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 IL TEU E COME CALCOLARE IL CECK DIGIT

   

 

COS'E' IL TEU:

 

Il TEU (acronimo di Twenty-Foot Equivalent Unit) è la misura standard di volume nel trasporto dei container ISO.

La maggior parte dei container hanno lunghezze standard rispettivamente di 20 e di 40 piedi: un container da 20 piedi corrisponde ad 1 TEU, un container da 40 piedi corrisponde a 2 TEU. Anche se l'altezza dei container può variare, questa non influenza la misura del TEU.

Questa misura è usata per determinare la capienza di una nave in termini di numero di container, il numero di container movimentati in un porto in un certo periodo di tempo, e può essere l'unità di misura in base al quale si determina il costo di un trasporto.

                        

Il più diffuso tra i contenitori è il container ISO (acronimo di International Organization for Standardization); si tratta di un parallelepipedo in metallo le cui misure sono state stabilite in sede internazionale nel 1967. A fronte di una larghezza comune di 8 piedi (cm 244) e una altezza comune di 8 piedi e 6 pollici (cm. 259), sono diffusi in due lunghezze standard di 20 e di 40 piedi (cm.610 e cm 1220). Ogni container è anche regolarmente numerato e registrato. Da questa standardizzazione è nata anche l'abitudine di valutare la capacità di carico di una nave portacontainer in TEU (acronimo di Twenty-feet Equivalent Unit).

Sono anche omogenei gli attacchi, presenti sugli angoli del contenitore, specifici per il fissaggio sui vari mezzi di trasporto. In questo modo, tramite carrelli elevatori, gommate, semoventi e gru sono facilmente trasferibili tra una nave (dove possono essere facilmente sovrapposti verticalmente), un vagone o un autocarro. Le caratteristiche di questi attacchi, unita alla robustezza intrinseca del contenitore, ne consentono l'impilazione l'uno sull'altro, migliorando l'utilizzazione dei moli, delle banchine e dei magazzini.

Il container ISO classico presenta le superfici laterali piene e una chiusura posteriore con due battenti facilmente sigillabili per evitare effrazioni. Forse la sua maggiore limitazione consiste nelle misure interne di carico che non consentono il carico affiancato di 2 pallet EUR.

Lo sviluppo del mercato ha portato, negli ultimi anni, alla particolarità che più della metà dei container del mondo sono fabbricati in Estremo Oriente, soprattutto in Cina.

Per usi particolari, sono stati predisposti anche dei container ISO cisterna, frigoriferi, open top (con tetto apribile) e container con pareti laterali apribili.

Attualmente l'importanza del container nel campo dei trasporti marittimi è giunta ad un livello tale che le stime parlano di circa il 90% delle merci cargo trasportate attraverso l'uso di c.ca 200 milioni di TEU all'anno.

altre info le trovi qui


COME CALCOLARE IL CECK DIGIT:

L'identificazione dei contenitori avviene per mezzo di una combinazione alfanumerica di 11 cifre. Le prime tre lettere identificano il proprietario e sono assegnate alle aziende dal BIC, la quarta lettera invece è assegnata come segue:

U Per i containers che trasportano merce

J Per tutti i sistemi mobili associati ai contenitori per il trasporto di merci

Z per rimorchi e chassis

 

Per capire meglio com'è possibile che i containers vengano numerati correttamente facciamo un esempio:

                            BOX con sigla   IPXU 312926 5

 

Come è ben visibile dopo le quattro lettere seguono sei numeri e per ultima una cifra di identificazione che risulta evidenziata con un quadrato. Quest'ultima cifra chiamata Check Digit assicura il rapporto corretto con le 10 precedenti; è dunque importantissima perchè garantisce, nelle trasmissioni dei sistemi informatici, la scrittura corretta di tutta la sigla.

 

Vediamo ora la procedura per identificare il numero in ultima posizione:

 

Tabella di ripartizione dei valori numerici all'alfabeto

A 10                                         N 25

B 12                                         O 26

C 13                                         P 27

D 14                                         Q 28

E 15                                         R 29

F 16                                         S 30

G 17                                         T 31

H 18                                         U 32

I  19                                         V 34

J 20                                         W 35

K 21                                         X 36

L 23                                         Y 37

M 24                                        Z 38

 

NB: il numero 11 ed i suoi multipli non vengono considerati

 

Ora associamo ad ogni lettera il numero indicato nella tabella sopra e moltiplichiamo i numeri per la potenza di 2. ESEMPIO:

 

I

19

RISULTATO 19

P

27

RISULTATO 27

X

36

RISULTATO 36

U

32

RISULTATO 32

 

 

 

3

3x16

RISULTATO 48

1

1x32

RISULTATO 32

2

2x64

RISULTATO 128

9

9x128

RISULTATO 1152

2

2x256

RISULTATO 512

6

6x512

RISULTATO 3072

5

CHECK DIGIT

 

Ora sommiamo tutti i risultati: 19+27+36+32+48+32+128+1152+512+3072 = 4944

il risultato va diviso per 11 ignorando i decimali, quindi:

4944 : 11 = 449,4545

e poi moltiplichiamo per 11

449 x 11 = 4939

 

ora manca solo di fare la differenza tra il risultato ottenuto in precedenza (4944) e quello ottenuto dopo la divisione e moltiplicazione per 11 (4939):

4944 - 4939 = 5    ecco ottenuto il numero identificativo

 

 

NB: I sistemi informatici effettuano questo calcolo ogni volta che un container esce o entra dal gate e ogni volta che viene digitato sui terminali radio o pc. La mancata convalida del check digit informa l'operatore che alcuni dati sono errati.


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