminosa dell'amore eroico del Redentore e insieme la certezza della resurrezione e della vita divina che ci sono donate e comunicate e che vengono simbolizzate dallo sgorgare del sangue e dell'acqua dal Costato aperto del Salvatore.
SVILUPPO PROGRESSIVO DEL CULTO AL CUORE DI GESU'
Il culto al Cuore di Gesù è nato nella chiesa progressivamente, partendo dalla contemplazione di Gesù crocifisso.
I padri della chiesa, nei loro commentari alla Sacra Scrittura, si soffermano sulla scena del calvario.
S. Agostino, per esempio, scorge nel sangue e nell'acqua sgorganti dalla piaga aperta del costato di Cristo, la chiesa uscita dal Cuore trafitto, la nascita della novella Eva, nostra madre secondo la grazia. Più tardi, con San Bernardo, Guglielmo di Saint-Thierry, Riccardo e Ugo di San Vittore, poi con le Sante Lutgarda, Gertrude e Matilde, si passa dalla teologia alla mistica. L'anima si inebria al torrente di delizie che scaturiscono dal cuore amabile del Salvatore. Queste anime innamorate di Cristo ricevono le sue confidenze. E sono introdotte e trasformate nella fornace d'amore, costituita dal petto divino del loro Maestro adorato. Santa Gertrude, per esempio, ci descrive con lirismo i battiti del Cuore di Gesù e ce ne propone il significato spirituale.
Giunge in seguito Francesco di Assisi. Sull'Averna riceve nel proprio corpo le stimmate del Crocifisso. Questo prodigio suscita allora uno straordinario rinnovato fervore nella devozione alla santa umanità del Salvatore e alla sua Passione. Gli uomini, la cui carità si riscalda a questi contemplazione, riprendono a mirare colui che è stato trafitto. Così, in un modo del tutto naturale, i predicatori della scuola francescana, San Bonaventura in particolare, attirano l'attenzione sul Cuore di Gesù, mentre i mistici, discepoli del Poverello, Angela da Foligno, Margherita da Cortona... si pongono con lui in amoroso dialogo.
I Domenicani - la scuola tedesca sopratutto con Maestro Eckart, Taulero ed Enrico Susone - pervengono ugualmente alla devozione al Sacro Cuore, partendo dalla contemplazione di Gesù Crocifisso. Più tardi, Caterina da Siena insiste sulla devozione al sangue di Cristo di cui il Cuore del Salvatore è la sorgente. Il secolo XV è un'epoca di "santi del Sacro Cuore". Basti pensare a Bernardino da Siena, Caterina di Bologna, Ludvina di Schiedam, Caterina di Genova, Francesca Romana, Lorenzo Giustiniani, Giovanna di Francia.
A questa epoca, prendono le redini in mano i padri gesuiti: Pietro Canisio e Francesco Borgia sono fervorosamente conquistati da questa devozione.
All'alba del XVII secolo tutta una corrente spirituale trasporta le anime alla contemplazione delle piaghe di Cristo, specialmente a quella del costato aperto. Si pensi, per esempio, a Maria Maddalena dei Pazzi e a Rosa da Lima.
IL SECOLO DI MARGHERITA MARIA
Si può quindi affermare che al tempo di santa Margherita Maria era cosa ordinaria parlare del Cuore di Gesù ed esaltarne il culto. Fra gli apostoli di questo culto, un posto speciale deve essere riservato sopratutto a San Giovanni Eudes (1601-1680), contemporaneo della santa.
Egli cominciò con il predicare il Cuore di Maria e, ben presto, "il Cuore di Gesù e di Maria", che egli vede indissolubilmente uniti. In loro onore compose messe ed uffici e il 20 ottobre 1672, fece celebrare per la prima volta, la messa del Cuore di Gesù, nella congregazione da lui fondata. Violentemente attaccato, si fa apologista delle devozioni da lui raccomandate. Un mese prima di morire (19 maggio 1680) termina la sua opera più importante: "Il Cuore ammirabile della SS. Madre di Dio" il cui 12° libro è tutto dedicato al Cuore di Gesù.
La bolla per la sua canonizzazione, a buon diritto, lo proclama "padre, dottore e apostolo del culto liturgico" dei sacri Cuore di Gesù e Maria.
Ad eccezione di una preghiera al Cuore di Maria; tra quelle raccolte più che composte dalla santa di Paray e che comprende una preghiera di San Giovanni Eudes, non si può affatto affermare che essa abbia conosciuto le opere del santo apostolo della Normadia.
IL CULTO DEL SACRO CUORE NELL’ORDINE DELLA VISITAZIONE
«È particolarmente degna di attenzione, scrive Languet de Gergy nel `Discorso' che precede "La vita della venerabile madre Margherita Maria", la predizione fatta precedentemente da San Francesco di Sales che "l'ordine da lui fondato era destinato ad onorare in modo speciale il Cuore di Gesù Cristo. Le religiose della Visitazione, diceva questo grande santo, secondo quanto narra l'antico autore della sua vita (Vita di San Francesco di Sales di M. Dupuy), potranno gloriarsi del nome di figlie evangeliche, poste in questo mondo per essere specialmente le imitatrici delle due più care virtù del Sacro Cuore del Verbo Incarnato, la dolcezza e l'umiltà, che sono la base e il fondamento del loro ordine e danno ad esse il privilegio di questa grazia incomparabile di portare il nome di Figlie del Cuore di Gesù».
Ma lasciamo parlare il fondatore stesso. Egli scrive a madre de Chantal, il 10 giugno 1611, (cioè il venerdì seguente, in quell'anno, l'ottava del SS. Sacramento): "Veramente la nostra piccola congregazione è opera del Cuore di Gesù e di Maria. Il Salvatore morente ci ha generati attraverso la piaga del suo Sacro Cuore". Santa Giovanna de Chantal, da parte sua, dichiara: "Se le suore della Visitazione saranno molto umili e fedeli a Dio, erediteranno il Cuore di Gesù come dimora e soggiorno in questo mondo".
Si potrebbero citare molti altri testi con i quali il santo dottore propone alle sue figlie il culto del Cuore di Gesù. Egli se le immagina "adoratrici", "schiave", "imitatrici" di questo divin Cuore che deve diventare "loro dimora" come è già "radice dell'albero di cui esse sono i rami". Nel Cuore del Salvatore faranno la loro continua contemplazione e d'ora in poi vedranno il prossimo "nel Cuore di Gesù e come attraverso il suo sacro petto".
Si può quindi affermare che l'ordine della Visitazione, sin dalla sua origine, è caratterizzato da un culto speciale verso il Cuore di Cristo e l'imitazione delle virtù di questo Cuore divino ne riassume tutta la regola.
La caratteristica, di Santa Margherita Maria non sarà solo di essere la confidente del sacro Cuore; altre religiose dell'ordine lo sono state, sia pure in grado minore, ma di essere l'apostola di questo Cuore, trasmettendone, al mondo i lamenti e gli appelli, per suscitare a suo riguardo, una immensa corrente d'amore e di riparazione.
UN ANNUNZIO PROFETICO
Il 27 dicembre, giorno della sua festa, l'apostolo San Giovanni invitò Santa Gertrude a chinarsi con lui sul petto del Salvatore e percepirono insieme con ineffabile gioia le pulsazioni del Cuore di Gesù. Ed ecco il dialogo che ebbe luogo tra la mistica e l'evangelista. "Allorché durante l'ultima cena posaste il capo sul petto benedetto di Gesù non avete sentito la bellezza di questi palpiti d'amore?".
- "Confesso d'averli percepiti. La loro soavità penetrò nel mio essere e la mia anima divenne bruciante d'amore!".
"Quale il motivo allora del vostro assoluto silenzio? Perché neppure una parola, sia pur vaga, che rivelasse questo ineffabile mistero, con grande profitto delle anime?".
- "La mia missione era di far conoscere alla chiesa nascente il Verbo incarnato del Padre. Era invece riservato ai tempi presenti di sentire la soave eloquenza dei palpiti d'amore. Il mondo freddo ed invecchiato si riscalderà a contatto con la tenerezza di Dio".
Certamente questa predizione dell'apostolo prediletto caratterizza già le rivelazioni di Santa Gertrude. Ma nello stesso tempo presagisce senza velo il ruolo di Margherita Maria. Alla fine del secolo XVII, il mondo conosceva una vecchiaia ben più fredda che ai tempi di Gertrude. La paura e l'adorazione tremebonda hanno sostituito la semplicità e il calore dell'amore. Il Giansenismo inaridisce le anime e le affama. Mai come nel 1673, il mondo ha sentito il bisogno di riascoltare nuovamente i palpiti del Cuore divino!
È quindi giunta l'ora che il Cuore di Gesù riveli agli uomini la sua appassionata tenerezza e le amarezze del suo amore.
Ciò è ancor più vero dopo trecento anni. Infatti amare e far amare il Cuore di Gesù significa dare la vita, la gioia e la speranza di cui tanto manchiamo.
Noi tutti abbiamo bisogno di ritornare a contemplare la tenerezza dei Cuori di Gesù e di Maria per poter vincere lo smarrimento e l'angoscia esistenziale.
La via più semplice e sicura è quella della devozione indicata da Santa Margherita Maria e che di seguito presentiamo usando le sue stesse parole.
Lettere di Santa Margherita Maria nelle quali si parla delle promesse fatte dal Sacro Cuore di Gesù a coloro che si consacreranno a Lui.
Indice delle Lettere
Lettera 27 a Madre De Saumaise di Digione del 10 Agosto 1684
Lettera 32 a Madre Luisa Erichetta De Soudeilles di Moulins del 17 Agosto 1685
Lettera 35 a Madre De Saumaise di Digione del 24 Agosto 1685
Lettera 39 a Madre Greyfié di Semur del Gennaio 1686
Lettera 48 a Suor Maria Maddalena Des Escures del 21 Giugno 1686
Lettera 50 a Madre Luisa Enrichetta de Soudeilles di Moulins del 4 Luglio 1686
Lettera 52 a Madre Luisa Enrichetta de Soudeilles di Moulins del 17 Settembre 1686
Lettera 58 al Fratello Parroco di Bias Sainte-Marie del 22 Gennaio 1687
Lettera 59 a Madre De Saumaise di Digione del 17 Febbraio 1687
Lettera 86 a Madre De saumaise di Digione del Maggio 1688
Lettera 89 a Madre De saumaise di Digione del Settembre 1688
Lettera 100 a Madre De saumaise di Digione del Giugno 1689
Lettera 132 al Reverendo Padre Croiset del 15 Settembre 1689
Lettera 141 al Reverendo Padre Croiset Non datata
Dalla lettera 27 a Madre De Saumaise di Digione, 10 Agosto 1684
... Se ella sapesse quanto merito e gloria si acquista a onorare l'amabile Cuore dell'adorabile Gesù; se ella sapesse quale sarà la ricompensa per quelli che, dopo essersi consacrati a lui, in tutti i modi cercano di onorarlo! ...
Dalla lettera 32 a Madre Luisa Erichetta De Soudeilles di Moulins, 17 Agosto 1685
... Ma quando ci siamo completamente consacrate e votate a questo Cuore adorabile, per amarlo e onorarlo quanto possiamo, abbandonarci completamente a lui, egli prende cura di noi e nonostante tutte le tempeste ci fa arrivare salvi in porto....
Dalla lettera 35 a Madre De Saumaise di Digione, 24 Agosto 1685
... promise che tutti i devoti del Sacro Cuore non sarebbero mai periti.
Inoltre, poiché egli è la sorgente di ogni benedizione, le avrebbe sparse con abbondanza in tutti i luoghi dove sarebbe stata posta la immagine di quell'amabile Cuore per esservi amato e onorato. Con questo mezzo egli avrebbe ricongiunto le famiglie divise, e avrebbe assistito e protetto quelle che si trovassero in qualche difficoltà; avrebbe sparso la soave unzione della sua ardente carità in tutte le comunità dove questa immagine divina sarebbe stata onorata, e ne avrebbe allontanati i colpi della giusta collera di Dio, rimettendole nella sua grazia, quando col peccato esse ne sarebbero decadute...
... Le dirò semplicemente che lei farebbe - a mio avviso - una cosa gradita a Dio consacrandosi e sacrificandosi al Sacro Cuore, se non l'ha già fatto.
Bisogna comunicarsi, il primo venerdì del mese, e, dopo la santa comunione, fargli il sacrificio di lei stessa consacrandogli tutto il suo essere per mettersi al suo servizio e procurargli tutta la gloria, l'amore e la lode che sarà in suo potere....
... Credo che se riuscirà a prendere la generosa risoluzione per darsi perfettamente a Dio, consacrandosi tutta a lui, compirà ciò che egli vuole da lei, e potrà essere sicura della propria salvezza....
Dalla Lettera 39 a Madre Greyfié, Semur, Gennaio 1686
... riguardo la devozione del Sacro Cuore, e il desiderio di farlo onorare.
Mi sembra mi abbia fatto vedere che c'erano scritti molti nomi (nel suo Cuore), a causa del desiderio che hanno di farlo onorare, e, perciò, non permetterà mai che ne siano cancellati....
Lettera 48 a Suor Maria Maddalena Des Escures (91), 21 Giugno 1686
..."Per obbedire all"adorabile Cuore di nostro Signore Gesù Cristo scrivo queste parole per la sua gloria. Mi ha fatto conoscere in modo da non dubitarne che prendeva un singolare piacere a essere conosciuto, amato e onorato dalle sue creature e che questo piacere era così singolare che mi sembra che allora mi promettesse che tutti quelli che gli fossero stati devoti e consacrati non sarebbero periti, e siccome egli era la sorgente di ogni benedizione, l'avrebbe distribuita con abbondanza in tutti i luoghi dove sarebbe stata esposta l'immagine di questo adorabile Cuore per esservi onorata. Avrebbe riunito le famiglie divise e avrebbe sparso la soave unzione del suo amore in tutte le comunità che l'avrebbero onorato e le avrebbe messe sotto la sua speciale protezione con qualche omaggio particolare, e avrebbe distolto tutti i colpi della divina giustizia, per rimetterle in grazia se ne fossero deceduti. Questo amabile Cuore vuole l'amore e gli omaggi delle sue creature"...
Dalla Lettera 50 a Madre Luisa Enrichetta de Soudeilles, di Moulins, 4 Luglio 1686
... Non so, cara Madre, se lei comprende che cosa è la devozione al sacro Cuore di nostro [Signore] Gesù Cristo, di cui le parlo la quale dà molto frutto e opera un notevole cambiamento in tutti quelli che si consacrano...
Dalla Lettera 52 a Madre Luisa Enrichetta de Soudeilles, di Moulins, 17 Settembre 1686
... Inoltre le confesso che non saprei credere che le persone consacrate al Sacro Cuore periscano, né cadano col peccato mortale sotto il dominio di Satana; ben inteso se, dopo essersi consacrate completamente a lui s'impegnano a onorarlo, amarlo e glorificarlo, con tutte le loro forze conformandosi in tutto alle massime sante....
Dalla Lettera 58 al Fratello, Parroco di Bais - Sainte - Marie, 22 Gennaio 1687
... a me par che la via più breve per arrivare alla perfezione, e il mezzo più sicuro di salvezza sia essere completamente consacrato al divin Cuore, per rendergli tutti gli omaggi di amore, di onore e di lode di cui siamo capaci....
... Ah! se tu potessi capire quanto fa bene amarlo, e essere amati da lui; poiché nessuno perirà, io credo, di quelli che gli saranno particolarmente devoti e consacrati....
Dalla Lettera 59 a Madre De Saumaise di Digione, 17 Febbraio 1687
... Inoltre mi sembra che il demonio tema in maniera estrema il compimento di questa opera buona, per la gloria che ne deriverebbe al sacro Cuore di nostro Signore Gesù Cristo, con la salvezza di tante anime che la devozione a questo amabile Cuore opererà a vantaggio di quanti si consacreranno a lui, per amarlo, onorarlo e glorificarlo....
Dalla Lettera 86 a Madre De Saumaise di Digione, Maggio 1688
... Gesù desidera ardentemente di essere conosciuto, amato e glorificato dalle sue creature, nelle quali vuole stabilire il suo impero come la sorgente di ogni bene, al fine di provvedere alle loro necessità. Per questo egli vuole che ci rivolgiamo a lui con gran fiducia....
La Grande Promessa ...
Un venerdì durante la santa comunione, egli disse queste parole a me, sua schiava indegna, se non vado errata: "Io ti prometto, nella eccessiva misericordia del mio Cuore, che il mio amore onnipotente accorderà a quanti si comunicheranno il primo venerdì di ogni mese, per nove mesi di seguito, la grazia della penitenza finale: non moriranno in disgrazia, né senza ricevere i sacramenti, perché il mio divin Cuore, all'ultimo momento sarà il loro sicuro rifugio. Ha inoltre promesso che pregherà lui stesso il Padre per le persone che si raccomanderanno alle sue preghiere....
..."Nostro Signore mi ha manifestato tesori d'amore e di grazia per le persone che si consacreranno e sacrificheranno tutto per procurargli onore, amore e gloria quanto più sarà loro possibile: tesori così grandi che mi è impossibile descriverli. Quell'amabile Cuore ha un desiderio infinito di essere conosciuto e amato dalle creature, nelle quali vuol stabilire il suo regno come la sorgente di ogni bene, al fine di provvedere a tutti i loro bisogni....
Dalla Lettera 89 a Madre De Saumaise di Digione, Settembre 1688
... Il Sacro Cuore, è un tesoro nascosto ed infinito, che vuole in tutti i modi manifestarsi a noi e così, scorrendo in tutte le direzioni, arricchire la nostra povertà....
... Egli disse loro: "In questo abisso di amore avrete dimora e pace per sempre".
Erano i cuori di quelli che si erano impegnati di più per farlo conoscere e amare; ....
Dalla Lettera 100 a Madre De Saumaise di Digione, Giugno 1689
... Gesù ha intenzione di ridonare la vita a molti con questo mezzo, richiamandoli dalla via della perdizione, rovinando l'impero di Satana nelle anime per stabilirci quello del suo amore. Non ne lascerà perire alcuna di quante gli saranno consacrate per rendergli omaggio di amore con sincera e libera volontà e procurandogliene secondo la estensione del loro potere....
... Il buon padre de La Colombière ha ottenuto che la santissima Compagnia di Gesù sia gratificata, dopo il nostro caro Istituto, di tutte le grazie e privilegi particolari di questa devozione al Sacro Cuore di nostro Signore Gesù Cristo; promettendo loro che egli spanderà abbondantemente, e con profusione, le sue benedizioni sui lavori del santo esercizio di carità verso le anime delle quali si occupano. Il divin Cuore desidera ardentemente di essere conosciuto, amato, onorato particolarmente dai buoni Padri ai quali promette, se non mi inganno, di spandere talmente la unzione del suo amore sulle loro parole con grazie forti e potenti, che saranno come una spada a doppio taglio, che penetreranno i cuori più induriti dei peccatori più ostinati, per farne uscire la sorgente di un vero pentimento che purifica e santifica le anime.
A tal scopo bisogna che si studino di attingere tutti i lumi dalla sorgente del Sacro Cuore....
...Gesù le prospetta infatti questa devozione come uno degli ultimi tentativi del suo amore verso gli uomini, affinché, mettendo in evidenza in un quadro particolare del suo divin Cuore trafitto d'amore [per la loro] salvezza, egli possa porre la loro salvezza al sicuro non lasciando perire nulla di quanto gli sia consacrato, per il gran desiderio che ha di essere conosciuto, amato ed onorato dalle sue creature, al fine di potere in qualche maniera accontentare l'ardente desiderio che il suo amore ha di diffondersi. Dispenserà con abbondanza grazie santificanti e salutari, e sarà per loro un asilo sicuro nell'ora della morte, per riceverli e difenderli dai nemici....
... Riguardo poi a chi si impegna per farlo conoscere e amare,...
... circa la ricompensa che riceveranno da questo Cuore adorabile, ella come me direbbe: felici coloro che egli impiegherà nella esecuzione dei suoi disegni!...
Dalla Lettera 132 aLReverendo Padre Croiset, 15 Settembre 1689
... così almeno sembra abbia promesso alla sua indegna schiava. Le prospetta infatti questa devozione come uno degli ultimi tentativi del suo amore verso gli uomini, affinché, mettendo in evidenza in un quadro particolare del suo divin Cuore trafitto d'amore [per la loro] salvezza, egli possa porre la loro salvezza al sicuro non lasciando perire nulla di quanto gli sia consacrato, per il gran desiderio che ha di essere conosciuto, amato ed onorato dalle sue creature, al fine di potere in qualche maniera accontentare l'ardente desiderio che il suo amore ha di diffondersi. Dispenserà con abbondanza grazie santificanti e salutari, e sarà per loro un asilo sicuro nell'ora della morte, per riceverli e difenderli dai nemici. Ma per ottenere questo, bisogna vivere conformemente alle sue sante massime. Riguardo poi a chi si impegna per farlo conoscere e amare, oh! se potessi e se mi fosse permesso di esprimermi su quanto mi è dato conoscere, circa la ricompensa che riceveranno da questo Cuore adorabile, ella come me direbbe: felici coloro che egli impiegherà nella esecuzione dei suoi disegni!....
....La ragione per cui non mi è permesso di parlare delle ricompense che promette a coloro che impiegherà in questa santa opera, è perché essi lavorino senza altro interesse di quello della sua gloria, in vista del suo puro amore...
... per dargli il piacere che desidera con tanto ardore, primariamente per riaccendere la carità, così raffreddata e quasi estinta nel cuore della maggior parte dei cristiani, ai quali vuol donare un nuovo mezzo, con questa devozione, di amare Dio mediante il Sacro Cuore quanto egli desidera, merita, e riparare, così, la loro ingratitudine. Il divin Cuore è il tesoro del cielo, da cui abbiamo già prelevato in diversi modi, la moneta aurea, per pagare il nostro debito ed acquistare il cielo; è l'ultima invenzione del suo amore, della quale spetta a noi approfittarne. E guai a chi non lo farà o non lo vorrà fare! perché egli desidera che santificandoci glorifichiamo l'amorosissimo suo Cuore, che ha sofferto più di tutto il resto della Santa Umanità di nostro Signore Gesù Cristo.
Dal momento della Incarnazione il Sacro Cuore è divenuto un mare di amarezza, soffrendo dal primo istante fino all'ultimo sospiro sulla Croce.
Il divin Cuore ha risentito continuamente dei patimenti che la santa Umanità ha sofferto interiormente nel crudele supplizio della Croce, e perciò Dio vuole che egli sia onorato con un omaggio particolare, affinché gli uomini gli facciano gustare tanta gioia e piacere col loro amore e omaggio, quanta amarezza e angoscia gli hanno fatto provare con le loro pene.
Niente più dolce, né più soave e, nello stesso tempo, più forte né più efficace della soave unzione dell'ardente carità di quell'amabile Cuore per convertire le anime più indurite e penetrare i cuori più insensibili, con la parola dei predicatori e fedeli amici che egli renderà come spada fiammeggiante che farà fondere nel suo amore i cuori più gelidi...
... In secondo luogo, egli vuole che ci rivolgiamo a lui in tutte le necessità, con umile e rispettosa ma filiale fiducia, abbandonandoci totalmente alle sue cure amorose, come bambini al Padre buono, il quale avendoci generato sulla Croce con tanto dolore, non potrà dimenticarsi delle sue tenerezze per provvedere ai nostri bisogni.
In terzo luogo esige una grande carità verso il prossimo, pregandolo per gli altri come per noi, perché un effetto particolare di questa devozione, è proprio quello di riunire i cuori divisi e di pacificare gli animi.
E quando siamo caduti in qualche sbaglio, bisogna ricorrere al divin Cuore per tornare in grazia con Dio Padre, al quale bisogna offrire una delle virtù opposte al nostro difetto, come la sua umiltà per il nostro orgoglio, e così via. Usando questa accortezza con amore, soddisferemo con questo mezzo, secondo le sue promesse, al nostro debito verso la divina giustizia.
Il divin Cuore è una sorgente inesauribile da cui derivano tre canali a corso perenne: il primo è quello della misericordia per i peccatori, sui quali stilla lo spirito di contrizione e di penitenza; il secondo è quello della carità che si estende arrivando a soccorrere tutti i miserabili che si trovano in qualche necessità, e particolarmente quelli che tendono alla perfezione; [essi] troveranno, per intercessione dell'angelo custode il modo di superare gli ostacoli; dal terzo scorre l'amore e la luce per i perfetti amici che egli vuole unire a sé per comunicare loro la sua scienza e le sue massime, affinché essi si consacrino interamente a procurargli gloria, ciascuno nella sua maniera; e la Santa Vergine sarà la speciale protettrice di questi, per farli arrivare a vita perfetta. Di più il divino Cuore diverrà l'asilo e il porto assicurato nell'ora della morte, di quanti lo avranno onorato durante la vita, e li difenderà e proteggerà.....
... Insomma, il divin Cuore è un abisso di bene, dove i poveri devono sprofondare le loro necessità: un abisso di gioia dove bisogna affondare tutte le tristezze; abisso di umiliazione per il nostro orgoglio; abisso di misericordia per i miserabili; e abisso di amore dove bisogna immergere tutte le nostre miserie....
... Permetta che le raccomandi ancora di essere corto e succinto nelle meditazioni e nel resto, ma sempre infiammato d'amore quanto più le è possibile....
Dalla Lettera 141 al Reverendo Padre Croiset,
... Infiniti sono i tesori di benedizione e di grazie che il Sacro Cuore racchiude. Non credo vi possa essere nella vita spirituale esercizio di devozione più atto a elevare in poco tempo un'anima alla più alta perfezione e per farle gustare le vere dolcezze che si trovano alla sequela di Gesù Cristo.
Sì, lo dico con sicurezza, se gli uomini sapessero quanto tale devozione e gradita a Gesù Cristo, non ci sarebbe tra i cristiani uno, purché avesse un briciolo di amore per l'amabile Salvatore, che non la praticasse subito....
... I secolari, a loro volta, troveranno mediante questa devozione, tutte le grazie necessarie al loro stato, cioè la pace in famiglia, il conforto nelle angustie, la benedizione del cielo in tutte le loro iniziative, la consolazione nelle loro pene; e precisamente nel Sacro Cuore troveranno un rifugio durante tutta la vita e specialmente nèll'ora della morte...
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