O luna, così graziosa, mi ricordo quando un anno fa pieno d'angoscia in cima a questo colle venivo a guardarti: e tu, allora come adesso, dall'alto illuminavi quella selva, rischiarandola tutta. Ma la tua vista mi appariva offuscata e incerta per il pianto che mi inumidiva gli occhi a causa della mia vita così piena di dolore, come ancora lo è oggi e mai non cambia, o mia luna adorata. Eppure mi fa bene ricordare e raccontare il mio dolore. Oh come è gradito durante la gioventù, quando ancor lunga è la speranza e breve il corso della memoria, ricordare le cose passate, anche se tristi, e volerle ancora nel presente.