Guardia Costiera vs SURFISTI.

Pare che oltre ai vari inconvenienti cui noi surfisti siamo ormai abituati a convivere, d'ora in poi dovremo abituarci anche all'idea che mentre siamo seduti sulla nostra tavola aspettando l'onda giusta, oltre che a essere a fare ciò che più al mondo ci piace fare (dopo il sesso naturalmente), stiamo anche commettendo un illecito penale. Infatti la Capitaneria di Porto di M.na di Carrara ha emanato pochi giorni fa, l'elenco delle nuove direttive sulla balneazione nel litorale apuano, che va appunto da M.na di Carrara al Cinquale. Nella regolamentazione, oltre ai vari divieti, si legge che è proibita la pratica del surfing se non al di là di 100 mt dalla battigia (!!!). Si avete capito bene, non si può surfare dove ci sono le onde come siamo abituati a fare da anni, ma solo a distanza di sicurezza dai bagnanti, che poverini rischierebbero di essere schiacciati da noi, orda di personaggi poco affidabili e fancazzisti. Bella pensata davvero, complimenti al Comandante della più simpatica Capitaneria d'Italia.

In seguito ad alcune richieste di spiegazioni il nostro Comandante ha detto che la motivazione di tale nuova regola è da ricercarsi nella morfologia dei fondali nostrani. Sul nostro litorale infatti le secche sabbiose producono frangenti particolarmente vicino a riva e dunque, sempre per la sicurezza dei bagnanti, hanno pensato di spostare i surfisti al largo, oltre i 100 mt appunto.

Allora il punto è questo: o il marinaretto a capo della Guardia Costiera ci piglia per il culo, oppure si è bevuto il cervello! Se sei tu che ci hai detto che le onde da noi rompono vicino a riva ed essendo il surfing uno sport che si pratica sui frangenti, cosa ci facciamo noi surfisti a 100 mt dalla battigia?

Non facevano prima a dirci che d'ora in poi il surfing è vietato su tutta la Riviera Apuana?