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  APPROFONDIMENTI

 

 

Riaperti il Vte e il Sech

07/03/08 - Fonte ilsecoloXIX.it

Il vento non cala, soffia ancora molto forte su tutta la Liguria, e in mattinata le gru del porto di Genova (terminal Sech e Vte) si sono fermate di nuovo. Con il blocco degli scali (che ieri è andato avanti quasi sino alle 15), lunghe code di camion hanno incominciato a formarsi ai caselli autostradali del capoluogo ligure già dalle prime ore della mattina; alle 9.30, i disagi maggiori si sono concentrati sull’A10, con code a tratti da Voltri verso la città.

Alle 10 la situazione della viabilità è tornata alla normalità, anche se gli scali risultano ancora bloccati; in città, disagi concentrati su lungomare Canepa. Alle 13, il Vte è stato riaperto. Nel pomeriggio è stato riaperto anche il Sech.


 

 

Muore un portuale. Sciopero nazionale di 48 ore

29/02/09 - Fonte ilGiornale.it

Genova - Un'altra morte bianca tra i camalli, porti bloccati. Un operaio è morto questa notte intorno all’una e trenta dopo essere caduto da una nave su cui stava lavorando a Calata Sanità, al terminal Sech dello scalo genovese. Secondo le prime informazioni sembra che l’uomo, Fabrizio Canonero, di 40 anni, dipendente della Culmv, sia precipitato da un portacontainer sulla banchina da un’altezza di 20 metri mentre stava eseguendo le operazioni di scarico schiantandosi sulla banchina sottostante. Subito i colleghi di lavoro dell’uomo hanno chiamato i soccorsi, ma l’impatto è stato troppo violento e il giovane è morto sul colpo. L’area dove si è verificato l’incidente è stata posta sotto sequestro dalla Capitaneria di Porto di Genova.

Stessa morte per il padre Anche il padre di Fabrizio Canonero era morto sulle banchine dello scalo marittimo in un incidente sul lavoro quando Fabrizio era ancora un bambino. Proprio per questo Canonero era entrato nella Compagnia unica prendendo il posto del padre. Il tragico particolare emerge dal racconto dei compagni del circolo di Prc San Teodoro/porto al quale Canonero, che lascia la giovane convivente e un un figlio di 4 anni, era iscritto da tempo.

Sciopero in tutti i porti I sindacati confederali hanno proclamato uno sciopero immediato in tutti i porti. "Proclamiamo uno sciopero immediato in tutti i porti italiani con modalià da definire localmente - è scritto nel comunicato diffuso da Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti - Esprimendo una ferma protesta per il susseguirsi di incidenti nei porti chiediamo che i decreti attuativi della legge 123 siano approvati con la massima urgenza. Come organizzazioni sindacali chiediamo inoltre un incontro urgente con i Ministeri del Lavoro, della Salute e dei Trasporti".

Stop di 48 ore a Genova I lavoratori del porto di Genova e del Vte di Voltri hanno proclamato 48 ore di sciopero a seguito dell’incidente di stanotte che è costato la vita a un altro lavoratore all’interno dello scalo genovese. La decisione è stata presa dopo un primo blocco spontaneo del terminal Sech di San Benigno, cui hanno aderito per solidarietà anche i lavoratori del Vte di Voltri. Con i varchi portuali completamente fermi si attendono lunghe code di mezzi pesanti già a partire dalla mattinata in particolare nella zona di San Benigno, vicino al casello autostradale di Genova Ovest.

Corteo Un corteo di protesta dei lavoratori del porto commerciale di Genova è partito da lungomare Canepa e dovrebbe arrivare fino alla prefettura. Attraversa la città anche un corteo degli operai delle Riparazioni navali, in sciopero dalle 10 a mezzogiorno. Intanto continua il presidio al varco portuale di San Benigno con gli operai che bloccano i camion ed è in aumento la coda sul ponte elicoidale che dal casello autostradale di Genova Ovest conduce al varco, anche se per il momento non si registrano particolari disagi alla circolazione leggera. Il presidente dell’autorità portuale di Genova Luigi Merlo e il sindaco del capoluogo ligure Marta Vincenzi in mattinata hanno raggiunto Ponte Etiopia per parlare con i lavoratori. La capitaneria di porto e la Polmare stanno conducendo gli accertamenti per ricostruire con precisione la dinamica dell’incidente che ha portato alla morte dell’operaio della Culmv.


 

 

Sei mesi a Vte per portare Voltri fuori dalla crisi

27/02/08 - Fonte ilsecoloXIX

Racconta il presidente del porto di Genova Luigi Merlo che lunedì scorso il capo di Psa, Eddie Teh, si è presentato con un biglietto da visita sul cui retro era stampata una mappa del mondo con segnati i 26 terminal gestiti dal gruppo. Merlo ha stretto la mano ad Eddie Teh, ha preso in mano il bigliettino e, con un tratto di penna, ha cancellato dalla mappa Genova.

Un modo per spiegare, anche un po’ scherzando, che l’Autorità portuale è determinata ad andare avanti con la procedura di revoca della concessione del porto di Voltri se Vte non sarà in grado di uscire entro sei mesi nel guaio in cui si è cacciata a causa dell’introduzione improvvida del nuovo sistema informatico con conseguente blocco dei traffici in export per quasi un mese.

Il Comitato portuale straordinario riunitosi ieri ha approvato all’unanimità, e quindi anche col voto del rappresentante dei terminalisti, la procedura di infrazione nei confronti di Vte che può portare entro sei mesi alla revoca della concessione se non viene rispettato il piano industriale che prevede, per il 2008, una movimentazione complessiva di 1. 163.000 teu.

A gennaio Voltri ha accusato una diminuzione dei traffici del 22%, a febbraio la flessione potrebbe toccare il 40%. Vte deve quindi recuperare in tutta fretta: Eddie Teh lunedì ha rassicurato Merlo sul fatto che il problema Voltri verrà affrontato nel prossimo consiglio d’amministrazione del gruppo a Singapore. Non sono esclusi cambi ai vertici della controllata italiana, dove lo scorso ottobre è arrivato il belga Jan Van Mossevelde.

«E’ la prima volta che un atto del genere viene preso in Italia – ha sottolineato il presidente del porto Luigi Merlo – volevamo dare un messaggio forte». Anche perché le ricadute sui traffici complessivi dello scalo sono preoccupanti, come dimostrano i dati diffusi ieri. A gennaio il traffico contenitori movimentato nei vari terminal è stato di 133.105 teu, in flessione dell’8,1% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. La pesante frenata è stata determinata dalle disfunzioni operative del Vte iniziate nella seconda decade del mese. I teu movimentati, secondo quanto comunicato dall’Autorità portuale, sono stati così suddivisi: Vte 67.180 (-22,7%), Sech 30.358 (+0,4%), Messina 20.164 (+10%), Rebora 9.545 (+62,8%), Grendi 3.915 (+26,5%), San Giorgio 1.839 (+540,8%). La merce varia a gennaio è stata di 2.207.193 tonnellate (-1,5%), di cui 1.383.994 tonnellate (-7,1%) di traffico containerizzato e 823.199 tonnellate (+9,6%) di traffico convenzionale.

Performance positiva per le Autostrade del mare, che hanno segnato un aumento del +11,0% pari a 372.793 metri lineari, equivalenti a 703.980 tonnellate. Nel comparto delle rinfuse solide si segnala l’ottima performance del Terminal Rinfuse di ponte San Giorgio che ha segnato un +89,4% rispetto allo scorso anno (252.419 tonnellate contro 133.285), mentre il traffico alle acciaierie di Cornigliano ha segnato una flessione del 22% (329.592 tonnellate contro 422.292). I passeggeri transitati alle Stazioni marittime sono stati 109.727 (-0,8%) di cui 80.339 (-12,6%) al terminal traghetti e 29.388 (+56,9%) al terminal crociere. Il traffico complessivo a gennaio è stato di 4.687.654 tonnellate (-1,9%).


 

 

Vte annuncia di riprendere lentamente le operazioni nell'export

15/02/08 - Fonte trasportoeuropa.it

Voltri Terminal Europa comunica che dal 18 febbraio la struttura riaprirà per i contenitori in ingresso e destinati all'export. Ma si tratta di una ripresa limitata ai contenitori pieni destinati a sole cinque navi: Genoa Senator, Cma Cgm Chopin, Buxstar, Los Angeles Express e Cscl Dalian. Non sono ancora accettati, quindi, contenitori vuoti in ingresso. Non dice ancora nulla su quando il terminal tornerà alla piena attività.

 - LEGGI IL COMUNICATO UFFICIALE -

 - GUARDA IL VIAGGIO E LE NAVI OPERATIVE -


 

 

Vte alza bandiera bianca: chiuso fino al 18 febbraio

09/02/08 - Fonte il Secolo XIX

Non tornerà alla normalità prima del 18 febbraio - e quindi di un’altra intera settimana - il terminal di Voltri. Fino a quella data, infatti, il traffico in esportazione non sarà accettato. In totale, saranno quindi tre le settimane nelle quali il più grande terminal italiano avrà marciato a scartamento ridotto a causa del suo congestionamento. Il tutto con gravi danni economici all’intera catena logistica. Per evitare ulteriori ritardi, da lunedì scatterà una girandola di appuntamenti tra Jan Van Mossevelde, amministratore delegato del Vte, e i singoli rappresentanti degli operatori. Obiettivo: discutere e modificare insieme il piano predisposto dall’azienda per tornare a regime. Intanto, dopo spedizionieri e autotrasportatori, anche gli agenti marittimi stanno pensando a strumenti legali «per tutelare le nostre agenzie e gli armatori rappresentati», come annuncia Massimo Moscatelli, segretario generale di Assagenti.

In arrivo un’altra class action? «Stiamo valutando anche questa ipotesi». Dal Vte, no comment su tutta la linea. E anche l’Autorità portuale, sotto la guida del nuovo presidente Luigi Merlo, ha deciso di non comunicare niente fino a lunedì: i vertici del terminal sono passati a Palazzo San Giorgio, ma in questi giorni Voltri è solo uno dei fronti di guerra in cui è stato catapultato l’ex assessore regionale ai Trasporti. Gli ultimi due giorni sono stati davvero concitati per il Vte. Giovedì sera l’incontro nella sede degli spedizionieri con gli operatori esasperati dal blocco. Poi, durante la notte, un esperimento tecnico su due navi per provare a riavviare il traffico in export. Ieri mattina, riunione dell’intero stato maggiore di Psa Europe, la società che controlla il terminal, arrivato direttamente da Anversa.

Infine, l’incontro con Merlo a Palazzo San Giorgio. Il tutto mentre si fanno sempre più insistenti voci, non confermate, di possibili allontanamenti di alcuni manager del Vte. Uno dei temi centrali degli incontri della prossima settimana sarà la proposta, fatta dagli stessi operatori, di trasferire oltre Appennino tutti i container vuoti che ora occupano i piazzali del terminal. L’idea sarebbe quella di ricoverarli in qualche deposito, ad esempio nel parco logistico di Rivalta Scrivia. Questa soluzione, già ventilata all’inizio della crisi di Voltri, può permettere l’eliminazione di circa 6-7.000 teu (twenty-feet equivalent unit, misura standard per definire la quantità di container in un determinato luogo) che in questo momento affollano le aree del terminal.

Per capire l’entità dell’operazione, bisogna considerare che Voltri può ospitare fino a 23.000 teu: oltre questo limite il sistema va in crisi. Nei giorni scorsi, al Vte si sono accumulati fino a 36.000 teu. Il blocco delle esportazioni sta smaltendo questi container in eccesso, ma troppo lentamente. «Se in un giorno vengono smaltiti 1.000 container, e poi però arriva una nave arriva che ne scarica 3.000, non si risolve niente», esemplifica Piero Lazzeri, presidente degli spedizionieri. Che ricorda anche come «se avessimo avuto il retroporto, questo problema lo avremmo risolto in brevissimo tempo.

Del resto, questo è il segreto del terminal della Spezia: movimentano quasi un milione di container l’anno su soli 35 ettari di terreno. Però alle spalle hanno un’area logistica di altri 100 ettari». È sempre più chiaro che all’origine del problema c’è il sistema Cosmos, un programma destinato a fluidificare le operazioni e razionalizzare gli spazi, ma che a diverse settimane dalla sua installazione ancora non funziona.

Davide Cabiati, presidente degli spedizionieri doganali, nei giorni scorsi aveva proposto di tornare al vecchio sistema operativo. Dal Vte, come detto, non arrivano risposte, ma sono in molti nel settore a pensare che Anversa non abbia avuto un’idea brillante ad avviare il rodaggio del nuovo software in un momento critico come l’inizio dell’anno, tra arretrati di lavoro prodotti da scioperi, ferie natalizie e chiusure del porto causa maltempo.


 

 

Caos al Vte: Export sempre chiuso

02/02/08 - Fonte Il Secolo XIX

«Siamo molto preoccupati per la situazione che si sta creando, e che potrebbe diventare drammatica, a seguito dei problemi del terminal portuale di Voltri, dove a causa del malfunzionamento del nuovo sistema operativo si va verso un nuovo blocco della operativita». Lo afferma il presidente della Regione Claudio Burlando, che ieri sera ha ricevuto dai responsabili europei del terminal, la Psa di Anversa, la comunicazione che la operatività dello scalo sarà di nuovo a rischio a partire da lunedì.

Il presidente si dice preoccupato sia per le tensioni che i blocchi e i ritardi delle operazioni possono creare tra gli operatori, sia per i riflessi che il fermo del traffico nello scalo potrà avere sulla viabilità genovese e regionale.Per questi motivi, Claudio Burlando ha contattato il nuovo prefetto, Annamaria Cancellieri: «Le ho espresso le nostre preoccupazioni - ha spiegato il presidente - e abbiamo convenuto sulla necessità di avvertire subito la polizia stradale e di mettere in atto le misure previste per questo genere di emergenze. Crediamo possibile convocare un incontro urgente, già lunedì, con tutte le parti interessate - ha detto ancora Burlando - per fare un piano di intervento».I problemi al nuovo sistema operativo, secondo quanto appreso dalla Regione, potrebbero protrarsi per diversi giorni. Molte navi avrebbero già cambiato rotte per evitare Voltri. A quanto sembra, è la prima volta che il sistema, installato già in molti terminal europei della società, e portato a Genova per potere supportare traffici fino a 2 milioni di teu, incontra difficoltà.La doccia fredda è arrivata alle 20.15 di venerdì sera: il porto di Voltri da lunedì chiude di nuovo i cancelli ai camion con merce in export. È durata appena due giorni la speranza che il terminalista Vte riuscisse con le sue forze a uscire dall’emergenza dei piazzali intasati, i contenitori che non si trovano, l’operatività a zero.E ora, per lunedì, si teme l’invasione dei camion. «E’ necessario - spiega Piero Lazzeri, presidente degli spedizionieri - avvertire al più presto gli autotrasportatori di non mettersi in viaggio per il porto di Genova». Gli operatori chiedono in coro che vengano attivate le procedure d’emergenza usate quando lo scalo chiude per vento o neve e sollecitano una riunione d’urgenza con il Prefetto. L’assessore ai Trasporti della Regione, Luigi Merlo, ha già dato la sua disponibilità. Si tratta di avviare da subito una robusta campagna di comunicazione sulle strade.

Il porto di Voltri, dopo una settimana di blocco, aveva riaperto i cancelli alla merce in export giovedì. Il primo giorno le cose sono andate bene, ma i traffici erano decisamente pochi. Nel secondo giorno, cioé ieri, il terminal è ripiombato nel caos. I container dispersi (causa nuovo sistema informatico e numerose giacenze accumulatisi) continuano a non trovarsi ritardando gli imbarchi sulle navi. Pare che ieri un mezzo abbia girato per 45 minuti sui piazzali prima di trovare il contenitore giusto. L’area di sfogo creata per affrontare la situazione d’emergenza, con 500 posti, è andata velocemente esaurendosi. Alla fine della giornata il terminal aveva servito 400 camion, solitamente ne serve 1.500-2.000.

I vertici del Vte, in questa situazione, non se la sono sentita di andare avanti rischiando di aggiungere caos a caos, contenitori accumulati a contenitori accumulati e hanno così deciso di tenere aperto sino alle ore 14.00 di oggi, per poi richiudere di nuovo lunedì.Per quanto tempo? Questo non si sa. Tre, quattro giorni. Forse una settimana. Perché a questo punto, sussurrano gli operatori, è veramente crisi nera da cui non si capisce come si possa uscire.Il terminal, per liberarsi più velocemente della merce in import, sta lavorando sui treni per spedire la merce a Rivalta. Questa mattina i manager genovesi di Psa si vedranno ancora per decidere cosa fare.


 

 

Vte al collasso, export chiuso per 4 giorni. Spedizionieri infuriati  GUARDA IL VIDEO1    GUARDA IL VIDEO2

22/01/2008 - Fonte Primocanale

Il Vte di Genova Voltri è il primo porto italiano come terminal finale di container. Ma è al collasso. A causa di problemi di vento e del nuovo sistema di informatizzazione negli ultimi tempi si sono accumulati centinaia di container. E così la direzione ha deciso di chiudere le operazioni di export sino a lunedì. Nessun camion potrà entrare in porto per scaricare merce. Solo per caricarla. E gli spedizionieri sono sul piede di guerra: non hanno intenzione di pagare i danni per il blocco dell'export e chiedono l'intervento del Governo per risolvere la crisi. A fronte del traffico in tilt per la seconda giornata con rallentamenti sulle strade cittadine, ma soprattutto code sulle autostrade, l'associazione spedizionieri, corrieri e trasportatori di Genova ha convocato una conferenza stampa. "Ci troviamo di fronte a una situazione di vera emergenza nell'accezione più drammatica del termine", ha detto il segretario generale dell'associazione spedizionieri, Giampaolo Botta. Solo alle 11 gli spedizionieri sono stati informati dai vertici del Terminal del fatto "che ci sono 36 mila contenitori nel piazzale Vte" e che, come si legge in un comunicato del Vte, "per le prossime quattro giornate non saranno serviti i camion che trasportino contenitori per l'esportazione né pieni né vuoti". Secondo l'associazione, "ieri la capacità operativa è stata inferiore al 50 per cento del solito e sono usciti solo 700 contenitori con alcuni camion in attesa per sette ore". Gli spedizionieri prima di tutto non hanno intenzione di pagare i danni, anzi pensano a chiedere un megarisarcimento collettivo: "Non intendiamo assumerci alcun onere per questa situazione - ha detto il segretario - Il terminal pagherà il disservizio, al momento difficilmente valutabile. Vogliamo procedere a una valutazione allargata a tutti i nostri associati". A questo punto l'unica via d'uscita alla crisi legata anche a un disservizio del sistema informatico delle dogane, gli scioperi e il vento, sembra l'intervento governativo.


 

 

Nuovo sistema informatico manda in tilt il porto di Voltri: coda da Arenzano a Genova Pegli  GUARDA IL VIDEO

21/01/2008 - Fonte Primocanale

“Siamo al collasso e questa volta chiediamo i danni”. Spediporto denuncia, a colpi di numeri, i disagi che si sono verificate al Vte di Voltri per il cambio del sistema informatico che fa da regia a ogni minima operazione portuale. Cinque ore di coda dei tir per arrivare all’ufficio merci, due ore per entrare nel terminal, che fa sette. Dalle 6 alle 10 sono entrati 70 camion contro i soliti 400 circa. Fino alle 14 sono stati dati i documenti a 286 mezzi. 560 quelli che aspettavano ancora fuori a metà pomeriggio. Una nave in attesa di caricare 3mila container che non si trovano nei piazzali. Conseguenza: la sopraelevata del porto di Voltri bloccata, i camion fermi fino al casello (sono in media 1500 al giorno, la paralisi totale è dietro l’angolo). Prime conseguenze in autostrada. “Ogni giorno che un container resta fermo ci costa circa 40 euro - spiega Guido Giumelli vice presidente di Spediporto - La merce paga sempre, ma questa volta no. Erano immaginabili disagi ma la situazione non sembra migliorare. C’erano container da consegnare già venerdì e se va bene lo potremmo fare domani”. Dal Vte di Voltri fanno sapere che la situazione era già difficile dopo i blocchi del vento, il fattore stagionale e lo sciopero di sabato. In più si è dovuto programmare il cambio del sistema di automazione che porterà a miglioramenti, ma farà soffrire ancora un po’.


 

TERMINAL GENOVESI FERMI PER NEVE E VENTO

03/01/2008 - Fonte agi.it

Dovrebbero riaprire nel pomeriggio, se le condizioni meteo miglioreranno, il porto di Genova e il Vte di Voltri. Gli scali commerciali del capoluogo sono bloccati da ieri a causa del maltempo che impedisce le operazioni di carico e scarico delle merci. La societa' autostrade sconsiglia ai mezzi pesanti di mettersi in viaggio in direzione del porto di Genova. Intanto permane il divieto per i tir di percorrere la A7 Genova-Milano e la A26 Voltri-Santhia' nei tratti di competenza della Polizia Stradale genovese.


 

MAXI SEQUESTRO DI DROGA AL VTE DI VOLTRI

28/12/2007 - Fonte telecitta.it

Funzionari dell’ Ufficio delle Dogane di Genova, in collaborazione con i Carabinieri del Comando Provinciale di Genova hanno sequestrato 36,4 kg di cocaina con un alto grado di purezza. La droga aè stata trovata all'interno di un container proveniente dalla Colombia, sbarcato al Vte di Voltri dalla M/n “Valencia Express” che risultava contenere  2 autovetture usate,del 1957 e del 1961;la sostanza stupefacente era stata occultata all’interno di doppifondi ricavati nella struttura delle due auto.


 

Vte milionario nel porto dei veleni

10/12/2007 - Fonte Il Secolo XIX

Significativo record per il porto delle imprese, intorno al quale volano gli schiaffoni e la corsa a tre per la successione di Giovanni Novi a Palazzo San Giorgio si trasforma in durissimo scontro politico trasversale. E’ attraccata ieri mattina al terminal Vte di Voltri, infatti, la portacontainer ‘Bangkok Express’ di Hapag-Lloyd, che questa mattina scaricherà il milionesimo container movimentato quest’anno nel terminal gestito da Psa di Singapore. Evento di assoluto rilievo: Vte è infatti il primo terminal italiano di destinazione finale a infrangere la barriera del milione di teu sbarcati e imbarcati nei dodici mesi. Ma non c’è festa intorno alle vecchie calate genovesi. Le randellate inferte da Claudio Scajola alle istituzioni locali (Comune, Provincia e Camera di commercio) e alla stessa credibilità dei candidati indicati per la presidenza dell’Authority (Paolo Costa, Luigi Merlo e Mario Margini) segnano ulteriormente una contrapposizione che ha il sapore del tutti contro tutti. Ma c’è anche un porto che bene o male lavora e produce. Il milionesimo container del Vte sarà celebrato in mattinata con la consegna del crest al comandante della Bangkok Express e, in serata, con una manifestazione al Museo del Mare, presente il mondo dello shipping guidato dal presidente degli agenti marittimi Filippo Gallo. Questa sera il nuovo amministratore delegato di Psa-Vte, il belga Jan Van Mossevelde, fornirà i dati di pre-consuntivo. Ma si può già affermare che il terminal di Voltri chiuderà l’anno con una crescita di almeno il 15% rispetto ai 925.000 teu movimentati nel 2006. Il porto è scalato da compagnie come Hapag-Lloyd, Maersk Line, Cma Cgm, Cosco, Evergreen, Msc, China Shipping. Con una capacità di 6.750 teus, la Bangkok Express di Hapag-Lloyd è una delle portacontainer più grandi che attraccano nello scalo genovese, all’interno del servizio svolto dal consorzio Grand Alliance fra l’Asia ed il Mediterraneo. L’importanza di Hapag-Lloyd per Genova è testimoniata dal fatto che questa mattina sono presenti a Voltri ben quattro navi della compagnia tedesca, che a Genova ha insediato anche il suo quartier generale per il Mediterraneo. Hapag-Lloyd opera 11 servizi nel Mediterraneo, di cui quattro in transito e sette interamente dedicati. Di questi, cinque scalano il terminal Vte. In particolare, si tratta del servizio EUM di Grand Alliance fra il Mediterraneo ed il Far East, del servizio MGX fra il Mediterraneo, il Golfo USA ed il Messico, del servizio MCA fra il Mediterraneo, la costa est del Canada ed il Midwest degli USA, del servizio MPS fra il Mediterraneo, la costa ovest degli USA ed il centro e sud America, e infine del servizio MNX fra il Mediterraneo, la costa est degli Stati Uniti ed il Golfo. Fra import ed export la Regione Sud Europa di Hapag-Lloyd movimenta oltre 1,2 milioni di teu l’anno. Un dato particolarmente interessante riguarda l’export da Genova. I container Hapag-Lloyd in partenza dal nostro scalo sono destinati per il 34% alla Costa Est degli Usa e Golfo, per il 15% alla Costa Ovest degli Usa, 15% al Canada, 20% all’Asia, 10% al Messico, con il 6% distribuito fra le altre destinazioni.La Grand Alliance, costituita nel 1998, è il primo consorzio armatoriale del mondo ed è costituito dalla tedesca Hapag-Lloyd, dalla malese MISC, dalla giapponese Nippon Yusen Kaisha (NYK) e da Orient Overseas Container Line (OOCL) di Hong Kong. Le quattro compagnie hanno recentemente rinnovato l’accordo di collaborazione per altri dieci anni. L’attuale Hapag-Lloyd nasce nel 1970 dalla fusione della Hapag di Amburgo, fondata nel 1847, con la Norddeutscher Lloyd di Brema, fondata nel 1857. Nel 2005 Hapag-Lloyd ha acquisito il gruppo CP Ships, comprendente l’Italia di Navigazione di Genova, diventando una delle prime cinque compagnie di linea del mondo. Opera oggi in un centinaio di Paesi con 8.400 dipendenti. La flotta è costituita da 142 portacontainer con una capacità aggregata di circa 500.000 teu. Sono le cifre di un business a disposizione del nuovo presidente dell’Autorità portuale. Trasformarle in oro colato dovrebbe risultare il tema dominante del dibattito che continua oggi con Paolo Costa protagonista del convegno a Palazzo San Giorgio sul Terzo valico ferroviario organizzato dal Comitato Transpadana e prosegue venerdì, sempre a Palazzo San Giorgio, con il confronto pubblico voluto dal governatore Burlando tra i candidati Costa, Merlo e Margini.


 

SEMOVENTE PRENDE FUOCO NEL TERMINAL VOLTRESE

13/09/07 - Fonte EMS

 

Sono le ore 8 circa quando una semovente del Terminal di Voltri, per motivi ancora da accertare, prende fuoco in pochi istanti. Le fiamme avvolgono il mezzo in pochissimi minuti.

E' l'intervento dei Vigili del Fuoco di Multedo che ha la meglio e soffoca le fiamme.

 

 

 


 

VTE; VINCENZI FIRMA ORDINANZA PER SESTO MODULO

31/05/2007 20:25 - Fonte ANSA

Il sindaco Marta Vincenzi ha firmato l'ordinanza affinche' l'Autorita' Portuale renda immediatamente disponibili le aree del sesto Modulo del Terminal Portuale di Voltri al VTE per il deflusso dei mezzi e il deposito dei contenitori. A seguito dello sgombero, e nelle more del perfezionamento delle procedure per l'affidamento provvisorio, si sono determinate - si osserva in una nota del Comune - condizioni di particolare criticita' operativa all'interno del Terminal con il conseguente notevole rallentamento dei flussi d'ingresso e blocco parziale dell'accesso dei mezzi commerciali pesanti. Tale situazione ha determinano un progressivo accumulo di mezzi sulla viabilita' stradale ed autostradale con gravi ripercussioni sulla viabilita' cittadina e con conseguenti rischi per la sicurezza, l'incolumita' e la salute dei cittadini anche per quanto riguarda la mobilita' dei mezzi di soccorso. L' ordinanza ha effetto immediato dal 31 maggio


 

VTE IN SCIOPERO DOPO INCIDENTE MORTALE AL TERMINAL FOREST  Guarda il video

13/04/2007 ore 9.00 - Fonte La Repubblica -

Sono circa le 9 del mattino, quando, da Genova arriva la prima triste notizia. Enrico Formenti muore schiacciato da una balla di cellulosa da due tonnellate. L'uomo, 35 anni, coniugato con 2 figli, residente a Righi sulle alture di Genova, lavorava come spedizioniere e magazziniere alle dipendenze dell'impresa FO.RE.S.T. Il tragico incidente è accaduto all'ingresso del terminal a Ponte Somalia sotto gli occhi di un camionista che ha immediatamente chiamato i soccorsi, ma per Formenti non c'era più nulla da fare. Sul posto il sindaco di Genova, Pericu, il presidente dell'Autorità portuale Novi, Capitaneria di porto, Vigili del Fuoco, Polmare e Carabinieri. Immediato lo sciopero di oltre 24 ore per tutto il porto. Gli operai portuali hanno interrotto tutte le operazioni di carico e scarico delle merci ed hanno bloccato i varchi per impedire il passaggio dei camion. Lo sciopero terminerà a mezzogiorno di domani al terminal container VTE di Voltri ed alle 13 in tutti gli altri terminal genovesi. Già ieri in porto erano state fatte due ore di sciopero a fine turno sul tema della sicurezza dopo il ferimento di due lavoratori portuali ieri e l'altro ieri.


 

VTE: MAXI TRUFFA TELEFONICA OTTO LICENZIATI, DUE DENUNCE

di Graziano Cettara 11/03/2007 - Fonte Il Secolo XIX

Chiamate all'estero e auto-ricariche di cellulari per oltre 20mila euro.

L'ultima bolletta del telefono era davvero troppo alta, anche per manager come quelli del Vte, abituati a gestire traffici (di merci) per milioni di euro. Oltre 75 mila euro in due mesi erano davvero eccessivi, persino per uno scalo internazionale come Voltri. E' bastato andare un po' più a fondo nella questione, per capire che si trattava del conto di una vera e propria truffa. Un raggiro telefonico ordito da otto dipendenti, tra impiegati e vigilantes del terminal, che ogni notte puntualmente usavano i centralini per auto-ricaricare i rispettivi cellulari privati. Componevano il numero del proprio telefonino sulla tastiera degli apparecchi fissi dell'ufficio e lasciavano aperta la linea per ore e ore, approfittando delle promozioni dei propri gestori di telefonia mobile. Più chiamate ricevi e più la tua scheda prepagata si ricarica, era la promessa. Detto fatto, a spese di Pantalone nei panni, in questo caso, degli amministratori del Vte. A scoprire il sotterfugio, neanche troppo dissimulato, sono stati i carabinieri della stazione di Voltri, in collaborazione con i militari della compagnia di Sampierdarena (l'indagine è cominciata prima del passaggio sotto la giurisdizione della compagnia di Arenzano). Lo scandalo, gestito nel più assoluto riserbo, si è consumato a livello aziendale nei mesi scorsi e solo adesso è arrivato in procura con la denuncia dei due soli impiegati che non hanno collaborato alle indagini. E' finita con uno scontro drammatico tra lavoratori e azienda, che si è concluso nei giorni scorsi con il licenziamento in tronco e la denuncia penale di due dipendenti e le dimissioni di altri sei. L'aver ammesso le proprie responsabilità, unito alla disponibilità alla restituzione delle somme sottratte, ha indotto l'azienda, assistita dal'avvocato Guido C., a soprassedere. Nei confronti degli altri, però, la querela è scattata implacabile. L'indagine dei carabinieri è cominciata con una semplice verifica dei conti telefonici, in un bimestre nel quale la bolletta era inspiegabilmente "salata", Per prima cosa sono stati acquisiti e controllati i tabulati delle chiamate partite dai vari uffici. Il traffico, specie quello effettuato durante le ore notturne, si concentrava in un certo numero di utenze, aumentando a dismisura in termini di durata e di controvalore. C'erano telefonate che duravano ore e erano chiamate a numeri internazionali che non potevano essere giustificate dalla routine lavorativa degli uffici in questione. E' scattata una prima denuncia contro ignoti. Successivamente ì carabinieri hanno ricostruito i turni delle guardie e degli impiegati in servizio in quei giorni e a quelle ore, individuando così una rosa di dipendenti sospetti. Gli interrogatori dei vigìlantes hanno dissolto ogni dubbio. La maggior parte ha ammesso di aver telefonato al proprio cellulare per ricaricare la scheda prepagata. Qualcuno ha rivelato di aver chiamato all'estero la propria fidanzata a spese dell'azienda.
Sei dipendenti hanno rassegnato le dimissioni impegnandosi a restituire il maltolto, in alcuni casi a rate. Altri due, decisi a dimostrare la propria estraneità, sono stati denunciati per truffa e licenziati.


 

ALLARME BOMBA MA ERA ACQUA MINERALE
09/03/2007 ore 14:54 - Fonte l'Espresso -

Allarme bomba rientrato dopo il panico nella mattinata, nel porto di Genova. I lavoratori portuali avevano notato un piccolo frigo all'interno di un tombino di una banchina del Vte di Genova Voltri. Alle 11.30 è scattata l'operazione di controllo e bonifica. Sul posto sono intervenuti agenti della Digos e della Polmare, accompagnati anche da cani antiesplosivo. È stata fatta brillare una microcarica che ha fatto saltare l'apertura del frigo che conteneva solo acqua minerale.

La grande mobilitazione riguardo alla presenza di un possibile ordigno - spiega la polizia di frontiera in servizio nello scalo commerciale genovese - e' stata giustificata dal fatto che nel pomeriggio di oggi al Vte e' previsto l'attracco di una nave portacontainer della compagnia Maersk, la "Nebraska", con a bordo equipaggio statunitense. 


 

SASKIA KUNST LA DONNA DEL PORTO

Diamo un volto a questo nome -Fonte Il Secolo XIX -

Un'altra donna, manager all'interno di un universo prettamente maschile; il Voltri Terminal Europa tra Prà e Voltri, il quale ha accettato di buon grado questo volto femminile, che non perde l'occasione di dimostrare grinta e preparazione.


 

TRAFFICI PORTO DI GENOVA: GENNAIO + 1.7%
02/03/2007 ore 15:05 - Fonte Primocanale -

Il traffico complessivo del porto di Genova nel mese di gennaio è  cresciuto dell'1,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. I contenitori movimentati nei vari terminal sono  aumentati del 16,3% di cui: Vte +26%, Sech +7,0%, Messina +5,6%, Rebora -6,9% e Grendi +19,8%. La merce varia ha segnato un +14,3% e il movimento passeggeri transitato nei terminal crociere e traghetti è salito del 9,4% di cui +5,3% al terminal traghetti e +35,2% al terminal crociere.


 

TROVATI QUATTRO CLANDESTINI IN UN CONTAINER - Guarda il video
23/02/2007 ore 10:44 - Fonte Primocanale -

Quattro cittadini marocchini erano nascosti all'interno di un container appena scaricato nel porto di Genova da una nave proveniente da Casablanca. I quattro clandestini di età compresa tra i 25 e i 30 anni, nonostante le pessime condizioni di viaggio, sono stati trovati tutti in buona salute. Gli immigrati hanno alloggiato per circa due giorni dentro un container vuoto, nel quale sono riusciti a entrare forzando un telone di copertura. In base alla legge Bossi-Fini sono stati denunciati e poi espulsi.


 

INCHIESTA VTE, SEQUESTRATI AREE E CONTAINER

di Piero Pizzillo - martedì 30 gennaio 2007, 07:00 - Fonte ilgiornale.it -

Clamorosi sviluppi nelle inchieste che da mesi il sostituto procuratore Walter Cotugno conduce sulla regolarità delle concessioni demaniali. Nel registro degli indagati sono già comparsi nomi di personaggi eccellenti, come quelli di Aldo Spinelli, benvoluto ex presidente del Genoa ( in questa vicenda come legale rappresentante della «Voltri riparazioni», Renzo Muratore, politico di lunga data (prima Psi, oggi Fi) rappresentante legale del Consorzio trasporti europei (Cte) e Saskia Kunst, amministratore delegato e responsabile del Voltri Terminal Europa, accusati di occupazione abusiva di suolo demaniale (è reato contravvenzionale che si estingue con il pagamento di una multa). Nel contempo le indagini svolte dai carabinieri del Noe e dalla squadra giudiziaria della Capitaneria di porto si sono intensificate, tanto che nella mattinata di ieri sono state sequestrate diverse aree, tra cui quella dell’impresa Santoro, unica azienda genovese, che si occupa dello smaltimento dei rifiuti solidi delle navi. Conseguentemente è stato indagato il settantenne titolare della ditta, Giuseppe Santoro, con sede in Ponte Parodi, difeso dagli avvocati Giuseppe Giacomini e Piergiovanni Iunca (in pratica sono stati posti sotto sequestro i grossi container, dove vengono messi i rifiuti, prima di essere avviati allo smaltimento). Da parte della procura giunge un chiarimento: il provvedimento di sequestro riguarda solo una parte dell’area. «Non è proprio così, ribatte l’avvocato Iunca, perchè compromette fortemente l’attività dell’impresa». L’accusa contesta l’assenza della concessione, rilasciata con determinate formalità». «Negli anni 2000 - risponde Iunca - ha chiesto l’autorizzazione all’Autorità portuale, che l’ha concessa. A questo punto e in perfetta buona fede, Santoro, avendo ottenuto dall’ente competente lo strumento operativo, ha creato l’azienda. Adesso ci dicono che l’autorizzazione è cosa diversa della concessione». Ieri a altre ditte sono stati sequestrati o un piccolo cantiere, o imbarcazioni, o cisterne. Naturalmente i proprietari sono stati inquisiti. Gli indagati dovrebbero già essere una decina. Il terminal, come noto, è stato dato in concessione dall’Autorità

 

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